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Autore: k_eliza    21/08/2006    1 recensioni
Quando il giorno e la notte si incontrano, quando l’odio e l’amore si uniscono, quando la luce e le tenebre si amano, allora l’equilibrio scende tra gli uomini per portare la pace. (spero vi piaccia...è una specie di seguito della "notte più lunga". al momento ha un rating basso G...ma nel seguito potrebbe alzarsi e essere anche un pò slash/lemon. buona lettura.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco finalmente l’ultimo capitolo di questa storia, spero vi sia piaciuta, che non sia stata uno schifo completo, e che non vi siate stufati a dover arrivare fino a questo punto

Ed ecco finalmente l’ultimo capitolo di questa storia, spero vi sia piaciuta, che non sia stata uno schifo completo, e che non vi siate stufati a dover arrivare fino a questo punto! Vi ringrazio tutti per aver letto, e spero che la prossima sia decisamente migliore….grazie ancora e buona lettura.

 

21- UNA NUOVA VITA

 

Si sentiva più leggera, era stesa su qualcosa di morbido, cercò di aprire gli occhi ma una luce accecante li feri. Quel bagliore negli inferi, cosa era stato? Aveva avvertito un energia positiva che superava la sua più fervida immaginazione, che fosse ancora quella luce che la stava abbagliando? Era stordita sicuramente era di nuovo precipitata da qualche altezza, doveva farci l’abitudine prima o poi!. Ma quel calore che sentiva? Proveniva dall’alto, la stava scaldando, non poteva essere la stessa fonte era diverso, era come… si come essere stesi al sole! Ma non poteva… era impossibile, come sarebbe riuscita  a risalire gli inferi?. Poi un ombra oscuro la luce e lei provo di nuovo ad aprire le palpebre. Ci volle qualche attimo per mettere a fuoco l’immagine di fronte a lei.

 

La Vampira era in ginocchio al suo fianco che le sorrideva.

-Tutto a posto?- cercò di alzarsi ma l’altra la fermo

-Tranquilla, resta sdraiata, aspetta ancora qualche minuto hai fatto un bel volo-

-Ma dove ci troviamo?-

Un’altra ombra le si avvicino e vide l’altra donna.

-Sei sulla terra Milagros, sei tornata a casa- Il suo sorriso era raggiante risplendeva come i raggi del sole stesso.

Cercò di mettersi seduta e questa volta non la fermarono. Si guardò intorno e piano piano che metteva a fuoco il paesaggio notò che era nella sua proprietà, nella sua fattoria in Spagna.

-Come ci siamo arrivati fin qui?.. è un sogno vero?.. Il Male mi ha ucciso e voi mi avete portata in paradiso!...Perchè solo il paradiso può assumere quest’aspetto per me!-

-Non sei morta, sei viva.. siamo tutti vivi grazie a te!. Ce l’hai fatta piccola, hai distrutto il Signore Oscuro hai salvato il mondo!-

Era difficile credere a quelle parole dopo tutto quello che aveva passato. Scosse la testa.

-Ma.. io.. come ho fatto?-

-Con l’unica arma che potevi usare, l’unica cosa più forte che esiste al mondo-

Le guardava sempre più perplessa.

Le due donne si osservarono per un attimo stupite del fatto che lei ancora non avesse capito, e poi sorrisero, ed era bellissimo starle a guardare.

-Con l’amore Milagros.. con l’amore!- si chinarono su di lei abbracciandola stretta. –E’ meraviglioso saperti viva, sapere che ce l’hai fatta, che puoi tornare alla tua vita, che possiamo ancora vederti..-

 

Stanca di stare seduta sull’erba si alzò, barcollò per un attimo poi si fermò. Era in cima alla collina dove suo padre l’aveva trovata, dove andava ad ammirare il sole, e la valle sottostante.. dove in seguito si allenava con i suoi custodi. La sua casa così lontana ma così ancorata nel suo cuore era sempre li, non era cambiata, niente era cambiato in quel posto, ogni albero, ogni minuscolo cespuglio.. non poteva essere rimasto tutto uguale in due secoli!.

Ma c’erano ancora molte domande che voleva porre alle due.

