Film > Sherlock Holmes
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Autore: flower_moon    08/01/2012    4 recensioni
Salve a tutti eccomi tornata con una storia un pò diversa spero che vi piaccia.
La mia seconda storia su Holmes.
xoxo
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi dirigo in camera velocemente, metto i miei vestiti, quando sento dei passi davanti all'uscio. Mi giro e osservo chi si trova davanti alla mia porta.
-"Zia, cosa ci fa qui?"-
-"Ti sei già fatta coinvolgere, nipote'"-
-"Zia non faccia dei drammi, è solo un’indagine."-
-"Su Moriarty! Devo ricordarti come è finita l'ultima volta? Con Holmes giù da una cascata in Svizzera! Non voglio che tu tenga troppo a quell'uomo."-
-"Sa che non sarei riuscita a stare lontano da lui; io e lui siamo molto simili."- 
-"No, voi due siete troppo diversi da considerarvi simili. Pensaci."-
Mrs Hudson si allontana, con passi brevi e pigri. 
Così diversi da considerarci uguali. Questa espressione è fissa nella mia mente. Diversi o uguali?
Chi lo sa, solo il tempo lo dirà. Imbocco anche io la via che porta al piano sottostante a questo, il piano terra. Le scale mi sembrano infinite, un passo sembra durare una giornata intera. Forse ha ragione lei, forse mi sono fatta coinvolgere troppo. 
Di già! Vanessa! Sei sempre la solita sentimentale e stupida ragazzina. Troppo piccola per avere incarichi importanti, sempre io. Quella che non è adeguata. 
So cosa voglio, ma non di cosa ho bisogno. Forse ho paura. No, sicuramente ho paura. Paura di non essere adeguata. La paura che fin da bambina ho.
Potrebbe andare peggio. La mia infanzia distrutta. Voglio qualcuno, qualcuno che non mi conosca, che non mi abbia mai conosciuto fino ad adesso. Che mi veda per quello che sono veramente, per quello che dimostro, per quello che so dare alle persone. E forse, in quell'uomo vedo qualcuno di simile. Vedo fiducia, in lui vedo la luce.
-"Allora è pronta Mrs Coen?"- senza accorgermene, Holmes è vicino a me.
Lavo via dal mio viso una lacrima ribelle, che con forza si era insinuata tra i miei occhi e insolente è scesa, senza compassione per una povera ragazza.
-"Si, sono pronta."-
-"Si sente bene?'"- nessuno me l'ha mai chiesto, ed io adesso veramente non so cosa rispondere. Sembra strano che nessuno mi abbia mai posto questa domanda in tutta la vita.
-"Cosa?"- rispondo quasi stupefatta.
-"Stava piangendo quando sono sceso. Sta bene?"-
-"Si, sto bene.”- non essere debole! Nessuno nella tua famiglia lo è! Osservo meglio Mr Holmes, indossa una barba lunga ed un naso finto- “Ma come si è conciato?"- chiedo.
-"Sono sotto copertura Mrs Coen! E lo sarà anche lei. Non voglio correre il rischio che la riconoscano, per il futuro quindi, metta questa!"-
Holmes mi ha appena messo tra le mani una parrucca dai capelli color ebano. La metto.
-"Eh si, ha proprio ragione."
-"Cosa? Mi fa essere ripetitiva Mr Holmes!"-
-"Sta meglio con i capelli corti. Si si, ha ragione lei."-
-"Allora cosa ha in mente di fare?"-
-"Per ora solo osservare. Faremo finta di essere marito e moglie insieme per una passeggiata romantica tra le vie di Londra, fino all’indirizzo del libretto, e daremo un'occhiata dentro."- mi esprime le sue congetture.
-"Bene."- rispondo anche se quel "romantica" non mi convince poi molto.
-"Vuole, gentilmente, prendere il mio braccio?"- metto il mio braccio sotto al suo e appoggio la mano. 
