Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Ricorda la storia  |      
Autore: Dharma    06/01/2012    6 recensioni
- Allora è vero, hai abusato di me approfittando del fatto che non ero cosciente delle mie azioni!- rantolò, nel tentativo di riprendere fiato tra un colpo di tosse e l'altro. - Dio, Vee, dacci un taglio con queste scenate, non sei l'unico che si è svegliato col mal di testa.- detto ciò, Brian prese una pastiglia da una scatoletta nascosta tra innumerevoli riviste, cartacce, penne e quant'altro gettate disordinatamente al centro della tavola e, ingoiatane una, ne lanciò un'altra al suo ospite, che la afferrò continuando a fissare con sguardo di sfida il proprio interlocutore. - Per te è Baker. E non credere che cambiare discorso ti salverà il culo.- intimò, prima di ingoiare a sua volta.
- Va bene, Baker, vuoi vedere cos'ho fatto questa notte?-

Non tutti sono entusiasti per l'entrata di un nuovo componente nella band. Zacky, infatti, sente di odiare Brian a priori. Una notte, però, accade qualcosa che lo farà ricredere. ( uso di linguaggio scurrile.)
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ok, dopo giorni di indecisione, finalmente la pubblico. Premetto che non c'è niente di vero, sono solo fantasie di un'amante incallita delle Synacky.
La dedico al mio Dolcetto ( alias feeltheromance), che ha letto la storia in anteprima e mi ha convinto a postarla :3
Eh, beh, nient'altro, ecco come ho voluto immaginare l'entrata di Brian nel gruppo.
Enjoy it!
( ah, sì, non scrivo a scopo di lucro e gli Avenged non mi appartengono.)



You're going to love the Sun



Una cosa che Zacky Vengeance non aveva mai avuto modo di constatare realmente fino a quel momento della sua vita era che non c'è mai fine al peggio.
Perché non bastava che Matt si fosse messo in testa di cercare un ulteriore chitarrista per migliorare il sound della band, e che la suddetta" new entry" avesse preso il ruolo principale mettendo lui in secondo piano, ora gli toccava anche partecipare alla festa di benvenuto di quel perfetto sconosciuto che tanto benvenuto non era.
- Vaffanculo, Matt! Non ci vengo a quella festa di merda!-
- Jesus Christ, Vee, qual è il tuo problema? E' da due settimane che sei intrattabile!- sbottò il cantante, esasperato dalla testardaggine dell'amico.
Già, due settimane. Era da due anni che lui lottava e spendeva tutte le proprie energie per la loro band, e a " quello" erano bastate due fottute settimane per rubargli il ruolo.
Zacky imprecò, non volendo confessare il motivo del proprio malumore - Non ho niente, ok? E' solo che mi sembra una cosa stupida...-
Matt si portò una mano sugli occhi, tentando di mantenere la calma - Senti, non me ne frega niente del tuo parere, stasera verrai a quella maledetta festa, che tu lo voglia o no.-
Detto questo, si gettò sulle spalle il giubbotto e, avvicinatosi all'ingresso dello studio di registrazione, aggiunse - Passo a prenderti alle nove, vedi di essere pronto.-
Uscì prima che l'altro potesse ribattere, lasciandolo solo ad inveire contro il mondo intero.
Giunto a casa, il chitarrista si gettò a peso morto sul divano e accese il televisore su un canale a caso, intenzionato a trascorrere in quel modo il resto della sera. Tuttavia, dopo appena dieci minuti, iniziò a lanciare occhiate sempre più frequenti all'orologio appeso al muro e, quando questo segnò le 8.23, capì che gli sarebbe convenuto prepararsi, dal momento che la propria testardaggine non avrebbe potuto nulla contro un'inferocito Matthew Charles Sanders che di lì a poco si sarebbe presentato alla sua porta.
Si fece una doccia bollente, in un tentativo di rilassarsi che risultò piuttosto vano, e quando Matt arrivò era ancora intento ad asciugarsi i capelli, un semplice asciugamano legato malamente in vita.
- Hai un concetto
di puntualità molto particolare.- gli fece notare il cantante dopo il chitarrista fu andato ad aprirgli la porta, salutandolo con un ringhio scontroso - Vai al diavolo, Matt.-
L'amico alzò gli occhi al cielo, emettendo un fischio prolungato - Questa sì che sarà una serata divertente!-
Zacky finse di non aver sentito e, seguito dall'amico, entrò in camera per decidere cosa indossare.
- Ti dò cinque minuti, altrimenti ti trascino al locale così.- minacciò Matt, lanciando un'occhiata divertita al compagno ancora semi nudo.
- E se tu non ti decidi ad uscire dalla mia camera io ti ci porto con un occhio nero, a quel cazzo di locale!- sbraitò il chitarrista lanciandogli dietro un cuscino, che il vocalist ebbe la prontezza di evitare con un balzo, chiudendosi la porta della stanza alle spalle.
Zacky ne uscì un paio di minuti dopo, indossando un paio di pantaloni neri con fondo risvoltato ed una camicia rossa. Nonostante fosse assolutamente contrario a quella serata, al proprio aspetto ci teneva troppo per non presentarsi vestito senza un briciolo del proprio stile personale.
Matt gli lanciò un sorriso di scherno - La carrozza la attende, principessa.-
Il chitarrista lo fulminò - Tu non arrivi vivo alla fine di questa serata.-



