DANTE:
la mattina dopo, mi svegliai con Zhalia accanto a me.
Per la miseria, che nottata!!!! C’e’ da dire una cosa, anche da lupa, Zhalia fa l’amore che è una favola.
Il vento si alzò. Mi alzò il pelo, già scompigliato in precedenza.
Sentì uno strano odore.
E successivamente, una strana sensazione mi pervase.
Il naso mi pizzicava, e le zampe mi pruriginavano, come volessero dire di correre.
Anche Zhalia si svegliò, e dal modo in cui muoveva le orecchie, anche lei doveva aver avuto quella sensazione.
Da dietro di noi, arrivò Aiuky, e annusando l’aria, cominciò a correre in direzione del lago, e con mio grande stupore, facendo solo un salto, lo oltrepassò del tutto.
Zhalia cominciò a correre nella direzione di Aiuky, ma io le tagliai la strada
-dove vai?!-
-a vedere che succede. Questa sensazione che senti, è il senso del pericolo, e quando scatta, vuol dire che qualcosa non va-
-d’accordo, ma in genere se c’e’ un pericolo, si va nella direzione opposta-
-devo andare a vedere che succede-
-ma sei pazza!!!! È pericoloso, per questo gli animali hanno il senso del pericolo-
-DANTE PER LA MISERIA, TI VUOI TOGLIERE DI MEZZO-
-si può sapere che ti prende?!-
-cosa prende a me?! Cosa prende a te. Da quando siamo qui, mi stai appiccicato come la colla, e ora che mi sono trasformata, ancora di più. Io non sono più una bambina-
-no, ma ti comporti come tale. Altrimenti, faresti come tutte le professioniste, e penseresti alla missione-
-che c’entra ora il professionismo?-
-che da quando siamo qui, non fai altro che pensare a questa stupida foresta. Invece dovresti pensare a portare a termine la missione-
-perché pensi sempre al fatto di essere un cercatore?!-
-perché questo è il mio lavoro,e anche il tuo. E bisogna portarlo a termine-
-allora dovrai portarlo a termine da solo. Io ho chiuso con te. E ho chiuso con tutto-
si voltò, cominciando a correre come non mai. Ero quasi tento di andarle dietro, ma decisi di no.
Era finita.
 
ZHALIA:
cominciai a correre nel bosco. Senza una meta. E senza uno scopo.
Inciampai in una radice sporgente, e caddi lunga, insudiciandomi il pelo bianco con il fango.
Forse era lì, che una come me doveva stare.
Che cosa avevo fatto….
Avevo perso l’uomo che amavo.
Avevo perso mia figlia.
Avevo perso i miei amici.
Avevo perso tutto.
In quel poco di acqua che c’era, vidi il mio riflesso.
A quanto pare, ero destinata, ma che dico, sono sempre stata destinata a restare da sola come un cane.
Non ebbi nemmeno la forza per continuare. Mi accasciai nella pozza, diventando tutt’uno con il liquido melmoso.
Ormai, non avevo niente per cui lottare.
 
DANTE:
forse ero stato troppo appiccicoso, ma io volevo solo proteggerla.
Ritornai nella proprietà dei Moon, dove trovai Samanta e Edoardo che giocavano a rincorrere dei grilli.
Mentre Sophie e Zhaira, erano sedute in veranda a parlare.
Mi faceva male vedere Zhaira, era la goccia d’acqua di Zhalia.
A coda bassa, uscì dalla boscaglia.
Seguì il grido di Sophie –OH DIO MIO!!!!! LOK AIUTO- Lok uscì di casa senza maglietta, e con i pantaloni slacciati, armato con uno spazzolone da doccia. Che mi tirò in testa.
Sophie e Zhaira continuavano a stringersi a se i bambini.
Edoardo si stringeva alle gambe della madre.
Mentre Samanta cercava di liberarsi. E quando ci riuscì mi abbracciò
-papà- mi accarezzò dietro il collo. Ora capisco perché ai cani piace tanto
-a scusa Dante- mi disse Lok –ma dov’e’ Zhalia?- anche Samanta si fermò in attesa di una risposta.
Strattonai Lok per il pantalone, per fargli capire che dovevo parlargli in privato.








scusate se non ho aggiornato subito, ma sapete, il capodanno. a proposito: BUON 2012 A TUTTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!