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Autore: Ariel Bliss Russo    02/01/2012    3 recensioni
Lei è Kailey, ha diciassette anni, e ha due vite.
Una vita noiosa e piena di progetti delineati dalla routine dei suoi giorni, dove però anche la fantasia ha il suo spazio.
E un'altra, sconosciuta, ancora da scoprire...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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*Batticuore al P.C.*


Kailey si stava abituando agli atterraggi. Aveva capito che, se evitava di agitarsi e restava immobile, avrebbe toccato terra con i piedi, anzichè col sedere. Perciò quando percepì la presenza del pavimento che la sorreggieva, liberò il respiro che, si rese conto, aveva trattenuto in gola.
Cominciava a trovare normale anche il batticuore che, con il suoi modi assordanti, le faceva capire che era ancora viva, un pò agitata forse, ma ancora viva. Il buio di fronte a lei, come la prima volta, era causato dai suoi occhi chiusi e, con cautela, li aprì.
Sbatte le palpebre qualche volta, guardandosi intorno. Cercò di riflettere, per un attimo, se avesse per caso riscontrato in uno dei suoi libri qualcosa di simile alle feste di Carnevale, o magari la ricorrenza stessa. Da quell'analisi risultò che in nessuna delle storie immaganizzate e ordinate per bene nei cassetti della sua mente parlasse di un evento simile. Scosse la testa. Non era possibile. Che il, mmh.. sistema della piattaforma fosse impazzito di colpo? O magari aveva sbagliato lei?
Mosse un passo, e si rese conto di avere qualcosa attaccato alla mano che non la faceva spostare. Indirizzò lo sguardo in quel punto, e constatò che a trattenerla non era qualcosa, piuttosto qualcuno che, come lei, era un pò scioccato da quello che avevano davanti.
E anche a destra, a sinistra e dietro di loro.
Avrebbe voluto dire qualcosa di simile a 'Però! Siamo nell'occhio del ciclone', ma dopo il salto nel vuoto di giusto qualche attimo prima dentro un vero vortice d'aria, preferiva evitare battute di tale inadatto sarcasmo.
Guardò Kyle, sperando che lui potesse dirle cosa avrebbero dovuto fare, ma sapeva che se ne sarebbe lavato le mani, con frasi tipo 'La colpa è tua, che volevi rendere esaltante questo viaggio!' oppure 'Non guardarmi in quel modo. Non sono io l'inventore della storia' , utilizzando quel suo insopportabile accento menefreghista e arrogante.
Metti in moto il cervello, ragazza, cerca di capire dove ti trovi, pensò.
-Ok... dove ci troviamo?- chiese dopo lunghi istanti di silenzio Kyle, lasciandole di colpo la mano e guardandosi intorno con quell'aria spaesata, meravigliata e stranizzata ancora in viso.
Lei scosse la testa. -Non lo so. Aspettiamo e vediamo cosa succede- propose, senza idee.
Il loro problema era che si trovavano all'interno di un'enorme folla di ragazzi e ragazze che si muovevano a gruppetti, camminando a braccetto con le amiche o strusciandosi addosso ai ragazzi. Il brusio di voci si mescolava ad un rumore sordo e pressante, proveniente da non sapeva quale lato di quel muro di persone. Alcune ragazze urlavano e saltellavano, eccitate all'idea di fare chissà cosa, altre si sistemavano le minigonne -e dire mini era un insulto per quelle che mini lo erano davvero- o il trucco -inutile dire che Kailey era sbalordita da una simile capacità, quella di truccarsi con persone che ti passavano continuamente davanti, dietro, ai lati, spintonandoti qua e là come una palla da basket-, mentre i ragazzi fumavano, ridevano a gran voce fra di loro e osservavano con interesse e un bagliore accattivante negli occhi le ragazze che gli passavano accanto.
Perchè aveva pensato ad una festa di Carnevale? La folla che aveva davanti sembrava pronta per l'occasione, ecco perchè. Una ragazza le passò accanto e Kailey sussultò, notando che aveva il viso pieno di piercing, i capelli di un viola slavato e il rossetto nero, proprio come i suoi occhi, e non si riferiva di certo alle iridi. Le palpebre erano totalmente coperta da diversi strati di matita che le arrivavano quasi fino alle sopracciglia. 
La ragazza deglutì nervosa. Scandaloso pensò.
E quella tizia era solo una delle tante simili a lei che parlottavano lì intorno. Ciuffi e capelli colorati delle tonalità più sgargianti e assurde, alcune ragazze aveva addirittura la parte centrale dei capelli a cresta e il resto rasata, altre ancora più colori in una volta, come a formare un arcobaleno. Ciò che la sconvolgeva era che sembravano perfettamente a loro agio. I ragazzi invece avevano pettinature meno strane, forse perchè non stavano sulla testa di una ragazza. Capelli sparati in tutte le direzioni, con toni più cupi rispetto al fuxia o al verde evidenziatore della ragazze. Prevalevano il blu, il verde muschio, il nero con punti argentati o dorati.
