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Autore: Harry Potterish    09/01/2012    1 recensioni
Sono sempre cresciuto in una campana di vetro, lontano dalle disgrazie e dai problemi della vita reale, nell'illusione che la mia famiglia fosse perfetta e che Hogwarts fosse il luogo dove tutti i sogni si avverano. E scoprire che non è così fa davvero male.
La mia prima long: scritta due anni fa, è una storia interamente dedicata alla Nuova Generazione, che credo meriti un po' più di spazio rispetto a quello datogli dalla Rowling nell'epilogo. Nella speranza di farvi svagare un po' e di sentire il vostro parere in merito.
Genere: Commedia, Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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N.B.: Ne approfitto per ringraziare tutti coloro che hanno recensito le altre one-shot che ho pubblicato o le hanno inserite tra le preferite, le ricordate o le seguite, quindi grazie a vielvisev, redspecial, Sara Luna 555, Jenny Bla Bla, gio91yee, yayachipmunk, Mei_Linn, Chicca293, psichedelica666; grazie a flors99 che ha inserito questa long tra le preferite e naturalmente grazie a chi già segue, recensisce, ha inserito nelle preferite o nelle ricordate questa storia. Spero di non aver dimenticato nessuno. Vi lascio al capitolo.
 

4.
Momenti per parlare e momenti per tacere

Mi sveglio dallo stato di incoscienza quasi contemporaneamente a Cal. Ci guardiamo negli occhi per alcuni interminabili secondi, poi cominciamo ad urlare, richiamando l’attenzione dell’intera Torre. Al risuonare del nostro grido, tutti i membri del Clan Weasley-Potter in età scolastica sono costretti ad accorrere. La legge numero due del Clan non lascia vie d’uscita: se uno si trova in pericolo, tutti gli altri devono aiutarlo, a prescindere da età, Casa di appartenenza, simpatie e antipatie varie. Quando siamo tutti presenti all’appello, riassumo brevemente la nostra piccola avventura, suscitando diverse reazioni.

-Siete dei geni. Ve l’avevo già detto, ma era tanto per farlo sapere anche agli altri.- Questo è Fred, ovviamente.

-Già, concordo! In più non dovete preoccuparvi, Malfoy è scemo, non può essere così pericoloso. Mal che vada vi farete una plastica facciale e andrete a vivere in Brasile. Una buona scuola, ragazze niente male e più cibo per noi a Natale, che volete di più?- Mio fratello e le sue idiozie. Se non ne spara una ogni tanto, va in astinenza e si sente male.

-Malfoy sarà anche scemo, ma è ricco e perfido. Inoltre, dopo anni passati a convivere con le tue idee geniali, ho imparato che bisogna preoccuparsi maggiormente quando ad agire è uno sciocco.- Rose Weasley batte James Sirius Potter 100 a 0. Vai così cuginetta!

-Andiamo Rosie, non fare la bacchettona! Avrei voluto vedere te al loro posto! Non deve essere facile, in un certo senso li capisco. Piuttosto pensiamo a come aiutarli!- Roxanne Weasley sei la donna della mia vita, sposami. Ora. Si chiama incesto. Si chiama sarcasmo.

-Una sola domanda: qual è la fantasia dei boxer di Malfoy, Cal?- Mi sembrava strano che Dominique fosse realmente interessata a noi. Il mio povero amico rischia di svenire nuovamente: lei è davvero bella. Tuttavia mi disgusta il fatto che sia al quinto anno e faccia ancora fantasie sui primini.

-Adesso basta!- Ed ecco che prende la parola Victoire: in quanto cugina maggiore, al momento ha il dovere e il diritto di gestirci tutti come meglio crede. -Fred, James, siete due irresponsabili! Combinate già abbastanza danni senza bisogno che vi addossiate colpe non vostre. Domi, smettila di pensare al gossip e pensa ai tuoi cugini ogni tanto! Rose, non punzecchiare James, altrimenti abbiamo davvero poche speranze di uscirne vivi! Roxy ha ragione, quel che è fatto, è fatto, ed ora dobbiamo trovare un rimedio al più presto.- Ammutoliamo tutti. Vicky è bordeaux dopo questa sfuriata e mi fa davvero tanta tenerezza. Avrei voglia di abbracciarla, ma probabilmente aprirei il rubinetto e inizierebbe a piangere, dicendo che non regge più lo stress e le manca il suo Teddy. Meglio non rischiare, c’è già un altro problema bello grosso da risolvere.

