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Autore: Piuma e Pergamena    06/01/2012    1 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction su Harry Potter, ed è attualmente in fase di correzone! Si svolge alla fine del sesto libro, ma la battaglia è stata più grande e, soprattutto, Voldemort ha vinto.
Hermione avrebbe preferito morire quella sera, insieme a tutti i suoi amici, ma qualcuno ha pensato che mantenerla in vita fosse peggio.
O forse, quel qualcuno, ha pensato qualcos'altro ma lei non se l'è mai chiesto.
Fino al primo anniversario della battaglia, quando per la prima volta il pregiudizio e la paura cominciano a cadere e la speranza a rinascere.
Ognuno fugge dalle proprie prigioni, ma l'importante è che fuggano assieme
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Daphne Greengrass, Famiglia Weasley, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'We have to fight for this love'
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Capitolo 17
-wow...- appena arrivammo mi scappò un esclamazione di meraviglia: ci trovavamo in una radura splendida con un bel laghetto al entro ed una piccola cascata, il sole filtrava tranquillamente fra le fronde degli alberi dando una sensazione di pace e tranquillità: sembrava una radura da favole, di quelle con le fate, e, a ben pensarci, non era da escludere che ce ne fossero.
dopo qualche minuto in cui tutti ci godemmo quello splendore Neville si schiarì la voce - ragazzi dovremmo entrare...potremmo fare come prima...bè..magari questa volta và Draco...- mormorò preoccupato il mio amico
-non credo sia una buona idea mandare qualcuno da solo...abbiamo rischiato abbastanza..- intervenne Blaise scettico, senza sapere come e perchè nella mia mente venne un immagine che mi fece scoppiare a ridere, tutti mi guardarono curiosi - mi è venuta in mente un idea pazzesca...Draco...trasformati un attimo..- lui mi guardò scettico ma poco dopo, mi chinai a raccogliere un morbido furetto , lo coccolai un poco, forse con più dolcezza di quanta ne avrei messa per carezzare un furetto qualunque,sotto lo sguardo infastidito di Ron, Draco se ne accorse e posò il musetto sul mio seno, da vicino notai il ghigno tipico del ragazzo illuminare il muso del roditore; questa volta fui io a ghignare "ridi ridi..vedi come ti concio!" e, mentre l'animaletto era distratto dalle mie carezze sotto al muso, raccolsi un filo d'erba e lo tramutai in un grosso nastro verdone poi, con uno scatto da infida serpe, glie lo legai al collo facendo un bel fioccone - ecco Blaise, porta il tuo regalo alla tua amica..-Draco subito si dimenò e non riuscii a passarlo al moro, si trasformò e si strappò dal collo il fiocco - tu sei scema! non se ne parla neanche ! primo! io non vengo regalato, secondo! io non mi metto un fiocco intorno al collo!!- sbraitò offeso brandendo come un'arma il nastro che oscillava da una parte all'altra- tutti ricominciarono a ridere - hey! io sono serio!- io lo guardai cercando di tornar seria - no è che... ahah..insomma...era...un'idea un po' diversa..- i miei amici concordarono con me - effettivamente era una buona idea...- il biondo si voltò di scatto verso Narcissa che aveva parlato - madre!!- disse indignato, lei alzò elegantemente le spalle - bè.. è un idea fantasiosa ed improbabile... esattamente quello che ci vuole...- lui rimase senza parole guardandosi intorno, tutti, compreso il suo amico Bleise, annuivamo convinti - accidenti Drake... avrai altre occasioni per dimostrare che sei un vero uomo! ora detti una mossa! sto morendo di fame!- il biondo si guardò intorno perso, tutti ce l'avevano con lui
-ok ok...va bene...facciamo veloce e portiamo via Pans di lì...ma niente fiocchetto!- e detto questo si trasformò: appena tornò furetto lo presi in braccio e di nuovo tentai di mettergli il fioccone ma questa volta era vigile ed attento e cominciò a divincolarsi per po correre lontano da me - Accio furetto!- lui provò a correre via ed ancora muoveva freneticamente le zampine quando si sollevò da terra ed avanzò verso di me - ora capisci come ci si sente vero?- chiesi prendendolo in giro e tornando mentalmente ai voli sulla scopa che avevamo fatto quando ancora eravamo a Villa Slytherinn; lo presi fra le braccia e cercai di mettergli il fiocco mentre lui cercava di scappare mordicchiandomi e cercando di sgusciare via, io mi divertivo e ridevo un sacco, questo si volse a mio favore quando il furetto si fermò ad osservarmi incantato, approfittandone per nascondere l'imbarazzo mi tuffai su di lui e gli legai il fiocco, avevo vinto quella piccola sfida non dichiarata: poco dopo Blaise Zabini si allontanò alla volta del Manor dei Parkinson con in braccio un'offeso furetto infiochettato.

