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Autore: Anna Kaulitz    03/01/2012    3 recensioni
La sua risata , così calda e cristallina mi riempie le orecchie e mi colma il cuore . Mi sento già meglio ora che sono qui .
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Io esco ! – urlo alla  casa .
Non so se mio padre c’è , non so se Pamela c’è ,ma sono sicura che ci sia Meggie e non ho proprio voglia di vederla .
- Dove vai ?- Ecco , pensi al diavolo e spuntano le corna , non serve più nemmeno parlare .
Mi volto verso la vipera che mio padre si ostina a chiamare ‘’ Bambina , tesoro ‘’. ..
 
 
‘’ Ehi ho una notizia !’’ esultò sorridendomi , così lo guardai incitandolo a parlare ‘’ Pamela e Meggie si trasferiranno qui ! Saremo una grande famiglia felice ! ‘’ Iniziai a ridere e tirandogli una pacca sulla spalla esclamai ‘’ Sei proprio un simpaticone ! Come ti vengono certe battute ?’’
 
 
Mi accorsi presto però ,in poco , pochissimo tempo , che la sua non era affatto una battuta ed ora mi ritrovo qui , costretta a segregarmi nella mia camera o ad uscire per non incontrare la quindicenne che con i suoi giochetti maligni e subdoli , cerca di mettermi in cattiva luce davanti a mio padre e ai miei amici .
 E ancora mi sorprendo di me stessa .Ho appena compiuto 18 anni e non capisco cosa ci faccio ancora qui .
 