Cinque birre. Forse sei...sette...nove...un alcolico dal nome impronunciabile che Jimmy gli aveva versato in gola senza tanti complimenti. Zacky non ricordava di essere mai stato tanto ubriaco in vita propria. Anzi, a dire il vero non ricordava assolutamente niente.
Il resto del gruppo non era da meno: Johnny era corso in bagno a rimettere l'anima almeno mezzora prima e non era ancora tornato, Matt stava cantando a squarciagola " Barbie Girl" degli Aqua e, forse per l'unica volta nella sua vita, Jimmy lo stava assecondando invece che tentare di tappargli la bocca. Ah, sì, Brian rideva divertito.
" Che risata idiota..." si ritrovò a pensare Zacky, fissando il nuovo componente con un'espressione tra il cagnesco e l'inebetito, stravaccato scompostamente su uno dei divanetti posti attorno al tavolo del pub dove avevano deciso di trascorrere la serata. Synyster Gates- per gli amici Syn -, questo era il nome d'arte che la " new entry" aveva scelto per sé solo qualche sera prima, in preda ad una sbronza colossale, quando, facendo ritorno a casa accompagnato da Jimmy, si erano schiantati con l'auto contro un cancello.
" Che nome idiota..."
In quel momento, il diretto interessato delle elucubrazioni mentali di Zacky si girò a guardarlo, sorridendogli amichevolmente.
- Che sorriso perfetto...-
- Scusa, hai detto qualcosa?- 
No, no, no, no, no. Come cazzo aveva potuto dire ad alta voce una cosa simile?
- Jesus Christ!- sbraitò irritato dallo sguardo interrogativo di Brian, scattando a sedere dritto e assestando un pugno al tavolo. Si irritò maggiormente poi nel vedere che, con quello scatto improvviso, aveva maggiormente attirato l'attenzione su di sé, così decise di alzarsi per allontanarsi il più possibile. Pessima idea. Non appena si fu tirato in piedi, l'alcool gli salì dritto al cervello, facendolo inciampare nei suoi stessi piedi e finire addosso ad un ragazzone alto almeno venti centimetri in più di lui e largo il doppio.
- Scu...scusa....- farfugliò, nel tentativo di non finire a terra.
L'altro lo squadrò con un ghigno strafottente di superiorità, ringhiando - Guarda dove vai, idiota!-
Pessima idea attaccar briga con Zackary James Baker, soprattutto quando è ubriaco marcio.
- Brutto stronzo! Prova a ripet...-non riuscì a finire la frase, perchè una mano dalla presa ferrea lo tirò quel poco da fargli perdere l'equilibrio già precario, facendolo schiantare con poca grazia sul divanetto dove era stato seduto fino a pochi minuti prima. Il mondo attorno a lui iniziò a girare vorticosamente e, quando si fermò, Zacky si trovò davanti l'ampia schiena di Brian a proteggerlo da un probabile cazzotto - Ehi, amico, scusalo, è completamente andato.- stava spiegando allo sconosciuto, un enorme sorriso innocente stampato in faccia. L'interlocutore gli rispose con un grugnito poco amichevole, prima di allontanarsi.
Zacky impiegò ancora qualche secondo per capire cosa fosse successo, ma quando lo realizzò cercò di tirarsi nuovamente in piedi per fare chissà quale cazzata dettata dall'alcool, ottenendo scarsi risultati. In un ultimo tentativo di richiamare l'attenzione dell'energumeno sconosciuto urlò - Ehi tu, torna qui! Non abbiamo ancora finito!-
- Dacci un taglio, Vee!- lo zittì Matt, l'unico insieme al primo chitarrista ad essere ancora in grado di ragionare nonostante i fiumi di alcolici ingeriti - Scusalo, Brian, quando beve perde qualsiasi briciolo di buon senso.-
- Tranquillo, è tutto a posto.- sorrise l'amico.
Il cantante lanciò un'occhiata ai due compagni in condizioni alquanto disastrose, sospirando - Forza, recuperiamo Johnny e andiamocene a dormire.-
Impiegarono più di venti minuti per riuscire a trovare il bassista ancora abbracciato ad uno dei wc del locale e a trascinare gli altri ubriachi fino alle auto.
- Cazzo, Jimmy, smetti di ballare e cerca piuttosto di stare in piedi da solo!- esclamò Matt esasperato, non riuscendo però a nascondere un sorriso di fronte all'infantilità che l'amico dimostrava ogni qual volta si trovava in quelle condizioni.
Quest'ultimo lo fulminò con uno sguardo, prima di muovere qualche passo traballante verso la propria macchina, le mani infilate nelle tasche alla ricerca delle chiavi - Come sei acido, Shads, io me ne vado!- esclamò con voce teatrale.
Shadows lo bloccò, impossessandosi facilmente delle chiavi - No, idiota, tu non vai proprio da nessuna parte conciato così! Ti porto a casa io e domani veniamo a recuperare la tua auto e...- si interruppe improvvisamente, tirandosi uno schiaffo in fronte - Zacky!-
L'interpellato osservò
dubbioso l'amico per qualche secondo, prima di rispondere imitando il gesto e il tono del compagno - Matt!- 
- Jesus Christ, e a te chi ci pensa?- esclamò il cantante, ricordandosi che era stato proprio lui a dare un passaggio al chitarrista per arrivare fino al locale. I suoi occhi si posarono su Johnny, che rispose prontamente - Vai a fanculo, Matt! Ho appena vomitato l'anima e l'unica cosa di cui ho bisogno è fiondarmi nel mio letto, e poi casa mia è nella direzione opposta!-
Prima che tra i due ragazzi potesse scoppiare un litigio vero e proprio, la loro attenzione fu attirata dalla miracolosa frase " Potrei accompagnarlo io." pronunciata dalle labbra di un Brian Haner non ancora del tutto cosciente dell'essersi appena scavato la fossa con le proprie mani. 



