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Autore: edward bella    06/01/2012    6 recensioni
Questa storia parla di una storia d’amore tra un attore (Kellan Lutz) e una modella appassionata di fotografica (Veronica Kay) i due si incontreranno in un servizio fotografico. Li i due si conoscono e… cosa succederà? Scopritelo leggendo...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jackson Rathbone, Kellan Lutz, Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                               INCONTRANDO L'AMORE

RAGAZZE OGGI MI SONO PRESA UN GIORNO DI FERIE E HO DECISO DI POSTARE UN ALTRO CAPITOLO QUINDI SPERO CHE NON VI DISPIACCIA=) VI LASCIO LEGGERE A PRESTOO=)

                                           SINCERITA'
POV KELLAN

Finalmente Veronica voleva parlare e ascoltarmi, non ero pronto, cioè mi aveva preso alla sprovvista, ma adesso avrei riordinato un secondo le idee e avrei iniziato il racconto, avrei detto la verità senza tralasciare niente.
FLASH BACK
Mi trovavo sul set insieme ad Ash, domani sarei partito per Las Vegas e siccome Ash insisteva tanto perché gli dessi il suo regalo avevo deciso che lo sarei andato a ritirare oggi così che non mettesse il naso in giro e lo trovasse.
Andai al negozio a ritirare la borsa che Ash aveva visto quando eravamo usciti, lei vedendo il prezzo così elevato per una borsa decise di non comprarla, anche se i soldi non erano un problema disse che forse era esagerato comprarla, quindi decisi di comprarla io, sapevo che non avrebbe mai rifiutato questo regalo.
Uscito dal negozio mi andai a fare un giro, poi mi sentii chiamare, quando mi girai a vedere chi fosse a chiamarmi vidi Annalynne.
“Ciao”disse raggiungendomi.
“Ciao”dissi.
Iniziammo a parlare, mi chiese che ci facevo qua e gli spiegai del film.
“Sai mi manchi”disse.
“Tu a me no mi spiace”dissi.
“Ma come scusa? Non dire che non sei stato bene con me”disse.
“A dire la verità non mi ricordo nemmeno il poco tempo che siamo stati insieme”dissi.
“Scusa? Sono stata un nulla?”chiese con le lacrime agli occhi.
“No, ma non mi ricordo com’è stare con te”
“Possiamo parlarne in un posto più tranquillo?”chiese. “Qua vicino c’è il mio albergo”disse guardandomi.
Guarda caso le lacrime erano scomparse, sapevo cosa voleva fare, ma non ci sarei cascato.
“Annalynne so cosa vuoi fare, ma no, non verrò in albergo con te, ti conosco”dissi.
“Almeno spostiamoci da qua, ci sono i paparazzi”
“Ok”dissi.
Ci mancavano solo i paparazzi che pubblicassero qualcosa di falso su di noi. Ci mettemmo in un posto più tranquillo.
“Dimmi una cosa, perché mi hai lasciato?”
“Lo sai bene. Perché non ti amavo, amavo Veronica e l’amo tutt’ora, tu invece sei stato un diversivo… poi dopo quello che hai detto su di lei…”
“Cosa? Ho detto solo quello che pensavo”
“Appunto! Cazzo all’epoca era la donna che amavo segretamente e fingevo che fosse la mia migliore amica, e se tu mi avresti voluto bene non l’avresti mai insultata davanti a me sapendo quanto lei fosse importante”dissi.
“Ma io ti amavo non potevo sopportare l’idea che lei fosse più importante di me, cioè era una che la dava a tutti e tu ci tenevi…”
“Non sai niente! Non sai cos’è successo quindi non ti permettere di parlare!”dissi sbottando.  “Poi si lei era più importante di te, tu eri solo una ragazza entrata nella mia vita da quanto? 5 mesi o meno? E non mi avevi lasciato nemmeno un segno. Guarda la mia vita va avanti anche se non ci sei, tu non mi cambi, mentre con lei non so se la mia vita continuasse come prima se lei non ci fosse, lei mi cambia la vita ogni singolo momento, ma me lo cambia in meglio”dissi quasi urlando.
Come si permetteva a dire certe cose della mia Principessa.
