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Autore: Kayley Black    06/01/2012    2 recensioni
Quattro anni dopo..
Taylor è alle prese con suo figlio, Seth.Come padre non è un granchè ma ma suo figlio più della sua stessa vita. Nella sua vita gli manca qualcosa.. qualcosa che non potrà più riavere: Cassie.
Dopo la sua morte pare che non sia sia ripreso e che faccia dei terribili incubi su quella tragica notte. Però a sostenerlo c'è il suo amico Kellan, Chelsey e i genitori di Cassie.
Qualcosa sta per cambiare la vita di Taylor.. Una ragazza di nome Elena. Chi è lei? Sembra che nascondi un grande segreto..
Seguito di International Love! Se non avete letto quello, leggetelo!
Volete sapere come finirà sul serio la storia? Per scoprirlo non vi basta che sedervi e leggere... Che aspettate?
Vi avverto che ci saranno tantissime emozioni: dalla tristezza alla gioia, dalla rabbia a tal punto da prendere il computer e gettarlo via :)!
Ecco a voi Little Bad Girl!
Ps. recensite in tanti vi conviene!! =D
Ora un piccolo morso..
Adam:Lascia che sia chiaro su una cosa. Se dovessi di nuovo scegliere tra te e la tua amichetta, lascerò morire volentieri Annette. Io scegliero sempre te.
Il mio respirò si bloccò per vari secondi.
Elena: Buonanotte, Adam.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kellan Lutz, Nuovo personaggio, Taylor Lautner
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti! Come state?
Perdonatemi per l'enorme attesa ma rimedio con un
nuovo capitolo di Little Bad Girl =)
Che dire? Spero che vi piaccia e recensite=)
Al prossimo capitolo,
Kay
Baci&Abbracci


Au Revoir



Elena

Tu puoi imparare dai tuoi figli più di quanto essi imparino da te.
Attraverso te essi conoscono un mondo ormai passato, tu in loro ne scopri uno nuovo che sta nascendo.

“Che fai?” chiesi a Hannah senza preoccuparmi di come stava.

“ Solo un po’ di spese per la festa alla quale tu stai sfuggendo” rispose con molto brio.

“Non mi ricordo di avere detto di sì, tanto per cominciare.”
“Non l’avresti fatto. Per questo l’ho organizzata l’ho stesso e Mark vuole che lo chiami.”

“ ha scoperto qualcosa?”

“ Non molto. Ora devo andare ci vediamo dopo.”

“Oh Mia, aspetta.. una festa intima per piacere.”supplicai, cosa di cui non credo affatto possibile.