-"Mi scusi se non le dò il braccio destro, ma dopo il primo scontro con Moriarty, mi sono lesionato la spalla e duole ancora."-
-"Non c'è nessun problema. Il signor Watson non viene con noi?"-Parlando siamo usciti dalla casa e ci troviamo nella grande strada gremita di persone.
-"No.- continua Holmes- Il novello sposo per il momento non ha intenzione di essere coinvolto, ma fortunatamente posso contare su di lei.”- annuisco rivolta a lui.- “Mi racconti qualcosa di più su di lei."-
-"Cosa vuole sapere di preciso?"-
-"Ha sorelle?"- chiede. Ecco la domanda che mi aspettavo.
Pov Holmes
Quella ragazza mi ricorda molto Irene. Si fida di me, eppure, mi conosce solamente da un giorno. Questo mi porta a pensare che ha avuto problemi nella sua infanzia e in me vede una figura che le è sempre mancata.
Una ragazza sola, lasciata a se stessa, considerata troppo piccola per avere ruoli importanti all'interno di una famiglia importante.
Il padre severo, la madre assente.
-"Holmes, non urti la sensibilità della ragazza.”- ho appena esposto al mio amico le mie congetture su Vanessa Coen e lui, prontamente, comincia a farmi la predica- “Se ha passato tutte queste cose, sicuramente non è una buona idea dirgliele in faccia"-
-"No, almeno per il momento. Devo sapere di più sulla ragazza! Inoltre non ha notato che è molto misteriosa?"-
-"Io ho notato solo una cosa Holmes, che le ricorda molto Irene Adler. Ma non è la stessa persona, solamente perchè si vestono similarmente e hanno lo stesso modo di approcciarsi non"-
-"Hanno lo stesso profumo...- interrompo Watson e proferisco flebilmente- ...quello che Irene prendeva in Francia, a Parigi."-
-"Moltissime donne useranno quel profumo in tutto il mondo!"
-"Adesso mi scusi Watson! Ho un caso da risolvere, visto che lei non vuole aiutarmi, mi aiuterà quella splendida ragazza."-
-"Holmes, non faccia il bambino."-
-"Se fosse venuto lei con me, avrei detto quel splendido ragazzo!"- detto questo scendo le scale.
Subito la intravedo, immobile, davanti alla soglia della porta. 
Piange. 
A cosa starà pensando, a sua madre, a suo padre, a sua sorella?
-"Allora è pronta?"-
-"Si, sono pronta!"-
-"Sta bene?"- asciuga frettolosamente la lacrima che le è scappata dagli occhi.
Ci dirigiamo fuori e le chiedo quello che voglio sapere da quando è arrivata, qualcosa che mi interessa. Può cambiare tutte le mie teorie su questa strana ragazza.
-"Ha sorelle?"-
Pov Vanessa
-"Perchè me lo chiede?"- domando. 
-"Pura curiosità!"- stiamo camminando fianco a fianco, a braccetto, come una coppia di novelli sposi che si dilettano in una passeggiata tranquilla.
-"Comunque no, non c'è nessuna che sia degna di portare il nome di sorella."-
-"Capito Mrs Coen."-
Ho evaso nella risposta? Forse si, ma è come deve essere fatto.
-"Siamo a Trafalgar Square adesso."-
-"Si, Mrs Coen."-
-" Il 323 A non deve essere molto lontano da qui, precisamente, dovremmo girare a sinistra adesso."
Prendiamo la strada che porta alla sinistra.
-"Non dovrebbe mancare tanto, ancora poche case."-
-"Si, ed eccola qui!"-
La casa è grigia, smorta. Nemmeno un filo di vita attorno. L'erba è giallastra, secca, pietosa, le finestre sono chiuse, ma la porta è aperta, spalancata.
-"Pensa che ci sia qualcuno dentro?"- 
-"No, penso sia un avvertimento."-
-"Un avvertimento? Non la capisco Mr Holmes."-
-"Sente la canzone?"-
-"Si, è ‘Die Forelle’ di Schubert, se non sbaglio."-
