07/01/2012
2 recensioniJohn si chiedeva quante volte avesse detto a Sherlock Holmes di non uscire senza la giacca. SOprattutto stando a Londra. Soprattutto stando a Londra, e in pieno inverno, con la neve che fioccava imbiancando la City.
Almeno un centinaio di volte.
- Senti Sherlock, se rifiuti qualsiasi trattamento non posso fare niente. Non sono un mago, non posso farti scomparire raffreddore e mal di testa con uno schiocco di dita - e schioccò le dita - qualche miglioramento? - chiede sarcastico.
- Non fare lo spiritoso John. Questa è una situazione drammatica. -
Aveva voluto fare di testa sua? pensava John Watson e si è beccato il raffreddore. Vuole continuare a fare di testa sua? E si tiene il raffreddore.
-Sherlock, te l'avrò detto un centinaio di volte, se non ti curi il raffreddore non ti passerà mai. - sbuffò John
- 87 - mormorò il malato.
- Come scusa? - Watson era perplesso.
-Me lo hai detto 87 volte -
John sbuffò di nuovo. Come faceva Sherlock a possedere la mente più brillante dell'Inghilterra e probabilmente del mondo, per poi comportarsi come un bambino capriccioso, era una cosa che gli sfuggiva.
Si sedette pesantemente sul divano accanto a Sherlock, posando in terra la ciotola con l'acqua e una pezza bagnata. Il suo coinquilino aveva il naso e le guance rosse, gli occhi lucidi e affaticati e non smetteva di asciugarsi il naso con un fazzoletto. Mentre una mano teneva il fazzoletto, l'altra premeva sulla fronte.
Questo stupido ha i seni nasali pieni e non si vuole curare, MA si lamenta per il mal di testa.
John scosse la testa con forza, suscitando la curiosità di uno Sherlock smoccicante - Che c'è? -
Senza degnarlo di una risposta, lo afferrò saldamente per le spalle e lo fece sdraiare, facendogli appoggiare la testa sulle proprie gambe.
Finalmente per una volta è lui a guardarmi dal sotto il su.
Sherlock fece per alzarsi, ma il dottore lo bloccò - Vuoi cercare di farti passare il mal di testa o preferisci tenertelo?! -
Fu il turno di Sherlock a sbuffare, ma poi si rimise sdraiato. Quel mal di testa era tremendo per il suo cervello, perché lo costringeva all'inattività, e quindi alla noia. E Sherlock Holmes odiava annoiarsi.
-Finalmente - commentò Watson, e poggiò la pezzuola bagnata sulla fronte del suo coinquilino.
Dopo alcuni minuti, Sherlock già appariva irrequieto - Quanto ci vuole ancora? - domandava infastidito almeno una volta ogni minuto.
Una volta ESATTA al minuto, John.
- Senti Sherlock, io ammiro le tue qualità intellettive... -
-E non solo quelle, di qualità... - borbottò maliziosamente.
John fece finta di non averlo sentito - ...ma non riesco a spiegarmi come tu possa PRETENDERE di guarire dopo cinque minuti. E non ribattere sui cinque, sei o quanti sono, perché veramente è la volta buona che me ne vado, lasciandoti a tu per tu col tuo stramaledetto mal di testa! -
Dopo la ramanzina, Sherlock pensò bene di zittirsi, assumendo un atteggiamento tra l'offeso e il triste.
John lo sapeva, sapeva che quell'aria era tutta una recita, ma non poté fare a meno di casscarci e di sentirsi un po' dispiaciuto.
Tolse la pezzuola dalla fronte del compagno, e cominciò a massaggiargli la fronte.
-Cosa fai adesso? - Si informò il detective.
-Cerco di far andare via il muco dai tuoi seni frontali, così smetterai di lagnati per il mal di testa. Quindi, te ne prego, stai fermo e rilassati. -
Cominciò col passare le dita dall'esterno fino al centro della fronte, andando verso il basso. Dopo qualche minuto, si informò della situazione - Meglio?-
- Si - mormorò Sherlock ad occhi chiusi.
Ben presto il massaggio terapeutico si trasforò in un massaggio rilassante su tutta la testa che, come diceva il nome, aveva lo scopo di rilassare.
John era concentratissimo: aveva notato l'espressione rilassata di Sherlock e ci stava mettendo tutto se stesso nella buona riuscita di quel massaggio. Le sue dita abili premevano e strusicavano sulla nuca del detective, facendosi strada tra riccioli d'ebano. Osservava di tanto in tanto il viso di Holmes, che gli appariva ogni volta incredibilmenta rilassato. Piano piano con le dita scese lungo il collo bianco, e poi giù, scostando la vestaglia di seta e andando a massaggiare il petto nudo del compagno.
Guardando ancora una volta il viso di Sherlock, notò che aveva abbozzato un sorriso. Risalì lentamente con le mani, tornando a massaggiargli la testa. Depositò un leggero bacio sulla fronte del compagno, e rimire la pezza di stoffa al suo posto.
Sherlock aprì gli occhi di scatto, e quel semplice movimento portò nuove fitte alla testa - Tutto qui? -
John continuava ad accarezzargli i capelli. Forse posso predermi una piccola rivincita - Finché non guarisci, si - Non mi prederò di certo un malanno per te, di nuovo.
Sherlock lo guardò accigliato, ma poi rispose - Comunque, grazie -
Inutile dire che quella sera e per i due giorni a venire Sherlock Holmes si sottopose a quante più cure possibili per farsi passare il raffreddore. E John Watson sapeva bene il perché.
Uuh, se lo sapeva.
Bho, una cosa totalmente randomica, scritta all'1 di notte (Si va bene, lo so che ho fatto di peggio >.<)
Ho una domandina: ma la Shwatsonlock ha un suo giorno? Ad esempio, la coppia Roy MustangxRiza Hawkeye ha il Royai day, ma la Shwatsonlock?
Bho, probabilmente i miei sono deliti di una fangirl, non fateci caso.
E si, io supporto John seme u.u Dovrà pur averla vita il povero dottore, almeno in un ambito, no? Su di loro in Internet si trova di tutto, dalle fluff più platoniche al p0rn più crudo. Io normalmente ondeggio per una via di mezzo, perché Est modus in rebus.
Via, auguro una buonanotte a tutti e tutte.