LA PARTITA
Era il giorno della partita, la quale avrebbe deciso il futuro della squadra,
erano tutti in piedi che guardavano attentamente il piccolo allenatore, era al
centro del circolo di ragazzi, gli assistenti vicino alle porte, il silenzio aumentava
la tensione del momento, il mister guardava gli occhi ognuno, leggeva
agitazione, voglia e dubbi.
-Ragazzi.- Disse prendendo una pausa –Non vi dirò che qualsiasi sia il
risultato di oggi io sarò fiero di voi. Perché io sono già fiero di voi, senza
dubbio, ma il risultato di questa partita è fondamentale, è obbligatorio
vincere, non abbiamo altra scelta, io conto su di voi, siete i migliori, i
Poseidon sono una buona squadra ma voi siete superiori, siete più forti e Kanon
o non Kanon noi oggi vinceremo!-
Tutti annuirono convinti permettendo a Dokho di continuare il discorso.
-La nostra formazione di oggi è la solita, Mu in porta, Saga, Aldebarn, Desu e
Ikki in difesa, Shura, Aiolos e Milo centrocampisti, Shaka trequartista, Camus
e Aiolia attaccanti.
Ragazzi conto su di voi, se ognuno di voi sarà in difficoltà o non riterrò più
adatto lo sostituirò.-
Il piccolo allenatore camminò verso il campo,i ragazzi uscirono uno ad uno,
Aiolia si soffermò a guardare Marin, era tesa quanto lui e lo vedevo negli occhi
cerulei della ragazza.
-E dagli un bacio, non essere sempre moscio!- Urlò Desu, era uno sfottò, ma si
vedeva nel gesto che era un modo per smorzare la tensione accumulata nel
gruppo, il difensore uscì prendendosi una pedata da Aphrodite e ricevendo un
“cafone” come aggettivo, il castano sorrise, prese la ragazza per fianchi e
donandogli un casto bacio, con grande sorpresa da parte della rossa.
June cercò con lo sguardo Shaka, ma rimase delusa alla scoperta che neanche la
preoccupazione della partita attanagliava il biondo, ma grazie a una carezza al
braccio da Mu riuscì a rilassarsi, Saori scambiò uno sguardo con Saga e
ricevendo dal vice-capitano la sicurezza di cui le aveva bisogno.
I giocatori si incitavano a vicenda, con pacche e incoraggiamenti, Seiya guardò
il gruppo, davanti tutti affermò “che avrebbe segnato il gol della vittoria” e
si avvicinò alla smeraldina.
-E il gol lo voglio dedicare a te. - La giovane non lo guardò neanche e non si
preoccupò di rispondergli.
Tutti uscirono, Shaina si stava occupando di raccogliere asciugamani e
bottiglie d’acqua, ad un tratto la avvolsero due braccia.
-Ehi…Ehi rilassati.- Sussurrò Milo.
-Non sono t…- Ma le braccia la strinsero leggermente più forte –Ok lo sono, ma
voi dovete farcela.-
-Non ti preoccupare tanto c’è Seiya!- Disse facendola ridere.
Erano tutti sul campo, il rumore della tifoseria era assordante, si era sparsa
la voce, la squadra del liceo Sanctury aveva mostrato un ottimo calcio, con
grandi risultati e che erano a un passo dalla qualificazione.
Tutti ne parlavano, giocatori con la divisa dorata che si muovevano
velocemente, un gioco corale e armonioso, che faceva applaudire i più grandi
estimatori di quello sport, il preside Shion aveva iniziato a seguire le
partite, con il tempo anche gli altri studenti e il giorno della partita era
presente metà scuola.
-Teso?- Domandò Milo al migliore amico.
-No.-
-Giusto, bisogna sempre essere freddi e razionali.- Continuò scherzando.
-Milo, ci conosciamo da anni, sai che per rilassarmi devo concentrarmi…. Mentre
tu devi attirare l’attenzione.-
-Oh sempre il solito, ma dimmi come sta la tua amica?- Domandò con un sorriso
malizioso.
-Bene, oggi andava a vedere la partita della sua scuola.-
-E?- Provò a continuare la discussione.
-E niente.-
-Dai a me puoi dirlo, cosa ha detto ancora.- Insistette.
-Milo non ha detto niente.-
-Allora perché sul messaggio che ti ha mandato c’era scritto, parole testuali,
che “ti mando un bacio, spero di rivederti a Natale, fai gli auguri per la
partita alla squadra e a quel matto di Milo” che vorrei conoscere.- Affermò
spiazzando l’attaccante e per la prima volta in vita sua lo vide diventare
rosso dalla rabbia.
-Tu hai letto il messaggio sul mio telefono, nonostante tutto hai insistito per
sapere cosa diceva e inoltre hai aggiunto te la parte del conoscervi, se non
fossi il mio migliore amico saresti già morto.-
Il ragazzo diede due colpetti alla spalla di Camus e aggiunse un “Lo so”.