Kailey tremò e raccolse i suoi capelli davanti, su una spalla, accarezzandoli quasi amorevolmente. Non avrebbe mai permesso a nessuno di tagliarglieli. Kyle rise per quella reazione tenera e spaventata e, dietro di lei, mise le mani sulle sue spalle, spingendola in avanti.
-Seguiamo la fila- consigliò, al che la costrinse a camminare in avanti perchè i piedi della ragazza erano inchiodati al suolo.
Se capelli e orecchini la sconvolgevano tanto, non riusciva nemmeno a pensare ai tatuaggi. Ok, piacevano anche a lei, quelli piccoli su una spalla, o un fianco, alla caviglia o magari sul palmo della mano. Ma se ricoprivano interi pezzi di pelle, come un braccio o tutta la schiena, beh... le venivano i brividi.
Si fermò e fece un passo all'indietro, dimenticandosi per un attimo che Kyle la teneva vicina. Sbattè contro il suo petto e quasi le venne da urlare.
-Che c'è?- Kailey alzò il viso, vedendo le sopracciglia aggrottate di lui. Chissà quanto doveva sembrargli stupida. Eppure, senza poterlo evitare, si aggrappò al suo braccio, avvicinandosi ancora di più. Kyle dovette convincersi, dalla sua espressione sgomentata, che Kailey fosse veramente spaventata dalla situazione. Senza replicare o prenderla in giro come al suo solito, cosa che scioccò Kailey per il singolo secondo in cui ci pensò, le mise un braccio intorno alla vita, stringendola forte.
-Secondo me- iniziò la ragazza, con voce tremante, riprendendo forzatamente a respirare in modo regolare -siamo finiti in una specie di incontro fra gang, gruppi punk o cose del genere- sussurrò, avvicinandosi ancora di più a lui per non farsi sentire intorno.
Kyle prese ad accarezzarle i capelli, e brividi intensi invasero il corpo di Kailey. Si impose di smetterla di sentirsi così, e quasi ci riuscì, quando ad un tratto una voce profonda ed autoritaria tuonò: -Stai scherzando, vero? Non puoi portare dentro quella roba-
Kailey si girò verso la fonte di quelle parole e capì quasi immediatamente che appartenevano all'uomo, anzi no, al gigante vestito di completamente di nero con un auricolare all'orecchio che stava davanti ad una porta scura, forse l'entrata di qualche locale.
Una parte del cervello di Kailey registrò la frase familiare di quello che suppose fosse un buttafuori, l'altra parte invece era completamente concentrata sul ragazzo di fronte a lui. Aveva quell'acconciatura comune a molti dei ragazzi lì presenti, con i capelli blu elettrico sparati in tutte le direzioni, il giubotto rosso e un viso che spiccava in modo particolare fra quelli della folla lì presente. Le gambe le tremarono di nuovo, ma non per la paura.
Esaltazione.
Oh, se aveva avuto ragione al momento della partenza, quando aveva detto a Kyle che il non sapere avrebbe reso i loro viaggi più emozionanti! Sentirsi spaesati, poi il dubbio, il brivido della possibile soluzione e, infine, l'agitazione e l'entusiasmo di essere riuscita a riconoscere perfettamente, in ogni suo piccolo particolare, il luogo in cui si trovava. Le serviva solo una piccola conferma, giusto uno sguardo alle ragazze attorno a lei.. eccola.
Anzi, eccoli, tutti e due, che osservavano curiosi e attenti la discussione fra il buttafuori e il ragazzo accanto a lui.
E ancora una volta, come era stato per Daniel Grigori, il cuore di Kailey iniziò a battere veloce, era sicura che nei suoi occhi brillava la comprensione e la gioia più assoluta. Tirò la manica della... camicia nera? Non si ricordava che Kyle indossasse quella camicia nera. Alzò lo sguardo verso di lui, che intanto si era leggermente abbassato per vedere cosa volesse dirgli Kailey.
E i loro visi si ritrovarono ad una distanza che non poteva essere chiamata tale.
Oh mio Dio, pensò, dimenticandosi di ciò che stava per dirgli. I suoi occhi. Per un momento non vide altro che quel ghiaccio fuso al mare e all'argento più pregiato, e il cuore sembrò impazzito per i vari pensieri che sgorgarono nella mente di Kailey, nello stesso istante in cui il viso di Kyle sembrava farsi più vicino al suo. Rimase immobile, confusa ed eccitata allo stesso tempo. Un errore di prospettiva, oppure Kyle stava davvero per baciarla?
