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Autore: Girasolefelicissimo    07/01/2012    5 recensioni
Salve a tutti, ho riscritto questa storia sperando che possa piacervi!
Alice, fin da piccola ha avuto un potere incredibile, che si tramanda da generazioni in generazioni dalla sua famiglia. Molte persone hanno tentato di scoprire chi sia ma senza molti risultati positivi. E Mephisto, un po' troppo curioso tenta di scoprire il suo segreto,  ma non sa cosa gli attende..
[Mephisto X Alice] 
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amaimon, Mephisto Pheles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4 Giorno Ore; 6:20
 
Mephisto doveva svolgere delle Commissioni (Ovvero i suoi lavori da Preside). Ne era riempito fino al collo e doveva lavorare molto. Quindi dopo varie riflessioni, scelse di far rimanere a casa Alice, dato che non aveva il tempo di fargli lezione. -Hmpf.. Che me la porto dietro è inutile, sono pieno di lavoro-  Si strinse il foulard al collo. -E poi dubito che si dispiaccia di non poter studiare-
Si infilò dei lunghi stivali di colore rosso bordeaux che gli arrivavano sotto al ginocchio. Finitosi di vestirsi si guardò allo specchio della sua camera.
Il solito completo: Foulard rosa a pois al collo, una maglia a giromanica rosso bordeux, sopra indossava una giacca bianca con tre bottoni rosa, con sopra attaccata una mantellina bianca, pantaloncini corti anche essi bianchi e bombati, delle calze rosa con strisce nere, degli stivali rossi bordeux come la maglietta e indossava dei guanti viola. Ora mancava l'ultimo tocco. Il suo vistoso cappello, se lo posizionò sopra la testa e uscì di corsa. Si diresse verso la stanza di Alice e non pensò neanche di bussare, entrò così, di getto. Già sapeva che a quest'ora sarebbe stato impossibile trovarla sveglia. Infatti, stavo dormendo beata nel suo lettone. Si avvicinò velocemente vicino alla ragazza e iniziò a chiamarla.
-Alice- Disse la prima volta con tono freddo. Lei normalmente non rispose continuò a dormire.
-Alice..- Il suo tono freddo si stava trasformando in un ordine. Ma comunque la ragazza non accennava a svegliarsi minimamente.
-Alice!- Ed ecco un ordine. Alice aprì gli occhi lentamente, li mise a fuoco, si guardò attorno ancora distesa nel letto e guardò Mephisto.
-Ancora cinque minuti- Gli chiese girandosi dall'altra parte.
-Alice devo dirti una cosa..- La ragazza non lo sentii neanche che gli bastò chiudere un attimo gli occhi per riaddormentarsi.
"Non ci posso credere" Pensò furente Mephisto. "Si è riaddormentata, con me presente!" Mephisto si schiarì la voce e ripetette un'ultima volta il suo nome.
-Alice!!- Un lampo. Non appena pronunciò il suo nome scoppiò un temporale. Fuori la finestra incominciò a piovere a dirotto. Lei si girò di scatto e lo guardò in faccia.
-Che vuoi, si può sapere?!?- Gli chiese con tono arrabbiato.
-Oh, ti sei svegliata,- Guardò la finestra e vide che pioveva a dirotto. -Oh, ma guarda sta piovendo, dovrò utilizzare l'ombrello.-
-Mi hai svegliata per dirmi che ti servirà l'ombrello?-
-Certo che no!-
-E allora che vuoi su,- Si appoggiò con la schiena alla spalliera del letto. -Parla.-
-Oggi, dato che sono strapieno di impegni, dovrò lavorare fino a tardi, quindi, calcolando il tempo che mi rimane sono arrivato ad una soluzione. Non potrò farti da insegnante oggi, quindi: Dato che dovrò lavorare fino alla fine della giornata, pensavo che sia inutile portarti con me al lavoro, quindi credo che sia meglio rimanerti a casa, così almeno ti riposi. Oppure se vuoi puoi venire con me e assistermi mentre lavoro. Allora quale scegli delle due? Vuoi rimanere qui a casa o venire con me?- Alice lo guardò stordita.
-Che hai detto?-
-Non ci credo, non hai sentito le mie parole..- Iniziò a strizzare l'occhio sinistro, come se avesse un tic nervoso.