“Ma tu puoi avere di meglio, dovresti lasciarla… potresti avere…”
“Te?”chiesi interrompendola. “Mi spiace ma io non posso avere meglio di lei, lei è il meglio che ce, nessuna è migliore di lei, non potrò mai avere di meglio perché meglio di lei non esiste… se poi tu pensi di essere migliore, beh ti sbagli, perché per me ce solo lei, lei che mi fa star bene anche solo con un piccolo sguardo. Cosa che tu non sei mai riuscita a fare”dissi duro.
Lei rimase zitta a guardarmi, il suo sguardo si fece triste, forse avevo esagerato? Oh almeno se avesse capito che a me non fregava più niente si sarebbe messa l’anima in pace.
“Ma quindi tu la ami davvero?”chiese.
“Si, la amo e non è quell’amore da ragazzini, la amo così tanto che farei qualsiasi cosa per lei, darei anche la vita per lei ed è questo il vero amore”dissi.
Rimase in silenzio a pensare a chissà cosa.
“Possiamo rimanere amici?”chiese.
“Come?”chiesi.
“Si, cioè se per te va bene”disse con voce bassa.
“Sinceramente a me non cambi la vita, io non ti cercherò mai, poi dopo quello che hai detto su Veronica come fai a pensare che voglia essere tuo amico?”chiesi.
“Lo so mi spiace”disse. “Chiederò scusa anche a Veronica, non dovevo dire queste cose”disse.
Sembrava sincera mi guardava.
“Vabbè, ma non ti aspettare che ti mandi un messaggio per sapere come stai”dissi.
“Va bene, almeno ci ho provato, ma sappi che io ti amo”disse buttandomi le mani al collo.
 Senza che me ne potessi accorgere mi ritrovai le sue labbra che premevano sulle mie. Subito cercai di scollarmela, gli presi il viso tra le mie mani e con forse un po’troppa forza la staccai da me spingendola e quasi cadde, lasciai cadere le buste.
“Ma che cazzo fai?”urlai furioso stringendo i pugni.
“Volevo baciarti un’ultima volta”disse.
“Ma te ne puoi andare proprio a fanculo tu e il bacio”dissi urlando. “Vuoi sapere una cosa? Altro che amici, tu devi solo provare ad avvicinarti!”dissi. “Sai fai proprio schifo, solo così ti puoi aggrappare, l’unico modo per farti piacere dagli altri è farti compatire, ma sai una cosa, io non sono come gli altri, con me non funziona, adesso che fai? Cerchi di piangere?”chiesi vedendo che aveva le lacrime agli occhi.
“Vaffanculo io ti amo e tu così mi tratti?”
“Si! Io non ti amo, mi disgusti, non so nemmeno come ho fatto a scoparti, mi chiedo proprio che cazzo mi passava per la testa quando ti ho chiesto di uscire”dissi prendendo le buste e allontanandomi da quella stronza.
“Sei uno stronzo”
“Lo so grazie, ma sappi che lo sono solo con le persone false e di cui a me non fotte un cazzo! Sai mi sono più cari i miei fan che tu, apprezzo molto di più i paparazzi che te! Sei solo una stronza psicopatica”dissi su tutte le furie.
“Kellan non è finita, puoi star tranquillo che vincerò io e se non ti posso avere io di certo nemmeno Veronica ti avrà”
“L’importante è crederci, oh ma stai tranquilla che se io non avrò Veronica tu non mi avrai, nessuna mi avrà, solo Veronica mi può avere. vuoi sapere una cosa? Preferirei stare con una donna che non mi ama e che mi usi per i soldi e che mi riempia di corna che stare con te. Mi fai schifo e se provi solo ad avvicinarti a Veronica puoi star certa che non me ne fotte un cazzo se sei una donna, perché io ti finisco”dissi furioso andandomene.
Ora mi trovavo nei guai, come facevo a dirglielo a Veronica, sarebbe andata su tutte le furie.
FINE FLASHBACK
Feci un respiro profondo guardando Veronica, il suo sguardo non diceva niente.
“Allora è così che è andata?”chiese.
“Si”dissi.
questo era quello che era successo realmente, ripensandoci mi venne il nervoso, dalla mia stupidità ad aver parlato con quella e al fatto di non aver detto la verità a Veronica.
“Cosa pensi?”le chiesi.
“Che sei stato un coglione! Dovevi dirmele queste cose, dovevi dirmi tutto”
“Ma tu prova a metterti nei miei panni”dissi.
“Oh non sai quante volte ho pensato, cosa avrei fatto io al tuo posto? Beh ti avrei detto tutto”disse con tono diverso, più duro.