- Meggie fatti i cazzi tuoi !- rispondo acida uscendo e sbattendo la porta alle mie spalle . Mi avvio verso la mia macchina e parto a tutta velocità.
***
Imbocco il vialetto ciottoloso stando attenta a dove poggio i piedi ed arrivata , busso alla massiccia porta di legno .
- Bambina mia ! –
Ed ecco la persona che amo di più al mondo , l’unica con cui riesca a parlare , anche delle cose più intime e scioccanti . L’unica che , dopo la morte di mia madre , è riuscita a darmi la forza di proseguire , di continuare a vivere la mia vita non fermandomi al primo ostacolo , alla prima sofferenza , l’unica in grado di spingermi verso le scelte migliori non imponendo mai nulla , ma lasciando a me la responsabilità delle mie azioni mettendomi al corrente delle conseguenze . Lasciandomi la libertà di sperimentare ogni emozione e soddisfare ogni curiosità senza mai giudicarmi .
- Nonna Anna ! – Le salto praticamente al collo riempiendola di baci mentre scoppia in una fragorosa risata .
La sua risata , così calda e cristallina mi riempie le orecchie e mi colma il cuore . Mi sento già meglio ora che sono qui .
- Entra bambina che si gela là fuori !- esclama stringendosi in una felpa enorme .
- E questa da dove l’hai cacciata ? – chiedo indicandola .
Mi sorride mentre si avvicina al gas e mette su l’acqua per il tè .
- Come mai qui bambina mia ? – Mi chiede .
- Ma .. così avevo voglia di vederti … -
Si avvicina alla mia sedia e mi bacia la fronte – Tesoro … non me la racconti giusta . Ti conosco fin troppo bene per credere in questa che è una cazzata bella e buona – torna a ridere . Nonna Anna è così , semplicemente diretta , spontanea .
Mi alzo avvicinandomi al mobile il cui ripiano è pieno di fotografie . Scorro velocemente su tutte le immagini finche le treccine di un ragazzo moro e i boccoli di una bionda non attirano la mia attenzione . Estraggo la cornice e piazzandomela davanti agli occhi inizio ad distinguere ogni dettaglio , notando i sorrisi lontani dall’obbiettivo di un biondo con i capelli a spazzola e di una castana con i capelli lisci che si tengono per mano . Ma in primo piano c’è l’inconfondibile sorriso della nonna .
- Chi è questo ragazzo nonna ? – chiedo mostrandole la foto ed indicando il treccinato .
Un sorriso amaro , nostalgico le compare sul viso mentre ,sedendosi, risponde – Tuo nonno –
Torno con lo sguardo sulla fotografia piantando gli occhi nei suoi . E’ bellissimo . Forse il ragazzo più bello ch’io abbia mai visto . Negli occhi nocciola leggo felicità , le sue mani stringono le spalle della Nonna che è appoggiata al suo petto .
-Era davvero bello – commento infine .
Mi giro e avvicinandomi le chiedo – Mi parli un po’ di lui ? –
Annuisce . Non riesco a capire se sia felice della mia richiesta o se sia seccata . Il suo sguardo è perso mentre si stringe e si accoccola nella felpa , aspirandone il profumo .
- Se non è un peso nonna – aggiungo avvicinandomi
- No bambina mia … solo che è così tanto che non ne parlo – sorride debolmente accomodandosi sul divano e preparandosi ad un lungo racconto – Quando ci siamo conosciuti era un tipo davvero strano , il primo impatto fu disastroso , avevo voglia si spaccargli la faccia .- sorride - Era abituato ad avere tutte le ragazze ai suoi piedi .Lui non credeva nell ‘amore , così ogni notte se ne portava a letto una diversa . Quando ci provò con me , gli estesi perfettamente la situazione . Patti chiari ,amicizia lunga .  Ci rimase davvero male . Era il chitarrista di una famosa band all’epoca, conosciuta ovunque e mai nessuna gli aveva messo le mani a posto .
 La seconda volta ci incontrammo sempre per caso, era con Georg , Gustav e suo fratello Bill . Entrarono nel ristorante dove lavoravo come cameriera e iniziò subito a lanciarmi battutine ed occhiatine fugaci che mi mandarono in tilt il cervello . Gli risposi male e fui licenziata . Da li il mio odio nei suoi confronti crebbe a dismisura .
Nel frattempo iniziai ad uscire con un ragazzo che si chiamava … - aggrotta le sopracciglia pensierosa , poi le distende con fare rassegnato – eh non ricordo come si chiamava ma non è importante . Tom era incredibilmente geloso , così una notte , non so come fece a sapere il mio indirizzo , mi venne a suonare . Era l’una passata . Mi disse che se non l’avessi fatto salire sarebbe rimasto tutta la notte li a suonare e mi avrebbe aspettato fuori dal portone perche volendo o meno , prima o poi sarei comunque dovuta uscire , così , messa all’angolino dalle ovvie considerazioni di cui mi mise al corrente lo feci salire .
Si sedette al tavolino e mi ordinò di fare lo stesso . Mi chiese perche ero così cattiva con lui . Mi disse che lui era seriamente interessato a me e che ero davvero una stronza a comportarmi cosi male nei suoi confronti . Mi attiro a se e mi baciò  , fu il bacio più bello della mia vita . Mi sentivo protetta , avvolta nel suo calore e inebriata dal suo profumo Da li non trovarono il modo di dividerci . –
- Hai delle foto del vostro matrimonio ? – chiedo curiosa
- No … non ci siamo mai sposati . Entrambi eravamo credenti in Dio ma rifiutavamo la chiesa . Non volevamo unirci di fronte ad un’istituzione a cui nessuno dei due credeva  -risponde – Un giorno mi regalò un anello . Era d’oro bianco e sopra c’era un diamante grosso così – mima un cerchio di almeno un centimetro di diametro – Mi disse che l’aveva visto e che subito aveva pensato a me , sperando che mi sarebbe piaciuto . Mi chiese di unirci in matrimonio ovunque io volessi , per avere la sicurezza , per avere la mia promessa scritta ,inconfutabile che io sarei stata tutta la vita al suo fianco . Lo guardai negli occhi , lo baciai su una guancia e chiudendo la scatolina la riposi dentro la tasca della sua giacca . Gli dissi di portare in dietro l’anello , che mi era piaciuto molto ma che non era nel mio genere . Gli dissi che non era necessario sposarsi perche io sarei sempre stata al suo fianco . in qualsiasi situazione , in qualsiasi momento , bello o brutto che fosse. E così è stato . Quando lo trascinarono in tribunale per un’accusa infondata i suoi soldi vennero a mancare . Ogni notte mi stringeva forte nel letto , mi parlava di come si sentiva , di come tutta quella storia gli pesasse , di come gli pesasse farmi mancare le piccole accortezze di cui era solito circondarmi e di come gli desse fastidio , perche , in quelle accuse , non c’era una sola virgola che poteva essere considerata realtà.