 

-Voi.. ed i custodi siete la stessa persona?-

-Si- risposero all’unisono, poi la donna dall’aspetto umano prese la parola. –Tu Milagros sei nata dal nostro amore, dal nostro sacrificio.. proprio su questo colle- e lo indicò con un ampio gesto del braccio. –E’ una storia lunga la nostra e se ti andrà un giorno te la racconteremo per intero, ma adesso devi sapere solo una cosa… Noi siamo morte.. perché quello era l’unico modo per stare insieme per sempre perché le nostre due esistenze erano completamente diverse. Io non potevo diventare una vampira anche se lo proposi, perché avrei perso per sempre la mia umanità.. e lei non poteva tornare ad essere umana.. così ci siamo sacrificate. Qualcuno lassù in alto ha visto questo sacrificio come l’atto d’amore più grande che due forze totalmente opposte, potevano compiere. Quello che abbiamo fatto noi ha portato ad un equilibrio nell’universo… e sei nata tu…-

-Sono sorta vorrai dire- rispose con sarcasmo.

-Chiamalo come vuoi.. per noi sei nata.. sei nostra figlia, il nostro miracolo. Guardaci. Siamo una coppia normale?... ma cos’è la normalità?. Non puoi vedere le cose tutte bianche o nere.. ci sono anche le sfumature.. e tra le due ci sono anche un mucchio di colori.. tu li hai sempre visti.. tu hai visto ciò che gli altri esseri umani non possono immaginare e non parlo degli inferi, dei poteri, del Male, parlo di questo- e le poggio una mano sul petto.

-Il tuo cuore ti permette di vedere lo splendore dietro le cose, perché è pieno d’amore!.. l’amore che noi ti abbiamo donato con la vita, e quello dei tuoi genitori… sei nata, sei sorta, cosa importa il come?... quando il risultato sei tu?-

Sentiva il suo cuore riempirsi della gioia che le davano quei due esseri, erano tutte molte unite, fin dove le era impossibile immaginare. Si guardò ancora intorno come se avesse paura che tutto quello potesse scomparire poi torno a guardarle.

-Come vi chiamate?-

-Io sono Kyra disse la vampira e lei è Kate… lo so che siamo insolite, ma ciò che ti abbiamo raccontato è la verità, ed in parte gia la sapevi, e soprattutto dentro di te lo senti che è così. Puoi farci tutte le domande che vuoi siamo qui per risponderti-

-Perché siete diventate i miei custodi?-

-Il giorno che sei venuta al mondo noi siamo diventate anime.. spettri.. e non potevamo esserti vicine fisicamente, poi Rodland venne da noi, ci disse che era un Anziano e ci diede i poteri per poterti proteggere. Disse che solo noi potevamo farlo, ma non con i nostri aspetti, e ci trasformo in un angelo e un demone, per poter continuare a portare l’equilibrio nella tua vita. Dovevamo crescerti esattamente come avremmo fatto se fossimo vive, insegnandoti a difenderti e ad amare…-

-Mi siete sempre state vicine e non mi avete mai detto la verità-

-Lo abbiamo fatto… certo non ti dissi che ero io l’umana che ti aveva dato la vita, ma ti dissi tutto suoi tuoi veri genitori.. quando eravamo a Boston!-

-Io ho ancora un mucchio di domande.. ma sembra tutto così strano!!... sapevo che la mia vita non sarebbe mai stata come quella delle altre, ma  a volte è addirittura irreale!-

-Noi ti sembriamo irreali?- le disse Kate

Milagros scosse la testa.

-Raccontatemi il resto della storia per favore..-

Le due donne annuirono, poi fu Kyra a prendere la parola.

-Dopo che fu dato un nuovo aspetto e nuovi poteri, l’Anziano si presento ad Anton…-

-Mio padre sapeva tutto?... e non mi ha mai detto niente?-

-Non poteva. Era obbligato a fare ciò che gli era stato detto come noi. Non poteva opporsi ad un volere superiore. Non essere arrabbiata con lui… non ha colpe… ti ha presa in casa senza sapere a cosa andava incontro, con la speranza di poterti amare come se fosse il tuo vero padre, e nonostante gli era stato vietato di dirti tutto o di legarsi a te come un vero genitore… lui ti ha amato comunque, più di ogni altra cosa, e questo lo sai anche tu.-

-Si hai ragione… mi è mancato così tanto in tutto questo tempo!-

Le due donne si guardarono annuendo, sarebbero arrivate anche a quello, ma dovevano procedere per passi.

