Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Balla sulle nuvole    02/01/2012    5 recensioni
Undici ragazze con una grande passione per il calcio.
Una squadra ma anche un gruppo d'amiche.
Una lettera.
Un viaggio per un raduno.
Un' Isola.
Uno sbaglio.
Fra amore, amicizia, risate, equivoci e cospirazioni.
Ecco le Amazzoni.
E la loro storia.
Dal capitolo 13:
.....“Sia chiaro rosso fissami ancora con quello sguardo da maniaco e ti sotterro nella sabbia” lo minacciò Miele lanciandogli un occhiata penetrante, abbastanza simile a quella che Teddy aveva ricevuto al mattino.
Hiroto deglutì “farò del mio meglio” convenne, prima d’affiancarle nelle ricerche......
....Quel pomeriggio Kiyama imparò due cose molto importanti su Miele, la prima era che la ragazza manteneva sempre le proprie intimidazioni, la sabbia nei suoi vestiti quando era tornato al suo dormitorio ne era la prova lampante.
La seconda fu che lei resisteva ai suoi splendidi occhi acquamarina e a tutto l’amplesso, forse non era poi così irresistibile......
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Spazio Me:
 
mi mancava il mio angolino ……
allora, ben tornati qui sull’Isola di Orsola, tra contest e impegni vari questo capitolo non voleva essere scritto ( ed era meglio se continuavi a non scriverlo n.d. omino che è stranamente ricomparso) ma ora ce l’ho fatta ….. viva me…. I grilli se ne vanno oltraggiati, rifiutandosi di apparire come sottofondo alle mie cavolate artistiche.
Bene, come sempre ringrazio le magnifiche, splendide, coraggiose,e chi più ne ha più ne metta, persone che seguono, leggono, sbirciano ma soprattutto recensiscono questa storia, siete uniche vi adoro.
Un bacio
Mary

 
 
COLAZIONE,DISCORSI VISCIDI,TEDDY TRUE:
 
La sala da pranzo all’interno dell’edificio centrale era pressoché immensa, il pavimento in marmo bianco rifletteva le luci  limpide dei lampadari in cristallo, che scendevano con eleganza dal soffitto, decorato con svariati dipinti ottocenteschi, dai colori caldi.
I tavoli in legno scuro, ben levigati, erano sparsi per la stanza in ordine composto,  le tovaglie di lino  ricamate erano l’ultimo sontuoso dettaglio, insieme all’argenteria già disposta.
Sui tovaglioli perfettamente apparecchiati, nei tavoli, svettavano i simboli delle varie squadre, indicazione indiscreta di chi dovesse occupare quella postazione.
Inoltre una pedana nel centro, innalzava il tavolo dei dirigenti sull’intera scena, dandogli un’importanza apparente.

“Questo è il paradiso” urlò incredulo Endo, ammirando estasiato e con ingordigia l’immenso tavolo del buffè, stracolmo di pietanze, la cucina mondiale dava bella mostra di sé.

“Prendi il piatto e inizia a servirti allora, prima che Kabeyama si spazzoli via tutto come suo solito” lo ammonì Kido spazientito, avviandosi verso l’inizio della fila.

 Terrorizzato dalla sola idea di rimanere digiuno, il portiere lo seguì circospetto, un piatto di porcellana tra le mani che riempì immediatamente con qualsiasi pietanza gli capitasse davanti.

 “ Hai visto quante cose buone, l’ideale per darci le forze prima di un allenamento” disse sorridente prima di infilarsi in bocca una patata bollita, tra lo sgomento e il divertimento dell’amico.

“Non cambierai mai, o pensi al calcio  o a mangiare” lo schernì il rasta sorridendogli “ ed è per questo che sei formidabile capitano”.

Endo annuì “ penso anche ad Aki ora” costatò allungandosi verso il vassoio delle salsicce.

Kido scoppiò a ridere “ sei inimitabile Endo”.

“Endo, Kido” urlarono all’unisono Domon ed Ichinose giungendo loro alle spalle.

