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Autore: Alessia_    06/01/2012    2 recensioni
Raccolta Brittany - Santana; i capitoli sono legati tra di loro, ma ci potranno essere stacchi temporali importanti.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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<< Insomma, io non credo di essere una libanese…sì certo, qualche volta mi è caduto l’occhio nella scollatura di Santana; ma si mette quelle magliette attillate apposta, non credevo ci fosse nulla di sbagliato >>  Brittany stava avendo una conversazione chiarificatrice con la sua fatina preferita.
Annuì, concentrata nell’ascoltare la risposta.
<< Mi sono sempre piaciuti i ragazzi, più o meno…cioè io cercavo solo di copiare Santana, se fosse per me saremmo ancora a giocare con le Barbie ogni pomeriggio >>
Sospirò. Era domenica pomeriggio, ed era stanchissima. Aveva passato tutto il sabato in palestra a ballare, cercando di scaricare la tensione e schiarirsi le idee. Poi aveva provato a fare un salto da Santana, cosa inutile: la madre l’aveva informata che non era attesa per cena. “E’ uscita un paio d’ore fa con un certo Sam: biondo, alto, molto carino” le aveva fatto l’occhiolino.
Brittany era arrossita e si era allontanata velocemente; la madre della sua migliore amica non era probabilmente la persona più idonea a certe conversazioni. E così si era ritrovata in camera sua, cercando di prepararsi un discorso: era terribile con le parole, dimenticava sempre il filo del discorso, confondeva le frasi, un vero disastro. Solitamente si rivolgeva a Santana per farsi aiutare, cosa al momento impensabile. “avanti Brittany” si disse, cercando di spronarsi “domattina c’è l’allenamento con i Cherioos; devo solo svegliarmi presto e arrivare lì prima di tutte le altre, poi le parlerò”. Non avrebbe dovuto essere un problema: Santana arrivava sempre per prima; faceva l’indifferente, ma era ambiziosa. Voleva primeggiare, non poteva farsi cogliere impreparata. Brittany sapeva questo e tante altre cose della sua migliore amica: era spaventoso in un momento come quello in cui si trovavano, e allo stesso tempo, terribilmente rassicurante.
 

Svegliarsi così presto era una tortura. Era capitato solo un’altra volta, si ritrovò a pensare mentre indossava lentamente la divisa, assonnata: avevano 11 anni più o meno, e Santana era entrata in fissa con l’idea di veder sorgere il sole. Non l’avrebbe mai ammesso con nessuno, appariva così dannatamente melenso. Ma aveva condiviso il suo desiderio con Brittany, che aveva riso, oh lei rideva sempre. E poi quella mattina, dovevano essere appena le quattro e mezza, dei sassolini lanciati contro la finestra l’avevano destata. All’inizio si era spaventata, poi aveva capito. Si era buttata dal balcone (fortunatamente era solo il primo piano, e la danza l’aveva resa atletica), ancora in pigiama, ed era finita addosso a Santana. Quest’ultima non si era messa a sbraitare come avrebbe fatto con chiunque altro: era rimasta a terra nell’oscurità, a cercare gli occhi della sua migliore amica. Poi si erano rotolate per un po’, ridendo e facendosi il solletico a vicenda. Un brivido percorse la schiena della ballerina, al ricordo di quell’episodio: aveva sempre voluto bene a Santana, un bene che sfociava nella vera e propria adorazione, ma non si era mai soffermata a chiedersi se ci fosse dell’altro. “ne parlerò con Santana, e andrà tutto a posto, come sempre” erano queste le parole che si ripeteva mentre avanzava nei corridoi deserti della scuola. Erano le cinque appena passate, e gli allenamenti non sarebbero cominciati prima delle sei. Era sicura di trovare l’amica in palestra, così imboccò il corridoio principale, cercando di non perdersi: il suo senso dell’orientamento non era il massimo, e l’illuminazione assente non aiutava proprio. Rimase stupita e delusa nel trovare la palestra vuota…poi scorse una luce provenire dallo spogliatoio femminile. La porta era socchiusa, ma dentro c’era decisamente qualcuno. ‘Bingo!’ pensò Brittany sorridendo, dirigendosi verso la luce. Prima di spalancare la porta udì la risata di Santana: il suono era quello giusto, era la situazione ad essere totalmente sbagliata. Quando aprì del tutto la porta, intravide la divisa dell’amica scivolare sul pavimento dopo uno svolazzo. Il suo corpo non rimase scoperto per molto, in quanto due grosse mani iniziarono subito a scorrere freneticamente lungo il corpo della latina, impedendone la vista alla ballerina. Santana, continuando a ridacchiare, gettò il capo all’indietro, per poi trascinare Sam nella doccia più vicina insieme a lei. Scomparvero alla vista di Brittany, che richiuse lentamente la porta, cercando di non fare rumore. Poi scoppiò nel pianto più silenzioso di cui fosse capace, scappando lungo la palestra. Si lasciò dietro quella scena, sperando di poter abbandonare anche tutto il dolore che pareva opprimerle il cuore.
 
  
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