“ Questa è casa tua?” chiese Seth sorpreso, guardando la pensione sgranando gli occhi.
“ Piccoletto, non sai quanto mi piacerebbe. Vieni” presi la sua fragile mano ed entrammo in casa con la speranza che non fosse Adam.
“Benvenuto. Che te ne pare?”
“ Che è un posto perfetto  per giocare a nascondino o a .. Zorro!!” riferendosi ai fioretti appesi al muro.
“Facciamo per un altro giorno. Ora preparo i popcorn” dissi. Senti Abigail urlare in portoghese al piano di sopra. Di sicuro contro Adam..
Seth mi guardò confuso e lo misi a sedere sul divano e gli misi un cartone animato: The Looney Tunes
Salii al piano di sopra e la porta del bagno era aperta.. Entrai e trovai Brenda che vomitava. Ma non solo lei. C’era anche Adam.. che la guardava con repulsione.
“ Fa che non sia un’influenza ..” prego Adam guardando Brenda. Lei si alzò e si pulì il viso.
“ Accidenti” Esclamò toccandosi la pancia.
Non è possibile.. Brenda è..?
“ Fa che sia un’influenza!” esclamò Adam.
“ Edward lo sa?” chiesi. Edward è il ragazzo di Brenda, una delle nostre spogliarelliste.
“No. Glielo direi. Ma lui abita a Dallas..” usci dal bagno sotto gli occhi confusi di tutti e andai in camera e presi il portafoglio ed estrai una banconota da cento dollari.
“ Ti dovrebbero bastare.. se non ti bastano, prendi 50” gli diedi i soldi e iniziò a piangere.
“ Non so che cosa dire..”
“ Non dire nulla.. Edward ha bisogno di sapere. Prendi un treno per Dallas e non farti vedere più qui. Questa è la tua possibilità di scappare.. di crearti una vita vera.”
Lei mi abbracciò e Adam mi guardò male. John vuole ammazzarci.. bene ma non farà del male alle persone che amo.
Tornai da Seth, al piano di sotto, che guardava i Looney.
“Ei Guapo! Ora guardiamo Happy Feet” annunciai mettendo il DVD nel lettore.
“Chi è la creatura?” domandò Adam furioso.
“ Dì la parola, Adam. Bambino! Non è che altro un bambino! Si chiama Seth, gli farò da babysitter per un po’. Vuoi unirti a noi? Guardiamo Happy Feet.”
“ Preferisco 150 dollari per andare a Dallas, Elena” rispose scontroso sbattendo la porta con violenza. Seth, impaurito mise subito gli occhiali “invisibili”
“ Di solito è peggio..” Non capisco ancora come un tipo del genere mi possa piacere, attrare..
Finito il film, dopo tante risate e popcorn, iniziammo a giocare con Abigail e Annette.
“ Ti ho preso, Guapo!” esclamò Annette prendendolo in braccio, facendo la giravolta.
“ Guapo.. fra dieci minuti andiamo, stasera ci sono i tuoi nonni a cena. E non vogliamo farli aspettare”
“Ok”
Salii in camera mia, feci una doccia veloce e indossai un vestito blu - elettrico a paillettes.
“ Come sistemo i capelli?” alla fine li lasciai sciolti; come mi troverà Adam? Sexy? Carina o banale?
Michael mise International Love di Pitbull e qualcosa dentro di me iniziò a bruciare.
Uscii dalla camera e vidi Adam avvinghiato ad Evelyn.. Brutta Tr.. meglio trattenersi.
“ Wow! Come sei sexy stasera, Elena!” esclamò Evelyn cercando di accarezzarmi una spalla, la schivai  e lei ci rimase male.
“ Evelyn che ne dici di fare un po’ di compagni a Jake?” propose Adam, lei se ne andò, ma non senza averlo baciato davanti a me.
“Da quanto esci con Evelyn?”
“Non molto.”
“Bene” risposi fredda
“ Dove vai di bello?” chiese aiutandomi a mettere la collana.
“ Mi hanno invitata a cena, dopo tanto tempo”
“Chi?” Adam sorrise.
“ Taylor” appena pronunciai quel nome non sorrise più. Il suo sguardo s’incupì.
“ Tu non esci”
“ E chi lo dice? Tu?!” scoppiai a ridere, sapendo perfettamente che era in grado di non farmi uscire.
“ Tu te la fai con Evelyn e nessuno ti ha detto nulla. Quindi..”
“ Ti prego,Elena…”
“ Chi era Taylor per me prima?” lui non rispose e non abbassò nemmeno lo sguardo.
“Ah già. Era il mio fidanzato e il padre di mio figlio. Finché non ho tentato il suicidio e tu mi hai trovato sulla riva incosciente, non ricordavo nulla della mia vita. Adam.. credo che tu non sia nella posizione di dirmi cosa fare o non, visto che ora ricordo tutto” esclamai arrabbiata dal solo fatto che uno che frequenta una sgualdrina potesse piacermi e il fatto di rinfacciarli che appartenevo ad altre persone , e non potesse darmi ordini  era la cosa più giusta da fare.
“ Dove pensi di andare?”
“ Da Taylor” risposi secca per farglielo capire chiaramente.
“No.”
“Levati, Adam..” mi trattenne per le spalle e Michael e Evelyn erano lì, che ci stavano guardando.
“Se provi a fare un passo fuori da questa casa..” iniziò il discorso sgranando gli occhi, mettendo in evidenza i suoi occhi color ghiaccio.
“ Damon, calma..” sussurrò Evelyn dietro di lui.
“ Non immischiarti, Lynn.”
“ Lasciala andare.” Disse Michael alle mie spalle con un tono abbastanza autoritario.
“Mi prendi in giro? Elena non uscirà” Michael la risposta di suo fratello non l’ha prese tanto bene, infatti tolse le sue mani dalle mie spalle con forza.
“Mi hai sentito. Ho detto di lasciarla andare.” Sussurrò Mike in modo diabolico sostenendo lo sguardo di Adam.
“ E’ la seconda volta oggi che ti metti in mezzo. Non azzarderei la terza” disse Adam sperando di essere stato molto CHIARO. La prima di oggi che Mike si è messo in mezzo è quando Adam ha fatto la stessa identica quasi scenata per quando stavo uscendo per andare a prendere Seth.
“ Elena..” si avvicinò a me, mi voltai di scatto e dissi una cosa che mai avrei pensato di dire.
“ Mi chiamo Cassandra!”
Già. Sono Cassandra Stewart, la madre di quel povero bambino al piano di sotto e quella che sta per incontrare i suoi genitori dopo quattro anni.
Conosco il rischio di tutto questo ma devo almeno provarci.
“Perfetto. Ti voglio fuori di qua. Vai dalla tua cara famigliola.” Disse Adam senza guardarmi in faccia e andando nella sua camera.
“ Spero che tu stia scherzando?”
 “ No.. Più serio di così. Ti auguro buona cena. In questo caso scommetto che diresti Oh mio Dio”
Proprio così. Oh mio Dio!!
“ Non puoi buttare Elena fuori di casa così.”
“ Già fatto. Noi non siamo la sua famiglia..”
Scesi velocemente le scale e presi Seth per mano.
“ Noi ora andiamo. Stanotte credo che andrò a dormire in un  Bed&Breakfast.. non lo so. Adam mi ha appena sbattuta fuori di casa.”
“ Scherzi!?” Persino Annette era sorpresa mentre Abigail no, visto che Adam l’ha sbatte sempre fuori di casa e lei torna sempre come se niente fosse.
 “ Già. Seth saluta la zia Annette e zia Abigail”
“ Ciao. Posso venire qui la prossima volta a giocare con voi? La prossima volta guardiamo Happy Feet 2! Mi sono proprio divertito.”
“ Puoi venire qui quando vuoi, guapo!” esclamò Abigail contenta.
Non credevo che a Abigail, stronza com’è, potesse amare i bambini.

