Il piccolo sogno si allontanò saltellando. I suoi piani erano inziati perfettamente, il suo mondo stava venendo creato, ma c'erano ancora tanti affari da sbrigare. Quella piccola gli aveva portato la guerra, ma aveva bisogno di un sacco di altre cose. Era intelligente la ragazzina, però: aveva notato una familiarità nella sua voce. Ma di certo non era ancora il momento... no.
All'inizio aveva pensato di rivelarle il suo segreto quando fosse stata imprigionata, e così le aveva chiesto se voleva sapere cosa c'era di strano nella sua voce.
Poi però... aveva cambiato idea. Sorrise, malvagio. Non si può forse cambiare idea?
Glie l'avrebbe rivelato alla fine di tutto. Quando il suo mondo sarebbe stato finalmente completo...
Fu distolto dai suoi pensieri dalla limpida e forte voce di un ragazzo.
"Meiko!", chiamava. "Miku! Len! Rin! Dove siete? Meiko!".
Ecco. Era giunto il momento.
"Ciao, Kaito", disse cerimoniosamente aprendo la porta rossa.
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