Mi voltai verso i miei amici che mi guardavano con tanto d'occhi, possibile che non capissero ciò che mi legava a quel ragazzo?dopo tutto quello che avevamo passato, dopo il discorso che Draco aveva fatto alla volpe e che io avevo mostrato loro? era davvero possibile che ancora non capissero? guardai Ron che sebrava decisamente furente ma lui si voltò, sospirai
-andiamo...non vorrei che ci fossero mangiamorte in casa Parkinson - disse Narcissa avanzando elegantemente verso di me, a testa alta come se non stesse camminando nel bosco con i tacchi, seppur bassi.
Mi si avvicinò e mi porse un braccio continuando a guardare dritta , capii allora che lo avrei dovuto intrecciare con il mio, avanzammo per qualche passo in quel modo finchè lei, gentile ma decisa, mi disse di stare dritta, solo in quel momento mi accorsi di star camminando ingobbita e scoordinata
-sai cara, ho conosciuto molte ragazze più o meno carine nella mia vita, prima quando ero giovane io ed ora le amiche di Draco e le figlie dei nostri amici...bè... il portamento per una ragazza è veramente molto importante..- mi voltai velocemente verso di lei accigliata - no no! non fraintendere cara, non sto certamente dicendo che tu non sia carina, sei molto bella ma... bè... hai veramente mai considerato la tua femminilità?- io rimasi senza parole guardando confusa la donna ma quella continuò
- Hermione, non volevo certo offenderti con le mie parole, semplicemente ho notato che non hai un portamento molto...femminile, non sto dicendo che cammini da uomo ma sembri così...neutra...io mi chiedevo, hai mai fatto un poco la civettuola?- io arrossii violentemente per l'imbarazzo e per l'indignazione - non ho mai ammirato le ragazze che civettano...sono una ragazza seria io e poi... bè... non ci ho mai fatto attenzione - risposi infastidita - si vede- rispose semplicemente, senza giudicare- la guardai sconsolata, ma lei continuò - ho notato che ti muovi sempre di fretta, sempre senza controllare il movimento ma solo per necessità- cercai di non dar troppa importanza a quelle parole, in fondo che senso avevano in pieno periodo di guerra e resistenza? eppure mi tornarono alla mente i tempi di Hogwarts, quando camminavo affianco a Ginny o alle mie compagne di classe, ricordai il loro portamento dritto ed elegante a cui ai tempi non avevo mai dato importanza ma che in quel momento comparai alla mia camminata, sempre piegata sotto il peso di libri o frettolosa per salvare la pelle ad Harry e a Ron - io... non ho mai avuto tempo...- dissi anche se le mie parole sembravano di più una scusa, lei infatti mi guardò severe - non c'è bisogno di tempo! tu cammin e ti muovi tutto il giorno  e neanche ti accorgi di farlo!- io annuii non sapendo veramente che dire, tutto ciò che mi diceva Narcissa mi diceva era vero - ma non capisco perchè lei mi dica questo ...siamo in guerra adesso !- la donna scosse la testa mentre ci avvicinavamo alla fine di quell'incantevole bosco - questo non vuol dire! tu rimani una ragazza anche durante la guerra! io mi chiedo come fai a stare bene con te stessa! sei sempre in Jeans e scarpe da ginnastica, anche quando eri a casa di Draco... indossavi una gonna e un maglioncino che non avrebbero infastidito molte ragazze... tu sembravi sempre sotto tortura... erano solo vestiti Hermione, certo non molto ...hem... eleganti ma non era nulla di grave! ti si leggeva in faccia che volevi Jeans e felpa!- io ero allibita da quel discorso, Narcissa camminava a testa alta nel mezzo di un bosco, facendomi discorsi di estetica senza minimamente guardarmi in faccia - io...bè...non ci avevo mai pensato ..-lei mi sorrise dolcemente voltandosi per la prima volta verso di me - sei una ragazza strana Hermione Granger..non lasciare che questa guerra ti porti via tutto...sembri un soldato veterano!