“Ma se ti avessi detto tutto mi avresti creduto?”
“All’inizio no, ma non perché non ti credessi, ma perché sarei stata furiosa, ma la prima cosa che avrei fatto sarebbe stato andare da quella troia, ma dopo tutta la mia sfuriata si ti avrei creduto”disse.
Si forse aveva ragione.
“Ma avevo paura di perderti”dissi.
“Si, è ti ricordo che mi hai perso”disse. “Sai, non sono sicura al 100%”
“Ma ti ho detto tutta la verità ora l’unica cosa che devi fare è scegliere, se sei disposta a continuare a frequentarmi e darmi la possibilità di dimostrarti che tu sei sempre stata l’unica”dissi.
“Certo che voglio continuare a frequentarti, mi stai dimostrando che tieni veramente a me”disse avvicinandosi.
“Allora non ti sei incazzata, non mi manderai a fanculo”
“Se ci tieni tanto lo faccio”disse sorridendomi e baciandomi.
Ricambiai il bacio felice, perché finalmente avevo detto la verità, lei mi aveva creduto, perché sapeva che le avevo raccontato la verità.
Il baciò iniziò a trasportarci e non aveva niente di casto, le mie mani accarezzavano il suo corpo, mentre la sua bocca vagava sul mio collo, provocandomi brividi ed eccitazione. La sua mano si muoveva sul mio petto sbottonandomi la camicia.
“Vuoi fare l’amore con me?”le chiesi guardandola negli occhi.
“Si, voglio fare l’amore con te, ora sono sicura al 100% di volerlo fare”disse baciandomi.
Bene solo questo dovevo sentire, la presi in braccio e continuando a baciarci la portai nella sua stanza, appena entrati la portai verso il letto e la feci distendere mettendomi su di lei, mi appoggiai sui gomiti cercando di non darle peso.
La spogliai piano piano lasciandola solo in intimo, era bellissima e sapeva come farmi impazzire.
“Sei bellissima, e continuo ad amarti sempre di più”dissi baciandola.
“Non voglio ancora dirti di amarti, voglio aspettare ancora un po’”disse.
Rimasi deluso da quelle parole, dopo avergli detto tutto, pensavo fosse pronta anche a dirmi ti amo, invece mi sbagliavo.
“Ho capito”dissi spostandomi.
“Aspetta, non sarò pronta a dirtelo, ma voglio vedere se riesci a farmi scattare quella scintilla che mi facevi scattare ogni volta che facevamo l’amore, devo capire se è tutto come prima”disse baciandomi.
Cambiammo posizione lei si mise su di me e iniziò a baciarmi, stuzzicandomi. Mi sbottonò i pantaloni e la sua mano stuzzicò il mio membro già eccitato, la sua mano si muoveva provocandomi piacere, sapeva cosa mi piace, sapeva muoversi sul mio corpo.
Capovoltai la posizione e iniziai a baciarle il corpo, gli tolsi l’intimo che ormai era ingombrante e finalmente toccai quel suo corpo che non era cambiato, il suo seno, la pancia, le gambe, tutto era perfetto, lei era perfetta. Baciai quei seni, la pancia, fino ad arrivare alla sua intimità leccandola, baciandola, continuai fino a quando non disse il mio nome e venne. Mi era mancati i suoi gemiti, il mio nome detto da lei.
“Vieni”disse baciandomi, e il suo sapore si mischiò al nostro bacio. “Ti voglio”disse stringendo le gambe intorno alla mia vita.
La penetrai con dolcezza e subito mi sentii completo. Iniziai a muovermi dentro di lei.
Tutto era come desideravo, le nostre mani unite, i gemiti, le sue gambe strette che si stringevano alla mia vita, i nostri nomi sussurrati, l’eccitazione nella nostra voce, nel nostro respiro, le sue mani che si stringevano sulla mia schiena.
I miei movimenti era decisi, l’amavo e questo era l’unica cosa di cui ero sicuro, la desideravo, la volevo e sapevo che niente poteva farmi cambiare idea, niente avrebbe distrutto questa mia certezza. Lei mi amava, me lo stava dimostrando.
Lei è quello che volevo, e ora l’avevo e tutto sarebbe stato perfetto, l’importante è che io e lei ci saremmo stati, nessuno poteva distruggerci.

POV VERONICA.

