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Autore: Shade Owl    08/01/2012    2 recensioni
Altri sei mesi sono ormai passati dal giorno in cui Timothy Anderson ha scelto di mantenere i propri poteri demoniaci. Ora però le cose sembrano farsi di nuovo complicate, e ancora una volta l'Alleanza delle Ombre è coinvolta. Un nuovo potere, dormiente da millenni, si è improvvisamente ridestato. La battaglia finale con l'Alleanza sembra imminente. Ma è davvero così, o siamo solo all'inizio di qualcosa di più grande?
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sangue di demone'
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Poco più tardi si riunirono tutti nel salotto della casa, e seguendo le istruzioni di Timmi formarono un cerchio, tenendosi per mano.
Forse, rifletté Miley il metodo usato da Devon per raggiungere l’Alleanza delle Ombre valeva anche per raggiungere il Sommo Concilio. Stava notando sempre più somiglianze tra i due schieramenti.
- Tenetevi forte.- disse Timmi, distogliendo Miley dai suoi pensieri vorticanti - Se mollate, poi mi toccherà spiegare come mai somigliate a strisce pedonali.-
- Piantala!- esclamò Alis - Mi mette i brividi quel paragone, lo sai anche tu!-
Timmi ridacchiò.
- Odi sempre il volo, eh?-
- Non quanto odio le tue spiritosaggini.- rispose cupa.
Lui fece un sorrisetto, ma non disse niente.
- Allora, chi apre la strada?- chiese invece.
- Faccio io.- disse Xander, al fianco di Devon.
Poco dopo, un cono di luce scese su di loro, avvolgendoli completamente, e si sentirono sollevare verso l’alto, diretti alla fonte di tale luminosità. Il passaggio, a differenza di quello che avevano usato per raggiungere l’Alleanza delle Ombre, non fu per niente traumatico per Miley: appena riemerse dalla pozza lucente si sentì incredibilmente serena e tranquilla, come se avesse lasciato ogni preoccupazione di sotto, in casa Addley.
Poi però la luce si spense e tornò a sentire la paura e il nervosismo per tutta quella storia.
Si trovavano in un’ampia stanza candida, che sembrava essere fatta di luce solida, piena di divanetti e poltroncine immacolate, simile ad una sala d’attesa. In quel momento c’erano pochissime persone, apparentemente intente ad aspettare qualcosa o qualcuno. Nessuno rivolse più di un’occhiata rapida al gruppo (Miley notò che, non appena si accorgevano di Timmi, abbassavano in fretta gli occhi). Poco lontano, alla sua sinistra, si apriva una grande porta di bronzo borchiato, e dalla parte opposta ce n’era una d’oro. Tutto intorno si vedevano numerosi corridoi che si perdevano nell’edificio.
- Siamo nell’atrio.- osservò Jo - Che cavolo di mira hai, amico?-
- Migliore della tua, se non ricordo male.- sbuffò lui - Se siamo qui è perché di là sono in riunione.-
- Finitela.- intimò loro Timmi - Ora bussiamo e vediamo chi c’è dentro.-
- Dove si va dalle altre parti?- chiese Devon.
Jo gli scoccò un’occhiataccia.
- E lo dovremmo dire ad un Emissa…- si interruppe perché Alis gli menò uno scappellotto.
- In giro per il castello.- rispose Timmi - La porta d’oro si apre sulla sala riunioni. Quella di bronzo porta fuori, ovunque vogliamo andare.-
- Perché glielo hai detto?- sbuffò Jo - Lui è un…- altro scappellotto, da parte di Alis.
- Scusatelo…- disse il mezzodemone, rivolgendosi ai due ragazzi - Il poveretto ha subito una lobotomia da piccolo.- si rivolse a Jo, abbassando la voce ed assumendo un aria un po’ truce. Il ragazzo parve rimpicciolirsi - Se le ragazze non fossero state chiare, ti faccio presente che non siamo soli, qui dentro, e preferirei evitare che altri sappiano chi è Devon… già Skin l’avrebbe linciato, immaginati il resto del Sommo Concilio, accidenti a te!-
Lui annuì lentamente, chiaramente incapace di ribattere, e Timmi sbuffò, dandogli una breve pacca sulla spalla, come a dire che era tutto a posto purché non facesse più una cosa tanto sciocca. Alis ridacchiò e gli diede una leggera gomitata, mentre il mezzodemone si allontanava.