“Ragazzi, che bello che è rivedervi” esclamò euforico Mamuro mentre il suo sorriso raggiungeva un’ampiezza consentita probabilmente solo alle sue mascelle.

“ Come state ragazzi?” domandò Kido, lanciando un’ occhiata significativa a Kazuya da sotto le spesse lenti.

“Bene, mi sono rimesso completamente, per cui  questa volta non avrete scampo in campo” disse facendogli l’occhiolino.

Endo trattene un grido di gioia “ non vedo l’ora di trovarmi di fronte a te mago del pallone”.

“ Sono sicura che sarà il mio tesorino a vincere” costatò Rika raggiungendoli, sottobraccio con un’imbarazzata Touko.

“Rika per favore mollami, non mi sembra il caso di girare così” mormorò in panico la Zaizen.

“ Su, su, cara non ci vediamo da troppo, lasciati andare”.

“Vedo che anche tu non sei cambiata” disse Kido ridendo sotto i baffi.

L’altra si innalzò sulle punte orgogliosa “ puoi dirlo forte tesoro”.

“ Ci conviene andarci a sedere, credo che stiano per fare un discorso” li informò Domon dopo qualche altro scambio di battute.

“Lo credo anch’io” lo appoggio Kido.

“Ci vediamo dopo allora” trillò entusiasta la turchina “ e tu non credere di potermi scappare cara, non mi hai ancora detto come va tra te e Tsunami” continuò indicando minacciosa l’amica che arrossiva fino alla punta dei capelli.

Così, con un’ultima risata collettiva il gruppo si separò, dirigendosi ognuno al proprio tavolo.
 

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

“Secondo te mangerà ogni cosa?” domandò Dì schifata, mentre osservava un  robusto ragazzo, dai capelli verdi a scodella e la pelle color cappuccino, ingurgitare porzioni abbondanti di ogni pietanza, senza il minimo contegno.

Daniela scosse le spalle “ non lo so, ma credo di si” disse in fine distogliendo l’attenzione da quell’ inumano abbuffamento, mentre la gemella brontolava disgustata.

“Caffè, ho bisogno di litri e litri di caffè” esclamò Miele sedendosi al tavolo con una tazza fumante stracolma dell’ agognato liquido nero.

Vittoria al suo fianco esibiva due brioche piene di nutella ed un succo all’ananas extra zuccherato.

“ Ecco cosa intendo per iniziare la giornata con dolcezza” disse prima di mordere soddisfatta il dolce.

“Le altre dormono ancora?” le chiese Gioia che già si malediva di aver abbandonato la sua squadra quella mattina per seguire Bianca alla ricerca di negozi locali, che alla fine giustamente non avevano nemmeno trovato.

“Siamo tutte sveglie e pimpanti Boss. Penny , Mel e Debby stavano arrivando ma si fermano ad ammirare tutto quello che incontrano, quindi ci metteranno ancora un po’, mentre Gin e Siena sono entrate adesso” le rispose la Mentasti leccandosi il cioccolato dalle labbra.

“Visto tesoro, è tutto sotto controllo, rilassati”disse Bianca, dando un leggero pugno alla Molteni.

Il capitano annuì rincuorata, per quanto la prospettiva di quelle tre particolari ragazze in giro senza controllo potesse tranquillizzarla.

“Ma quanta bella gente” esclamò Gin sedendosi rumorosamente, nella foga il cappuccino nella sua mano oscillò pericolosamente trasbordando.

“Capisco perché Bob credeva fossimo delle assatanate” continuò, incurante del casino appena combinato, guardandosi intorno con fare predatorio.

Siena scosse il capo esasperata, la sua migliore amica non sarebbe mai cambiata, il che non le dispiaceva per niente, l’adorava così  com’era.

“E l’americano ? l’hai già dimenticato?” la prese in giro V, strizzandole l’occhio complice.

Gin sorrise maliziosa “ certo che no, ma guardare non costa nulla” disse giuliva imitando un ok alla Fonzi con le mani.

“Che perla di saggezza” la canzonò Bianca, stranamente troppo presa dal cibo per parlare.