-"Esattamente! Questa canzone, mi è stata d'avvertimento già la prima volta che ho incontrato il professore all'università, dopo una lezione. La trota, tradotto nella nostra lingua. Parla di un pescatore e di un pesce che viene pescato, ovviamente."-
-"Chi dei due è stata 'la trota'?"- chiedo, afferrando al volo la metafora.
-"Pensavo lui, ma adesso mi rendo conto che nessuno dei due è stato ‘la trota’."-
-"Questa è la prova che è vivo!"-
-"Si e inoltre sa dove ci troviamo, quindi è meglio tenere un profilo basso."-
-"Che cosa facciamo?"-
-"Per adesso, torniamo a casa e riflettiamo su come agire, ma deve esserci qualcosa che mi sfugge."-
Siamo tornati a casa. Mrs Hudson, mi raggela ad ogni sguardo che le rivolgo. 
Insomma, non ho combinato niente di male, quindi non ho motivo di sentirmi in torto.
Busso alla porta della stanza di Holmes, e la schiudo leggermente.
-"Chiedo il permesso di accedere alla sua reggia Mr Holmes."-
-"Permesso accordato."- entro per la seconda volta in quella camera polverosa e disastrata. 
Ovunque vi sono documenti sparsi, il tavolo sembra invisibile per i cumuli di libri che vi sono poggiati sopra, sembra che si sorreggano da soli, come sostenuti da fili invisibili.
Il pavimento è quasi scomparso, a parte per le poche macchie rosse, indizio inequivocabile che il pavimento esiste.
Le tende, scure come la pece, celano le finestre  e non fanno trasparire nemmeno un raggio di sole.
Le poltrone sono occupate entrambe da Holmes. Poggia il corpo su una e i piedi su un'altra.
Le braccia congiunte sopra la fronte, dove ricade qualche ciocca dissidente. 
E' perfetto. 
-"Mi osserva Mrs Coen?"-
-"Si, e osservo anche la confusione e il disordine dentro questa stanza. Da quanto tempo non apre le finestre? Ieri era buio e non me ne sono resa conto, ma qui dentro c'è la polvere anche nell'aria!"-
Mi avvio con passi sicuri verso la finestra.
-"No, no aspetti!”- scosto le tende- “Vuole accecarmi?” -  e apro le finestre. Finalmente dell'aria fresca e un po’ di luce entrano nel tetro della camera-  “E ghiacciarmi?"-
-"Oh, andiamo Mr Holmes, solo pochi minuti, per sostituire un po’ l'aria!"-
Mi volto ed esco dalla stanza alla ricerca di un panno per pulire.
Pov Holmes 
Il mio occhio investigatore si poggia su un oggetto che, è appena scivolato dalla tasca di Mrs Coen.
Mi alzo e balzo su quell’oggetto. Lo raccolgo, è un fazzoletto, con sopra incisa una A. Lo stesso identico fazzoletto che porta Irene. 
La A rossa, il pregiato tessuto bianco, immacolato. Il profumo parigino sopra di esso inebria i miei sensi, anche se la proprietaria non è la stessa, ma l'effetto, se può esserlo, è più potente.
Perchè lei possiede questo fazzoletto?
Sento dei passi davanti alla porta della camera.
-"Holmes, ha deciso di intraprendere la carriera di casalinga?"-
-"Non è il momento di scherzare Watson!”- lo ammonisco- “Guardi cosa è appena scivolato dalla tasca di Mrs Coen.”- dò il fazzoletto al mio compagno Watson- “Adesso cosa mi dice?"-
-"E' lo stemma degli Adler."- Watson è incredulo  davanti a quel pezzo di stoffa.
-"Watson è qui.”- prendo frettolosamente il fazzoletto dalle mani di Watson e lo metto in tasca, la ragazza mi guarda e riprende- “Mi aiuti."- dice passandomi un panno.
-"La mia stanza è perfetta come è! Tutto si trova nel posto adeguato, quindi non tocchi niente."-
-"Va bene, va bene, non c'è bisogno di alterarsi."-
Nascondo più in basso il fazzoletto nella mia tasca.