Ero felice ,ovviamente , dei regalini e dei dettagli minuziosamente curati in ogni situazione . Ma non erano l’importante . L’unica cosa che davvero mi importava era che lui fosse lì , al mio fianco . Sempre .
Il legame che aveva con Bill era … non so … magico . Empatici e bisognosi l’uno dell’altro .Erano davvero legatissimi loro due , sempre insieme ,combattenti in ogni cosa . Quando Tom dichiarò apertamente il nostro amore scivolai vicino a Bill che si era rattristato. Non perche avesse poca fiducia nel fratello ma pensò che se ci fossi stata io nella sua vita , Tom non gli avrebbe più riservato tanto tempo. Lo rassicurai dicendogli che il cuore di Tom era tanto grande da poter provare abbastanza amore per entrambi . Bill diventò il mio migliore amico .-
Sorrido immaginandomi la nonna giovane abbracciata a questo bel ragazzo .
- Era alto  ? –
Nonna ride – Si altissimo , era … non so … più alto di me di almeno trenta centimetri … ogni volta per baciarmi lui doveva abbassarsi e io alzarmi sulle punte o salire qualche gradino –
Il viso della nonna diventa buio – Quando Tom venne a mancare … - continua - mi cadde il mondo addosso . Non avevo mai provato un simile dolore in tutta la mia vita . Tom era il mio mondo . Era la mia aria . Il mio ossigeno e la mia acqua . Vivevamo in simbiosi , completamente schiavi l’uno dell’altro . Il nostro rapporto spesso veniva considerato malato mentre noi vivevamo in un perfetto equilibrio – Una lacrima scende dai grandi occhi verdi della nonna e va ad infrangersi all’angolo della sua bocca – Morì in un incidente , in una notte di pioggia l’auto scivolò e fini sotto un dirupo . Mi svegliai di soprassalto sentendo un dolore lancinante lacerarmi il petto e non riuscivo a capire cosa fosse . La nostra unione divenne tanto forte da sentire i sentimenti , le emozioni dell’altro . Finimmo per soffrire anche degli stessi dolori fisici . Se avevo mal di testa lui accusava piccole scosse alla nuca . Se mi storcevo una caviglia sentiva anche lui lo stesso dolore . La sua morte fu per me doppiamente sofferta . Dal lato emotivo e dal lato fisico .
 Sento molto la sua mancanza . Mi manca poterlo abbracciare o baciare … mi manca potergli accarezzare una guancia . Mi manca potermi stringere nel letto e sentire il suo calore distendermi i nervi . Mi manca rifugiarmi nell ‘incavo del suo collo quando qualcosa va storto . Ma io so che c’è . E’ qui e ci sta ascoltando . E sta sorridendo nel vedere le donne che ama parlare di lui .- Sorrido
- Ami ancora il nonno ? –
- L’ho amato , lo amo e sempre lo amerò incondizionatamente –
La stringo forte mentre anche i miei occhi vengono offuscati da una patina bagnata e grigia che mi copre la visuale .
- Ma bambina mia – mi solleva il mento e mi guarda fissa , scavando ,cercando e trovando la mia anima , parlando direttamente con lei – Tutta questa storia , spero che ti serva nella vita . Nonostante io abbia perso due persone che amo ancora più di quanto ami me stessa, tua madre a tuo nonno , nonostante abbia sofferto , abbia patito le pene dell’inferno contorcendomi dalle fitte di dolore , sono qui , a raccontarti la vita di tuo nonno . La storia di come ci siamo conosciuti . A raccontarti il nostro amore puro e libero ( nota fuori luogo :anche se Bill non l’avrebbe considerato puro) , ancora vivente che mi accompagna , mi segue passo dopo passo verso la fine della mia vita e l’inizio di una nuova – sorride tenera .- Devi sempre andare avanti bambina mia . SEMPRE . Non fermarti mai . Combatti , aggrappati e vivi la tua vita come meglio credi e non lasciare che qualcuno la viva al posto tuo . Non ascoltare e non perdere tempo con persone che non hanno nulla di prezioso da offrirti , persone invidiose e meschine di cui è pieno il mondo . La selezione delle persone che avranno l’onore di accompagnarti nel tuo cammino deve essere tua e tua soltanto . Vai al mare amore . Parti e divertiti. Balla e canta ed urla finchè la tua gola non chiederà pietà . Urla e piangi se credi che urlare e  piangere sia la cosa giusta da fare . Fregatene di tutti . Ascolta solo il tuo cuore . Solo il tuo cuore bambina mia . Pensa con la tua testa . Mantienila lucida . Non sputtanarla in giochetti o svaghi stupidi . – Sorride – Ti amo bambina mia , sei ciò che mi resta di più caro al mondo . E ti amo – Mi bacia la fronte materna , stringendomi in un abbraccio caldo e bagnato dalle nostre lacrime .
Prima di uscire mi blocca per un braccio e sfilandosi la felpa oversize che indossava me la porge – Era di tuo nonno . E’ ancora impregnata del suo profumo , ora vai piccola mia . –
 
 
Torno a casa e scuscio nella mia camera infilandomi subito nella calda giacca che fino a poco fa indossava la nonna . La chiudo e infilo le mani in tasca . C’è un pezzo di carta . Lo estraggo curiosa :
Volo solo andata per Berlino .
Sorrido pensando alla nonna .
 
- Ehy la cena è pronta ! – esclama mio padre entrando nella mia camera senza bussare . Per tutta risposta caccio la valigia che è sotto il mio letto e inizio a riempirla
- Dove vai ? -mi chiede curioso .

-Via … Vado al mare . Parto e mi diverto. Ballo e canto ed urlo fino a che la gola non chiederà pietà . Me ne frego di tutti . Ascolto solo il mio cuore … e le parole di Nonna Anna . – sorrido .  


 Ecco una nuova one -shot ... ho notato che , perlomeno scritte da me , le preferite alla mia FF perciò ecco una nuova storia . Mi è venuta mentre facevo la doccia a casa di nonna e mi sono immaginata come sarebbe stato raccontare a mia nipote , un giorno , la storia d'amore tra me e il mio Angelo . ( come se ne avessimo una -.- '') .
Un bacio .
Anna
  
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