-Ragazzi tutti qui!-Li richiamò il capitano.
-Bene ora Aphro ci dirà qualcosa in più sui nostri avversari.-
Con tranquillità si mise al centro del gruppo ed estrasse dalla sua borsa dei
fogli che inizò a leggere.
-Allora ho fatto qualche ricerca sui nostri avversari, sono una grande squadra contando
tutti i giocatori, ma hanno sette degli undici titolari che sono dei fenomeni,
il primo è Baian è un difensore roccioso, nelle partite giocate nessuno è mai
riuscito a superarlo, poi Io una seconda punta, è un fantasista impossibile da
marcare, Isaac…-
-Hai detto Isaac?- Chiese Hyoga sorpreso.
-Si perché?- Domandò Aphro.
-Bhe è il mio vecchio vicino di casa ed era molto bravo da giovane.-
-Bene comunque lo è ancora, è un mediano molto forte, lo chiamano il Kraken
perché con i suoi tentacoli recupera tutti i palloni, Kaysa è un centrocampista
che riesce a fare più ruoli e quindi a far variare gli schemi durante la
partita, Krishanna anche lui è una punta, poi c’è Sorrento un ottimo
trequartista quasi al tuo stesso livello Shaka, poi non dimentichiamoci di
Kanon che lo conosciamo bene e in fine il loro capitano Julian Solo…-
-Julian!- Intervenne Saori.
-Lo conosci.-
-Certo era un ragazzo con cui sono uscita, ma non pensavo che giocasse a
calcio.- Affermò la giovane assistente facendo venire un punta di gelosia a
Saga.
-Capisco in ogni caso è un portiere, forse il più forte delle federazione e
nessun pallone ha mai oltrepassato la linea di porta con lui a difenderla,
quindi ragazzi dopo aver superato Kanon, riusciti a battere Baian, avrete anche
Julian.- Ammise l’ultima parte sconfortato.
-Forza ora in campo.- Li avvertì l’allenatore.
Ognuno era al proprio ruolo, avrebbero incominciato i Poseidon, il fischio di
fece iniziare la partita, come si aspettavano gli avversari erano forti, Kanon
e Julian guidavano la squadra, in risposta Aiolos e Saga cercavano di incitare
i compagni, il tifo era assordante, le tifoserie rispondevano con urla e
applausi per le azioni del proprio gruppo, anche se allo stesso livello gli
avversari erano riusciti ad arrivare più volte al tiro in porta, ma Aldebarn e
Desu impedirono l’ultimo passaggio che avrebbero permesso il gol e lo stesso Mu
con due parate impedì il gol a Io.
Il gioco era paralizzato, il possesso palla era nettamente a favore dei
Poseidon, ma un passaggio sbagliato di Ikki fece partire in contropiede i due
attaccanti avversari supportati da Sorrento, Krishanna con un passaggio si
liberò di Desu, permise a Sorrento di tirare in porta ma con un intervento di
Aldebarn la palla venne rimandata indietro, Io accorse e con un tiro da trenta
metri sotto gli incroci, il pubblico avversario era pronto a esultare, ma Mu si
frappose al gol.
-GRANDE FRATELLONE!!!- Urlò un bambino dai capelli rossi ribelli.
Saga sospirò soddisfatto era l’azione più pericolosa, mancava poco alla fine della prima tempo e
sarebbe stato demoralizzante prendere gol nel finale.
-Attenti- Li avvertì Shura.
Non fecero in tempo a prepararsi, Kanon
arrivò in corsa colpì la palla in aria, Desu era troppo avanti, Aldebarn stava
marcando, Mu era a terra dopo la parata e la sfera entrò in porta facendo gol.
Il pubblico esplose in applausi tutti che urlavano il nome di “Kanon”, Pandora
sugli spalti abbassò lo sguardo sconsolato, Aiolia piegò la testa rassegnato,
Milo guardò Camus e con un gesto capirono che dovevano risollevare la partita.
La palla era al centro, Aiolia passò e in seguito la palla arrivò a Milo, il
centrocampista corse verso la porta, saltò Isaac con sua grande sorpresa, Kaysa
lo inseguì, il fantasista dei Sanctuary, si fermò crossò al centro dell’area ,
il centrocampista dei Poseidon entrò in scivolata in ritardo e colpì la
caviglia di Milo facendolo cadere a terra urlante.
Shaina si alzò e inveì contro l’arbitro.
Il cross arrivò e Camus, con freddezza superò Baian, rimise in mezzo spiazzando
il portiere e permettendo il gol ad Aiolia, in seguito a questa azione giunse
il fischio della fine del primo tempo,
tutti festeggiavano tranne uno, Milo era ancora a terra che si teneva la
caviglia, Shaina si alzò e corse dal ragazzo.
