Remus e Tonks, sono la mia coppia preferita della saga Harry Potter...
E' la prima fanfiction che scrivo quindi senza dubbio non è paragonabile ad altre... siate clementi :-P
Leggete e Recensite
Luna
Capitolo
1
Era una calda estate. A Grimmauld Place tutto era
tranquillo, tranne che al numero dodici. L’Ordine della Fenice, l’organizzazione
segreta contro il mago oscuro, tornava in azione e il numero dodici, l’antica
casata dei Black, era il quartier generale.
Primo giorno di riunione: Sirius Black, Arthur e Molly Weasley,
Albus Silente, Minerva McGranitt, Severus Piton, Alastor Moody, Remus Lupin,
Ninfadora Tonks e altri membri non
fondamentali.
Adesso non sto a descrivervi la riunione, non è ciò che interessa in
questa storia. Essa infatti inizia proprio
adesso.
Riunione finita. Molly Weasley
preparava la cena per i membri che avevano deciso di restare lì. Una strana
ragazza dall’aspetto stravagante l’aiutava, ma a quanto pare Molly non ne era
entusiasta visto che quella non faceva che rompere qualunque cosa le capitasse
sotto mano. Molly le doveva volere molto bene visto che aveva resistito fino a
quel momento senza gridarle qualcosa. In effetti non aveva lo sguardo assassino
che usava spesso con quelle pesti di Fred e George, ma uno sguardo
compassionevole che ormai metà cucina le aveva rivolto dopo il quinto piatto
rotto.
Solo Remus Lupin che chiacchierava allegro con Sirius, pareva non essersi accorto di niente.
– Sirius, hai fatto bene a proporre
casa tua come Quartier Generale – gli disse Remus – è proprio ciò che serve in
questo periodo –
– E’ l’unica cosa utile che posso fare
– rispose triste Sirius – visto che non posso uscire da qui. E poi non chiamare
questa… casa MIA. E’ casa dei miei, e io non sono come loro
–
– Ti ho presentato mia cugina? – si
affrettò a cambiare discorso – E’ la figlia di Andromeda. La chiamo adesso,
prima che distrugga la cucina – rise –Tonks, vieni!
–
La ragazza rompi-piatti si voltò, e (con grande gratitudine di Molly) si avvicinò in fretta a Sirius, rovesciando il bicchiere che aveva in mano. Vi sarete accorti che uno dei suoi peggiori difetti era l’imbranataggine.
– Ti presento Remus, un mio amico. –
disse Sirius – Remus, lei è Ninfadora Tonks.–
– Ehm… Tonks, c-chiamami Tonks – disse
la ragazza imbarazzata con la voce tremolante. Era successo qualcosa. Come mai
non aveva mollato uno schiaffone a Sirius per averla chiamata Ninfadora? E
perché aveva balbettato?
Aveva gli occhi fissi su Remus e non riusciva a spiaccicare una parola. La faccia diventò color porpora, perfettamente intonata con i capelli rosa acceso che dopo alcuni secondi variarono al rosso, e all’arancio.
– Ah, giusto – rise Sirius
– regola numero uno se vuoi essere suo amico: non osare mai chiamarla
Ninfadora–
– Lo terrò a mente. Molto piacere – le
sorrise Remus, guardando accigliato i capelli di
lei.
– P-piacere mio – rispose, con un
unico desiderio… sprofondare nel pavimento.
– Che ti succede Tonks? Di solito
quando ti presento qualcuno non la smetti mai di parlare! – esclamò Sirius
facendo l’occhiolino a Remus, che a sua volta dal bianco pallido passò al
roseo.
Tonks rispose con un sorrisetto indeciso. “Ci mancava quel guastafeste di Sirius” Pensò.
– Sei
un' Auror Tonks? – Chiese Remus
– eh? Ehm... si si... lavoro al Ministero. Beh, non è che proprio lavoro... beh si, lavoro, ma sai, per Silente... –
Remus non riuscì a non farsi scappare un risolino.
– Beh, allora.. io vado... si... –
disse cercando con l'indice la direzione, assumendo un'aria piuttosto idiota
– Si, da Molly – continuò.
E tornò dalla malcapitata. Si,
perchè durante il tragitto la ragazza, presa dai suoi pensieri, sbatté contro la
credenza, rovesciò una sedia e investì Moody che le sbraitò una serie di parole
incomprensibili. Ma lei non ci fece caso. La sua testa era in confusione
totale, nella sua mente aveva un pensiero fisso. Non le era mai successa una
cosa del genere.
– Tonks cara, per l'amor del cielo, 'sta attenta! – le disse finalmente Molly spazientita.
Nel frattempo anche Remus pensava
qualcosa che non pensava ormai da parecchio tempo. “Smettila Remus. E’ troppo giovane, come
può…”
– Oh, ma che sto a pensare! – mormorò
a se stesso, sventolando la mano davanti agli occhi come per scacciare una
fastidiosa mosca.
– Hai detto qualcosa, Remus? – gli
chiese Sirius.
– No… nulla – rispose.
– Simpatica Tonks, no?
–
– Chi Tonks? Ah si… si simpatica. Un
po’ imbranatella, eh? –
Sirius scoppiò in una sonora risata.
– Si, parecchio… pare che lo sia stata
un po’ di più dopo averti visto –
Remus lo guardò come se avesse detto
la cosa più innaturale del mondo.
– Ma dai… non mi dire che non te ne
sei accorto… – disse Sirius dando un paio di gomitate
all’amico.
– Non dire sciocchezze… dai, aiutiamo
Molly –
L’altro si limitò a rispondere con un
risolino.