Stavano girando a vuoto da ormai dieci minuti, nessuno dei due aveva ancora pronunciato parola da quando erano saliti in macchina e Brian sentiva che, nonostante la presenza di Zacky, di lì a breve sarebbe morto di solitudine.
Si decise a parlare, sia nell'intento di alleggerire quella situazione al limite dell'imbarazzante sia perché non era del tutto convinto che, andando ad intuito, sarebbe riuscito a riportare a casa il compagno e poter così finalmente raggiungere il proprio, bramato, letto.
- Ehm... Dov è che abiti?-
- E secondo te lo vengo a dire alla persona che mi ha rubato il ruolo di primo chitarrista?!-
Syn si impose l'autocontrollo, nonostante la pazienza non fosse una delle qualità per cui era conosciuto, e si appuntò mentalmente che avrebbe dovuto mandare a cagare alla prima occasione quell'ipocrita di Matt ed il suo ancor più falso " Tranquillo, da ubriaco diventa molto più socievole."
- Zacky, ti prego, sono le tre di mattina, dammi tregua!- sospirò esasperato.

Tuttavia, non ricevette risposta e, trascorsi alcuni minuti, interpretò il silenzio del compagno come l'ennesima dimostrazione di antipatia.
- E che cazzo, Baker, dacci un taglio o ti mollo in mezzo alla strada!-

