PERDONATEMIIIII... so di aver fatto moooolto tardi ma è colpa dei problemi ç_ç scusate... spero abbiate passato buone feste e per farvi un regalo cercherò di finire la storia che sta giungendo ormai al termine^^ buona lettura e grazie a tutti voi che mi sostenete sempre <3
-TU
CHI SEI? MOSTRATI- disse
l’archeologa.
con
un balzo l’ombra che prima era sugli
alberi scese in mezzo alla ciurma, il suo aspetto non lasciava
intendere nulla
di aggressivo, era magrolino, alto dai capelli castani e con occhi
marroni, un
normalissimo individuo.
-dunque
come ti chiami?- chiese Rufy
-il
mio nome non ha alcuna importanza,
ciò che conta è che voi usciate sani e salvi da
questa foresta, vi condurrò al
più presto alla vostra nave così potrete salpare
oggi tesso- disse sicuro di
se.
-ehy
aspetta, ci sono due nostri amici
ancora dispersi, non salpiamo se loro non vengono con noi- disse Usop
innervosito dalla presunzione del tizio.
-tra
i dispersi vi è forse una donna dai
capelli rossi?-
-si
è Nami, che le è successo?- incalzò
Rufy
-lei
è al sicuro nella dimora del re, non
salperà con voi, per quanto riguarda l’altro
provvederò subito alle sue
ricerche-
-aspetta,
aspetta che significa che Nami
non salperà con noi? E cosa ci fa nella dimora del re?-
chiese Rufy sempre più
confuso
- la
nostra regina ha giurato di rimanere
con il re per sempre, voi non potete portarla via-
-MA
CHE DIAVOLO STAI DICENDO RAZZA DI
SCIMMIA, CADENDO DAGLI ALBERI HAI FORSE SBATTUTO LA TESTA?? COME PUOI
PENSARE
CHE LA MIA DOLCE NAMI POSSA RESTARE QUI- disse Sanji uscendo di testa.
-mi
dispiace, questi sono gli ordini,
purtroppo non siete stati invitati al matrimonio, la mia regina temeva
che
creaste scompiglio tra la gente-
-Nami,
Nami si sposa?- sussurrò il
capitano incredulo. –no, è una cosa alla quale non
posso credere, Nami non
avrebbe mai fatto una cosa del genere senza avisarci e poi chi diavolo
è questo
re? Non lo conosciamo come è possibile che abbia conquistato
Nami in così poco
tempo?!-
-capitano
calmati, c’è qualcosa che non
va in tutto questo, va bene che Nami adora i soldi, a bene che questo
re è
molto ricco, ma non farebbe mai una cosa del genere per denaro- disse
Robin
poggiando una mano sulla spalla di Rufy.
-si,
hai ragione, dobbiamo andare a
prendere Nami e Zoro, sono sicuro che hanno bisogno di noi-
così prese il tizio
che e lo costrinse a portarli fuori da li e a condurli nella maestosa
dimora
del re.
-wow
è davvero maestosa, da lontano
sembrava più piccola- disse Rufy guardando le alte mura che
li dividevano dalla
dimora del re.
-hai
un piano?- chiese Robin al capitan
ancora distratto.
-certo
… entriamo, prendiamo Nami,
cerchiamo Zoro e ce ne andiamo- disse con aria soddisfatta. Alle sue
parole
tutta la ciurma lo guardò con disperazione. Nonostante
passasse il tempo
restava sempre il solito bambino.
-ho
un’idea migliore- ammise Robin
richiamando l’attenzione dei compagni. – entreremo
di nascosto nella villa non
appena farà buio, sarà più sicuro, non
sappiamo cosa ci aspetta una volta
entrati!- i pirati essendo d’accordo con il piano di Robin si
appostarono nelle
vicinanze della villa aspettando che la notte fosse scesa in ogni
singolo
angolo dell’isola. Con l’aiuto del capitano e delle
loro doti speciali salirono
uno alla volta sulle alte mura. Fortunatamente le guardie non
sembravano
particolarmente sveglie, riuscirono ad arrivare agli alloggi del re
senza
alcuna fatica. La prima parte era superata adesso non restava che
trovare Nami.
