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Autore: ssimplesong    08/01/2012    8 recensioni
Sospiro spostando lo sguardo su quelle scale, mi guarda preoccupata. -che succede Charlie?- la guardo e scuoto la testa.-lo vedrai Leena, lo vedrai-
Genere: Commedia, Erotico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Charls stiamo arrivando cazzo!-  mi girai verso quella stupida che aveva appena
parlato, o meglio... urlato - Sì Leena, contieniti però, siamo in aereo, ti hanno sentita
tutti. - 
Non potevo credere che io, Charlotte Bennet, e la mia migliore amica, Yaileena
Moore, eravamo riuscite nel nostro intento. Andare via da Canberra. Si okay,
bellissima città bla bla bla, ma ogni cosa si fa per un motivo. Noi... beh... stavamo
per atterrare a niente di meno che LONDRA. Che sogno gente.
Ore 13.45, abbiamo preso i nostri bagagli (che erano due borse) e adesso sediamo
su un tavolino del bar dell'Heathrow airport. Leena guarda tutti i ragazzi che
passano e aveva attaccato bottone con un tipo niente male, ma sembrava poco
affidabile. Improvvisamente vedo la chioma bionda di Leena davanti ai miei occhi
la sento urlare –Alzati Charlotte, prendi le borse, corri!-
Mi affretto a prendere le borse e la seguo 'fermati, aspetta! dove stai andando?-
non la vedo più. Mi fermo. Guardo l'uscita: ha fermato un taxi. Adesso ho capito
perchè mi ha fatto correre in questo modo. La raggiungo e saliamo sperando che il
taxista non ci faccia pagare tantissimo, potrebbero finirci i soldi da un momento
all'altro. 
Dopo mezz'oretta ci ha portate in un quartiere lontano dal centro. Non ho idea di
dove io sia in questo momento. Fortunatamente ci rimangono ancora tanti soldini in
tasca. Il tempo non è molto soleggiato, ma Londra è sempre così, devo abituarmi.
Vedo Leena che sospira con gli occhi chiusi -senti? questo è il profumo della
Felicità-  la guardo divertita e ridendo le dico -cosa stai dicendo?-
lei senza rispondere mi prende sottobraccio e mi tira verso le case -allora: tu bussi
alle porte, io faccio lo stesso. Chiamami appena uno che non sembra un maniaco o
una vecchietta ti da ospitalità, io farò lo stesso. Mi raccomando, sorridi. Se vedi che
sta per allungare le mani scappa. Buona fortuna.- e mi lascia lì, sola. beh quello che
mi consola è che anche lei comunque sta camminando in un posto sconosciuto da
sola. Vediamo che ne esce fuori...
  Primo tentativo. Busso alla porta. Ha aperto. Faccio un sorriso smagliante "salve
  signora. Non è che p-" prima che potessi finire la frase mi ha sbattuto la porta in 
  faccia. C'era da aspettarselo effettivamente. Provo qualche altra volta, ma qui sono
  tutti dei vecchii stoliti che vogliono picchiarmi oppure che non mi ascoltano
  neppure.
  Mi guardo in giro alla ricerca di un qualche segno, gonfio le mie guance per poi 
  sbuffare, continuo a guardarmi intorno, poi noto un piccolo vialetto pieno di piccole 
  villette bianche. Bingo, ci siamo.
   Aggiusto il mio zaino sulla spalla per poi dirigermi verso una villetta. Apro il cancelletto sicura e busso al campanello, alzo gli occhi al cielo e decido di sedermi su un gradino. Mi siedo, porto le mie mani alle tempie e inizio a massaggiarle chiudendo gli occhi, ma dove mi sono cacciata? Sento la porta aprirsi, mi alzo di scatto con gli occhi chiusi, mi giro ed esclamo guardando da un’altra parte –ah ma faccia con comodo eh-  -scusami, ma sai com’è, è domenica, mi sveglio abbastanza tardi , non sono interessato a nessun tipo di biscotti e cose del genere- 
sento una voce maschile, sembra un ragazzo. Sposto il mio sguardo su di lui per poi rimanere a bocca aperta. Ma che cazzo…? Con tutti i ragazzi di questo mondo, proprio lui doveva capitarmi? Fantastico.