-Dopo che sei cresciuta hai preso possesso dei tuoi poteri e ci hai potuto vedere..- riprese a raccontare la vampira senza aspettare che la ragazza le dicesse di farlo.

-Sei diventata forte, ti sei allenata e noi ti abbiamo dato tutto quello che avremmo voluto darti sin dall’inizio.. poi c’è stata Boston e la guerra, Gilly e Victor.. e la lotta al cimitero dove tu sei sparita…-

-Cosa è successo sulla terra mentre io non c’ero?-

-Rodland ci ha accusato di aver fallito ci ha detto che eri morta che il mondo sarebbe finito, io ho creduto fosse davvero così, ho curato Kate andando contro ogni suo ordine, e lei poi fece lo stesso con Gilly, questo scatenò l’ira dell’anziano che ci tolse i poteri facendoci tornare incorporei… Kate ha sempre saputo che non era finita sentiva il vostro legame ancora vivo, ed anche tuo padre non ha mollato mai!... escogitammo un modo per poterti essere di nuovo vicino e capimmo che come anime avremmo potuto diventare corporei per pochi minuti alla volta…-

-E venimmo subito da te..- la interruppe l’altra donna.

-Io ero solo un fantasma, non avevo poteri, quindi il minimo che potessi fare era esserti vicina farti sentire quanto ti amavo, proteggere il tuo sonno, ma Kyra diventando corporea poteva usare i suoi poteri da vampira e ti ha aiutato diverse volte..-

-E diverse volte l’ho cacciata!- sorrise, le due donne la seguirono… poterono permettere finalmente al loro cuore di rallegrasi, di gioire con la loro bambina di una nuova vita…

 

-Adesso sai tutta la verità Milagros, sei libera di prendere la decisione che credi-

-Riguardo a cosa?-

-A noi!. Non sappiamo adesso che la guerra è finita cosa sarà del nostro futuro, se continueremo ad essere spiriti, o ci manderanno in qualche altro posto visto che non abbiamo mantenuto nessuna promessa da quando sei finita negli inferi.. ma se tu vuoi che noi spariamo dalla tua vita.. ti accontenteremo…-

-No. Non ne vedo il motivo… cioè… se vi permetteranno di restare, io vorrei… si… mi piacerebbe potervi vedere…-

Kate non resistette e la strinse forte a se, piangeva e rideva contemporaneamente finche Kyra non le separò.

-Lasciala respirare…- le sorrise –Ci riempie di gioia questa tua decisione Milagros, per noi conta molto!... potremmo venire a farti visita ogni tanto… oppure chiamaci tu quando preferisci..-

-Vorrei che restasse con me… abbiamo perso troppo tempo, tra le lotte, e le menzogne… vorrei poter conoscere a fondo i miei veri genitori!-

Questa volta fu la vampira ad abbracciarla ed appena si rese conto dell’azione identica di qualche minuto prima si mise a ridere coinvolgendo anche le altre due.

Finalmente era libera di ridere con il cuore. Dopo tanti anni non c’era più niente a gravare sul suo petto… poteva essere semplicemente Milagros

Giro un po’ su se stessa con il viso verso l’alto e le braccia aperte.. gustandosi il sole sul volto ed il profumo della natura che la circondava, il paradiso non poteva essere tanto diverso da quel luogo… e no… perché non si sarebbe mai potuta immaginare un posto più bello.

 

-Milagros, c’è ancora qualcosa…-

-Cosa?-

-Tu sei stata via molto tempo e…-

Istintivamente si volto verso la fattoria, a questo non ci aveva pensato, chi poteva vivere in quel luogo ora?

Vedendo la sua espressione pensierosa Kate le si avvicinò posandole una mano sulla spalla.

-Tranquilla, non è come credi…-

-Quella non è più casa mia..-

-Si che lo è.. lasciami finire… ti dicevo che sei stata via molti anni… duecento per la precisione, ma il tempo negli inferi e quello terrestre scorrono in maniera differente…-

-Che vuoi dirmi?.. quanto tempo è passato qui?...-

-Poco più di due anni!-

-Vuoi dire che i miei genitori sono ancora vivi? Che quella è la mia fattoria?.. che tutto questo che mi circonda è ancora mio?...-

-Si Milagros.. proprio così..- il suo sorriso si allargo maggiormente

-Potrò di nuovo abbracciare i miei!- sussurrò. –quindi.. anche le altre cose sono rimaste uguali!-