-dove
sarà secondo voi?- chiese Rufy
impaziente e annoiato.
-se
ciò che ci ha detto la guardia del re
è vero, deve trovarsi vicino la stanza del re, sperando che
non stia
addirittura nella sua stanza, altrimenti le cose si farebbero
più difficili-
disse Robin preoccupata.
- non
dire sciocchezze Nami nella stanza
di un uomo, ogni volta che le chiedo di farmi compagnia non accetta
mai, perché
dovrebbe farlo con lui- disse Sanji sicuro di se.
-ad
ogni modo restando in gruppo ci
troveranno e non troveremo mi Nami, quindi dobbiamo separarci-
Si
separarono e iniziarono a cercare Nami
senza farsi vedere dalle guardie seminate un po’ ovunque.
Rufy intanto era
stato attratto da un’odore famigliare. Seguendo
l’odore si ritrovò davanti una
vista bellissima, era il giardino che il re aveva dedicato alla sua
futura
regina.
-questi
sono mandarini!- disse Rufy riconoscendo
gli alberi.
-chi
c’è?!- disse una voce nascosta.
-Nami?!-
Rufy riconoscendo la voce della
sua navigatrice le si avvicino trovandola sotto due degli alberi
più belli del
giardino.
-Rufy!-
esclamò la ragazza con un sorriso
a trentadue denti.
-Nami,
allora stai bene, siamo tutti
preoccupati per te! Forza andiamo via!- disse Rufy afferrandole una
mano
tirandola su.
-oh
Rufy non posso andare via-
-che
stai dicendo?! Ci tieni così tanto a
essere regina? Se è così una volta che
sarò diventato re dei pirati tu sarai la
mia regina coraggio andiamo adesso- disse sorridendo sereno.
-Rufy
ma che dici! Ad ogni modo non posso
andare via, non dovreste essere qui, andate a prendere Zoro alla
cascata e
partite, andate via-
-non
potrei mai patire senza la mia
navigatrice!- disse Rufy diventando serio. –abbiamo
affrontato sempre
situazioni particolari, abbiamo tutti un obbiettivo da realizzare e ci
siamo
ripromessi di raggiungerlo insieme, hai promesso di restarmi accanto
fino alla
fine, non vale niente questo per te?!-
-si
che è importante per me, tutti voi
siete importanti! Siete la mia famiglia!-
-vieni
via con me Nami, adesso!-
-non
po…- la interruppe spingendola
contro il tronco di uno degli alberi baciandola. La mano che aveva
poggiato sul
tronco la spostò dolcemente tra i suoi capelli dietro la sua
nuca come per
scusarsi della botta che le aveva fatto prendere, senza però
smettere di
baciarla. La ragazza, sbalordita dal gesto inaspettato del capitano,
restava
immobile tra il corpo del suo capitano al tronco dell’albero.
Quando
si rese conto di ciò che il suo
capitano stesse facendo lo spinse con tutta la forza che aveva per
sfuggire a
quella presa. –Rufy ma che fai?!-
-ti
faccio ragionare!- disse il ragazzo
più serio che mai.
-andatevene!-
-e
così non vuoi ragionare eh… e va bene,
allora sarò costretto ad usare le maniere forti!- la prese
in braccio come se
portasse un sacco di patate poggiandola sulla sua spalla per portarla
fuori da
li.
-Rufy
lasciami andare subito!- ordinò la
ragazza dimenandosi.
-se
non la pianti ti azzittisco un’altra
volta!- disse il ragazzo con un sorriso che lasciava intendere che non
gli
sarebbe dispiaciuto. Arrivarono dove era stato stabilito il punto di
ritrovo con
gli altri e quando la videro le saltarono addosso per salutarla e
chiederle
spiegazioni. La navigatrice spiegò la situazione, o almeno
parte di essa
tralasciando la minaccia del re e il suo desideri di tornare con loro.
-ma
tu vuoi davvero restare qui?- le
chiese Robin
-CHE
COSA STA SUCCEDENDO?- una voce
sconosciuta li interruppe e subito Nami avendolo riconosciuto
raggelò.