- io scoppiai a ridere - in u certo senso è vero, sono arrivata in questo mondo ad 11 anni e pochi mesi dopo ero la migliore amica di...di Harry Potter, magicamente parlando sono nata con questa guerra- lei sorrise con amarezza - cara, io sono cresciuta nella prima guerra e ora vivo la seconda, , non sono mai stata in prima linea con te, ma allora non avrei mai potuto vivere la mia vita di donna- io annuii non sapendo che altro rispondere, ma mi allontanai confusa ed indignata: come si permetteva a dirmi che non ero feminile?" io lo sono" pensai " è solo che non faccio l'oca sciocca!"ma la mia mente tornò alla mia migliore amica,lei è una persona fantastica eppure ricordo quando alla tana la trovavo a spazzolarsi alla finestra osservando o pensando ad Harry, oppure quando si vestiva con il vestitino e le scarpe con il tacco e si truccava per andare a quele feste clandestine che tanto avevo giudicato,scossi la testa arrabbiata e mi allontanai ancora di più a passo di marcia " e chissenefrega se sembro un soldato " pensai , ma fortunatamente a distrarmi ci pensò un rumore di materializzazione ; ci voltammo tutti tesi ma subito dopo riconoscemmo le figure di Draaco e Blaise che si avvicinavano ridendo tenendo a braccetto in mezzo a loro una ragazza.

Senza che me ne accorgessi il mio sguardo si posò su di lei, sul suo portamento e sulla sua camminata, senza che me ne accorgessi la mia mente attenta registrò i movimenti della ragazza che si avvicinava sorridendo ma sopratutto a quella ragazza, che camminando accanto a Draco, non sfiguarva come avrei fatto io.
- Pansy cara! è un piacere rivederti !- Narcissa fece pochi passi raggiungendo il terzetto che ormai era vicino e le schioccò due baci vicino alle guancie - signora Nrcissa! è così bello rivederla!- la salutò cordiale la ragazza dal viso leggermente schiacciato, la osservai ancora e mi accorsi di quanto fossimo stati esagerati a chiamarla carlino, certamente il suo viso era particolare, eppure, a ben osservarla da vicino e sopratutto sorridente e senza il ghigno di serpeverde era impossibile non  notare che era carina, mi riscossi dai miei pensieri quando la vidi voltata verso di me - ciao... io sono Pansy Amaranth Parkinson... è un piacere conoscerti!- io la guardai per un attimo stupita, era fiera e sicura di sè , accettai la mano che mi porgeva sorridendo - ciao, sono Hermione Jean Granger...piacere mio- sotto lo sguardo gongolante di Blaise la scena si ripetè con tutti noi grifoni anche se Ron fu più restio
-allora...è andato tutto bene?- chiese Neville dopo la presentazione e lo "stracciamento" - draco annuì poi guardò in tralice l'amico moro accanto a lui - anche perchè LEI era in casa... a differenza di altri!- il moro al posto di difendersi ghignò - certo... ma sono certo che avresti preferito che io arrivassi più tardi!- tra lo sconcerto generale, tranne mio, che ero nel più totale imbarazzo, Draco scoppiò a ridere poi, sorridendo all'amico si avvicinò a me circondandomi le spalle con un braccio : il mio cuore partì a mille e divenni tutta rossa " ma che sta facendo?io sto con Ron!" pensai allarmata, eppure non riuscivo ad allontanarmi, neanche quando dal mio ragazzo si levò un ringhio che avrebbe fatto rabbrividire il leone della mia Casa
-e dai lenticchia! non ti scaldare! qui siamo tutti amici... e sono certo che se Herm non mi volesse mi avrebbe già allontanato no? se non l'ha fatto vuol dire che non c'è nulla di cui preoccuparsi, non la sto infastiendo!- continuò il ragazzo inspiegabilmente allegro e sorridente guardandomi e facendomi l'occhiolino - tu non hai il diritto di considerarla amica! e ti ho già detto che non puoi chiamarla Herm!- Ron afferrò il biondo per l'altro braccio e lo strattonò, lo splendido sorriso di Draco si trasformò velocemente in una smorfia di rabbia, si allontanò da me ma strattonò il braccio afferrato dal rosso guardandolo con astio - Weasley non ti immischiare ! tu non c'eri! non ci sei stato per un anno! non puoi neanche immaginare come sia cambiato il nostro rapporto, cosa è lei per me e cosa sono io! quindi non ti immischiare!- a sentir quelle parole non fu difficile immaginare cosa avrebbe fatto Ron, esattamente ome temevo il mio ragazzo tirò un pugno in faccia all'altro poi, dopo avermi guardata con astio , si smaterializzò.