 

Mi dirigo in camera velocemente, metto i miei vestiti, quando sento dei passi davanti all'uscio. Mi giro e osservo chi si trova davanti alla mia porta.

-"Zia, cosa ci fa qui?"-

-"Ti sei già fatta coinvolgere, nipote'"-

-"Zia non faccia dei drammi, è solo un’indagine."-

-"Su Moriarty! Devo ricordarti come è finita l'ultima volta? Con Holmes giù da una cascata in Svizzera! Non voglio che tu tenga troppo a quell'uomo."-

-"Sa che non sarei riuscita a stare lontano da lui; io e lui siamo molto simili."-

 -"No, voi due siete troppo diversi da considerarvi simili. Pensaci."-Mrs Hudson si allontana, con passi brevi e pigri. 

Così diversi da considerarci uguali. Questa espressione è fissa nella mia mente. Diversi o uguali? Chi lo sa, solo il tempo lo dirà.

Imbocco anche io la via che porta al piano sottostante a questo, il piano terra. Le scale mi sembrano infinite, un passo sembra durare una giornata intera. Forse ha ragione lei, forse mi sono fatta coinvolgere troppo. Di già! Vanessa! Sei sempre la solita sentimentale e stupida ragazzina. Troppo piccola per avere incarichi importanti, sempre io.

Quella che non è adeguata. 

So cosa voglio, ma non di cosa ho bisogno.

Forse ho paura. No, sicuramente ho paura. Paura di non essere adeguata. La paura che fin da bambina ho.

Potrebbe andare peggio. Potrebbe andare meglio.

La mia infanzia distrutta. Voglio qualcuno, qualcuno che non mi conosca, che non mi abbia mai conosciuto fino ad adesso. Che mi veda per quello che sono veramente, per quello che dimostro, per quello che so dare alle persone. E forse, in quell'uomo vedo qualcuno di simile. Vedo fiducia, in lui vedo la luce.

-"Allora è pronta Mrs Coen?"- senza accorgermene, Holmes è vicino a me.Lavo via dal mio viso una lacrima ribelle, che con forza si era insinuata tra i miei occhi e insolente è scesa, senza compassione per una povera ragazza.

-"Si, sono pronta."-

-"Si sente bene?'"- nessuno me l'ha mai chiesto, ed io adesso veramente non so cosa rispondere. Sembra strano che nessuno mi abbia mai posto questa domanda in tutta la vita.

-"Cosa?"- rispondo quasi stupefatta.

-"Stava piangendo quando sono sceso. Sta bene?"-

-"Si, sto bene.”- non essere debole! Nessuno nella tua famiglia lo è! Osservo meglio Mr Holmes, indossa una barba lunga ed un naso finto

- "Ma come si è conciato?"- chiedo.

-"Sono sotto copertura Mrs Coen! E lo sarà anche lei. Non voglio correre il rischio che la riconoscano, per il futuro quindi, metta questa!"-Holmes mi ha appena messo tra le mani una parrucca dai capelli color ebano.

La metto.

-"Eh si, ha proprio ragione."-

-"Cosa? Mi fa essere ripetitiva Mr Holmes!"-

-"Sta meglio con i capelli corti. Si si, ha ragione lei."-

-"Allora cosa ha in mente di fare?"-

-"Per ora solo osservare. Faremo finta di essere marito e moglie insieme per una passeggiata romantica tra le vie di Londra, fino all’indirizzo del libretto, e daremo un'occhiata dentro."- mi esprime le sue congetture.

-"Bene."- rispondo anche se quel "romantica" non mi convince poi molto.

-"Vuole, gentilmente, prendere il mio braccio?"- metto il mio braccio sotto al suo e appoggio la mano. 

-"Mi scusi se non le dò il braccio destro, ma dopo il primo scontro con Moriarty, mi sono lesionato la spalla e duole ancora."-

-"Non c'è nessun problema. Il signor Watson non viene con noi?"-Parlando siamo usciti dalla casa e ci troviamo nella grande strada gremita di persone.

-"No.- continua Holmes- Il novello sposo per il momento non ha intenzione di essere coinvolto, ma fortunatamente posso contare su di lei."- annuisco rivolta a lui.

