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Autore: Nemi_Kai    04/01/2012    0 recensioni
Che cosa succede quando un gruppo di demoni e shinigami viene invitato al macabro gioco infinito della strega dorata?
[...]
“Sono stato invitato a un gioco di una persona davvero molto importante nel mondo dei demoni.” Ghignò malefico Sebastian.
“Un grande demone o qualcosa del genere?”
“No, una strega” Rise lui.
“Strega?! Lascia perdere Sebastian, non sono affari che ci riguardano.”Risposi sorseggiando il tè nero.
Genere: Comico, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ciel Phantomhive, Grell Sutcliff, Sebastian Michaelis, William T. Spears
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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CAP. 2 (Ciel)
Primo Crepuscolo
 
Rokkenjima – 00 a.m.*

 
Non mi ricordavo come avessi fatto ad arrivare qui...l'unica cosa che ricordavo era il volto di quella strega, poi una luce dorata...deve avermi condotto lei qui.
Ero dentro una casa enorme, e davanti a me c'era il ritratto di quella Beatrice, o almeno..aveva le sue sembianze. Ai suoi piedi c'era un piedistallo con una scritta.
"Ammira il fiume di ayu che scorre attraverso la mia terra natia. Tu che cerchi la Terra Dorata, segui il suo corso verso la foce della chiave."
Mi misi a leggere quel testo ad alta voce. Mentre leggevo, la mia attenzione venne subito catturata da una frase: "Al primo crepuscolo, offri in sacrificio i sei scelti dalla chiave...
“Quindi è per questo che siamo qui,guarda che mi tocca fare per un strega capricciosa e per quel Sebastian che le tiene il gioco..quando saremo a casa gliela farò pagare con gli interessi, lo obbligherò a stare una giornata in mercè di quello shinigami, come gli avevo promesso quel giorno in cambio di protezione.."
Mi immaginai una scena di Sebastian legato a una sedia mentre quel maniaco con i capelli rossi gli girava intorno miagolando.
"No, forse è troppo crudele."pensai tra me e me sistemandomi la benda sull’occhio destro.
Aspetta, e questo?! “Al nono crepuscolo, la strega risorgerà e nessuno sarà lasciato in vita
...”Beatrice aveva detto che doveva battere un mortale ad un gioco...qui mi sembra che sia solo per farla risorgere "
“Forse è meglio che mi metta al lavoro.” Dissi cominciando a perlustrare la villa.
Uno dei corridoi di quella villa era terribilmente cupo. Era buio illuminato dai riflessi delle candele che facevano un gioco di luci e ombre sulle pareti, e l'unico suono che si sentiva era quello della pioggia che batteva sui vetri e il rumore del vento.
 “Non  vedo l’ora di finire questo stupidissimo gioco e tornarmene a poltrire nella mia villa..” Pensai continuando a camminare.
Passando per il corridoio vidi una luce filtrare da sotto una porta chiusa, e curioso misi l’occhio sulla serratura.
Notai una vecchietta intenta a togliere le lische a dei pesci, e sembrava parecchio allegra. Continuava a fare il suo lavoro fischiettando “Hohoho, non c’è niente di meglio che sistemare qualche sgombro prima di andare a dormire.”
“Quella nonnina è perfetta per cominciare.” Ridacchiai soddisfatto ritraendo l’occhio dalla serratura.
“Uh? Qualcuno ha parlato?”
Dannazione mi aveva sentito.
Mi rassicurai comunque siccome non avrebbe dovuto essere in grado di  vedermi, sarei dovuto essere invisibile ai suoi occhi, per cui mi sedetti a terra aspettando che aprisse,guardasse, e non trovando nessuno tornasse a curare il pesce.
La vidi aprire la porta e girarsi verso di me.
“MARMOCCHIO! Tu chi sei??”
Qui qualcosa non quadrava, perché riusciva a vedermi?
“Bè.. io.. ecco..”
“Ah-ha! Ho capito! Sei un maniaco! Ti insegno io cosa vuol dire importunare le povere signore anziane!”
“Ma signor….”
La nonnina mi tirò uno sgombro in faccia e cominciò a inseguirmi per la cucina tirandomi dietro gli sgombri che stava precedentemente sistemando.
“Sebastiaaaaaaaaan! Dove seiii!?” cercai implorante di chiamare il suo nome, senza aver risposta.
“Sebastian? Chi è Sebas-…“
Vidi la vecchietta cadere a terra, non capendone il motivo.
Mi inginocchiai accanto a lei e vidi che aveva una forchetta con lo stemma della mia famiglia impiantata nella fronte.
“Sebastian, non avevi momento migliore per arrivare vero?” Dissi seccato togliendomi qualche sgombro che era rimasto incastrato nella giacca.