-Che cosa vuoi da me, mi sono appena svegliata, se parli alla gente con certi paroloni che si sono appena svegliate e normale che non ti seguano- Mephisto trattenne i nervi e ripetette la domanda.
-In poche parole: Oggi non ho tempo da farti da insegnante privato, quindi, pensavo che fosse inutile portarti con me al lavoro. Mi segui?-
-Certo-
-Quindi la domanda è questa: oggi, vuoi rimanere qui, a casa mia o venire al lavoro con me?-
-Visto? Non ci voleva molto e comunque.. Rimango qui- Si riaccomodò nel suo lettone, si coprì per bene con la trapunta e cercò di riaddormentarsi.
-Allora io vado- Si diresse verso la porta.
-Ciao!- 
-Ciao..- Disse in tono freddo, chiudendo la porta della sua camera. Si sistemò un ultima volta il foulard che teneva al collo. Guardò l'orologio.
"E' parecchio tardi.." Pensò "Non ho tempo da perdere, devo usare la chiave dell'infinità" Si tolse il cappello e ci infilò dentro la mano, scavò a fondo ma alla fine cacciò la chiave. La infilò in una serratura girò la chiave e aprì la porta, ci entrò dentro e chiuse la porta del suo ufficio. Appena entrò, Amaimon uscì da sotto la scrivania.
-Aniue!- Esclamò Amaimon.
-Amaimon- Sbuffò leggermente -Che ci fai qui?-
-Dove sono i tuoi dolci?-
-Perche vuoi sapere dove sono i miei dolci?-
-Perche i miei sono finiti-
-E non puoi andarteli a comprare?-
-Non ho più soldi-
-Hai già finito i soldi che ti ho dato?-
-Si-
-E per cosa li hai spesi?-
-Ho comprato 3 Kg di dolci-
-Quando?-
-Ieri-
-Già sono finiti?-
-Si..- Mephisto sospirò. Si diresse vicino la scrivania, si avvicinò alla poltrona alla quale stava seduto Amaimon. Lui si alzò subito e fece spazio al fratello, Mephisto si sedette, si levò il cappello e lo fece volare sopra l'appendi-abiti. Aprì un cassetto della sua scrivania e tirò fuori una caramella. Appena tirò fuori la caramella Amaimon mise le mani unite, aspettando con ansia il dolcetto. Mephisto poggiò la caramella che aveva tra le mani, nelle sue. Lui non ci mise niente a farla fuori, l'aprì velocemente e se la ingoiò intera.
-Ancora-
-Ancora? Non ci penso neanche.-
-Perche?!- Con la mano gli afferrò il braccio, che gli stropicciò la manica della giacca. L'altro lo guardò con aria minacciosa e Amaimon, intimorito, lasciò la presa su di lui.
Dopo un po' di silenzio il verde  si accomodò sul divano rosa che c'era di fianco alla scrivania. Tra i due ci fu il silenzio assoluto si sentiva solo il rumore dei fogli che compilava Mephisto.
Quando Amaimon interruppe il silenzio.
-Aniue?-
-Si?- Rispose mentre stava compilando quei fogli.
-Quand'è che potrò giocare con Alice?-
-Quando avrò finito le ricerce..-
-Che cosa dicono le ricerche? Quelle che hai per ora?- Mephisto non rispose, era così preso dal lavoro che non lo aveva neanche sentito. 
-Aniue?-
-Che vuoi?- Disse con tono leggermente arrabbiato.
-Quali sono le ricerche che hai fatto?-
-Vuoi sapere il resoconto?-
-Mm.. Si-
-D'accordo..- Posò per un attimo i fogli e guardò il fratellino.
-Allora.. Il resoconto su Alice Innocent eh? Ok.. Alice Innocent fin da piccola ha manifestato dei poteri strabilianti, quasi pari a quelli di un Demone. Però facendo ricerche accurate ho scoperto che anche dei suoi vecchi antenati hanno avuto questi poteri "Paranormali". Però... Solo le donne. Solo le Donne hanno manifestato questi poteri e non si spiega del perche i maschi non li abbiano manifestato anche loro e questo è ancora un mistero. E questa sono solo le informazioni che conosco. Ora invece parliamo di Alice: appena nata, il padre è stato costretto a portarla dal Vaticano e l'hanno "Santificata"... Bhè non proprio, la loro intenzione era di provare se fosse un Demone buttandogli addosso dell'acqua santa. Ma non reagì all'acqua Santa. Invece crescendo all'età di 16 anni ci fu un incendio alla casa degli Innocent. Li non ho molte notizie. Invece i suoi poteri.. Non ho ancora avuto l'occasione di vederli per ora...-
-Allora.. Posso giocare con lei?- Mephisto sbuffò, ci pensò un'attimo su e poi fece un ghigno.