- Scemo.- lo prese in giro.
Lui la fulminò con lo sguardo, e la ragazza passò oltre. Mentre Jo borbottava inviperito, forse maledicendo tutti i suoi compagni di squadra, il gruppo si diresse alla porta d’oro, Timmi in testa; questi si voltò un momento, dicendo a Devon e Miley che stavano per essere presentati al Sommo Concilio, e che quindi avrebbero dovuto portare il giusto rispetto all’assemblea (almeno quanto ne avrebbe mostrato lui), o li avrebbe scuoiati di persona, poi bussò alla porta, che si aprì subito.
- … quindi dobbiamo chiedere a Marek.- stava dicendo qualcuno, un uomo dai capelli bianchi - Lui saprà come agire, nessuno ha più esperienza.-
- Sempre che non ti cacci via.- disse una donna, in tono leggermente scocciato - Ti ricordi com’era attaccato a certe regole, no?-
- Ha ragione lui, Elizabeth.- tagliò corto un’altra donna, munita di due grandi ali color bianco sporco, ripiegate sulla schiena - Abbiamo bisogno del suo consiglio. Ad ogni modo, proporrei di concentrarci su di loro.- aggiunse, indicando la porta da cui il gruppo stava entrando.
L’uomo dai capelli bianchi che si trovava proprio di fronte a lei si voltò e vide il gruppo entrare nella stanza.
- Ah, sì.- disse Daniel - Va bene, ci pensiamo io e Gabriele. Non è necessario che restiate tutti.-
L’intera assemblea fece cenni d’assenso, disse qualche parola di saluto o addirittura si piegò in brevi inchini rispettosi, poi sparirono tutti tranne l’arcangelo e Liz.
- Avevo detto “io e Gabriele”.- osservò Daniel, guardandola.
- Ed io ho detto “il giorno in cui mi darai ordini sarò morta, ragazzino”.- sbuffò lei, cercando di liberarsi dalla veste lunga che indossava.
Il Custode inarcò un sopracciglio.
- Io un ragazzino? Liz, ho due anni più di te.-
- Non rompere le scatole!- sbottò la strega, la voce soffocata dalla veste che le si era impigliata sopra la testa, e per quanto lei tirasse non riusciva a sfilarla.
Daniel sospirò e le voltò le spalle, imitato da Gabriele.
- Scusate per la patetica discussione.- disse, rivolgendosi a Miley e Devon - Fa così da quando non deve più battersi con noi Custodi…- e scosse lentamente la testa, apparentemente esausto - Allora, aggiornamenti?- chiese, guardando Timmi - Come mai ne porti sempre più del dovuto?- aggiunse, come ripensandoci.
- Oh, bhè, sai…- ridacchiò lui - Sono un tipo socievole.-
Raccontò al Custode ciò che era successo dopo che aveva raggiunto Skin, poi chiesero a Devon di parlare loro di ciò che era successo da quando Miley era con lui. Il ragazzo esitò un attimo prima di parlare, ma alla fine dovette scegliere di fidarsi, perché non si interruppe e non sembrò nascondere niente.
Raccontò quello che poteva, anche se le informazioni che diede non parvero avere, a giudicare dalle facce di Liz o di Timmi, un valore poi così rilevante. Daniel e Gabriele, dal canto loro, non lo fermarono né gli fecero domande che tradirono un’eventuale sfiducia nei suoi confronti: se temevano per la presenza di un Emissario nel castello, non lo diedero a vedere. Forse gli stavano dando il beneficio del dubbio.
Tuttavia, quando Devon ebbe terminato il breve resoconto lo avvertì che per un po’ lo avrebbero tenuto d’occhio, e che sarebbe dovuto rimanere con qualcuno del gruppo per tutto il tempo, così che lo sorvegliasse.
- Bene.- disse Daniel, quando ebbero tutti finito di parlare - D’accordo. C’è altro?-
- Sì, voglio una mano!- esclamò Liz, ancora impegnata con la sua tunica.
- Prova a sbottonarla.- le suggerì Gabriele - Quanto a voi, abbiamo delle notizie da darvi, e non vi piaceranno.-
- Che notizie?- sospirò Timmi, preparandosi alla bomba.