Adam

" Già stanco del tuo giocattolino?" chiese Michael entrando nel salotto mentre sorseggiavo del brandy.
" Non cominciare, Michael.E' solo la mia distrazione." risposi guardando il muro davanti a me.
" E' una persona. Ti prendi gioco di lei." Michael il saggio inizia a darmi i nervi.
" Almeno mi tiene lontano da quello che voglio veramente" dissi alzandomi in piedi.
" Sai puoi essere innamorato di Elena quanto ti pare.. e ciò significa che la proteggerai." disse avvicinandosi a me.
" Ma io ho una cosa che tu non avrai mai."
" Ah si?" domandai curioso. Che cosa ti può dare Elena che io non ho già? Sentiamo fratello.
" Cosa sarebbe?" chiesi cercando di trattenere il sorriso. Perchè mi viene da ridere! Michael non rispose subito e continuò a guardarmi negli occhi per un po' di tempo.
" Il suo rispetto." rispose. Non riuscii a trattenermi e colpi mio fratello con un pugno in faccia.
" La verità fa male,fratello." Michael, anche sanguinante al labbro, continuò a parlare.
" Basta!" urlò Elena tenendo per mano il marmocchio.
" Volete smetterla? Vi sembra il caso? Stiamo cercando di migliorare le cose e di trovare una soluzione a tutto. Però se litighiamo..  niente si risolverà. Quindi.. per piacere"
" Capito, Elena. Farò di tutto per proteggerti e hai la mia parola che le cose cambiereranno." che lecchino...
" Adam, te l'ho detto che ho trovato un altro modo. Risolveremo tutto."
" Davvero?"
"Certo."
" E ti fidi di Michael?"
" Assolutamente."
" Potete andare tutti all'inferno" guardai Elena e Michael dritto negli occhi e uscii da quella stanza.
Persino mio fratello è in grado di tradirmi? La vita fa schifo.