-Certamente.. Però, devi seguire i miei piani, siamo intesi?-
-No.. I tuoi piani sono noiosi..- Si alzò lentamente dalla sedia e si diresse verso il divano in cui stava seduto Amaimon. Si abbassò in modo da raggiungere il suo viso, ma appena Amaimon vide che si stava avvicinando, si sposto indietro con la testa, ma lui si avvicinò ugualmente. 
-Amaimon... Non voglio ricorrere più a quella cosa.. Ma se mi costringi, non posso fare altro..- Gli disse sorridendo. Amaimon stette in silenzio e si limitò a chinare leggermente la testa. Mephisto sorrise.
-Allora? Siamo d'accordo? Seguirai passo, passo tutto ciò che ti ordinerò di fare?- Amaimon Annuì di poco.
-Bene- Disse rimettendosi dritto con la schiena. Fece marcia indietro e si sedette di nuovo sulla sua poltrona comoda.
-Allora Amaimon..- Lo guardò attentamente -Questo è il piano...-
 
Nel frattempo alla casa di Mephisto:
 
Alice si svegliò e si alzò dal letto. Si guardò attorno, la stanza era illuminatissima, un dolore per i suoi occhi che si erano appena aperti. Stette ferma al centro della stanza voleva sentire se era sola nella casa. Fece un bel respiro e si lasciò al senso dell'udito. Sentii solo il suo cuore che batteva, Tu-Tum...Tu-tum.. Poi sentii anche il vento che soffiava. E le goccioline d'acqua che picchiettavano sulla finestra a causa del temporale. Si godette quel delizioso silenzio. Poi si scocciò e incominciò a muoversi.
"Mmm.. Dato che non c'è nessuno qui.. Nessuno mi può vietare di esplorare questa bella casetta giusto?" Pensò sorridendo. 
-Ok, Si parte!- Disse mettendosi le mani sui fianchi. Si diresse verso la porta della sua stanza, abbassò la maniglia ed uscì lentamente dalla sua stanza, assicurandosi che non ci sia nessuno li intorno.
Chiuse con calma la porta e davanti a lei c'erano due corridoi, uno a destra ed uno a sinistra, scelse il corridoio di sinistra, forse perche gli stava più simpatico. Iniziò a camminare nel lungo corridoio quando trovò una porta. Tentò di aprirla ma era chiusa a chiave.
-Eh, no.. ho fatto tutta quella strada per giungere da te, troverò quella chiave ad ogni costo!- Disse sottovoce. Prese una forcina per capelli, la infilò nella serratura cercando di aprirla. Ma appena tentò di aprirla sentì un forte respiro. Si girò di scatto, per vedere chi ci fosse dietro di lei, ma non c'era nessuno.
"Cavolo.." Pensò con l'adrenalina a mille "Pensavo fosse Mephisto, per poco non rischiavo un infartoSi rigirò nel tentativo di aprire quella porta quando...Clack. La porta si aprì.
-Si!-  Disse sottovoce contenta.  Aprì lentamente la porta assicurandosi che non ci fosse nessuno dietro di lei, stava per chiudere la porta quando si bloccò. Guardò meglio la serratura di quella porta e si accorse che era parecchia vecchia. "Mm.. Se adesso la chiudo, non so sè riuscirò ad aprirla di nuovo" Pensò guardando attentamente la serratura della porta.
"Se dopo rimango chiusa qui dentro, dovrò chiamare aiuto, e se chiamerò aiuto verra Mephisto.. Che mi ucciderà.. Ne sono sicurissima!" Stava pensando ad un modo per non farla chiudere quando.. Gli venne un lampo di genio. Lei aveva l'abitudine di mettersi due paia di calzettoni la notte per non sentire freddo ai piedi. Così si tolse un calzino e lo mise in mezzo alla porta, in modo che non si sarebbe chiusa.