- La barriera magica.- disse Daniel.
- Che barriera?- chiese Jo, coprendosi la testa per evitare uno scappellotto che non venne. Quando si rese conto di non essere il solo all’oscuro di tutto, si rilassò - Che barriera?- ripeté, sollevato.
- Quella che separa i mondi.- rispose Daniel - Sta cedendo.-
- Cosa?!- esclamarono Timmi e Devon in coro.
- Purtroppo è così.- annuì cupamente Liz, finalmente liberatasi dalla veste - Si sta indebolendo, progressivamente e sempre più rapidamente. È cominciato quasi un anno fa, poco dopo l’ultima Convergenza, ma solo ora ce ne siamo resi conto, perché ogni tanto vengono avvistate delle crepe.-
- Ehm…- fece Jo - Scusate, ma continuo a non capire. Non verrò picchiato, vero?- chiese subito dopo.
Timmi sbuffò scocciato, ma Daniel ridacchiò.
- No, non verrai picchiato.- rispose - Vedi, i mondi… ovvero la Terra e tutti i regni della magia, come quello dove sorgono i Cancelli del Male o quello in cui abita Liz, sono separati dalla barriera magica che, molto tempo fa, venne generata per limitare i contatti tra magia e non magia, e questo lo dovresti sapere. Fino ad ora la barriera non ha mai avuto problemi, ma poco tempo fa abbiamo riscontrato segni di cedimento nella sua struttura, come se fosse diventata troppo vecchia. In questo modo, ci sono state le già citate crepe.-
- Crepe?- ripeté Xander - Volete dire che si aprono dei varchi?-
- Sì, ma di durata limitata e taglia ridotta, per fortuna.- disse Gabriele - Tuttavia diventano sempre più grandi, e durano più a lungo con il passare dei giorni. Non è ancora successo niente di irreparabile, per fortuna… la cosa peggiore, fino ad ora, è stata la imprevista traversata di un elfo spaesato in mezzo alla campagna della Germania. Nessuno l’ha notato, ma se dovesse risuccedere…- e trasse un profondo respiro fremente, le ali attraversate da un tremito.
- Avete idea del perché stia accadendo?- chiese Nadine.
- Forse qualcosa ci è venuto in mente.- disse il Custode dell'Eden. Si rivolse a Miley, con aria comprensiva - Non voglio incolparti di niente, perché non sei tu ad aver scelto di possedere il Talismano del Patto di Sangue, sia ben chiaro… ma ho paura che dipenda proprio da quello: temo che stia indebolendo la barriera magica.-
Lei sgranò gli occhi, senza capire bene cosa stesse dicendo quello strano uomo.
- Ehm…- disse - Io… mi dispiace, ma non capisco.-
- Vedi, come ho già spiegato, i mondi magici…- le disse lui, paziente - … sono separati tra loro e dalla terra da una potente barriera magica, formata molti millenni fa. Per tutto questo tempo, maghi e creature magiche sono rimaste isolate dagli uomini e le donne normali, che ne ignorano quasi del tutto l’esistenza. Purtroppo, però, la barriera sta perdendo efficacia.-
- Sì, questo l’avevo capito.- annuì lei - Non mi è chiaro il problema… insomma, avete paura che la gente sappia di voi?-
- Magari fosse tanto semplice.- sospirò Liz - Se dipendesse solo da questo non la faremmo troppo lunga… credo… non so, a Dante piace lamentarsi di tante cose…-
- Solo di te.- la interruppe Daniel - Ad ogni modo sì, ci lamenteremmo, ma la soluzione sarebbe relativamente semplice, paragonata a ciò che realmente rischia di succedere.-
Adesso Miley sentì di cominciare a spazientirsi: voleva che qualcuno, una buona volta, parlasse chiaro. Devon parve comprenderlo, perché intervenne subito:
- Il fatto è che…- spiegò - … se la barriera cedesse, i numerosi mondi che coesistono su diversi piani esistenziali… cioè in delle specie di realtà alternative… si ritroverebbero tutti nello stesso universo e nello stesso punto, contemporaneamente. E ciò provocherebbe un paradosso tale da scatenare…-
- … la fine del mondo.- sbuffò Timmi - Perché cavolo l’ho salvato così spesso, mi chiedo io…- grugnì, seccato.