Niente. Si era aspettato una qualche battuta a tono dopo quella minaccia, invece il silenzio si protrasse ancora. Confuso, si voltò appena in tempo per sorprendere l'altro ragazzo con la testa chinata in avanti, gli occhi chiusi ed un rivolo di saliva che dal labbro gli stava scivolando lungo il mento.
- Merda, non nella mia macchina, chiaro?!- sbraitò e, dopo aver calcolato che casa sua non era molto lontana, premette completamente l'acceleratore e percorse gli ultimi due isolati il più velocemente possibile.
Parcheggiò con poca cura la macchina davanti al vialetto e, una volta che fu sceso ed ebbe aperto la portiera posteriore, trascinò Zacky fino alla porta d'ingresso, tentando di centrarne la serratura con le chiavi immerso nel buio ed utilizzando l'unica mano che non era impegnata a sorreggere il compagno. Una volta dentro, tappò poco gentilmente la bocca dell'altro con la suddetta mano e fece appena in tempo a tirarselo dietro fino al bagno e ad infilargli la faccia nella tazza del wc, prima che il secondo iniziasse a vomitare l'anima.
Gli rimase a fianco, sorreggendolo fino a che non si fu svuotato completamente, poi lo aiutò a sciacquarsi la faccia, gli sfilò la camicia umida ed appiccicosa per l'alcool - Jimmy aveva avuto la brillante idea di improvvisarsi prete e benedirli usando la birra in mancanza di acqua santa- e lo condusse fino alla propria stanza per farlo sdraiare sul letto.
Zacky, dal canto suo, ci si abbandonò sopra, troppo esausto per ragionare su ciò che stava accadendo ed opporre resistenza. Si addormentò subito e Brian rimase interdetto sul da farsi. Dopo qualche attimo di tentennamento, l'impulsività che lo caratterizza prese il sopravvento e lo spinse a prendere posto a fianco dell'altro ragazzo. In fondo, quello era il suo letto e lui aveva il sacrosanto diritto di dormirci, e poi era largo una piazza e mezzo! Soddisfatto per il proprio ragionamento, si sistemò sotto le stesse coperte con cui coprì il compagno e gli si fece più vicino, beandosi del calore del suo corpo e assopendosi in breve, non prima di aver fatto sue le labbra dell'altro ragazzo, così carnose ed invitanti, in un lieve e brevissimo bacio.



"... Ma perchè cazzo non ho chiuso le persiane...?"
Fu questo il suo primo pensiero, infastidito dalla luce che lo colpiva in pieno viso, costringendolo al risveglio. Lui odiava il sole e quel fottuto mal di testa che si ritrovava in quel momento non rendeva la situazione migliore. Aprì gli occhi in uno sforzo che gli costò un'imprecazione non molto fine e si ritrovò a fissare un'ampia schiena a pochi centimetri dal suo naso. Lo stato confusionale fu immediatamente sostituito da una sensazione di puro orrore.
- HANER!- gridò, allontanandosi con uno scatto e maledicendo all'istante quel movimento improvviso che gli aveva procurato una nuova e lancinante fitta alla testa.
L'altro ragazzo mugugnò in risposta, voltandosi ma continuando a fingersi addormentato.
- Hai abusato di me?!- domandò Zacky in preda all'angoscia, iniziando a figurarsi con chissà quali atrocità ignobili quello " stupratore malato" avesse potuto violare il suo " innocente" corpo.
Senza aprire gli occhi, Brian ribatté, la voce impastata dal sonno - Tu guardi troppi film perversi...-
- Rispondimi! Che cazzo ci fai nel mio letto?!- 
Sospirò, decidendosi finalmente a guardare il compagno e a tirarsi a sedere - Se non l'avessi ancora notato, sei a casa mia.-
- ... Oh...-