Il maggiordomo si materializzò davanti a me in una nuvola di farfalle dorate sogghignando.
“Volevo vedere come ve la sareste cavata senza di me, bocchan.”
Odiavo quando mi prendeva in giro così, approfittava un sacco del mio non essere capace di stare senza il suo supporto, e a me questo non piaceva affatto.
“Male, dannatamente male, lo sai Sebastian.”Sbuffai, purtroppo era la crudele verità.
Lo vidi accennare un sorriso mentre faceva un inchino.
“E’ meglio che ci muoviamo signorino, Lady Beatrice non ama aspettare, ah tenga, eviti di andare dai sacrifici senza.. armi. Un’ultima cosa, cerchi di colpire subito il bersaglio, altrimenti arriviamo al punto che ha usato tutte le forchette, coltelli, cucchiaini, mestoli e pentole che abbiamo nella residenza senza produrre alcun risultato.”scomparve di nuovo ridendo in una nuvola di farfalle dopo avermi dato alcune forchette del servizio nuovo della mia villa.
“Ma ti credi spiritoso??” Urlai io senza essere comunque sentito riponendo le forchette nel taschino. Chissà dove era andato Sebastian dopo essere scomparso in quella maniera teatrale.
La mia traversata dello spettrale corridoio ricominciò. Mi sentivo un sacco in soggezione al buio da solo, ma teoricamente avrei dovuto essere invisibile per cui non avrei corso alcun rischio.
Almeno questo era quello che mi era stato detto da Beatrice, e cominciavo a diffidare di questa cosa avendo visto quello che mi era capitato qualche minuto prima.
Volli credere che quella vecchietta avesse qualche potere sovrannaturale anche se l’ipotesi era molto poco probabile. L’unico potere sovrannaturale che avrebbe potuto avere era quello di togliere la lisca agli sgombri alla velocità della luce.
“Dove sarà la coperta? E’ freddissimo, non riesco a dormire.”
Sentii qualcuno parlare da una stanza , quindi mi diressi verso la stanza da cui proveniva quella voce.
Dall’arredamento sembrava la stanza dei domestici. Vidi un uomo adulto con indubbiamente qualche chilo di troppo chinato su un mobile in cerca di qualcosa.
“Dannazione mi sembrava di averla messa qui! Eppure la vedrei se fosse qui. Ah l’età..”
Sembrava molto intento nella ricerca, quindi decisi di approfittare della sua distrazione per ucciderlo.
Mi avvicinai a lui e per assicurarmi di essere invisibile cominciai a fare un balletto davanti a lui sbracciandomi in ogni maniera, ma a quanto pare non mi vedeva.
Presi una forchetta dal taschino e mi misi in posizione di sferrarla.
“Bene e così posso..”nemmeno il tempo di finire la frase che lo mancai, facendo cadere la sua attenzione sulla forchetta che era caduta e si era materializzata a terra davanti a lui.
“Oh? Cos’è questa forchetta?” disse perplesso l’uomo guardandosi intorno, che per fortuna non poteva vedermi, così ne approfittai per mettermi esattamente davanti a lui e colpirlo.
Ero sul punto di ficcargli una seconda forchetta in fronte quando si girò improvvisamente spostandosi, facendomi fare quindi un altro buco nell’acqua mancandolo miserabilmente.
La seconda forchetta cadde rumorosamente a terra, suscitando stupore nell’ uomo che pensava di essere impazzito.
Alla fine persi la pazienza, e dopo aver preso meglio la mira riuscii finalmente con la terza forchetta a perforargli la fronte, facendolo cadere a terra in un lago di sangue.
“Oh, come sono bravo.”Dissi io sentendomi orgoglioso di me stesso.
“Finalmente ce l’ha fatta, Bocchan. Pensavo che non ce la facesse nemmeno al terzo tentativo, dopotutto non c’è due senza tre. Hahaha.”
Sentii delle risate dietro di me, e a quanto pare avevo capito di chi si trattava.
“Sebastian! Quante volte ti ho detto di non prendermi in giro??”urlai arrabbiato, ma d’altronde arrabbiandomi facevo solo il suo gioco.
“Suvvia, si tranquillizzi.”Mi disse sistemandomi il fiocco sul colletto. “Ho pensato io ai restanti quattro sacrifici. Tutti conciati per le feste con una bella forchetta in fronte.”
“Sono finiti quindi per oggi.”
Gli risposi guardandolo. Era sempre così impeccabile qualunque cosa facesse, chissà come faceva.
“I sei sacrifici del primo crepuscolo sono stati compiuti. Possiamo tornare da Lady Beatrice, Bocchan.”
Detto questo, sparimmo in un alone dorato.
 