Elena

Arrivati, Seth corse da suo padre come se non lo vedesse da anni, scorsi anche due persone dietro che guardavano il bambino come una divinità: i miei genitori.
“ Oggi ho fatte tantissime cose. Mi sono proprio divertito. Dovevate vedermi!”
Sienne non stava nemmeno ascoltando quello che stava dicendo Seth, solo in quel momento capii di quanto mi erano mancati tutti.
“Cassandre..”
“ Sienne..” sussurrò Taylor. Sapevo già cosa andava per dire . Non è Cassie ma Elena, la babysitter di Seth.
Lei mi abbracciò e iniziò a piangere. “ Piccola mia sei proprio tu?” non so dove trovai il coraggio di dire no, ma lo trovai. Mio padre cercò di staccarla, pure lui con le lacrime agli occhi.
“ Sienne, lasciala andare. Non è la nostra Cassie.”
“ Noo!! Questa è mia figlia!” urlò lei, togliendosi le braccia di mio padre su di lei.
“ Nonna..”
“ Forse è meglio se io vada..” dissi. Anche perché devo trovare un posto dove dormire..
“ Resta.” Taylor era deciso a non farmi andare da nessuna parte, purché io resti lì con lui.
“ Hai i suoi stessi occhi, gli stessi zigomi..” Sienne mi accarezzò le guance con dolcezza e con molta calma, come se avesse paura che quello fosse un sogno. Non immaginò nemmeno il dolore che hanno provato durante la mia assenza. Una delle cose di cui veramente mi pento.
“ Entriamo.. la cena è pronta”
Entrammo in casa e dopo aver cenato, nessuno parlò, tranne Seth che non chiudeva un momento la bocca.
“ Elena di cosa ti occupi?” chiese Kevin, cercando di mostrarsi distaccato.
“ A parte fare da balia a Seth, lavoro in un locale notturno.” Sienne e Kevin sembravano che stessero per vomitare tutto quello che avevano mangiato invece Taylor sembrò indifferente.
“ Canto solo.. niente di più.” Precisai.
“ Tu.. canti?” chiese Sienne.
“ Si..”
“ Elena è molto brava” disse Taylor orgoglioso.
“ Cantaci qualcosa.”
Non osai rifiutare e iniziai a cantare Bound to You, semplicemente il ritornello.. la cantai guardando dritto negli occhi Taylor, come se ora appartenessi a lui, ma in realtà stavo pensando alla persona a cui appartenevo sul serio: Adam.

Oh, I can trust
And boy, I believe in us
I am terrified to love for the first time
Can you see that I’m bound in chains
And finally found my way
I am bound to you


Smisi di cantare e arrivò la marea di complimenti, e Kevin continuava a fissarmi.
" Sei identica. Sputate uguali. Com'è possibile?"
" Però papà dice che non è la mia mamma. Che all'apparenza possono essere uguali, ma hanno un carattere totalmente diversa l'una dall'altra. Non vedo l'ora che arrivi la mamma..." disse Seth.
" Tutto squisito,Taylor."
" Anche tu hai un fratello, Elena? Putroppo zio Liam non è più con noi.." il ricordo di mio fratello faceva ancora male. La sua perdita faceva male.
" Seth smettila!"