- “Mi racconti qualcosa di più su di lei."-

-"Cosa vuole sapere di preciso?"-

-"Ha sorelle?"- chiede.

Ecco la domanda che mi aspettavo.



Pov Holmes

Quella ragazza mi ricorda molto Irene. Si fida di me, eppure, mi conosce solamente da un giorno.

Questo mi porta a pensare che ha avuto problemi nella sua infanzia e in me vede una figura che le è sempre mancata.

Una ragazza sola, lasciata a se stessa, considerata troppo piccola per avere ruoli importanti all'interno di una famiglia importante. Il padre severo, la madre assente.

-"Holmes, non urti la sensibilità della ragazza."- ho appena esposto al mio amico le mie congetture su Vanessa Coen e lui, prontamente, comincia a farmi la predica

-"Se ha passato tutte queste cose, sicuramente non è una buona idea dirgliele in faccia"-

-"No, almeno per il momento. Devo sapere di più sulla ragazza! Inoltre non ha notato che è molto misteriosa?"-

-"Io ho notato solo una cosa Holmes, che le ricorda molto Irene Adler. Ma non è la stessa persona, solamente perchè si vestono similarmente e hanno lo stesso modo di approcciarsi non"-

-"Hanno lo stesso profumo...- interrompo Watson e proferisco flebilmente- ...quello che Irene prendeva in Francia, a Parigi."-

-"Moltissime donne useranno quel profumo in tutto il mondo!"-

-"Adesso mi scusi Watson! Ho un caso da risolvere, visto che lei non vuole aiutarmi, mi aiuterà quella splendida ragazza."-

-"Holmes, non faccia il bambino."-

-"Se fosse venuto lei con me, avrei detto quel splendido ragazzo!"- detto questo scendo le scale.

Subito la intravedo, immobile, davanti alla soglia della porta. 

Piange.

A cosa starà pensando, a sua madre, a suo padre, a sua sorella?

-"Allora è pronta?"-

-"Si, sono pronta!"-

-"Sta bene?"- asciuga frettolosamente la lacrima che le è scappata dagli occhi.Ci dirigiamo fuori e le chiedo quello che voglio sapere da quando è arrivata, qualcosa che mi interessa. Può cambiare tutte le mie teorie su questa strana ragazza.

-"Ha sorelle?"-



Pov Vanessa

-"Perchè me lo chiede?"- domando. 

-"Pura curiosità!"- stiamo camminando fianco a fianco, a braccetto, come una coppia di novelli sposi che si dilettano in una passeggiata tranquilla.

-"Comunque no, non c'è nessuna che sia degna di portare il nome di sorella."-

-"Capito Mrs Coen."-

Ho evaso nella risposta? Forse si, ma è come deve essere fatto.

-"Siamo a Trafalgar Square adesso."-

-"Si, Mrs Coen."-

-" Il 323 A non deve essere molto lontano da qui, precisamente, dovremmo girare a sinistra adesso."- Prendiamo la strada che porta alla nostra sinistra.

-"Non dovrebbe mancare tanto, ancora poche case."-

-"Si, ed eccola qui!"-

La casa è grigia, smorta. Nemmeno un filo di vita attorno. L'erba è giallastra, secca, pietosa, le finestre sono chiuse, ma la porta è aperta, spalancata.

-"Pensa che ci sia qualcuno dentro?"- 

-"No, penso sia un avvertimento."-

-"Un avvertimento? Non la capisco Mr Holmes."-

-"Sente la canzone?"-

-"Si, è ‘Die Forelle’ di Schubert, se non sbaglio."-

-"Esattamente! Questa canzone, mi è stata d'avvertimento già la prima volta che ho incontrato il professore all'università, dopo una lezione. La trota, tradotto nella nostra lingua. Parla di un pescatore e di un pesce che viene pescato, ovviamente."-

-"Chi dei due è stata 'la trota'?"- chiedo, afferrando al volo la metafora.