Guardai ansiosa sia il biondo che si teneva il viso da cui uscivano sangue ed imprecazioni, di nuovo in questa situazione, ma non era certamente colpa mia se Ron passava sempre al torto con le sue azioni mi avvicinai a Draco che era già circondato dalla madre e dai due amici ed era già stato curato dalla madre,lo vidi imprecare contro ron poi, appena mi notò accanto a lui, mi sorrise facendomi un'altro occhiolino, a quella vista non seppi se sorridere o se imitare Ron, tirandogli un altro pugno, decisi quindi di essermi accertata abbastanza della salute del biondo, e per non mostrare la mia insicurezza mi smaterializzai per andare da Ron, mentre il solito Crac invadeva l'aria che avrei dovuto occupare mi resi conto di starmi trasformando sempre di più in una serpe, scossi la testa per scacciare quel pensiero fastidioso e per riscattarmi andai a passo di marcia verso la mia tenda per affrontare da brava griffona il mio amico.
-Herm! perchè ci siete solo voi! che è successo!- Ginny mi corse incontro agitata
-stiamo tutti bene.. è solo... io e Ron bbiamo litigato di nuovo!- esclamai esasperata, lei alzò gli occhi al cielo indicandomi la parte del bosco che scendeva verso il fiume, la ringraziai con lo sguardo e corsi dal mio ragazzo che trovai seduto sulla riva a lanciare pietre in acqua
- Hey...- mormorai sedendomi accanto a lui.

Finse di non vedermi, ma lanciò con più violenza la pietra che aveva fra le mani facendola volare dall'altra parte del fiumiciattolo.
- ci sei andata a letto...- subito mi sembrò un sussurro sconneso, un ringhio dettato dalla rabbia ma poco dopo lo ripetè, arrivando quasi ad urlare - Ci sei andata a letto vero? Godric che scemo! ecco, si spiega tutto, anche la sua presenza qui... il tuo amore per lui!- io lo guardai scandalizzata - Ron ma che...andarci a letto? il mio AMORE??- lui mi guardò ancora arrabbiato - a no? e allora che è successo? che cazzo è succeso?? te lo dico io! mentre io mi struggevo per la tua morte, per quella di Harry ,dei miei genitori e di mille altre persone tu te la facevi con il Mangiamorte! ecco...si spiegano un sacco di cose...- poi smise di urlare e mi guardò rattristato - ecco perchè ieri notte eri così... intraprendente...chissà quanta pratica hai fatto con il furetto...- a quelle grida, a quelle parole, a quegli sguardi furiosi e delusi cambiai idea, ero venuta per calmarlo, per dirgli che era stato solo un abbraccio fra amici, tra l'altro fatto proprio per infastidirlo, rassicurarlo sul mio amore, sul fatto che lui era era colui che avevo sempre amato, colui che mi aveva fatto andare avanti in quell'anno di prigionia prima di scoprire tutta la verità su Draco e prima della fuga.
Ma quelle parole..
mi allontanai da lui orripilata, sono certa che quel rumore che sentivo non erano le foglie e i rametti sbriciolarsi sotto le mie scarpe, era il mio cuore - Ron... non sai quello che dici...- lui mi guardò ironico - sarà... sarà Herm...ma non ti lascerò a quell'assassino... davvero non ricordi tutto quello che ti ha fatto... davvero? - io scossi la testa - Ron...sei impazzito! non sono andata a letto con Draco..- non mi lasciò finire la frase he di nuovo ruggì, per il dolore e per la rabbia - Draco, Draco, Draco! Merlino Hermione! da quando non è il Mangiamorte, il furetto o la Viscida Serpe?- io scossi la testa e mi allontanai amareggiata, le sue parole che ancore mi rimbombavano nella mente, mi avoltai per andarmene, non volevo vederlo, lo sentii mormorare qualcosa e mi voltai, non feci in tempo ad accorgermi che aveva la bacchetta puntata contro di me che tutto divenne nero.

  
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