Mi passa una mano davanti gli occhi per poi esclamare –oh fantastico, è una fan. Senti ti faccio un autografo?una foto? Ti offro da bere? Ma ti prego, non dire a nessuno questo indirizzo, ti pago, se vuoi ti pago, sono disposto a pagarti!-
Lo guardo alzando un sopracciglio per poi aprire la bocca e scoppiare in una fragorosa risata. Aveva veramente pensato che io fossi una sua fan? 
-senti, non mi interessano i tuoi soldi o tantomeno il tuo autografo- dissi continuando a guardare un punto inesistente –sono qui con un’amica, non mi va di raccontarti la storia della mia vita, ti chiedo solo una cosa, ospitaci fin quando non troveremo un lavoro e una casa- sposto il mio sguardo sui suoi occhi e lo fisso aspettando una sua risposta, si gratta la nuca per poi dire –altrimenti?- mi sorride con uno sguardo furbo.
Alzo gli occhi al cielo –altrimenti questo indirizzo finisce immediatamente su internet- lo guardo sperando in un si. Sbuffa e si sposta da davanti la porta e invitandomi ad entrare. –ma non eri con una tua amica?- 
Prendo il mio blackberry dalla tasca per poi mandare un veloce sms alla Leena, alzo gli occhi al cielo sforzando un sorriso. 
-Senti…coso, non mi stai per niente simpatico, né tu e neanche quei quattro tuoi amichetti tanto stretti che ti ritrovi, ma dato che da oggi condivideremo anche il gabinetto- sospiro per poi allungare una mano verso di lui –sono Charlotte, per gli amici Charlie- scoppia a ridere per poi rispondermi passandosi una mano tra quei capelli che tutti dicevano fossero ricci –bene Charlie, io sono Harry-  lo guardo per poi scoppiare a ridere, mi guarda confuso –ho detto Charlie per gli amici e beh, tu non sei mio amico- arricio il naso spostando il mio sguardo sul corpo, faccio una faccia disgustata per poi indicare i suoi boxer –ehm senti, potresti evitare di andare conciato così per casa?grazie- sospira per poi scomparire salendo delle scale. 
Poggio lo zaino sul pavimento e mi dirigo fuori dalla porta, aspettando Leena.
La vedo, corre sorridendo per poi gettarmi le braccia al collo, rido. Non sa ancora cosa le aspetta.
-Charlie, non sai cosa mi è successo!- la guardo sorridendo. –oh beh, tu non sai cosa è successo a me invece, anzi a noi.- mi guarda confusa scuotendo la testa.
-prima io- annuisco aspettando che inizi a parlare.
-Ho suonato ad una porta, no? Ecco, mi ha aperto un vecchietto, ho iniziato a raccontargli tutto, dalla lite con i tuoi all’arrivo qua, mi ha guardato sorridendo, e poi sai cosa ha fatto? Lo sai? Eh?- la guardai impaurita per la sua risposta e feci di no con la testa. –mi ha dato questa!NO DICO, MI HA DATO UNA MONETA, UNA FOTTUTA MONETINA? MA COSA DEVO FARCI IO? ME LA DEVO FICCARE IN CULO?- disse prendendo una moneta e alzandola verso il cielo, scoppio a ridere guardandola.
Sospiro spostando lo sguardo su quelle scale, mi guarda preoccupata. 
-che succede charlie?- la guardo e scuoto la testa.
-lo vedrai leena, lo vedrai- sussurro mordendomi il labbro.
-charlie?è un maniaco?no perché se lo è, scappiamo, adesso, adesso che non ci vede! Dai andiamo via!- la guardo per poi scoppiare a ridere.