-Si.. credo.. cosa vuoi sapere?-

-Gilly?-

-E’ viva, ed è partita alla ricerca del suo amore… a quanto pare molto prima di arrivarci ha incontrato qualcun'altra… ed ha trovato quello vero!... ti ringrazia per tutto, e dice che verrà a trovarti un giorno…-

-Come sarebbe dire?.. voi ci avete parlato?.. quando?...-

-Qualche mese fa…-

-Io ero ancora negli inferi.. come facevate a sapere che sarei tornata? Come poteva dire di venirmi a trovare?...-

-Milagros dopo la lotta nel palazzo d’argento, tu sei svenuta, sei rimasta senza coscienza per sei mesi, noi abbiamo vegliato su di te a turno… prima di riportarti qui..-

-Due anni e sei mesi..- disse tra se.- Chissà quante cose sono cambiate…-

-Non molte-

-Victor…- sussurrò.

A quel nome le due donne non sapevano che dire.. lo avevano cercato dopo il suo ritorno ma non c’era traccia del ragazzo, pensavano fosse caduto nella lotta.

-Non sappiamo nulla di lui-

Annui.

-Sappiamo però che il tuo gesto laggiù gli ha restituito l’anima…-

- E lui l’ha restituita a me!-

-Io credo che dovresti andare ad abbracciare i tuoi genitori no?-

-si.. ma..- e si guardo addosso per la prima volta, indossava un paio di jeans ed una t-shirt, non c’erano più lividi, ne sangue, ne piedi nudi, le sue mani ed i suoi denti erano tornati normali.

-Credevi ti avessimo riportata in quelle condizioni?- le strizzo l’occhio la vampira. –ti abbiamo dato una sistemata… ed il tempo ha curato le ferite..-

-Grazie- disse. –Non so cosa avrei fatto senza di voi- e si avvicinò abbracciandole una alla volta.

-Siamo noi che non sappiamo cosa avremmo fatto senza di te!. Sei la nostra vita, sei parte di noi…-

-Lo so… lo posso sentire…- si voltò a guardare ancora un attimo la sua casa. –Rimarrete nei paraggi vero?-

-Promesso-                                                                                                                                

 

Si voltò iniziando a correre verso la tenuta, a volte rotolando giù dalla collina stessa. Come si avvicinò alla casa i cavalli nei recinti circostanti iniziarono a scalciare e nitrire così forte che Sophie e Anton uscirono a controllare, trovando davanti a loro la sorpresa più bella. La donna scoppio in lacrime si strinse al corpo della figlia come se questo fosse un miraggio. Milagros li abbracciava entrambi senza smettere di baciarli ed accarezzarli, non voleva parlare, ne spiegare.. voleva solo riempirsi di sensazioni, di splendide sensazioni che le erano state negate a lungo.

 

Kate e Kyra guardavano la scena dall’alto soddisfatte e commosse per la felicità finalmente meritata della loro bambina.. quando un lampo di luce fece apparire di fronte a loro Rodland.

-Cosa vuoi ancora vecchio-

-Su via… non siamo scortesi, in fondo è finito tutto bene no?-

-Non per merito tuo.. non mi importa cosa sei venuto a fare, se ci vuoi togliere anche quel poco che ci resta, ma ti assicuro che se proverai ad avvicinarti ancora a lei te ne pentirai..-

-Kyra hai sempre questo carattere iracondo… mi chiedo come faccia Kate  a starti vicino..-

-Io smetterei di essere ironico fossi in te, e inizierei a spiegare la mia presenza-

-D’accordo… sono venuto qui a dirvi che avete fatto un ottimo lavoro, e che lassù sono tutti molto soddisfatti-

-Si?.. di sicuro non grazie al vostro aiuto… -

-Ma cosa credi, che non era tutto programmato?- l’espressione delle due dimostrava che non credevano ad una sola parola.

-Dovete sapere che le persone danno il meglio di loro quando si trovano nelle situazioni più disperate.. vi ho dovuto togliere i poteri per farvi smettere di piangere su voi stesse ed iniziare a trovare il modo di aiutare Milagros!...-

-Che ipocrita… vattene di qui Rodland, ne abbiamo abbastanza di te e degli anziani!!-

-Nemmeno se vi dico che vi siete meritate un premio?-

-Di cosa stai parlando?-

-Un riconoscimento per il vostro servizio, per aver portato a termine la missione.. lassù mi hanno dato il consenso di concedervi tutto ciò che chiederete…-

Sgranarono gli occhi. Le stava prendendo in giro?