Finito di posizionare il calzino riprese il suo cammino. C'era un altro lungo corridoio, però più andava avanti, più il corridoio si faceva buio, ci fù una piccola curva poi continuò a camminare per altri 2 metri quando si ritrovò davanti un altra porta. -Fantastico un altra porta!- Disse a bassa voce. "Maledetto, io qui non vedo niente!" Il corridoio ormai non si vedeva più. Si voltò indietro e gli parve di vedere delle ombre. "Si vabbè, è la mia immaginazione"  Si rigirò, provò ad abbassare la maniglia della porta ma non si aprì. Si chinò per vedere la serratura, ci infilò la forcina e lentamente fece un lavoretto coi fiocchi, la porta si aprì facilmente. "Non è stato poi cosi difficile" Entrò dentro, si sfilò un altro calzino e lo mise in mezzo alla porta. La stanza era buia, perciò cercò un interruttore. Lo trovò e si accese una luce molto forte. Alice non poteva credere a ciò che vedeva. Davanti a lei c'erano delle vetrinette in cui contenevano Action Figure di tutti i tipi. Poi sopra le vetrinette dei piccoli peluche, all'altra parete c'erano scaffali pieni di manga. Poi al muro c'era una poltrona rossa per leggerli. Si avvicinò agli scaffali dei manga per vedere che genere si leggeva.  La maggior parte era di storie romantiche e alcune di avventura. Casualmente trovò un manga Horror, lo prese tra le mani e guardò il titolo
"The Vampire..Blood.." Provò ad aprirlo. Lo guardò per un'attimo e poi lo chiuse. "Non sono qui per leggere, ma per ispezionare!" Pensò guardando il manga. 
"Aspetta questo dov'era? Ah, vabbè poco importa, tanto.." Mise il manga in una sezione a casaccio. Uscì dalla stanza e spense la luce. Riprese il calzino che aveva messo vicino alla porta per non farla chiudere e se lo rimise. 
-Hihi!- Sentì una risata spaventosa, si bloccò in mezzo al buio corridoio.
-Hiiiiii!- Quando sentii di nuovo quella risata incominciò a correre a tutto gas verso la porta. Ma era chiusa, qualcuno aveva tirato il calzino.
"Oh, no.. Ti prego non ora!" Cercò di aprire la porta il più in fretta possibile con la forcina. In tempo record ci riuscì. Uscì. Ma ora rimaneva un mistero. Il suo calzino. Si guardò attorno in cerca di quel calzino che aveva lasciato lì, ma non lo trovò. Quindi riprese a camminare senza meta e dopo un po' si ritrovò davanti ad un portone di colore rosso. Appena lo vide rimase di stucco.
"Wooow" Pensò ammirando con entusiasmo la porta. Provò ad aprirla e si aprì subito.
"Eh, eh caro Mephisto, ti ringrazio, così non devo fare sforzi" Pensò sorridendo. Aprì velocemente la porta e ci si fiondò dentro. La stanza era ben illuminata anche se iniziò ad apparire strana agli occhi di Alice. Il letto era matrimoniale, ma con delle lenzuola di seta rosa, la trapunta era di color lilla, le tende erano rosa, l'armadio era bianco, sopra ogni porta dell'armadio c'era disegnato un dolcetto diverso, il resto della stanza era rosa e lilla, piena di cose inutili, a cui non volle far caso. Notò che c'era un altra porta, l'aprì e vide che era il bagno. La richiuse.
-Mm.. Però- Disse Alice guardandosi attorno -Non pensavo che Mephisto avesse una figlia..- Detta quella frase si bloccò un attimo.
-Aspetta.. Mephisto non ha..- Si paralizzò. Decise di andare vicino all'armadio di quella camera, aprì una porta e trovò dentro alcuni abiti di Mephisto. Ancora paralizzata chiuse lentamente l'armadio. Aprì un cassetto e ci ritrovò dentro della biancheria intima per uomo, sopra dei boxer c'erano disegnini diversi, muffin, cuoricini, stelline, di tutto e di più. Ne prese uno e l'aprì disgustata, la ripiegò e la mise a posto nel cassetto. Ancora paralizzata chiuse il cassetto lentamente, si mise al centro della stanza e osservò l'intero ambiente.
-Q-Q-Questa è-è.. - Non riuscì a finire la parola che si sbiancò in volto. -E' la camera di Mephisto..- Disse con voce spaventata. Tutte quelle cose da ragazza erano di Mephisto. 
-Ok, esco di qui, io non ho visto niente, io non ci sono mai entrata qui, no, no, no, no! Non ci sono proprio entrata, tutto questo è un incubo- Corse verso la porta.