-leena ti vedi troppi film- annuisce spostando il suo sguardo sulle scale, seguo il suo sguardo, notando che mr. Riccioli d’oro stava scendendo da lì, mi fissa sconvolta  poi fissa di nuovo lui. Si sbatte una forte manata sulla fronte per poi urlare – ma cazzo charlie, proprio lui dovevi scegliere?ma con tutti i ragazzi che ci sono sulla faccia proprio sto tizio dovevi trovare?- la guardo per poi sospirare.
-ma si può sapere che diamine vi ho fatto?- dice allargando le braccia.
Lo guarda per poi avvicinarsi a lui. Oh no, non ora Leena, non farti prendere i tuoi scatti proprio adesso. Mi avvicino a leena prendendola per un braccio.
-dai leena, non fare così, anche a me sta sul cazzo, ma come vedi lui è stato così gentile da ospitarci- sento harry scoppiare in una risata, mi giro e lo fulmino con lo sguardo. –cazzo ti ridi?- -no è che, hai detto che ti ho ospitato, ma in realtà tu mi hai minacciato- lo guardo per poi spostare il mio sguardo su leena. –è solo per qualche settimana, dobbiamo trovare un lavoro e poi una casa, così da poterci pagare l’affitto da soli, senza bisogno di nessun aiuto- lei annuisce e porge la mano a quella di harry sospirando. –sono Yaileena, per gli amici Leena, e no tu non puoi chiamarmi Leena- dice con un sguardo pieno di disprezzo. –sono harry- dice stringendo la mano della mia migliore amica. Ci guarda per poi illuminare il suo volto con uno stupido sorriso. 
-allora, bene, vi accompagno nelle vostre stanze così potete posare le vostre valigie, cioè i vostri zaini- lo guardo alzando un sopracciglio e sbuffo. –ti seguiamo, vai avanti tu- ci guarda annuendo e inizia a salire le scale. Lo seguiamo, si ferma davanti una porta infondo al corridoio, deduco che sia la nostra camera. –c’è solo una camera degli ospiti, dovrete dividerla, spero non sia un problema- lo guardo per poi scoppiare in una risata di cuore. –scherzi?un problema?molto meglio così- guadai leena, e la vidi annuire mentre si guardava in giro. Entriamo nella stanza, le pareti sono dipinte di un arancio chiaro, è rilassante quel colore, il letto è ad una piazza e mezzo, possiamo benissimo dormire insieme poi il resto è molto simile a tutte le camere da letto. –bene, ragazze io scendo un attimo giù a fare una chiamata- annuimmo per poi gettare i nostri zaini per terra. –Charlie, scendo un attimo giù in cucina, ho bisogno di un po’ d’acqua- annuisco per poi lasciarmi cadere sul letto chiuendo gli occhi. Sospiro. Dopo dieci minuti, quella frana della mia migliore amica si catapulta in camera facendomi sobbalzare. La guardo con sguardo confuso(che gioco di parole<3) scoppiando poi a ridere mentre cerca di dirmi qualcosa.
-calma, leena, respira, siediti accanto a me e dimmi tutto- la guardo poggiando una mano sul materasso del letto, fa come le dico e prende un grande respiro. Sorrido guardandola, aspettando la sua notizia.
-ero giù, in cucina, prendo il bicchiere d’acqua, sto per salire, quando sento harry chiamare un certo louis e dire, oh andiamo charlie anche tu avresti ascoltato se fossi stata al posto mio- dice, notando il mio sguardo di rimprovero(?) –comunque, mi fermo e sento dire ‘ehi amico, torna subito a casa, non mi fotte delle tue carote, torna a casa, ci sono due bellissime sventole sexy a casa nostra che chiedono l’ospitalità, una mora e una bionda, rispettivamente Charlotte e Yaileena, Charlotte è la mora, carina, tanto, un corpo da paura, occhi verdi e grandi e labbra carnose, Yaileena è più per te amico, bionda, capelli lunghi, alta, anche lei un corpo da paura amico torna subito, ci divertiremo vedrai, ah la mora è mia.- la guardo con gli occhi fuori dalle orbite per poi scoppiare a ridere. –sì, certo si divertiranno- guardai seria Leena e sorrisi. –leena, non dobbiamo cascare nelle loro trappole, ci stai?- annuisce scoppiando anche lei una risata.