Il gruppetto rise spensieratamente, la vittoria e l’ammissione ufficiale al ritiro le aveva ringalluzzite completamente, senza però eliminare del tutto il rancore per l’affronto subito.

“Sembra che il vecchio voglia allietarci con un altro discorso elevandosi sulla folla” esclamò scocciata Miele, osservando in cagnesco il presidente avvicinarsi con importanza al microfono nel centro della pedana.

“Buon giorno miei cari ragazzi” iniziò l’uomo sorridendo all’intera sala.

Poi aprendo le braccia soddisfatto continuò “Sono emozionato credetemi,  nel dar finalmente inizio al programma di perfezionamento  di questo raduno. Poiché oggi, visto che tutti i contrattempi sono stati sistemati, il campus potrà finalmente dichiararsi iniziato.

Ma in cosa consiste questo inizio? Vi starete giustamente chiedendo.

Semplice, durante questo periodo seguirete allenamenti intensivi mai sperimentati, sotto l’occhio vigile dei migliori allenatori mondiali e medici muscolari con una preparazione superiore a chiunque altro su questo pianeta.

Vi sfiderete, intrecciando anche qualche solido legame, ma soprattutto vi migliorerete, raggiungendo la perfezione.

Ora i miei assistenti passeranno tra i tavoli col programma, così capirete meglio cosa sto cercando di spiegarvi, ricordate solamente che voi siete il futuro di questo sport e con noi ad aiutarvi, sarà un futuro grandioso”  concluse con un sorriso tirato, che le ragazze intuirono non prometteva nulla di buono.

 
“Non so perché ma qualcosa qui non mi convince” commentò subito Miele spiccia.
 
“Concordo, questo discorso era inquietante, viscido” l’appoggiò Dì, stranita dall’espressione doppiogiochista del uomo.
 
Le altre annuirono deglutendo, si, loro sembravano le uniche turbate in quella sala decisamente troppo rumorosa.
 

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 
Qualche ora dopo, l’ intera squadra scendeva correndo verso il campo da calcio, una bandiera col loro stemma sventolava sulle tribune.
 
“Così questo è il nostro” esclamò soddisfatta Penny schiacciando il cinque con Mel.
 
“E’ il più piccolo” costatò Siena con fare tecnico, senza lasciar trasparire nessuna accusa.
 
“C’era  d’aspettarselo ma non è importante” le rispose prontamente Gioia, smorzando la tensione.
 
“Sta arrivando qualcuno” le informò Dì, sempre all’erta.
 
Un arcobaleno di occhi curiosi investì l’ intruso, che sorrise ammaliatore.
Si trattava di un uomo sulla trentina dalle spalle larghe e la pelle abbronzata.
I capelli color del miele lisci e perfettamente ordinati, gli occhi grigi terribilmente magnetici ed un sorriso intrigante, composto da una schiera di denti bianchi e perfetti.
Indossava un paio di jeans aderenti e una semplicissima maglietta bianca, che aderiva alla perfezione sui suoi addominali.
Un ragazzo incredibilmente bello e decisamente consapevole di questa sua avvenenza.
 
“Eccovi qui finalmente” disse raggiungendole, le mani in tasca e l’aria strafottente.
 
Gioia lo fronteggiò autoritaria “ Mi scusi, ma lei chi è signore?” chiese educatamente.
 
Il biondo ammiccò “ sono Terry  True , il vostro allenatore capo” le informò con enfasi.
 
Le ragazze sgranarono gli occhi incredule,  vacillando.
 
“Noi non abbiamo mai avuto un allenatore, non ci serve” disse ancora il capitano scottata da quell’ affermazione, mentre le compagne rimanevano senza parole.
 
“Ora invece avete il migliore e cambieranno molte cose” continuò per niente toccato Teddy “ ed ora iniziate a correre per il campo mentre io vi osservo da qui”.
 
“Noi non abbiamo ancora fatto il riscaldamento” disse Dì sconvolta, fulminandolo.
 
Il sorriso si allargo sul volto del giovane “ ho detto di correre e vi conviene ubbidire all’istante”.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Balla sulle nuvole