Tentò di aprirla ma non si aprì.. Appena vide che la porta non si apriva rimase come uno zombie davanti alla porta.
-Oh, oh.. Vabbè.. Mephisto non è ancora tornato è tutto apposto per ora giusto?- Prese la forcina per capelli, ma appena tentò di infilarla nella serratura si ruppe. In quel momento la disperazione ebbe inizio.
-Ora sono fregata, sono fregata! Morirò..- La porta non si apriva, le finestre lo stesso. 
-Bene.. Adesso verrà Mephisto, mi ucciderà, si mangerà la mia anima e vedrò da dentro il suo corpo la mia bara- Iniziò a lacrimare. -Stupida! Stupida!- Incominciò a tirarsi dei piccoli pugni sulla fronte.
-Bhe.. Se devo aspettare la mia morte.. Che stia comoda..- Si sedette sul lettone di Mephisto. Il letto era cosi morbido, caldo e invitante che non riuscì alla tentazione di stendersi e farsi un "Piccolo" Pisolino che durò l'intero pomeriggio.
Dopo Il "Piccolo pisolino" Alice si svegliò, incominciò a strofinarsi gli occhi assonnati.
-Oddio, menomale, era solo un incubo. Haha! E dire che ho sognato che...- Si guardò attorno. -E' tutto vero..- Incomincio a spaventarsi a morte.
-Vabbè, pensa positivo Alice.. Hai avuto una bella vita finora, no?..-
"Dai su! Devo uscire di qui prima che torni Mephisto" Pensò alzandosi dal letto. D'un tratto sentì un rumore di tacchi che camminavano. "Cos'è questo rumore?" Il rumore dei tacchi si faceva sempre più forte poi udì la voce di un uomo.
-Si Amaimon è in camera mia-  Alice presa dalla paura si nascose nel bagno. Appena chiuse la porta del bagno si aprì quella d'ingresso. Mephisto e Amaimon erano dentro.
-Dai Aniue ancora una!-
-Amaimon, mi finirai tutti i dolci-
-Dai Aniue! Un' ultima!- 
"Sembra un bambino.." Pensò sorridendo mentre era nascosta. Mephisto si bloccò davanti al letto, poggiò la sua mano sopra la trapunta. Iniziò a sentire diversi odori intorno a lui, si guardò attorno e fece un ghigno malefico. Amaimon notò l'inquietante ghigno di Mephisto.
-Aniue?- Disse mormorando.
-Si?- Si volto verso Amaimon, ancora con quel ghigno in volto.
-Cos'hai?-
-Niente- L'espressione di Mephisto tornò normale però aveva sempre un aria divertita. Si diresse verso la finestra la tirò a sè è l'aprì normalmente. Alice sentii che aveva aperto la finestra e si diede uno schiaffo sulla fronte.
"Che idiota" Pensò "Dovevo tirare, non spingere!.. Vabbè una è fatta, adesso devo aspettare che si distraggono o qualcosa cosicchè io possa uscire" Si mise con l'orecchio appoggiato alla porta per sentire meglio ciò che facevano.. Quando, niente, sentiva solo i loro respiri, poi sentii che la porta si era aperta. Guardò dal buco della  serratura e vide che erano usciti.
-Dai Amaimon andiamo a trovare la nostra ospite- Disse Mephisto al fratello, tutto sorridente.
-Oh, cavolo..- Disse sottovoce. "Se vanno in camera mia e non mi trovano, sono cavoli.. Ma adesso da dove esco, quei due staranno nel corridoio.." Si guardava attorno quando posò il suo sguardo sulla finestra. Fuori stava piovendo a dirotto, ma non aveva altra scelta. Quindi si fece coraggio e si affacciò alla finestra per vedere di quanto fosse alto. A vedere quell'altezza gli venne uno spavento era alto come minimo tre metri. Fece un respiro profondo, si fece coraggio e si gettò dalla finestra. Atterrò per terra con le ginocchia.
"Ahh, che dolore, ma ora?" Pensò. Mentre si massaggiava i ginocchi doloranti. Guardò tutte le finestre in fila, e cercò di riconoscere la finestra della sua camera. Cercava, cercava quando boom! Eccola, la sua finestra. "Ok.. Adesso, devo solo.. Salire.. Bene" Fece forza con le gambe e riuscì a saltare fino al cornicione. Si aggrappò con tutte le sue forze e riuscì a salire. Ora doveva entrare.