Non potevo credere a come mi stessi lasciando andare, la bocca di Kellan era su di me, questo momento lo aspettavo da così tanto che quasi mi sembrava un sogno.
Ho deciso che avrei aspettato a dirgli di amarlo, ma non perché non lo amassi, ma perché volevo vedere come andavano le cose, ma se non volevo dirgli ti amo non significava che non glielo potevo dimostrare.
Mi abbandonai a lui, ormai ero sua e questo era l’unica certezza che avevo.
I nostri respiri, i nostri corpi uniti, i suoi movimenti che mi mandavano in estasi, le sue mani che mi accarezzavano e che mi provocavano.
Desideravo tutto di lui…
“Ti amo”dissi senza nemmeno accorgermene quando raggiunsi l’orgasmo per la seconda volta.
Lui si fermò e mi guardò negli occhi, che avevano una scintilla tutta loro.
“Ti amo”disse baciandomi.
Le sue labbra si poggiarono sulle mie dolcemente, aveva le labbra così morbide, così belle che sentì uno strano formicolio allo stomaco. Lo strinsi forte a me, continuò a muoversi provocandomi piacere, sussurrandomi parole dolci, parole che avevano il loro significato e che mi riempivano il cuore di felicità… avevo paura che non avrei più provato emozioni come queste, ma mi sbagliavo, perché tutto era più intenso, più forte.
È più irresistibile del solito, tutto quello che avevo immaginato accade in modo naturale, ogni particolare gesto, parola o respiro, diventava tutto erotico. I minuti e le ore sembravano più lenti, le sensazioni e le emozioni sembrano così intense che sembrava di scoprirli per la prima volta. Così mi abbandonai con gioia al piacere e a lui.
Continuammo a muoverci, cambiando posizione, mi ritrovai su lui baciandolo, ci abbracciammo e ci muovemmo.
Mi uscì una lacrima che lui baciò, quella era una lacrima per l’emozione, per quello che provavo e per quello che lui mi faceva provare. Ed ero felice finalmente.
Poi raggiungemmo l’apice insieme, lui dentro di me, una sensazione bellissima.
Non lo feci togliere, dovevo sentirlo ancora dentro di me, lui lo capì e mi fece sdraiare su di lui.
“Ti amo”sussurrò stringendomi.
“Anche io Kellan”dissi appoggiando la mia testa sul suo petto.

POV KELLAN

La mattina seguente mi svegliai stanco ma felice, questa era stata una notte indimenticabile, io e la mia Principessa ci eravamo amati ancora, sempre con la stessa intensità.
Mi alzai per andare in bagno e quando ritornai trovai una visione celestiale, la mia Principessa a pancia in giù con la schiena scoperta, bellissima.
Mi sdraiai vicino a lei e con un dito seguii la linea della sua spina dorsale, la sentii muoversi e sospirare.
“Buongiorno Principessa”dissi baciandogli una guancia.
Aveva ancora gli occhi chiusi e la vidi sorridere, iniziai a baciarle una spalla, poi il collo e poi le baciai le labbra.
“Buongiorno anche a te”disse lei staccandosi e guardandomi.
“Allora vuoi fare colazione?”le chiesi.
“Mmmm… si, ma sai devo farmi una doccia, ti va di farla con me?”chiese baciandomi il collo.
“Beh se devo proprio”dissi.
Lei rise.
“Non sei obbligato se non vuoi”disse alzandosi e coprendosi con il lenzuolo. “Quindi dai se vuoi sai dove trovarmi”disse tirandosi il lenzuolo e scendendo dal letto.
La guardai muoversi verso il bagno tenendo il lenzuolo che però gli scopriva la schiena.
“Sai che ci metto tanto a fare la doccia, spero non ti annoierai troppo”disse lasciando cadere il lenzuolo e scomparendo in bagno.
Sorrisi, ma quanto era sexy? Mi piace, mi era mancata e ora la desideravo.
Sentii il rumore dell’acqua, aspettai un po’, quando sarebbe stata sotto la doccia sarei entrato anche io. Aspettai un paio di minuti, nel quale pensai alla notte appena trascorsa, poi mi alzai ed entrai in bagno, mi dava le spalle ed era sotto il getto dell’acqua, che l’accarezzava  il corpo, e wow ì, sentivo già l’eccitazione crescere.
Mi infilai sotto la doccia e iniziai a baciarle il collo e ad accarezzarla, si girò e iniziammo a baciarci sotto il getto d’acqua.
