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Autore: Bomboletta    03/01/2012    8 recensioni
HeYa/Achele
DAL CAP. 2:
“Dimmi una cosa…Se tra te e Dì non ci fosse questo…tacito accordo” disse facendo le virgolette con le mani “Come ti sentiresti sentendola gemere nella stanza accanto,mentre è tra le braccia di un uomo?”
“N-non lo so…non so come mi sentirei…” mentì. A Naya però non passò inosservato quel breve monologo interiore,tanto meno la rigidità improvvisa del corpo dell’amica. Seppe,senza bisogno di approfondire la questione,che Lea la pensava proprio come lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Dianna Agron, Heather Morris, Lea Michele, Naya Rivera
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era l’alba in casa Criss e il sole aveva appena iniziato a rischiarare l’ampio salone attraverso le grandi finestre. Quando Heather si svegliò si ritrovò accucciata su un divanetto,in una posizione scomoda e con qualcosa di sconosciuto piantato nel fianco.


Aprì e richiuse gli occhi un paio di volte gli occhi per mettere a fuoco la stanza e poi si guardò intorno: il salotto era quasi deserto. Bicchieri vuoi e cartacce giacevano sul pavimento,insieme a grosse macchie di svariati alcolici che di certo,durante la notte,erano caduti dovunque. Su un divanetto poco distante da lei giacevano tre tizi che non conosceva,addormentati.


Nella poltrona vicina al suo divano,invece,dormiva Harry,il volto pallido e segnato dall’alcool. Quando sentì delle voci provenire dalla cucina decise di alzarsi e raggiungere la stanza. Dentro c’erano Darren,Lea,Dianna e Chord,che probabilmente erano rimasti svegli tutta la notte:


“Buongiorno HeMo!” sorrise il padrone di casa facendo voltare tutti.


“Giorno..” brontolò lei massaggiandosi gli occhi “Siete rimasti svegli tutta la notte?”


“Si” rispose Lea per tutti “E sarebbe il caso di andare a recuperare un po’ di sonno!” guardò Dianna con occhi stanchi.


“E’ quello che faremo a momenti!” sorrise lei in risposta.


“Dì…me lo daresti un passaggio a casa?” chiese la ballerina.


“Certo,tesoro…dobbiamo solo prendere i cappotti,dove sono,Darren?” chiese la ragazza al collega.


“Sono tutti di sopra,in una stanza…li ho fatti targare in modo da non perderli”


“Come sei sofisticato,Criss!” lo prese in giro Chord.


“Vado a prenderli io!” si offrì Heather,uscendo dalla stanza e salendo le scale.


Sperò di non perdersi vista l’immensità della casa. Quando giunse in quel lunghissimo corridoio aprì la prima stanza,constatando che era vuota. Così fece un paio di passi e aprì la seconda,che era socchiusa.


Quando la porta fu spalancata si ritrovò di fronte uno scenario alla quale non avrebbe mai voluto assistere: su un letto matrimoniale giaceva Naya,svestita e addormentata.


Stava a pancia in giù,le braccia sotto la testa e il respiro regolare. Accanto a lei Mark,altrettanto scoperto,russava sonoramente,mentre un braccio gli penzolava giù dal letto. I vestiti erano sparsi dappertutto.


Heather si portò una mano alla bocca,sconcertata,mentre una morsa le chiudeva lo stomaco e gli occhi le si riempivano di lacrime. Scappò da quella visione,cercando di non fare rumore e si morse la lingua per non piangere,poi trovò miracolosamente la stanza con i giubbotti e afferrò in fretta il suo e quelli delle amiche.


Scese velocemente mordendosi il labbro e cercando di assumere un’espressione semplicemente assonnata. Trovò le ragazze già all’ingresso:


“Andiamo?” le chiese Dianna prendendo il suo cappotto e indossandolo.


“Si” annuì lei.


“Ragazzi grazie della serata,ci vediamo domani sul set,sempre se qualcuno riesce ad alzarsi!” Lea sorrise e li baciò tutti,poi si diressero in macchina.


Il viaggio di ritorno fu veloce e silenzioso.