*sala da tè delle streghe*

 
I due demoni si materializzarono nella stanza dove Beatrice stava sorseggiando il tè. Questa volta non era sola però, con lei c'era anche qualcun altro.Questa persona stava avendo un'accesa discussione con la strega, ma lei beveva il tè come niente fosse.
Dopo qualche istante, lo strano ragazzo li notò e disse:"Dopo i servi caproni e le sorelline dalle belle cosce ci mancavano solo i men in black".
Ciel guardò il ragazzo dalla testa ai piedi con aria di presunta superiorità, quindi chiese a Sebastian, sottovoce, se avesse idea di chi fosse. Il suo maggiordomo rispose che non lo aveva mai visto prima, ma che, con ogni probabilità, era la persona che la strega aveva sfidato a quel gioco infinito.
“Come siete maleducati, di solito quando si incontra un ospite ci si dovrebbe presentare non pensate anche voi? Ahh.. ‘sti men in black.”Sbottò lo strano ragazzo. “Mi chiamo Battler comunque, Ushiromiya Battler.”
Il demone più alto fu il primo a presentarsi.
“Piacere di fare la vostra conoscenza, io sono Sebastian Michaelis, fedele servitore del casato Phantomhive.”
Il secondo, si presentò controvoglia, arricciando le labbra in una smorfia. “Io sono…. bè, portami rispetto, sono il conte Ciel Phantomhive.”
"Non me ne frega nulla dei tuoi titoli nobiliari, puoi essere anche il re della capanna sull'albero, questo è il nostro gioco, voi siete solo pedine"
Rise Battler incrociando le braccia.
Beatrice lo riprese:"Su, su, Battler, non essere così cattivo. Se non sbaglio anche tu prima stavi per diventare un mobile. Diventa il mio mobile, sarai il mio mobile preferito per l'eternità! AHAHAHAH"
La strega dorata ridacchiò sottovoce, a quanto pare non le piaceva nemmeno il tono di superiorità del demone più giovane. In quel gioco l’unica a dover essere rispettata era lei, e nessun’altro.
“I servitori non devono alzare troppo la cresta o perderanno anche la testa.”Sorrise malvagia, suscitando un senso di sottomissione al giovane demone.
"Così hai chiesto aiuto a dei demoni questa volta? Chissà cosa avrai in mente, so che sarà terribile come sempre" disse alterato Battler.
Una voce estranea riecheggiò nella stanza.
“SEBAS-CHAAAN? Oh ma ci sei anche tu qui?! Che sorpresa! A proposito, è amico tuo quel bel ragazzo con i capelli rossi? ~”
Sebastian aveva appena capito che il gioco stava per trasformarsi in una tortura.
“Battler Ushiromiya, penso che sarà ancora peggio che terribile..."












***

Buonasera, ecco a voi il primo crepuscolo +.+, le prime sei vittime sono state sacrificate, come scritto sull'epigrafe di Beatrice.
Come avete potuto vedere Ciel senza il suo Sebastian non è in grado di combinare molto XD ma questa è un' altra storia, dopotutto un pò di comicità ci vuole.
Il povero Sebastian a quanto pare ha visite, e la cosa non sembra renderlo molto felice. Staremo a vedere come si renderà utile quella persona indesiderata.
Io e il mio socio ringraziamo chi sta seguendo la storia e ci si vede al prossimo crepuscolo! *A*
Ringraziamo inoltre Lady Grell per la recensione lasciata a cui ho risposto :3
Nemi_
  
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