Finimmo per fare l’amore ed in meno di 10 ore ci eravamo amati tre volte, con un desiderio che cresceva man mano che il rapporto andava avanti.
Uscimmo dalla doccia e lei iniziò ad asciugarsi i capelli.
“Sai, stasera ti avrei parlato”dissi.
“Di cosa?”chiese guardandomi.
“Di quello che abbiamo parlato ieri sera, anche se non avresti voluto ascoltarmi te ne avrei parlato”dissi.
“Beh allora era progettato tutto, sapevi anche che saremmo finiti come stanotte?”chiese sorridendomi.
“A dire la verità no”dissi. “Però mi sarei dovuto inventare un discorsone, poi ti dopo tutto ti avrei dato una cosa”dissi.
“Cosa?”chiese curiosa.
Uscii dal bagno e frugai nei pantaloni e trovai la scatoletta che conteneva qualcosa di prezioso.
Veronica uscì dal bagno e mi fisso, misi la mano dietro la schiena.
“Ti ricordi quando ti ho detto che ti amo?”chiesi.
“Si certo”disse.
“Dico ieri sera, ci ero rimasto male quando hai detto che non eri pronta per dirlo, ma subito mi hai baciato, mi hai dimostrato di amarmi, poi però me lo hai detto, hai detto di amarmi e non sai la felicità che avevo provato, ma in quello stesso momento ho capito che tu eri pronta a riprenderti una parte di me importantissima”dissi guardandola.
“Cosa?”chiese.
“Il mio cuore”dissi.
Gli diedi la scatolina che lei conosceva, l’aveva già vista il giorno di Natale. Non persi il suo sguardo nemmeno un secondo, quando posò il suo sguardo sulla scatolina vidi, nel suo sguardo, sorpresa e felicità, il suo sorriso si aprì.
“Davvero?”chiese. “Cioè pensavo te ne fossi dimenticato”disse lei guardandomi.
“Non potrei mai dimenticarmi di questo ciondolo, in fondo questo rappresenta il mio cuore, non mi potrei mai dimenticare il mio cuore e tu sei l’unica che potrà portarlo”dissi baciandogli le labbra per un secondo. “Tieni”dissi dandogli la scatolina. “Spetta a te se metterlo al collo o no”
“Kellan, prima di metterlo voglio che tu sappia una cosa”disse seria.
“Cosa?”chiesi.
“Che la parola forse non c'è più, ora sappi che non sarà tutto come prima, quello che è successo ha segnato la nostra storia, ma sappi che ti amo, ma anche amandoti non mi fido a pieno, forse più avanti, dimostrandomi anche con piccoli gesti che posso fidarmi di nuovo riuscirò a essere quella di prima, quella che si fidava, quella che avrebbe messo la mano sul fuoco per te, perché fidati avrei avrei messo la mano sul fuoco per te perché sapevo che non riuscivi a mentirmi”disse.
“Ma io non ti ho mai mentito, ho mantenuto un segreto, ma ho sbagliato, perché ci siamo promessi di dirci le cose importanti, ma da adesso in poi non ti mentirò più non avrò più segreti su cose importanti che potrebbero distruggere la nostra relazione, o che facciano in modo che le tue sicurezze verso di me svaniscano”dissi prendendole le mani.
“Kellan ti amo, io voglio fidarmi di nuovo di te come prima, come hai detto tu, tu sei la mia sicurezza, non voglio stare con te e pensare se mi stai dicendo la verità o no… ti prometto che anche io non ti terrò nascoste cose gravi che possono rovinare il nostro rapporto”disse baciandomi.
“Ok quindi ricominciamo da qua”dissi.
“No, voglio che continuiamo, il nostro anniversario sarà il 15 settembre 2008, tutto quello che abbiamo passato ci servirà da lezione, ci farà capire perché dobbiamo essere sinceri”disse.
“Va bene amore”dissi sorridendo. Questa giornata andava di bene in meglio. “Voglio dirti un ultima cosa”dissi. Lei annuii. “Io quando ti ho che io e Annalynne non ci eravamo baciati, te l’ho detto guardandoti negli occhi, ma voglio che tu sappia che è stata la paura di perderti che mi ha spinto a guardarti e a dirti una cosa non vera. Sai mi ero scioccato di averlo fatto e dopo ho capito la gravità di quel gesto”dissi.