L'altro restò interdetto per alcuni istanti, guardandosi finalmente intorno e realizzando l'effettiva realtà delle cose.
Brian si stirò con poca eleganza, per poi alzarsi dal letto. Si avvicinò ad una sedia posta davanti ad una scrivania disordinata e prese una maglietta dall'enorme mucchio che vi era accatastato sopra, per lanciarla al compagno.
- Caffè?- e, senza attendere risposta, sparì nel corridoio, lasciando Zacky solo, combattuto tra la voglia di urlare imprecazioni per il dolore che minacciava di spaccargli il cranio in due o per l'umiliazione.
Quando finalmente riuscì a vincere la riluttanza e indossò la maglietta, fu avvolto dal disgustoso - e inebriante- profumo del suo possessore.
Per sua fortuna, quella casa non era tanto grande, così arrivò fino alla cucina seguendo l'odore di pane tostato e caffè, trovando la colazione già pronta e Brian che lo attendeva seduto ad un lato del piccolo tavolo posto contro la parete. Titubante, prese posto di fronte a lui e, in silenzio, iniziarono a mangiare.
L'altro ragazzo continuava a lanciargli occhiate divertire, come un gatto che si diverte a torturare un povero topolino, fino a che Zacky non sbottò, esasperato - Gates, che cazzo vuoi?-
In risposta, Brian scoppiò in una risata fragorosa- E io che mi aspettavo almeno un ' grazie' per non averti abbandonato completamente ubriaco in mezzo ad una strada! Abbiamo pure condiviso il letto!-
A quell'ultima affermazione, il compagno quasi si soffocò con il caffé.
- Allora è vero, hai abusato di me approfittando del fatto che non ero cosciente delle mie azioni!- rantolò, nel tentativo di riprendere fiato tra un colpo di tosse e l'altro.
- Dio, Vee, dacci un taglio con queste scenate, non sei l'unico che si è svegliato col mal di testa.- detto ciò, Brian prese una pastiglia da una scatoletta nascosta tra innumerevoli riviste, cartacce, penne e quant'altro gettate disordinatamente al centro della tavola e, ingoiatane una, ne lanciò un'altra al suo ospite, che la afferrò continuando a fissare con sguardo di sfida il proprio interlocutore.
- Per te è Baker. E non credere che cambiare discorso ti salverà il culo.- intimò, prima di ingoiare a sua volta.
- Va bene, Baker, vuoi vedere cos'ho fatto questa notte?- e, senza aspettare una risposta, Brian si alzò dalla sedia per sporgersi verso il lato opposto del tavolo, unendo le proprie labbra con quelle dell'altro ragazzo.
Zacky rimase interdetto per alcuni istanti, prima di spingere via l'altro ragazzo con un colpo violento - Jesus Christ, sei un vero incapace!- e, con altrettanta decisione, strattonò il compagno per la maglia, tirandolo a sé e ricreando quel contatto, questa volta approfondito dall'incontrarsi delle lingue frenetiche e bramose. Brian rispose prontamente a tanta prepotenza, inginocchiandosi sul tavolo e spingendo l'altro ragazzo contro la parete alle sue spalle, accarezzandogli il petto. A quel gesto, Zacky sembrò riscuotersi e, sgranando gli occhi, interruppe nuovamente quel bacio. Dopo aver fissato Brian per qualche secondo, si allontanò, iniziando a percorrere il perimetro della cucina a passo svelto, farfugliando tra sé frasi sconnesse. Dentro di lui, desiderio e consapevolezza stavano combattendo una guerra di cui nessuna sembrava risultare vincitrice.
A Brian venne da sorridere a quella vista tanto turbata e, prima che il compagno commettesse qualche azione insensata in preda alla confusione, tentò di richiamare la sua attenzione - Ehm... Vee?-
L'altro sembrò riscuotersi e un fiume di parole pronunciate di getto proruppe dalle sue labbra - Non è successo niente, niente! Né questa notte, né ora. Nessuno saprà niente perché non è successo niente e...-
- Vee!-
- Cosa?!
- Siediti e finisci il tuo fottutissimo caffé.-
Come un soldato che esegue gli ordini del proprio superiore, Zacky si sedette nuovamente al tavolo, afferrando la tazza che si era miracolosamente salvata dalla loro precedente performance - che non era mai esistita- e portandosela alle labbra, per ingoiarne il liquido scuro ormai fattosi freddo.
Dopo qualche minuto di silenzio, Zacky sospirò, grattandosi la testa in un gesto imbarazzato - Credo che andrò a casa.-
Brian, che aveva assecondato il compagno e non aveva più proferito parola, lo fissò interdetto, prima di azzardare a chiedere - Vuoi che ti accompagni?-
- No, tranquillo, una passeggiata mi farà bene, e poi non abitiamo molto distanti, per mia sfortuna.- 
Brian sorrise nel constatare che il compagno aveva riacquistato il sarcasmo e lo accompagnò alla porta d'ingresso - Sai, Vee? Credo di esserti simpatico.-
- Questo è ancora da vedere.- tagliò corto Zacky, non volendo in alcun modo rammentare i fatti appena accaduti. Prima di chiudersi la porta d'ingresso alle spalle, aggiunse - Vedi di non fare tardi alle prove, Gates, o la tua carriera nella nostra band finisce ancor prima di cominciare!-
Brian rise divertito, sapevano entrambi che quella frase non significava niente di vero.
Dal canto suo, Zacky si concesse ancora qualche istante per riflettere, accettando infine che dannarsi per ciò che era appena accaduto non avrebbe portato a nulla di buono.
Si incamminò lungo il vialetto di casa del compagno, le labbra piegate in un sorriso e gli occhi rivolti al cielo. In fondo,
il sole non era poi così male.



The end ( or just the beginning?)


  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: Dharma