Le strade erano deserte,visto che era domenica ed erano solo le sette del mattino,e loro erano tutte talmente distrutte da non proferire parola. Heather stava con la testa appoggiata al vetro,sul sedile posteriore. Fissava le case di periferia scorrere sotto i suoi occhi,e in quel momento si sentiva svuotata di ogni emozione,lo stomaco sottosopra,una nausea insistente che non capiva se fosse causata dall’alcool o da qualcos’altro.


Si riscosse solo quando l’auto di Dianna rallentò e si fermò sotto casa sua:


“Siamo arrivati..” le annunciò la bionda cercando si sorridere.


“Grazie Dì…ci vediamo domani…” le salutò entrambe con un cenno e scese mollemente dall’auto.


Si trascinò fino all’ingresso ed entrò piano,ma la nausea si fece più forte all’improvviso,costringendola a schizzare al piano di sopra e ad aprire la porta del bagno come una furia.


Fece appena in tempo a ficcare la testa dentro il cesso,che iniziò a vomitare.


Si aggrappò con forza ai bordi del water mentre le sue tempie sembravano sul punto di esplodere e lei era scossa dai conati.


Pochi minuti dopo,lei era quasi certa che tra tutto quel vomito ci fosse anche il latte di quando era nata,si alzò barcollante,con forti dolori alla testa e si avvicinò al lavandino. Si sciacquò il viso con l’acqua fredda e lavò meticolosamente i denti,poi alzò la testa e guardò il suo riflesso allo specchio: aveva gli occhi rossi e lucidi per lo sforzo di poco prima,il volto pallido e l’espressione vuota e stanca.


Giunse a fatica fino alla sua stanza e si gettò sul letto tirandosi la coperta fin sopra le spalle.


Ripensò a quanto aveva visto pochi minuti prima e immaginò Naya avvolta dalle possenti braccia di Mark,in un modo in cui non avrebbe mai voluto immaginarla.


Le lacrime giunsero quasi involontariamente a bruciarle gli occhi e a premere per uscire,così si abbandonò a quel pianto assurdo:


Perché cazzo stai piangendo? Hai solo visto la tua migliore amica a letto con un ragazzo.



E’ solo Naya,maledizione,è normale che si diverta anche lei,probabilmente domani te lo verrà anche a raccontare!



Si,così do di matto!



Ma perché?!



E’ stupido! Maledettamente stupido! Tu ce l’hai un ragazzo,stupendo,che ti ama! Che importanza ha se nel frattempo la tua migliore amica non se ne sta con le mani in mano e decide di divertirsi visto che lei un ragazzo non ce l’ha?



Ha importanza eccome! E’ Naya,cazzo,non una qualunque!



E allora?



Già…e allora?



Dovevi immaginare che sarebbe arrivato il giorno in cui non saresti più stata la sua priorità,o l’unica a cui dedicarsi.



Dovevo esserci io al posto di Mark..



MA CHE CAZZ…?



“Ok,l’alcool mi ha dato alla testa!” ringhiò tirandosi su a sedere e asciugandosi nervosamente le lacrime con un braccio “Prendi nota,niente più tequila,razza di idiota!” si disse ad alta voce.


Ringraziò mentalmente chiunque ci fosse lassù di essere sola,altrimenti come minimo l’avrebbero presa per pazza e rinchiusa in una clinica psichiatrica,considerando che stava parlando da sola. Si alzò bruscamente e scese in cucina a prepararsi un caffè,nella speranza che riuscisse a farle passare quell’odioso mal di testa e quegli assurdi pensieri.





 
Nel frattempo Lea e Dianna erano appena arrivate a casa e avevano indossato vestiti comodi:


“Oddio,sono pallida come la morte!” si lamentò la bionda mentre si struccava allo specchio.


“Siamo giustificate,non dormiamo da almeno ventiquattr’ore!” rispose Lea,mentre si asciugava il viso su una tovaglia.


“E adesso si va a recuperarle!” la ragazza sparì nella sua camera da letto e quando la mora passò la vide a pancia sotto,con la faccia sprofondata nel cuscino.

Rise rumorosamente e percependo la sua presenza,la bionda parlò di nuovo:


“Vieni a dormire con me? Fa freddo!” le disse.