-Charls stiamo arrivando cazzo!-  mi girai verso quella stupida che aveva appena parlato, o meglio... urlato - Sì Leena, contieniti però, siamo in aereo, ti hanno sentita tutti. - Non potevo credere che io, Charlotte Bennet, e la mia migliore amica, Yaileena Moore, eravamo riuscite nel nostro intento: andare via da Canberra. Si okay,bellissima città bla bla bla, ma ogni cosa si fa per un motivo. Noi... beh... stavamo per atterrare a niente di meno che LONDRA. Che sogno gente.
Ore 13.45, abbiamo preso i nostri bagagli (che erano due borse) e adesso sediamo su un tavolino del bar dell'Heathrow airport. Leena guarda tutti i ragazzi che passano e aveva attaccato bottone con un tipo niente male, ma sembrava poco affidabile. Improvvisamente vedo la chioma bionda di Leena davanti ai miei occhi la sento urlare –alzati Charlotte, prendi le borse, corri!-Mi affretto a prendere le borse e la seguo -fermati, aspetta! dove stai andando?-non la vedo più. Mi fermo. Guardo l'uscita: ha fermato un taxi. Adesso ho capito perchè mi ha fatto correre in questo modo. La raggiungo e saliamo sperando che il taxista non ci faccia pagare tantissimo, potrebbero finirci i soldi da un momento all'altro. 
*** 
Dopo mezz'oretta ci ha portate in un quartiere lontano dal centro. Non ho idea di dove io sia in questo momento. Fortunatamente ci rimangono ancora tanti soldini in tasca. Il tempo non è molto soleggiato, ma Londra è sempre così, devo abituarmi.Vedo Leena che sospira con gli occhi chiusi - senti? Questo è il profumo della felicità!- la guardo divertita e ridendo le dico -cosa stai dicendo?-lei senza rispondere mi prende sottobraccio e mi tira verso le case -allora: tu bussi alle porte, io faccio lo stesso. Chiamami appena uno che non sembra un maniaco o una vecchietta ti da ospitalità, io farò lo stesso. Mi raccomando, sorridi. Se vedi che sta per allungare le mani scappa. Buona fortuna.- e mi lascia lì, sola. beh quello che mi consola è che anche lei comunque sta camminando in un posto sconosciuto da sola. Vediamo che ne esce fuori...  Primo tentativo. Busso alla porta. Ha aperto. Faccio un sorriso smagliante -salve  signora. Non è che p- - prima che potessi finire la frase mi ha sbattuto la porta in faccia. C'era da aspettarselo effettivamente. Provo qualche altra volta, ma qui sono tutti dei vecchi stoliti che vogliono picchiarmi oppure che non mi ascoltano proprio.  Mi guardo in giro alla ricerca di un qualche segno, gonfio le mie guance per poi sbuffare, continuo a guardarmi intorno, poi noto un piccolo vialetto pieno di piccole villette bianche. Bingo, ci siamo.  Aggiusto il mio zaino sulla spalla per poi dirigermi verso una villetta. Apro il cancelletto sicura e busso al campanello, alzo gli occhi al cielo e decido di sedermi su un gradino. Mi siedo, porto le mie mani alle tempie e inizio a massaggiarle chiudendo gli occhi. Ma dove mi sono cacciata? Sento la porta aprirsi, mi alzo di scatto con gli occhi chiusi, mi giro ed esclamo guardando da un’altra parte –ah ma faccia con comodo eh-  -scusami, ma sai com’è, è domenica, mi sveglio abbastanza tardi , non sono interessato a nessun tipo di biscotti e cose del genere- sento una voce maschile, sembra un ragazzo. Sposto il mio sguardo su di lui per poi rimanere a bocca aperta. Ma che cazzo…? Con tutti i ragazzi di questo mondo, proprio lui doveva capitarmi? Fantastico.Mi passa una mano davanti gli occhi per poi esclamare –oh fantastico, è una fan. Senti ti faccio un autografo?una foto? Ti offro da bere? Ma ti prego, non dire a nessuno questo indirizzo, ti pago, se vuoi ti pago, sono disposto a pagarti!