Miley sentì un cerchio prenderle la testa, e barcollò. Devon corse a sorreggerla.
- Come mai ha cominciato a cedere proprio ora?- chiese il mezzodemone, gettandole uno sguardo comprensivo.
- Non so dirtelo.- ammise Gabriele - Ci stiamo ancora lavorando.-
- Meglio se la fai sedere.- disse Daniel, rivolgendosi a Devon - Noi finiamo di parlare con loro, poi potrete andare. Jo, accompagnali.-
Devon condusse Miley fuori, nell’atrio, in quel momento totalmente deserto, e la fece sedere sulla prima poltroncina che trovò. Jo li seguì, un po’ impacciato.
- Ehm… qualcuno ha fame?- chiese ai due, vagamente imbarazzato.
Devon scosse la testa.
- No.- rispose - Siamo a posto.-
Il ragazzo fece un rigido cenno affermativo, senza guardare nessuno.
- Bhè… io vado a prendere un panino.- borbottò - Torno tra un secondo… voi restate qui.- e si allontanò lungo un corridoio, sempre mugugnando tra sé.
Devon lo seguì con lo sguardo per un istante, ma poi si rivolse a Miley, che aveva affondato il viso tra le mani.
- Come ti senti?- chiese.
- Uno schifo.- rispose lei - Un vero… schifo.- ripeté, scandendo l’ultima parola. Sembrava essere davvero esasperata - Odio questo cazzo di coso che ho dentro… vorrei tanto che tu mi ammazzassi…-
- Non dirlo nemmeno per scherzo!- sbottò lui - Vedrai, troveremo una soluzione. Scommetto che staranno parlando di questo, là dentro…-
Queste parole gli provocarono un’improvvisa ispirazione: già, di cosa stavano parlando, in quel momento? Gettò un’occhiata alla porta d’oro, socchiusa, fremente di curiosità, poi diede uno sguardo al corridoio: Jo non si vedeva ancora. Si voltò di nuovo verso Miley.
- Senti, io vado ad origlia… a sentire di che parlano. Se hai bisogno di qualcosa chiamami.-
Lei annuì, il volto ancora coperto, e il ragazzo si allontanò per sentire cosa dicevano di là: fino a quel momento aveva raccontato loro ciò che era successo, anche dell’incontro con l’Alleanza delle Ombre, perché non aveva niente da nascondere. Non c’erano dettagli rilevanti, e quindi non gli costava nulla parlarne, mentre tacere poteva solo tradursi in ritorsioni. Questo, però, non stava a significare che si fidasse completamente di loro: era il momento di cautelare un po’ sé stesso e Miley, adesso.
- … chiedere all’Evocatore.- stava dicendo Daniel - È lui che l’ha sigillato, quindi deve sapere come controllarlo.-
- Non puoi tirarlo fuori e basta?- chiese Xander - Insomma, non conosci nessun incantesimo?-
- Non bastano gli incantesimi comuni.- disse Liz - Nemmeno io o i Custodi dell'Eden possiamo generare sufficiente magia per estrarlo, perché il Talismano è in grado di annullarla all’istante, come se mai fosse esistita. Dobbiamo chiedere a Marek perché lui è il solo a conoscere il modo per controllarlo, visto che è anche quello che l’ha sigillato.-
- Ma non è… sì, insomma… morto?- chiese il ragazzo.
- Come Custode dell'Eden, posso attraversare quando voglio i confini della vita e della morte, anche se ho bisogno di un buon motivo per farlo.- rispose Daniel - Non è una cosa che gli piacerà, conoscendolo, ma è necessario. Potrò farvi sapere in un paio di giorni, dipende da quanto ci metterò a trovarlo e da quanto sarà bendisposto nel vedermi.-
- E se dicesse che non c’è modo di estrarlo?- chiese Alis - Come si fa?-
Daniel aggrottò la fronte.
- Cosa ti fa pensare che sia impossibile?- chiese, più curioso che sorpreso.
