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Autore: ginnina    19/08/2006    3 recensioni
-Ricorda che io ottengo sempre quello che voglio!- le urlò da lontano. Hermione e Ron stanno assieme,ma lei nasconde qualcosa...
Ho cambiato nome-xke all'inizio nn sapevo cm continuarla-ma è sempre la stessa!La mia nuova ff. Frutto di 1 ora di supplenza d'inglese. Vi starete chiedendo: non potevo proprio fare qualcos'altro? Ah...compatitemi!Vi supplico di lasciarmi 1 commentino ino ino!!!grazie
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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COME CIELO E TERRA

                          COME CIELO E TERRA

 

 

 

Per i giorni seguenti, Draco provò a dimenticare quella storia e a concentrarsi sulla scuola. Ma il solo pensiero che i ragazzi della sua età potessero ritenerlo un assassino non gli dava pace. Certo non si era mai dimostrato un simpaticone nei confronti delle altre case, ma l’orgoglio è una cosa, essere mangiamorte un’altra! E poi lui era un Serpeverde e doveva comportarsi come tale.

Così, durante i giorni seguenti, cercò la Granger alla Guferia e nella stanza delle necessità per poter chiarire questa faccenda, ma purtroppo con scarsi risultati. Sembrava proprio che la ragazzo lo evitasse, studiasse nella sua sala comune, alle lezioni venisse accompagnata dal resto del trio, come ai pranzi. Non c’era nessun momento in cui Hermione Granger era da sola.

Perse le speranze.

Solo il destino sapeva quando loro due si sarebbero incontrati di nuovo da soli. E sembrava proprio che il destino avesse voglia di giocare con loro.

 

Era una limpida sera di gennaio. Malfoy era appoggiato ad un albero sulla riva del lago nero. Da quel punto vedeva l’immensa libertà. Libertà che, forse, non avrà mai. Era questo quello che pensava quando degli strani movimenti dietro di lui attirarono la sua attenzione. Tutti quegli allenamenti fatti con suo padre erano riusciti ad affinagli tutti i sensi. E questo era certamente un vantaggio.

Non si girò. Non si mosse. Aspettava. Neanche lui sapeva bene cosa.

Potevano essere due ragazzi in cerca di un momento da soli, o un semplice uccellino che aveva perso la strada di casa.

Improvvisamente, una voce.

-         Malfoy! Buonasera. Non vorrei disturbarti. Me ne torno al castello.-

La sua voce non era sarcastica. Tanto meno allegra. Lasciava trasparire un’immensa tristezza e tanta malinconia.

Quella stessa voce tormentava i pensieri di Draco da molto tempo. Poteva riconoscerla dappertutto.

La ragazza stava per rimettersi a camminare quando lui la fermò e le propose di sedersi accanto a lui. Hermione si stupì. Questo non era affatto un comportamento da Draco Lucius Malfoy.

La ragazza si chiese seriamente se la persona davanti a lei non fosse sotto qualche maledizione.

Vedendo che lei non si decideva, Draco la esortò ad accomodarsi con molta gentilezza. La ragazza si sedette e si mise ad ammirare lo spettacolo nell’orizzonte davanti a lei.

La luna si rifletteva nel buio del lago e una coperta di stelle le faceva compagnia, silenziosa.

Draco prese la parola:

-         Come mai lontana da Potty e Lenticchia?-

Sempre il solito Malfoy. Doveva sempre stuzzicare. Ma Hermione non ci badò e rispose esattamente come qualche settimana prima, in una strana stanza del castello.

-         A volte per pensare è meglio stare soli.-

In quel momento però la paura la pervase.

Si rese conto di trovarsi sola con un -lei credeva- mangiamorte.

Voleva scappare, ma non riusciva a muovere nessun muscolo.

Calò di nuovo il silenzio e fu sempre lui a romperlo.

-         Ero io alla Guferia e alla stanza delle necessità.-

Disse tutto d’un fiato il giovane Malfoy.

Era facile percepire la paura e lo stupore nel corpo di Hermione.

La giovane strega si alzò di scatto in piedi, guardò per un attimo gli occhi del ragazzo e si rese conto di non riuscire più a sviarne lo sguardo.

Erano come incatenati. Il marrone cioccolato di lei nuotava nel mare grigio di lui.

Come cielo e terra.

Lei voleva scappare, ma i suoi piedi non rispondevano ai comandi.

Lui non voleva che lei se ne andasse, così cercò di rassicurarla:

-         Hermione io voglio che tu sappia che io non sono mio padre.-

Disse questo con voce calma, pacata. E abbassò lo sguardo.

Hermione si riprese e corse via.

 

 

 

Ora passiamo ai ringraziamenti:

lilyblack90:grazie del tuo commento! Cmq a me piacciono cm coppia e nn solo nei libri e spero ke qll ke hai letto tu(nn del giornale di 2anni fa,l’altro) sia vero! Baci!

Alessandra:bhè allora speriamo ke la ragazza ke hanno visto i giornalisti sia sua sorella o sua cugina! Cmq grazie x la tua recensione! Baci!

Andromeda89: sn molto felice ke ti piaccia!! Continua a seguirla!! Baci!

Debby87: spero di nn averci messo troppo! A presto! Baci!

Avlin: scusa se c ho messo troppo ad aggiornare (Sorry!)! Ho 1mucchio di compiti da fare!baci!

Katiuz: qst Chap forse è 1pò corto! Scuuuuuuuusa! Baci!

                                             

 

  
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