Iniziò a smuovere la finestra, ma appena vide che non si aprì gli diede un calcio e si aprì. "Woow, non si è rotta è molto resistente" Pensò mentre toccava la finestra.
-Questa è la sua stanza- Sentii la voce di Mephisto provenire da fuori la porta. "Cacchio!" Si guardò i vestiti fradici a causa del temporale. Sentì bussare.
-Alice?-
-E.. E!- Non sapeva che dire. Si guardava attorno spaventata quando guardò il bagno.
-Alice? Sei li? Possiamo entrare?-
-Chi è?- Chiese con naturalezza. Mentre chiudeva silenziosamente la finestra.
-Sono Mephisto posso entrare?-
-No- 
-Perche?-
-Perche?.. Perche.. Perche sono nuda!- Mephisto guardò la porta e arrossì leggermente. Tossì.
-E perche sei nuda?- Disse tenendo la mano vicino alla maniglia.
-Perche stavo per farmi la doccia!- Gli disse mentre si stava spogliando.
-E quando finirai?-
-Emm.. Tra venti muniti?- Si toccò i capelli anch'essi bagnati. -Forse una mezz'oretta-
-Allora vengo tra una mezz'oretta-
-Ok..- I due se ne andarono. Appena sentii che se ne erano andati si precipitò a tutta corsa nel suo bagno per farsi una lavata. Ci mise venticinque minuti. 
Era linda e pulita, poi però notò le impronte dei suoi piedi che c'erano sul pavimento vicino alla finestra quindi si affrettò, prese un asciugamano ed eliminò le prove. Era passata la mezz'oretta e Mephisto fu preciso e  bussò alla porta.
-Chi è?-
-Alice, hai finito? Posso entrare?-
-Ah, si, si certo- Gettò l'asciugamano nel cestino delle cose sporche. Mephisto entrò e chiuse la porta. Appena entrò la guardò con aria divertita, mentre teneva la mano sinistra dietro la schiena.
-C'è qualche problema?- Gli chiese preoccupata.
-Oggi che cosa hai fatto?-
"Cavolo, ma allora lo sa?!" Pensò spaventata.
-Oggi?.. Ho dormito da quando te ne sei andato, mi sono svegliata un.. Dieci minuti prima che tu bussassi alla porta e dato che ero tutta accaldata, ho pensato di farmi la doccia.. Poi sei arrivato tu.. E.. Capito no?- Gli disse mantendendo la calma.
-Quindi.. Non sei andata in giro per casa?-
-Assolutamente no- Gli disse scuotendo la testa.
-Ne sei sicura?- Mephisto iniziava ad avvicinarsi.
-Certo.. Cos'è non so neanche più io quello che faccio adesso? Ha, ha..- Iniziava a preoccuparsi.
-Allora.. Cos'è questo?- Cacciò da dietro la schiena il suo calzino. Quello che aveva messo in mezzo alla porta per non farla chiudere.
"Cristo, aiutami tu!" Pensò trattenendo il respiro.
-Un calzino?-
-E di chi è questo calzino?- Gli chiese sorridendogli.
-T-Tuo?- Disse con timore.
-No-
-D-Di Amaimon?-
-No-
-Di.. Tua figlia?- Mephisto la guardò.
-Figlia? Io non ho figlie, nè Figli. Io non ho bambini- Le disse scuotendo il calzino.
-Ehm.. Ho finito le opzioni..- Disse cercando di trattenere la calma.
-Allora te ne dico una io. E' tuo. Questo calzino è tuo?-
-Non lo so...-
-Come non lo sai?-
-Scusa, mica so di chi è questo calzino!- Mephisto abbassò il calzino e guardò il soffitto. Iniziò a pensare ad un modo per fargli dire che quel calzino era suo. Quando vide per terra che sotto al letto spuntava lo stesso calzino che aveva in mano. Si diresse verso il letto, si piegò e prese il calzino. Sventolò entrambi i calzini e quando Alice li vedette gli venne un infarto.
-Allora?- Disse Mephisto.
-E' mio...- Disse mormorando.
-Cosa?-
-E' Mio..- Disse leggermente con voce più alta. Mephisto si avvicinò e si chinò verso di lei tenendo i due calzini in una mano.
-E perche non me lo hai detto prima?- Sbuffò. Poi si allontanò da lui.