Voleva fermarlo. Stava per farlo, ma qualcosa fermò, anzichè lui, quei pensieri razionali.
La sua mano, immobile e stretta sul suo bicipite, salì lentamente verso la spalla del ragazzo.
Quando i loro nasi si toccarono, Kailey pensò che annegare in quello sguardo fosse l'unico piacere proibito si sarebbe mai permessa di soddisfare. Ma socchiudendo gli occhi e mantenendo il suo equilibrio, ormai precario, nel sostegno trovato in Kyle, capì che quel pensiero era un errore.
Non era l'unico piacere, quello, ce n'era unaltro, il contatto fra le loro labbra, che avvenne giusto qualche istante dopo. Grazie a Dio, pensò Kailey un istante prima di non riuscire più a pensare a nulla, Kyle aveva aumentato la stretta intorno alla sua vita, altrimenti sarebbe caduta.
La prima cosa che pensò, dopo che in qualche strano modo il contatto fra loro lingue si era interrotto, fu che non era come baciare Josh.
Forse il sogno alterava le sue percezioni sensoriali, continuò a riflettere, senza avere il coraggio di aprire gli occhi. Non aveva mai baciato nessuno come aveva baciato Kyle e nessuno l'aveva mai baciata come lui aveva appena fatto. Era stata una sensazione strana, travolgente, sensuale, passionale, ma con quella prima tenerezza e indugio che aveva spinto entrambi, poi, ad approfondire il contatto. Aprì gli occhi, lentamente, e lui non si era allontanato, la guardava ancora come se ci fosse solo lei. Probabilmente, si disse, soffro di tachicardia.
Aveva paura che il cuore le sarebbe schizzato fuori dal petto da un momento all'altro.
Era emozionata, lei, che reprimeva le emozioni con tutta se stessa.
Si toccò le labbra, senza schiodare lo sguardo da quello di Kyle.
Cos'ho fatto? si chiese, ancora, come se parlare con se stessa le avesse giovato, in qualche modo, a ritrovare serenità e stabilità.
Kyle chiuse gli occhi, scuotendo un attimo la testa, per poi riaprirli e fissare qualcosa dietro di lei. Mollò lentamente, per non scioccarla troppo, o ancora più di quanto già non lo fosse, la presa attorno ai suoi fianchi e la guidò più avanti, con una mano posata con leggerezza dietro la schiena.
Non serve avrebbe voluto dirgli, sapeva camminare benissimo da sola.
Ma i suoi arti inferiori non erano d'accordo, perciò si fece trasportare, mentre lui le diceva all'orecchio: -Se rimaniamo fermi non entraremo più-.
Altri brividi.
Rinvenne, di colpo, con la consapevolezza del luogo in cui si trovava.
Davanti a loro c'era un'altro gruppetto di ragazzi, e ad uno ad uno il buttafuori li fece passare.
Kailey ebbe giusto il tempo di raddrizzarsi sulle sue gambe, scuotendo leggermente la testa per ritrovare la concentrazione che le serviva, poi si girò verso Kyle, decidendo di mettere un attimo da parte il pensiero di ciò che era successo poco prima.
-Possiamo entrare- esordì, per fargli capire che il luogo in cui andavano era sicuro. E che aveva capito dove si trovavano.
Il buttafuori lì guardò con superiorità e noia dipinta negli occhi. Poi fece un cenno con la testa e i due entrarono finalmente al Pandemonium Club di New York.

Angolo autrice:
Si, ho avuto un pochino di problemi con questo capitolo, è stato il più complicato.
Però sono felice di ciò che ho scritto, persino a me correva il cuore mentre scrivevo.
Titolo? Se non avete capito, è Batticuore al Pandemonium Club, abbreviato per non levarvi troppo il piacere di leggere!
Uuuh, le cose si riscaldano!
Beh, penso che abbiate intuito, per chi ha letto questa saga, dove Kyle e Kailey si trovino.
Se così non fosse, lo capirete col tiolo del prossimo capitolo :D
Ringrazio tantissimo _Giulia96_, che non smette mai di incoraggiarmi, e Sixtina, una nuova recensitrice della storia, per il bellissimo commento al capitolo scorso.
Grazire ragazze :D
Un bacione a chi ha inserito la storia fra le seguite/ricordate/preferite e anche semplicemente a chi legge!
Ma... una recensione piccola anche voi? **
Al prossimo capitolo!
P.s. Non so quando, ma ho richiesto il cambio di nickname. Sarà semplicemente BlissAriel
Baci,
_Bliss
   
 
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