-Cosa volete?.. tornare umane per stare con lei?.. sparire in qualche dimensione dove continuare ad amarvi in eterno?.. qualsiasi cosa volete sarà vostra…-

Le due si guardarono negli occhi per un momento.. c’era solo una cosa che desideravano…

-E se non fosse per noi andrebbe bene lo stesso?-

L’anziano le guardo perplesso.

 

Passo del tempo prima che Milagros si separasse dall’abbraccio dei suoi genitori, asciugo le lacrime dalle guance di sua madre, teneva una mano poggiata sul braccio dell’uomo… sapeva che era vero, che era tornata da loro.. ma era troppo bello!

Un rumore li costrinse a voltarsi vedendo che una macchina procedeva ad alta velocità nel loro vialetto fermandosi davanti alla casa alzando una notevole quantità di polvere. Era una gip furgonata di un color sabbia scuro.

Un ragazzo alto scese e si diresse nella loro direzione. Milagros lo aveva identificato da subito ma era paralizzata per poter fare qualsiasi cosa. Suo padre che non sapeva di chi si trattasse gli era gia andato incontro.

Il giovane gli porse la mano presentandosi e poi spiegò il perché della sua visita.

-Mi hanno mandato da voi.. dicendomi che qui c’era l’addestratore di cavalli più bravo della Spagna. Siete voi?-

-No- rispose Anton – E’ lei- disse poi rivolgendosi verso la figlia.

-Piacere mi chiamo Victor- disse porgendole la mano. Milagros la strinse e poi si decise a parlare.

-Io mi chiamo Milagros… noi ci conosciamo-

-Dici?... sto in questo paese da pochissimo, e mi ricorderei se l’avessi vista-

-Ci siamo conosciuti a Boston-

-Era a Boston!!!... io sono di li infatti… ho fatto l’università in quella città.. anche lei?-

-Si… ma per favore smettila di darmi del lei, siamo amici… ci conoscevamo bene… molto bene…-

-Allora perdonami se non mi ricordo, ne sono mortificato.. ma due anni fa ho avuto un incidente e sono stato in coma-

-Perdonami tu… non ne avevo idea-

Cambiarono immediatamente discorso iniziando a parlare di lavoro.. Milagros gli fece vedere tutta la proprietà e quando ebbero finito il giro si ritrovarono sotto il suo portico seduti al fresco a bere una limonata che sua madre le aveva portato.

 

-Come hai deciso di fare questo lavoro Victor?...-

-Quando mi sono risvegliato dal coma, non ricordavo quasi nulla degli ultimi anni a parte l’esplosione che mi ha mandato in quello stato… avevo un ricordo nitido del passato ma era come se l’ultimo anno che avevo vissuto fosse stato cancellato.. non ricordavo nemmeno più perché avessi scelto quella facoltà.. niente di niente.. a quanto pare nemmeno di te..- le disse sorridendo. – Ma c’era una cosa che era chiara nella mia testa…-

-Cosa?-

-Un cielo stellato ed una passeggiata a cavallo… non ricordavo come avessi imparato, ma c’era una donna con me a cavalcare, che mi sorrideva, e mi sentivo sereno… felice… volevo riprovare quella felicità anche se forse era solo un sogno!... e mi sono dedicato ai cavalli.. a dire il vero sono solo pochi mesi.. ma ero certo che questa fosse la strada giusta per far luce sul mio ricordo… anche fare questo viaggio in Spagna!-

Milagros spinse all’indietro la sua sedia a dondolo sollevando le gambe per poi poggiarle sul tavolo di legno di fronte a loro. Victor la guardava interessato sorseggiando ancora dal suo bicchiere.

-Io credo che non fosse un sogno… e che hai fatto bene la tua scelta..-

Gli porse la mano stringendola.

-Ci sto.. accetto la tua proposta di lavorare insieme.. addestrerò i tuoi cavalli-

-Grazie…-

Ci fu un attimo di silenzio poi il giovane torno a guardarla e le disse:

-Cosa credi mi abbia portato fino a te?-

-Il destino- gli sussurrò sorridendo.

E quel sorriso lo rese felice.

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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