Guardò la caviglia che aveva subito il colpo, spruzzò ghiaccio secco, permettendo
di attenuare il dolore, si voltò verso Kaysa e gli urlò –Deficiente l’azione
era finita, aveva già crossato la palla, sei entrato in ritardo, potevi
spaccargli la caviglia o peggio la tibia.-
Il ragazzo si alzò prese la ragazza e la portò via, mentre lei si dimenava
cercando di malmenare l’altro ma colpendo Milo –Finiscila scricciolo, con il
tempo diventare sempre più duro e adesso smettila.-
-Ok.- Accettò mogia il richiamo.
Entrarono negli spogliatoi, si sedette sulla panca, si tolse lo scarpino, la calza,
il piede era gonfio, la ragazza si piegò e spruzzò il ghiaccio sul piede.
-Milo non ce la puoi fare.- Ammise sconsolata.
-Usa una benda e stringi più forte che puoi.-
La ragazza annuì, con difficoltà strinse più forte che poteva, ma non sapeva
quanto avrebbe retto, guardò Camus al suo fianco, anche lui era preoccupato e
dopo aver terminato gli passò una borraccia.
Il secondo tempo ebbe inizio, le squadre erano alla pari, ma Shaina guardava
Milo, faticava a correre, la velocità non calava ma lo sforzo per lui era
doppio, nessuno tirò in porta da ambo le parti, il tempo era pocp, il pareggio
avrebbe causato l’eliminazione a tutti, Shura crossò in area Aiolia saltò,
Baian lo colpì in volto e il quale rimase in terra stordito.
-Seiya preparati ora entri.- Lo chiamò il vecchio allenatore.
Aiolia venne portato in infermeria, accompagnato da una preoccupata Main, la
partita riprese ma la stanchezza iniziava a farsi sentire, Milo con un ultimo
sforzo scattò, grazie a una passaggio smarcante di Shaka, tirò diretto verso la
porta, Kanon riuscì a deviare la palla, ma la forza del tiro non diminuì, colpì
in volto Seiya facendolo cadere a terra, ma la deviazione spiazzò Julian che
era andato in uscita per prendere la palla, la quale entrò nella porta
sguarnita e terminò l’azione per il vantaggio del due a uno.
Il pubblico esplose in un boato, tutti i compagni abbracciavano Milo, il quale
sorrideva ma con un gesto fece capire di volere il cambio, perché non riusciva
a stare in piedi stabilmente sulla parte lesionata, Dokho fece scaldare Hyoga,
il fantasista uscì tra gli applausi del pubblico e venne soccorso subito da
Shaina.
La partita terminò, due a uno, permettendo alla squadra di andare alle finali,
resistettero gli ultimi minuti vincendo la partita e Seiya si poteva vantare
del gol vittoria.
Nello spogliatoio si festeggiava, Marin era tra le braccia di Aiolia, Seiya
andava tra i compagni a vantarsi del suo contributo della vittoria, Desu aveva
fatto comparire tre bottiglie di spumante, con cui aveva imbrattato il preside
Shion, anche lui presente alla festa, e l’allenatore, June abbracciava tutti,
Saga e Saori erano spariti dalla circolazione dopo il fischio finale.
-Allora non gli mandi il messaggio con scritto “vinto”.- Propose Milo, l’unico
seduto fra i festeggianti.
-Come stai?- Chiese Camus all’amico.
-Io bene, ma su mica mi ha azzoppato, è solo un botta, adesso dobbiamo
festeggiare e tu devi contattarla.-
-Ok.- Dopo aver acconsentito prese il telefono e uscì dallo spogliatoio.
Milo vide passare la verde assistente, le prese per la mano e la fece sedere
sulle proprie gambe.
-Milo ma ch…- Non le fece terminare la frase, la baciò con passione, lei
arrossì, le rimasero gli occhi spalancati, lui gli accarezzava teneramente la
guancia e con l’altra mano la stringeva a sé.
Quando si staccò, continuava ad accarezzargli la guancia e gli parlò
sfiorandogli le labbra.
-Sai sei stata molto eccitante quando mi fai difeso.- Sussurrò –Spero che non
ti offenderai per il bacio inaspettato ma non ho resistito.-
Lei arrossì, annuì con la testa, era sorpresa ma inaspettatamente felice e con
delicatezza iniziò lei il bacio questa volta.
Un bussare alla porta fermò la festa, quando aprirono trovarono Kanon e il
silenzio calò nello spogliatoio.
Il ragazzo entrò, guardo gli ex-compagni uno ad uno e si preparò a parlare.
-Complimenti ad ognuno di voi, siete i migliori, andrete lontani e io tiferò
per voi.-
-Kanon!- Lo fermò Dokho prima che uscisse –Io e il preside siamo disposti a farti
tornare se i tuoi compagni sono disposti ad accertarti.-
Lui si girò e li guardò aspettando il giudizio.
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