-"Pensavo lui, ma adesso mi rendo conto che nessuno dei due è stato ‘la trota’."-

-"Questa è la prova che è vivo!"-

-"Si e inoltre sa dove ci troviamo, quindi è meglio tenere un profilo basso."-

-"Che cosa facciamo?"-

-"Per adesso, torniamo a casa e riflettiamo su come agire, ma deve esserci qualcosa che mi sfugge."-


Siamo tornati a casa. Mrs Hudson, mi raggela ad ogni sguardo che le rivolgo.

 Insomma, non ho combinato niente di male, quindi non ho motivo di sentirmi in torto.

Busso alla porta della stanza di Holmes, e la schiudo leggermente.

-"Chiedo il permesso di accedere alla sua reggia Mr Holmes."-

-"Permesso accordato."- entro per la seconda volta in quella camera polverosa e disastrata. Ovunque vi sono documenti sparsi, il tavolo sembra invisibile per i cumuli di libri che vi sono poggiati sopra, sembra che si sorreggano da soli, come sostenuti da fili invisibili.

Il pavimento è quasi scomparso, a parte per le poche macchie rosse, indizio inequivocabile che il pavimento esiste. Le tende, scure come la pece, celano le finestre  e non fanno trasparire nemmeno un raggio di sole.Le poltrone sono occupate entrambe da Holmes. Poggia il corpo su una e i piedi su un'altra. Le braccia congiunte sopra la fronte, dove ricade qualche ciocca dissidente. E' perfetto. 

-"Mi osserva Mrs Coen?"-

-"Si, e osservo anche la confusione e il disordine dentro questa stanza. Da quanto tempo non apre le finestre? Ieri era buio e non me ne sono resa conto, ma qui dentro c'è la polvere anche nell'aria!"-

Mi avvio con passi sicuri verso la finestra.

-"No, no aspetti!"- scosto le tende-Vuole accecarmi? -  e apro le finestre. Finalmente dell'aria fresca e un po’ di luce entrano nel tetro della camera- E ghiacciarmi?"-

-"Oh, andiamo Mr Holmes, solo pochi minuti, per sostituire un po’ l'aria!"-Mi volto ed esco dalla stanza alla ricerca di un panno per pulire.


Pov Holmes 

Il mio occhio investigatore si poggia su un oggetto che, è appena scivolato dalla tasca di Mrs Coen.

Mi alzo e balzo su quell’oggetto. Lo raccolgo, è un fazzoletto, con sopra incisa una A.

Lo stesso identico fazzoletto che porta Irene. 

La A rossa, il pregiato tessuto bianco, immacolato. Il profumo parigino sopra di esso inebria i miei sensi, anche se la proprietaria non è la stessa, ma l'effetto, se può esserlo, è più potente.

Perchè lei possiede questo fazzoletto? Sento dei passi davanti alla porta della camera.

-"Holmes, ha deciso di intraprendere la carriera di casalinga?"-

-"Non è il momento di scherzare Watson!"- lo ammonisco-Guardi cosa è appena scivolato dalla tasca di Mrs Coen.- dò il fazzoletto al mio compagno Watson- Adesso cosa mi dice?"-

-"E' lo stemma degli Adler."- Watson è incredulo  davanti a quel pezzo di stoffa.

-"Watson è qui."- prendo frettolosamente il fazzoletto dalle mani di Watson e lo metto in tasca, la ragazza mi guarda e riprende

-"Mi aiuti."- dice passandomi un panno.

-"La mia stanza è perfetta come è! Tutto si trova nel posto adeguato, quindi non tocchi niente."-

-"Va bene, va bene, non c'è bisogno di alterarsi."-Nascondo più in basso il fazzoletto nella mia tasca. 

 

Angolo Autrice


Grazie mille a chi ha letto la storia e a chi ha recensito. Un grazie particolare alla mia Beta IstillRemember! 

Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia e che dopo averlo letto investighiate un pò come farebbe Holmes! Sono contenta che il secondo capitolo sia stato apprezzato di più!

Bene ditemi che ne pensate 


xoxo flower_moon

 

  
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