-Lo guardo alzando un sopracciglio per poi aprire la bocca e scoppiare in una fragorosa risata. Aveva veramente pensato che io fossi una sua fan? -senti, non mi interessano i tuoi soldi o tantomeno il tuo autografo- dissi continuando a guardare un punto inesistente –sono qui con un’amica, non mi va di raccontarti la storia della mia vita, ti chiedo solo una cosa, ospitarci fin quando non troveremo un lavoro e una casa- sposto il mio sguardo sui suoi occhi e lo fisso aspettando una sua risposta, si gratta la nuca per poi dire –altrimenti?- mi sorride con uno sguardo furbo.Alzo gli occhi al cielo –altrimenti questo indirizzo finisce immediatamente su internet- lo guardo sperando in un si. Sbuffa e si sposta da davanti la porta e invitandomi ad entrare. –ma non eri con una tua amica?- Prendo il mio Blackberry dalla tasca per poi mandare un veloce sms alla Leena, alzo gli occhi al cielo sforzando un sorriso. -Senti…coso, non mi stai per niente simpatico, né tu e neanche quei quattro tuoi amichetti tanto stretti che ti ritrovi, ma dato che da oggi condivideremo anche il gabinetto- sospiro per poi allungare una mano verso di lui –sono Charlotte, per gli amici Charlie- scoppia a ridere per poi rispondermi passandosi una mano tra quei capelli che tutti dicevano fossero ricci –bene Charlie, io sono Harry-  lo guardo per poi scoppiare a ridere, mi guarda confuso –ho detto Charlie per gli amici e beh, tu non sei mio amico- arriccio il naso spostando il mio sguardo sul corpo, faccio una faccia disgustata per poi indicare i suoi boxer –ehm senti, potresti evitare di andare conciato così per casa?grazie- sospira per poi scomparire salendo delle scale. Poggio lo zaino sul pavimento e mi dirigo fuori dalla porta, aspettando Leena.La vedo, corre sorridendo per poi gettarmi le braccia al collo, rido. Non sa ancora cosa le aspetta.-Charlie, non sai cosa mi è successo!- la guardo sorridendo. –oh beh, tu non sai cosa è successo a me invece, anzi a noi.- mi guarda confusa scuotendo la testa.-prima io- annuisco aspettando che inizi a parlare.-Ho suonato ad una porta, no? Ecco, mi ha aperto un vecchietto, ho iniziato a raccontargli tutto, dalla lite con i tuoi all’arrivo qua, mi ha guardato sorridendo, e poi sai cosa ha fatto? Lo sai? Eh?- la guardai impaurita per la sua risposta e feci di no con la testa. –mi ha dato questa!NO DICO, MI HA DATO UNA MONETA, UNA FOTTUTA MONETINA? MA COSA DEVO FARCI IO? ME LA DEVO FICCARE IN CULO?- disse prendendo una moneta e alzandola verso il cielo, scoppio a ridere guardandola.Sospiro spostando lo sguardo su quelle scale, mi guarda preoccupata. -che succede Charlie?- la guardo e scuoto la testa.-lo vedrai Leena, lo vedrai- sussurro mordendomi il labbro.-Charlie?è un maniaco?no perché se lo è, scappiamo, adesso, adesso che non ci vede! Dai andiamo via!- la guardo per poi scoppiare a ridere.-Leena ti vedi troppi film- annuisce spostando il suo sguardo sulle scale, seguo il suo sguardo, notando che mr. Riccioli d’oro stava scendendo da lì, mi fissa sconvolta poi fissa di nuovo lui. Si sbatte una forte manata sulla fronte per poi urlare – ma cazzo charlie, proprio lui dovevi scegliere?ma con tutti i ragazzi che ci sono sulla faccia proprio sto tizio dovevi trovare?- la guardo per poi sospirare.-ma si può sapere che diamine vi ho fatto?