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Autore: _imtheFIRE    08/01/2012    2 recensioni
Valeria, sedicenne che odia la sua vita monotona, italiana, vive a Londra da sette anni. Il suo miglior amico, Zayn, sta per fare un passo importante ed ha bisogno di lei, a tutti i costi. Questo cambierà tutto, Valeria riuscirà in seguito ad amare la vita.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Valeria
 
- Ok basta, troppo sdolcinati. Gli dissi non riuscendolo neanche a guardare negli occhi dall’imbarazzo.
Sì, quella frase mi aveva imbarazzato ma era sincera, forse era la più sincera che gli avessi da quando lo conoscevo. Era un bene immenso quello che provavo per lui e quella situazione era il momento esatto per dirglielo. Una cosa però mi fece rimanere abbastanza delusa. Il fatto che lui non avesse ricambiato con un ‘ti voglio bene anche io’ mi aveva spiazzata. Forse era anche per questo che ero imbarazzata. E se avessi sbagliato momento? E se Zayn non provava lo stesso bene che provavo io per lui? Una cosa però mi rassicurava. Zayn era solito a nascondere le sue emozioni, non avevo ancora capito il perché, ma era il suo carattere.
Comunque sia mi staccai da lui, mi asciugai la lacrima che avevo versato due secondi prima e mi aggiustai i capelli che si erano arruffati per via del suo abbraccio. Dopo essermi ricomposta, Zayn mi diede un ultimo bacio sulla fronte. In quell’istante così minuscolo chiusi gli occhi aspettando la fatidica frase. Quest’ultima non arrivò. Gli feci un sorrisetto per farlo contento e mi voltai verso sua sorella, la quale era molto gentile nei miei confronti perché l’aiutavo sempre nei suoi piccoli problemi di cuore. Waliyha Malik. Non riuscivo mai a pronunciare quel nome per bene. Ogni volta che la chiamavo lei cercava di correggermi e io ridevo sempre imbarazzata, che figura ci facevo! Così decise un giorno di farsi chiamare semplicemente Wali. Passai a dare gli auguri a mia mamma che, come al solito, si era emozionata. L’abbracciai e le diedi un bacio sulla guancia umida, lei fece lo stesso. Poi mi sussurrò nell’orecchio qualcosa.

- Ho visto come ti ha afferrata per abbracciarti. Sappi che qualsiasi scelta tu faccia e in questa è coinvolto anche Zayn, io l’approvo. Mi fido tanto di quel ragazzo e poi è anche molto carino.
Quest’ultima frase la disse toccandomi ripetutamente col gomito il che era molto più di imbarazzante. Non sapevo cosa rispondere così feci solo cenno di sì con la testa e finsi un altro sorriso. Diedi gli auguri a tutte le persone che erano nella nostra casa quella sera, poi uscimmo fuori la terrazza a sparare i botti che avevamo comprato. O meglio, loro sparavano i botti, io mi limitai ad applaudire ai primi due o tre e poi entrai dentro e salii in camera mia. Se vi state chiedendo se ero una depressa psicopatica e senza emozioni, la risposta è NO! Semplicemente continuavo a pensare alle parole che Zayn avrebbe potuto dirmi quando io gli avevo espresso tutto il mio bene. Così mi stesi sul letto. Pensai di leggere, ma realizzai subito dopo che avevo dimenticato il libro sul divano al piano terra. Così mi passò anche la voglia di leggere.
Mi alzai dal letto e mi sedetti sulla sedia. E tanto per cambiare aprii la mia pagina di twitter.
Non pubblicai nessun tweet del tipo: “ auguri e felice anno nuovo a tutti ” non mi andava di farlo.
In quel momento non mi andava proprio di fare niente. Aprii le menzioni e trovai quella di 
Nate, un mio amico di classe che si ritrovava al mio stesso anno perché era stato bocciato. Aveva diciassette anni, era biondo e aveva gli occhi castani.
Era un ragazzo simpatico e gli piaceva praticare Surf. Mi aveva invitato con lui a vedere il Big Ben in tutto il suo splendore la notte di capodanno. Quella sì che era una cosa abbastanza interessante, così gli risposi e mi andai a vestire. Scesi giù.
Zayn e mio padre stavano giocando a carte.
Sua sorella stava sparando ancora alcuni botti con sua zia e mia mamma stava lavando i piatti. Le andai vicino e le chiesi il permesso.
Mia mamma conosceva Nate e a suo parere se la tirava un po’ troppo. Ovviamente il suo consenso non arrivò. Così pensai alle parole che mi aveva detto prima e le dissi che veniva anche Zayn con me e quindi doveva stare tranquilla. Ebbi il suo consenso. Andai da Zayn.
Mi fermai dietro la sua sedia e mi abbassai su di lui fino ad arrivare guancia e guancia.
Lui era impegnato a decidere quale carta buttare sul tavolo ma io decisi comunque di chiedergli se voleva venire con me, ovviamente non gli avrei detto che veniva anche Nate.