-Hai paura di me?- Le chiese sorridendo. Alice cercò di non guardare quell'inquietante sorrisetto da depravato.
-Certo che no..- Disse arrossendo sulle guance. Mephisto la guardò con aria da punto interrogativo, poi sorrise e si avvicinò nuovamente alla ragazza.
-Davvero, non hai paura di me?-
-No-
-Bene, perche tanto prima o poi ne avrai..- Alice lo guardò spaventata.
-Che intendi dire?- Disse dirigendosi verso la porta. Mephisto sghignazzò, schioccò le dita e la porta si chiuse a chiave. Alice tentò di aprirla ma non ci riuscì. Si girò lentamente verso Mephisto.
-Perche hai chiuso a chiave?- Chiese preoccupata.
-Volevo farti un altra domanda..-
"Posso ucciderti? Scommetto che è questa la domanda!" Pensò cercando una via d'uscita.
-Q-Quale?- 
-Che cosa cercavi nel cassetto della mia biancheria intima?- Disse con nonchalance. Alice prima si paralizzò, poi diventò tutta rossa in viso e infine vide tutta la sua vita passargli davanti agli occhi, da quando era nata a adesso. 
-Che cosa ti fa pensare che io abbia...- La interruppe.
-Ho notato, che il cassetto aveva il tuo odore... Allora, ci hai trovato dentro qualcosa di interessante?-
-S-Senti, prima di tutto, io non volevo aprirlo, l'ho aperto per caso, n-non sapevo ciò che conteneva..- Disse imbarazzatissima.
-Ah, se è solo per questo va bene- Con naturalezza si diresse verso la porta e l'aprì normalmente.
-Ah, Alice! La prossima volta che vorrai leggere i miei manga chiedimelo, se no scombini tutto- Disse uscendo, mentre chiudeva la porta.
Alice era rimasta li, come uno stoccafisso.
-Quindi..Lui sa tutto!-
 
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Mega-Angolo Dell'Autrice.
 
-Salve! Oggi volevo farvi delle domande (La capoccia cosi mi dice) Prima di tutto, Cosa ne pensate della storia? Vi Piace? Vi Intriga? Vi piace come la sto riscrivendo?, E Del personaggio di Alice?
 Che ne dite di lei? L'ho fatta bene? o è venuta una schifezza? Siete interessati a scoprire il suo cavoletto di segreto? Fatemelo sapere, perche secondo me qualcosa non quadra .___. 
 (O forse è una mia impressione?) Mmm.. Ok, mi sembra di aver finito con le domande, e vorrei fare dei ringraziamenti. Prima di tutto vorrei ringraziare, quelle persone che seguivano già prima la
 storia e l'hanno rimessa tra i preferiti:
 
 Verox_XVIII Colei, che stimo e che adoro! E la quinta persona che stimo al mondo! Quindi ringrazio Verox!
 LuceDellaFiammaSacra ..Sinceramente Lei/lui (Non so neanche di che sesso sia .___.) Non mi ricordo se già c'era tra quelle persone che avevano messe tra i preferiti. Ma comunque la/o ringrazio!
 Sinceramente mi ricordavo Verox Perche segue sempre ogni mia storia (Spiegato il motivo per cui la adoro, e anche perche mi è simpatica).
 Poi, poi.. Vorrei ringraziare altre due persone che invece Seguono questa storia Ovvero:
 legendaryfangirl Se non sbaglio pure lei già c'era prima, se non erro. Ringrazio anche te!
 Remilia_Scarlet A te ringrazio più di tutti u_u
 Comunque su, su recensite mi si rimpie il cuore di gioia nel vedere una notifica! (Anche se prima fisso mezz'ora il numerino, perche ho paura che sia una critica è mi emoziono senza motivo)
 Ah, dimenticavo, se ci sono errori o qualcos'altro nella fic che non vi piace ditemelo, vorrei migliorarla fino alla fine cosi da renderla perfetta! ( E ci riuscirò!)-
 
Mephisto: La smetti di dire stupidaggini e continui con la storia?
Io: E Smettila di tartassarmi! Lasciami in pace! Ho scritto questo capitolo in tre giorni!
Mephisto: Eh, quando scriverai il terzo?
Io: Bene arrivederci gente!
Mephisto: Cosa?!? Prima rispondi alla mia...
 
 Aloha! 
   
 
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