“Lo so, ma ora basta parlare di questo, mettimi tu la collana”disse passandomi la collana e gliela misi.
La baciai e dopo lei mi abbracciò e io la strinsi tra le mie braccia assaporandomi il suo profumo poi il suo cellulare squillò.
“Pronto?”disse rispondendo al cellulare. “Si Ash… oh è vero mi ero dimenticata... si dai faccio in tempo”disse guardando l’ora. “…Ash a dire la verità lui è qua”disse sorridendomi. “…No Ashley non è mai andato via”disse, poi si allontanò il telefono dall’orecchio. “Calmati! Comunque è meglio che vada ok?.... si Ash ciao”disse riattaccando.
“Mi sono dimenticata che devo andare a fare una commissione, quindi devo andare tu cosa vuoi fare? Resti qua oppure vai a casa a cambiarti e ci vediamo più tardi?”mi chiese iniziando a prendere dei vestiti.
“Vado a casa così mi cambio, ma tu cosa devi fare? Ti accompagno”dissi.
“No, tranquillo”disse. “cioè vado da sola è meglio, ma siccome sono un po’in ritardo tu puoi prendere la macchina di Ash. Ti vorrei accompagnare io, ma non ce la farei”disse dispiaciuta.
“Tranquilla amore, ma a che ora ci vediamo? Riusciremo a pranzare insieme?”chiesi.
“Non te lo so dire, ma te lo farò sapere, al massimo mangiamo da te”disse sorridendomi mettendosi la maglietta e baciandomi.
“Ma cosa devi fare?”
“Non posso dirtelo, cioè ti preoccuperesti inutilmente”disse guardandomi.
“Adesso mi sto preoccupando, ma abbiamo appena parlato di sincerità dovresti dirmelo soprattutto perché mi potrei preoccupare”dissi.
Ci pensò su e poi mi sorrise.
“Hai ragione. Devo andare a fare una visita medica, cioè Ashley mi ha obbligato”disse.
“Medica?”chiesi. “Perché cos’hai? Non stai bene?”chiesi preoccupato.
“Visto ti stai preoccupando”disse sorridendomi. “Ma io sto bene. È Ash che si è preoccupata perché in questi giorni non sono stata bene, vomitavo, ma secondo me è perché non mi sono fermata un attimo, da quando ci siamo lasciati ho sempre lavorato, poi quei pochi giorni di riposo li passavo tra un evento e l’altro, sono stata impegnata, questa è la prima settimana che posso passare tranquilla”disse.
“Sicura? Sai una cosa? Non vado a casa, ti accompagno”
“No Kellan, stai tranquillo, non è niente lo capirei se fosse qualcosa, non ti preoccupare, vatti a cambiare e io cercherò di essere puntuale per pranzare ok?”chiese sorridendomi.
“Ma…”iniziai, ma mi aveva convinto. “Va bene, ma voglio sapere cosa ti dice il medico”
“Sarai il primo, ti darò la prova che non è niente”disse baciandomi.
Mi vestii anche io e poi dopo un bacio e averci detto che ci amavamo io presi la mia macchina e lei la sua e ci dividemmo.
Tornato a casa mi misi un po’al pc mentre messaggiavo con la mia Principessa. Poi, dopo un ora mi disse che doveva entrare a fare la visita. Intanto io sentii mia madre dandole gli auguri siccome compieva gli anni, mi dispiaceva non essere la con lei, sia io che Brandon mancavamo, Brandon mancava perché era occupato con il lavoro.
Dopo aver parlato con la mia famiglia, mangiai qualcosa e portai Kola a correre, Veronica disse che era uscita e che doveva aspettare perché volevano fare l’ecografia e che doveva bere. Guardai l’ora e non ce l’avrebbe fatta a pranzare con me.
Decisi di tornare a casa e vidi nel giardino un cagnolino che annusava vicino al bidone dell’immondizia e mi avvicinai piano per non spaventarlo. Ringhio ma poi dalla tasca presi i biscottini per Kola e glielo lanciai uno, si avvicino impaurito e annusò la mia mano e mangiò il biscotto. Non vidi nessun collare, lo accarezzai piano e questo subito si avvicinò nascondendosi vicino alle mie gambe.
“Ciao piccolo”dissi accarezzandolo e prendendolo piano in braccio.