- Ehmm…
- Che c’è?
- Niente. Mi stavo chiedendo se volevi venire con me sotto il Big Ben.
- Se mi dai un bacio no, se me ne dai due sì.

Accennò un sorriso.  
Gli diedi uno, due, tre, quattro baci. Così aspettai paziente la risposta.
- Bene, affare fatto!
Si alzò dalla sedia, si mise il berretto di lana, si guardò dallo specchio e uscimmo fuori dalla porta di casa. Arrivammo in meno di venti minuti. C’era una folla pazzesca, intanto io cercavo con gli occhi di trovare Nate, Zayn mi teneva la mano per non perdermi. Ad un tratto si accorse che ero strana e che stavo cercando qualcuno e perciò decise di attirare la mia attenzione facendo passare il suo lungo braccio sinistro sotto i miei capelli.
Avvicinò la sua testa alla mia e mi indicava alcuni fuochi che più gli piacevano. Guardammo quel meraviglioso panorama per circa sei minuti. Poi una melodia. Non so da dove provenisse ma era una melodia al pianoforte messa appositamente per far emozionare tutte le persone che c’erano lì in quel momento.
La situazione stavolta colpì di più Zayn, dato che io ero indaffarata a cercare Nate. Ecco che lo vidi e gli feci cenno con la mano di venire vicino a noi.
Zayn non aveva visto perché incantato dai fuochi d’artificio.
Stavo per dirgli che si stava avvicinando un mio amico anche se sapevo che non gli avrebbe fatto piacere, perché l'avevo portato qui con l'inganno. Mentre Nate si faceva spazio tra la folla per raggiungermi, Zayn si voltò verso di me. Lo guardai negli occhi. Quei grandi occhi tenebrosi mi stavano fissando, erano lucidi. Appoggiò la fronte alla mia col sorriso stampato in faccia.

- Grazie!
- Cosa?
- Grazie di esistere! Mi hai invitato qui, solo io e te ed è stato un bellissimo gesto. Ho capito che sei la persona più speciale che io abbia mai potuto incontrare. Ora sono io a chiederti di non abbandonarmi mai, di restare sempre mia amica. E sì cazzo, 
TI VOGLIO BENE ANCH’IO.




ANGOLO AUTRICE:
Ciao bellissima! x
Grazie mille per aver letto il capitolo, se vuoi darmi qualche consiglio per migliorare lascia una recensione, sono pronta ad accettare tutte le critiche, sia belle che brutte, ovvio.
Se volete che vi aggiorni io sui nuovi capitoli, nella recensione includete anche il vostro nickname di twittaaahh (?)
vi seguirò, però voi seguitemi indietro u.u io sono: ( @xfallintomyarms )
ssscccciiiiaooo belle :') ♥♥ 

  
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