 Finito di mangiare, Seth si preparò visto che per quella sera andava a dormire dai nonni e così io e Taylor eravamo soli. Soli..
Si alzò per lavare i piatti ma lo fermai. " Lascia faccio io." Dissi mettendomi all'opera.
" Vuoi lavare i piatti? Sei di quel genere?" chiese sbalordito.
"No. Ma cambierò la tua vita, sono di quel genere." specificai. Forse lui l'ha prese come una battuta, ma io non scherzavo.
" Ah si?"
" Proprio così. Non ci sono dubbi che tu sei un vero talento con Seth ma tu sei Taylor Lautner! Goditi per un momento la vita.. goditela sempre" esclamai con le mani insaponate. Taylor cominciò a camminare avanti indietro, segno che era nervoso.
" Taylor tu non manderai tutto a p*****e la tua vita. Sei un grande attore, un grande padre... Però ti manca una cosa: Divertimento. Ti ho visto l'altro giorno alla festa eri.. sorprendente. Da quanto non ti divertivi così?"
" Con l'arrivo di Seth la mia vita è cambiata radicalmente. Devo occuparmi di mio figlio perché è questo che ho. Un figlio.” Le sue parole entrarono lettera per lettera nella mia testa e nel mio cuore, facendomi capire che razza di madre sono.
“ Taylor.. la vita è anche altro. Come fai a crescere un figlio se sei depresso?”
“ Non sono depresso. Vado da una psicologa esperta e qualificata ogni venerdì. E poi io mi diverto, so come divertirmi.”
“ Non sto parlando delle s****e che ti mette in testa la tua strizzacervelli..” dissi facendo gli occhi dolci da cerbiatto. Taylor mi puntò un dito contro: “ Bella mossa, gli occhioni dolci. Te l’ha insegnato Seth?”
“ Vero?! Mossa magnifica!” asciugai le mie mani e lessi il messaggio di Mia: Manchi solo tu! Ti decidi a venire?
“ E’ stato un vero piacere,Taylor Lautner.” Presi le mie cose e aprii la porta per andarmene. Mia mi taglierà la gola!
“ Ei, conosci un bel posto per andare a mangiare?” chiese Taylor.
“ Mi stai invitando a uscire?!”
“ Ti ho solo chiesto se conosci un buon ristorante..”
“ Sono la babysitter di tuo figlio, non vorrai complicare le cose..”
“ Non di certo. Non ti sto invitando” disse cercando  qualsiasi scusa plausibile.
“ Bè forse sarebbe divertente fare qualche tua fantasia erotica ma la cosa ci sfuggirebbe di mano.. e cosa racconteremo a quel bambino? Me lo spieghi?!” chiesi parlando a rapida successione.
“ Giuro su Dio che non ti sto invitando!” urlò lui. Mi ritrassi di un pochino..
“ Ok. Io non ti piaccio in quel senso, non c’è bisogno di essere così brutale”
“ Mi dispiace.. io non..”
Scoppiai a ridere senza fermarmi, Taylor mi guardava molto confuso senza capire cosa diavolo mi prendesse.
"Andiamo femminuccia!"
Salimmo sulla mia macchina e già sentivo l'odore di muffin al cioccolato di Lindsay. Arrivati davanti al bar, credevo che stessi sognando.
" Come conosci questo posto?"
" Non è il miglior posto dove vendono i migliori muffin al cioccolato?"
" Aspetta. Ti piacciono i muffin al cioccolato?" chiese Taylor sorpreso. Mi ricordo la nostra prima  uscita.. eravamo venuti proprio qua.
" A chi non piacciono?" scesi dalla macchina ed entrai nel bar e trovai la Lindsay che mi ricordai. Simpatica e dolce e con qualche capello bianco in più.
" Dio santo!" esclamò lei vedendomi.
" Salve,Muffin al cioccolato e croissant al cioccolato e due cappucini. E due numero sei con salsa extra" pensando che un paio di Hotdog non avrebbero fatto male.
" Cassie?"
Tirai un forte sospiro e mi feci avanti. " Mi chiamo Elena Jonas. Sono in città da poco."
" Scusa... e che sei identica a una ragazza che conoscevo. La figlia degli Stewart. Povera famiglia. Perdere due figli in meno di quattro mesi. Non provo nemmeno a immaginare il dolore che si prova. Ti porto subito quello che hai ordinato."
" Allora eccoti qua." disse dandomi tutto quello che ho ordinato.
" Sono 16$" pagai e rientrai in macchina.
" Wow! Mangi tanto..."
" Mangerei muffin tutta la vita potessi.. Prossima destinazione: Alla pensione. Stasera c'è una festa.. Magari ti diverti come l'ultima volta."
" Lascia solo stare. Non ricordo nemmeno quello che ho fatto. E non lo voglio sapere"
" Hai tolto la verginità a una ragazza di sedici anni."
" Coosaa???"
" Già" risposi afflitta.
" Ho tolto la verginità ad una ragazza adolescente..."
" Sei proprio una ragazzina... Sto scherzando di nuovo!" risi così tanto che alla fine Taylor si unì con me.
" Devo stare attento a te... ho rischio di prendere un infarto. Sei la persona giusta per stare con mio figlio."
" Mangia. Mai bere a stomaco vuoto!" scherzai e lui continuò a fissarmi.
" Che c'è?"
" Niente. E che anche a Cassie piacevano i muffin e pure tu riesci a sporcarti di cioccolato." con un dito mi ripulì le labbra con un dito.
" Adesso sei a posto." disse con un sorriso magnifico.
" Grazie." risposi ricambiando il sorriso. Quanto mi è mancato quel sorriso..

Perchè il ricordo di un sorriso dura per sempre..

to be continued..

  
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