- dice allargando le braccia. Lo guarda per poi avvicinarsi a lui. Oh no, non ora Leena, non farti prendere i tuoi scatti proprio adesso. Mi avvicino a Leena prendendola per un braccio.-dai Leena, non fare così, anche a me sta sul cazzo, ma come vedi lui è stato così gentile da ospitarci- sento harry scoppiare in una risata, mi giro e lo fulmino con lo sguardo. –cazzo ti ridi?- -no è che, hai detto che ti ho ospitato, ma in realtà tu mi hai minacciato- lo guardo per poi spostare il mio sguardo su Leena. –è solo per qualche settimana, dobbiamo trovare un lavoro e poi una casa, così da poterci pagare l’affitto da soli, senza bisogno di nessun aiuto- lei annuisce e porge la mano a quella di harry sospirando. –sono Yaileena, per gli amici Leena, e no tu non puoi chiamarmi Leena- dice con un sguardo pieno di disprezzo. –sono Harry- dice stringendo la mano della mia migliore amica. Ci guarda per poi illuminare il suo volto con uno stupido sorriso. -allora, bene, vi accompagno nelle vostre stanze così potete posare le vostre valigie, cioè i vostri zaini- lo guardo alzando un sopracciglio e sbuffo. –ti seguiamo, vai avanti tu- ci guarda annuendo e inizia a salire le scale. Lo seguiamo, si ferma davanti una porta infondo al corridoio, deduco che sia la nostra camera. –c’è solo una camera degli ospiti, dovrete dividerla, spero non sia un problema- lo guardo per poi scoppiare in una risata di cuore. –scherzi?un problema?molto meglio così- guadai Leena, e la vidi annuire mentre si guardava in giro. Entriamo nella stanza, le pareti sono dipinte di un arancio chiaro, è rilassante quel colore, il letto è ad una piazza e mezzo, possiamo benissimo dormire insieme poi il resto è molto simile a tutte le camere da letto. –bene, ragazze io scendo un attimo giù a fare una chiamata- annuimmo per poi gettare i nostri zaini per terra. –Charlie, scendo un attimo giù in cucina, ho bisogno di un po’ d’acqua- annuisco per poi lasciarmi cadere sul letto chiuendo gli occhi. Sospiro. Dopo dieci minuti, quella frana della mia migliore amica si catapulta in camera facendomi sobbalzare. La guardo con sguardo confuso (che gioco di parole) scoppiando poi a ridere mentre cerca di dirmi qualcosa.-calma, leena, respira, siediti accanto a me e dimmi tutto- la guardo poggiando una mano sul materasso del letto, fa come le dico e prende un grande respiro. Sorrido guardandola, aspettando la sua notizia.-ero giù, in cucina, prendo il bicchiere d’acqua, sto per salire, quando sento harry chiamare un certo louis e dire...- nota il mio sguardo di rimprovero- oh andiamo Charlie anche tu avresti ascoltato se fossi stata al posto mio- annuisco lievemente e la incito a continuare –comunque, mi fermo e sento dire 'ehi amico, torna subito a casa, non mi fotte delle tue carote, torna a casa, ci sono due bellissime sventole sexy a casa nostra che chiedono l’ospitalità, una mora e una bionda, rispettivamente Charlotte e Yaileena, Charlotte è la mora, carina, tanto, un corpo da paura, occhi verdi e grandi e labbra carnose, Yaileena è più per te amico, bionda, capelli lunghi, alta, anche lei un corpo da paura amico torna subito, ci divertiremo vedrai, ah la mora è mia.'- la guardo con gli occhi fuori dalle orbite per poi scoppiare a ridere. –sì, certo si divertiranno- guardai seria Leena e sorrisi. –Leena, non dobbiamo cascare nelle loro trappole, ci stai?- annuisce scoppiando anche lei una risata.

  
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