- Bhè, l’Evocatore l’ha sigillato secoli e secoli fa…- spiegò lei, stringendosi nelle spalle - Non è ovvio che il portatore si sia magari accorto, ogni tanto, di avere una facoltà potente come quella di annullare le magie? I maghi esistono da sempre, in fondo, ed hanno tentato spesso di tornare sulla terra.-
Il Custode dell’Eden fece un sorrisetto, incrociando le braccia, ed annuì. Sembrava compiaciuto.
- Forse ho capito cosa vuoi dire.- disse Nadine - Immagino che voi vi sareste accorti se qualcuno avesse mai imparato a controllare il Talismano, giusto?- chiese, rivolgendosi al Custode, che annuì.
- Il Sommo Concilio non esiste da molto e i miei predecessori erano un tantino maldisposti verso l’umanità, ma Marek e i suoi alleati avrebbero notato qualcosa di sicuro, osservando la terra.- rispose - Sai com’è… avevano i loro motivi di interesse.- aggiunse amaramente - I miei complimenti ad Alis per esserci arrivata da sola.-
- Quindi nessuno ha mai imparato ad usarlo.- terminò Timmi - Di conseguenza, o in tutte le sue vite passate Miley è stata una sorta di povera mentecatta o…-
- … o non può essere controllato.- Daniel sospirò con un po’ di sconforto - Effettivamente ci avevo pensato. Ma non so come fermarne i poteri in quel caso, senza distruggere il Talismano… e quindi il suo portatore.-
- Quindi andrebbe uccisa Miley.- disse lentamente Timmi - Sì… capisco…-
Devon si allontanò di corsa dalla porta: aveva sentito abbastanza, ed aveva la nausea.
- Andiamo!- esclamò, afferrando Miley per un braccio e trascinandola verso la porta di bronzo.
- Cosa?- chiese lei, confusa.
- Te lo spiego, dopo, ora andiamocene di qui!-
La trascinò fino alla porta di bronzo e la aprì: oltre, c'era una sorta di vortice lucente e scintillante, che conduceva chissà dove. Stando a Timmi (se aveva detto il vero) li avrebbe portati ovunque volessero. Devon sperava che non avesse mentito.
- Dove stiamo andando?-
- Da qualche altra parte.- rispose in fretta - E prega che sia abbastanza lontano.-
 
***
 
Era ormai buio pesto, sulla terra. Forse era addirittura mezzanotte, ma non avendo un orologio non potevano saperlo per certo. Il cielo sopra di loro era coperto da pesanti nuvoloni neri che minacciavano pioggia, mentre l’aria gelida sferzava i due ragazzi, che non avevano indosso nemmeno un cappotto. Intorno a loro non si vedeva quasi niente, poiché non c’erano né lampioni, né stelle né la luna ad illuminare la notte. Da qualche parte si sentiva il rumore scrosciante di un fiume, o di un ruscello, che produceva un suono pigro e sonnacchioso. Era molto rilassante da ascoltare.
- Dove siamo?- chiese Miley, faticando per non battere i denti.
Devon non rispose e cercò di accendere un lume magico. Purtroppo la vicinanza di Miley gli impedì di ultimare l’incantesimo, e fu costretto ad allontanarsi per evocare una semplice torcia elettrica.
- Dove siamo?- chiese ancora lei, cominciando a spazientirsi e a tremare di freddo, mentre lui faceva scattare l’interruttore ed illuminava finalmente la zona.
Il luogo in cui si trovavano si rivelò essere un paesaggio posto probabilmente ad alta quota, come se fossero in collina o, più probabilmente, in montagna. Ora che c’era la luce, riusciva anche ad intravedere un corso d’acqua non lontano, scintillante e non particolarmente profondo.
- Siamo a casa mia.- rispose Devon - O meglio, ciò che ne è rimasto.-
Puntò il fascio di luce verso un cartello stradale penzolante ed arrugginito: sopra, con vernice scrostata, era dipinto un malinconico “Benvenuti a Sleepy Creek”.

In barba a chi aveva pronosticato una profonda fiducia tra Devon e Timmi :P
Che volete farci, l'ho detto che la storia era lunga. Ah, un'altra cosa (piccolo spoiler a cui non posso resistere): presto arriverà uno dei miei personaggi più belli.
Ora ringrazio come sempre Ely79 e _Arse_ per le loro recensioni, e vi saluto tutti!

   
 
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