“E tu perché dormi praticamente nuda?” sussurrò la bionda indicando la sua canottiera bianca,mentre gattonava sul letto e la affiancava.


“Perché con i pigiamoni invernali mi sento incatenata!” spiegò come se fosse ovvio,infilandosi sotto le coperte seguita subito dopo dall’altra.


“Si,tu hai il cervello incatenato!”


“E’ che non ho la forza,ma ti devo un livido!” la bionda le fece una pernacchia,ma si zittì quando Lea si fece spazio tra le sue braccia e appoggiò la testa sul suo petto.


“Allora pensa a dormire,così quando ci svegliamo sarai di nuovo in forze…” le sussurrò,mentre posava una mano bollente sul braccio nudo e fresco di lei.


Dianna la osservò interdetta e le depositò un bacio sulla testa,poi la cinse con entrambe le braccia e si addormentò cullata dalla sua personale fonte di calore.



 
La bionda si svegliò lentamente,mentre un intenso odore di cibo le giungeva alle narici. Non sapeva esattamente quanto aveva dormito,ma fuori era buio,quindi era,con ogni probabilità,almeno ora di cena. Si tirò a sedere e nello stesso istante entrò Lea con un cartone di pizza:


“E’ arrivata la cena!” sorrise.


“Che ore sono?” le chiese spaesata.


“Le nove…già passate a dire il vero…”


“Oddio,abbiamo dormito tantissimo!” si portò una mano alla fronte.


“E allora?” rise la mora sedendosi sul letto e porgendole una fetta di pizza.


“E allora stasera non chiuderemo occhio,ci metteremo a guardare qualche stupido film e domattina giocheremo a fare gli zombie di Rachel e Quinn!” disse addentando famelica la pizza.


“Sarebbe stato utile quando abbiamo fatto thriller!” Lea mise su un’espressione pensierosa.


“Che scema!” la bionda scosse la testa e continuarono a mangiare in silenzio. Quando finirono,la più bassa arrotolò il cartone vuoto e lo gettò sbrigativamente nel cestino della cartacce dell’altra che la guardava divertita.


“Tranquilla,domani lo svuoto io!” le disse interpretando la sua espressione.


“Ecco,brava!” rise mentre la mora si sedeva sul bordo della finestra e guardava fuori. Dianna si alzò e riaccese il cellulare che aveva abbandonato sulla scrivania prima di mettersi a dormire.


“Dunque,se dovessimo fare un bilancio di questa festa…” iniziò Lea “Tre quarti dei presenti erano ubriachi persi…ho ballato,come forse non avevo mai ballato in vita mia…” iniziò a tenere il conto sulle dita mentre l’altra la guardava poco distante “Naya è sparita praticamente a metà serata…e anche Mark e Cory…Jenna ha vomitato dappertutto…e tu mi hai baciata…” concluse.


Deglutì ripensando al gesto dell’amica e cercò di indossare un’espressione divertita.


La bionda invece sorrise,quasi spavalda.


“Ho violato l’innocenza della piccola Lea Michele” la prese in giro.


“Che idiota…non hai violato proprio un bel niente!” le disse,simulando una tranquillità che non aveva e guardando un punto indefinito della stanza.


Dianna si parò di fronte a lei,mantenendo quell’espressione divertita,così lei fu costretta a guardarla.


“Ti ha fatto schifo?”


“Ma che dici…no!” le disse mentre sentiva le gote imporporarsi “Anzi…” si lasciò sfuggire. La bionda alzò un sopracciglio,sorpresa,incitandola a continuare “E poi c’era tutto quell’alcool di mezzo…”


“Guarda che non scherzavo quando l’ho detto a Chord…non ero ubriaca!” precisò lei facendosi seria. La guardò negli occhi e mise le mani sul bordo della finestra,quasi bloccandola.


Ma come ti salta in mente? Allontanati,rischi di combinare un guaio!


Le strillò una voce nel suo cervello,ma non vi badò. Era visibilmente nervosa e anche Lea lo era,continuava a far vagare lo sguardo che alla fine,per quanto smarrito,si posava nuovamente su di lei.


“Perché lo hai fatto?” le chiese.


“Non lo so…” rispose sinceramente l’altra “Ti ho trovata…invitante…” cercò le parole giuste.


