Il treno parte sferragliando e facendo un rumore assordante. Presto il viso di Victoire diventa una macchia dai capelli rossi e poi scompare all’orizzonte. Stringo forte la mano di Bill.
- Con il tempo vi abituerete.- ci dice Andromeda che oggi ha visto sparire suo nipote per la terza volta.
- Speriamo.- dico io. Ma non posso fare a meno di pensare a quando la piccola Victoire ha detto la sua prima parola.

- Di’ maman Victoire.- dissi.
- Non lo farà tesoro.- mi annunciò Bill.
Io gli indirizzai un’occhiataccia stile Veela arrabbiata e tornai alla mia occupazione: far parlare nostra figlia.
- Su Victoire. Maman.- riprovai.
- È inutile Fleur. Non lo dirà .- la saccenteria di Bill mi fesce soltore i norvi. Così, descisi di forgliela pogare.
- Allora proviamo con qualcos’ oltro…- dissi ponsando ala parola più odiosa por Bill. – Oh, sì! Épinards!-
- Cosa vuol dire?- mi chiese mio morito.
Dovete sopere che da picolo Bill era ondato con Charlie a casa di sua tante Muriel. Nel sgiardino dela donna c’era un’infestasiòn di gnomi. Quindi i due venero mondoti in mezo al compo di tante Muriel por scercare di risolvere il problema.
Ma non sapevano che nel campo scera una verdura a cui Bill era molto alersgico.
Il ragaso sci finì dentro cadondo e possò tre settimane a letto tra infiniti brusciori.
- Vuol dire spinasci Bill. - sogghignai.
- Epiad.- disse subito Victoire.
Indovinate qual’era la verdura?