Era pelle e ossa, chissà da quanto non mangiava, sembrava un chihuahua. Lo portai dentro e Kola si avvicinò piano ad annusarlo, il cane si allontanò nascondendosi in un angolo, mandai Kola a cuccia e presi dell’acqua e del cibo che misi in due ciotole e gliele misi davanti.
Non si avvicinò, tremava impaurito.
“Piccolo tieni”dissi accarezzandolo.
Poveretto, chissà cosa gli hanno fatto. Chiamai lo studio veterinario e gli dissi che avevo trovato un cane, mi dissero che dovevo portarlo per fargli fare dei controlli e che non fosse malato.
Presi una coperta con cui coprii il cucciolo e mi diressi verso il veterinario, non volevo rischiare che Kola prendesse qualche infezione.
Arrivato mi dissero di aspettare, mi ricordai che non avevo risposto a Veronica.
-Amore scusa se ti rispondo ora, ma ho trovato un cane davanti casa, dovresti vedere com’è ridotto, non sai che tenerezza mi fa… ora l’ho portato dal veterinario, spero che non abbia niente-
inviai il messaggio e subito mi arrivò la risposta.
-Davvero? Oh poveretto, speriamo che non abbia niente, dimmi cosa ti dicono. Lo voglio vedere. Ma è di qualcuno? Ha il collare?-
-No, non ha niente, stava annusando i bidoni dell’immondizia, se nessuno lo viene a cercare lo tengo io-inviai.
Mi chiamarono ed entrai prendendo il cucciolo. Gli fecero la visita e mi dissero che era il caso che lo tenessero loro per questa notte che gli avrebbero fatto un aflebo e che io sarei potuto andarlo a prendere il giorno seguente.
Chiamai Veronica e gli spiegai tutto quello che mi avevano detto, poi la chiamarono per ritirare gli esami e riattaccò. Tornato a casa mangiai, aspettai una chiamata di Veronica, ma non arrivò, mi preoccupai, anche perché gli davano gli esami e gli dovevano dire cosa aveva, ma quando provai a chiamarla il cellulare era staccato.
Arrivarono anche Ash e Jack.
“Ashley hai sentito Veronica?”chiesi.
“No, l’ho sentita stamattina, ma poi non potevo chiamarla”disse.
“Io prima l’ho sentita, ma ora non mi risponde, quando avevamo staccato era perché l’avevano chiamata per darle gli esami”dissi.
“Magari sta ancora parlando con il dottore”
“No, questo quasi 40 minuti fa”
“Oh… allora non so”disse tirando fuori il cellulare dalla tasca.
“Dai, vedrai che si sarà dimenticata di accenderlo”disse Jack. “Ma dimmi, com’è andata stanotte?”chiese sorridendo.
“Bene”dissi sorridendogli.
“Ti sei divertito allora”disse.
“Oh si, è stato perfetto, gli ho anche ridato la collana”spiegai.
“Quindi state insieme?”
“Si”dissi.
Mi fece altre domande alla quale risposi senza approfondire, i dettagli preferivo tenerli per me.
Chiacchierammo fino a quando Ash non tornò.
“Allora?”chiesi.
“Ha detto che era andata da Brock”disse. “Sai per il negozio, non poteva parlare, ma ha detto che ti richiama lei stasera e che se non ce la fa a chiamarti vi vedrete stasera”
“Oh, va bene”dissi.
Mi preoccupai, aveva detto che mi avrebbe chiamato per farmi sapere degli esami, c’era qualcosa di strano, aveva il tempo di chiamarmi, lo sapevo, ma perché non lo ha fatto?
“Ti ha detto qualcosa della visita?”
“Oh… si si, non ha niente di grave, così mi ha detto”disse Ash guardandomi per un secondo. “Amore io vado così mi preparo per stasera”disse a Jack.
Dopo poco se ne andò, lei sapeva cosa gli avevano detto i dottori a Veronica, era stata quasi 10 minuti al telefono.
Questo mi dava fastidio, avevamo detto giusto questa mattina di essere sinceri e lei cosa faceva? Non mi diceva niente.

ALLORA COSA NE PENSATE? NON UCCIDETEMI xD


Ecco una piccola anticipazione per voi=)

“Kellan penso che tu te la debba riprendere”disse togliendosi la collana.
Non riuscivo a capire, mi stava lasciando?
“Perché?”chiesi. “Se non ti fidi ancora per la faccenda di Annalynne
  
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