Tu sei pazza!


Lea passò in rassegna il suo viso,concentrandosi sui suoi occhi verdi e leggendovi un composto imbarazzo e una sincerità tirata fuori quasi controvoglia. Poi il suo sguardo si posò accidentalmente sulle sue labbra,umide e rosee. Il respiro le si bloccò,mentre cercava di distogliere l’attenzione da lì,senza però riuscirvi.


“Non dovevi…assolutamente…farlo…” le disse piano mentre le parole le si strozzavano in gola.


“Perché?”


“Perché…” sussurrò continuando a fissare quelle labbra. Il suono di un telefono le fece sobbalzare e allontanare di due metri.


“Merda..” sussurrò la bionda mentre Lea rispondeva al suo cellulare.


“Pronto?”


Hey,zuccherino!”


“Ciao Cory…”


“Come va il post-sbornia?”


“B-Bene…alla…grande…” balbettò,mentre Dianna si stendeva sul letto e si passava una mano sul viso infuocato.


Perché all’improvviso faceva così caldo?


“Dianna?”


“Tutto bene anche lei…”


“Ascolta,domani pomeriggio abbiamo un’ora di studio,tutti quanti…mi hanno appena chiamato chiedendomi di spargere la voce…perciò dillo anche a lei,ok?”


“Va bene…” la giovane si sedette dall’altra parte del letto dando le spalle alla bionda.


“Un’ultima cosa…avete impegni questa sera?”


“Non lo so…perché?”


“Io e Mark pensavamo di andare a fare un altro giro di bevute,raccogliamo gente!”


“Non credo proprio,Cory…ci stiamo ancora riprendendo da ieri sera…se beviamo ancora come minimo ci restiamo secche,stavolta…”


“Ok,fa nulla…vuol dire che ci faremo un bicchierino anche per voi!”


“Fantastico!”


“Ci vediamo domani allora!”


“Ok…a domani…ciao…” chiuse la conversazione e restò un momento seduta,in quella posizione,a fissare il display del cellulare.


Poi,all’improvviso,si sentì agganciare per la vita e fu catapultata addosso a Dianna.


“Dì…” sussurrò mentre il suo cuore accelerava all’improvviso,sentendo il suo corpo così vicino a quello della bionda,il viso a un palmo dal suo. Si guardarono per un istante,poi fu proprio la bionda ad annullare quella distanza,poggiando le labbra sulle sue proprio come la sera prima.


Lea chiuse gli occhi tremante,questa volta non sarebbe riuscita a starsene ferma. Iniziò a muovere le labbra sulle sue,mentre la sentiva affondare le mani tra i suoi capelli scuri. Sentì il suo fresco respiro sul viso e non potè non sospirare.


Dal canto suo,Dianna stava per morire. Si sentiva tremendamente imbarazzata,ma continuava a muoversi senza esitazione.


Mio Dio…che sto facendo? …Sto baciando la mia migliore amica…


Quasi senza accorgersene intrufolò la lingua tra le labbra dell’altra,che con enorme sorpresa sussultò,prima di schiudere le labbra e lasciarla incontrare con la propria.


Quando accadde sospirarono entrambe,prima di lanciarsi in una lenta sessione di carezze. Lea si allontanò un momento.


“Ecco…ecco perché non dovevi baciarmi…” le sussurrò,annullando nuovamente quella distanza mentre la bionda sorrideva sulle sue labbra.


“Non lo farò mai più…giuro…” rispose lei per poi tornare a baciarla,mentre le accarezzava la schiena. Ok,aveva un mal di testa colossale e probabilmente l’indomani sarebbe stata uno straccio…ma quella festa aveva avuto dei risvolti decisamente positivi! 













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Angolo dell'Autrice

Sono tornataaaaa :D

Alloooora...come promesso ho dato largo spazio ai pensieri dei nostri personaggi,in particolare qui,è quasi interamente focalizzato sui pensieri di HeMo... Più in là sarà così un pò per tutti.

E che dire dell'Achele? Dolci loro :3

Va bene,ditemi che ne pensate,quando arrivo a 30 o 40 recensioni pubblico il prossimo u,u 

AHAHAHAHAHAHAH XD

Adiòs u.u
  
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