Ci mettiamo tutti a pensare a come uscirne, Calvin incluso, ormai è uno di noi. Guardo Rose supplichevole: è l’unica ad avere un cervello abbastanza complesso per organizzare un piano di sopravvivenza che duri fino alla fine del trimestre, poi mi auguro che le vacanze natalizie servano a cancellare dalla memoria di tutti questo brutto episodio. Ovviamente lei lo nota e ci marcia un po’ sopra, mi tiene il broncio e finge di non avere idee; tuttavia, dalla luce che brilla nei suoi occhi, capisco che ha in mente un piano geniale pronto per essere messo in atto. Anche Nott, sufficientemente sveglio per capire come funzionino le gerarchie della mia famiglia, inizia a pregarla con lo sguardo in maniera piuttosto evidente. A lui si uniscono Domi, che vuole andarsene per ridarsi lo smalto, James e Fred, che odiano qualsiasi attività che comporti lo stare fermi, seri e concentrati per più di due minuti consecutivi. Cede pure Vicky: stremata dallo studio per i M.A.G.O. e dai suoi doveri di Caposcuola, non può certo preoccuparsi anche per noi. Alla fine quella che esprime l’opinione di tutti è la mia Roxanne. Ho già detto che la adoro?

-Cazzo, Rose! Fa’ meno la sostenuta e dicci che ti frulla per quel cervello made in Granger! Non abbiamo tutto il pomeriggio da perdere e, se non parli tu, l’unica soluzione che resta a questi due poveretti è quella di James di farsi la plastica e fuggire in Perù!-

-Brasile, prego.- Puntualizza lui risentito, come se si trattasse di un dettaglio estremamente importante.

-Fa lo stesso! Quindi ora parla o vattene fuori e smettila di farci sentire inferiori!- Se non l’aveste intuito, tra le due ragazze c’è un po’ di attrito. Si vogliono bene, questo è certo, ma sul piano scolastico hanno entrambe un cervello troppo grande per non entrare in competizione. Roxy è la classica ragazza che sfrutta la sua  intelligenza per il cosiddetto “bene superiore”, ergo fare scherzi, progettare schemi di Quidditch, trovare nuovi passaggi segreti o modi per copiare, scoprire come passare con 10 E ai G.U.F.O. aprendo i libri sì e no due volte in tutto l’anno scolastico. Per poi farlo e riuscirci. Rosie, invece, è al suo livello, ma è convinta che, perché un voto sia meritato, ci debbano essere almeno tre ore di studio alle spalle. Inoltre è decisamente competitiva, lato del carattere che ha preso da zia Herm, e non può accettare che qualche idea differente dalla sua venga presa in considerazione. Roxanne lo sa bene, ed è per questo che ha sottolineato il fatto che l’alternativa fosse stata proposta da James. Infatti, dopo neanche due secondi, la mia migliore amica è in piedi che ci sta presentando il suo piano.

-In sostanza non è nulla di particolarmente complicato. Si tratta di scortarvi ovunque andiate cercando di non dare troppo nell’occhio. James, se non vuoi farti vedere insieme ad Al puoi anche usare il Mantello, questo non mi riguarda. Intanto Dominique farà appostamenti, cercando di capire cosa stia tramando il nemico e riporterà tutto a me, che rielaborerò i dati ed organizzerò un contrattacco. Direi di esonerare Vic per il momento, visti i numerosi impegni che già ha. Quanto a voi due- e ci fissa in cagnesco -cercate di rimanere vivi.- Come sempre Rose non ci ha delusi. Ognuno è contento del proprio incarico, che non pare nemmeno troppo impegnativo. Victoire ha tirato un sospiro di sollievo, già terrorizzata all’idea di avere una cosa in più da fare e Dominique…beh, sembra una bambina con in mano una bambola nuova. Praticamente mia cugina l’ha legittimata ad origliare, pratica alquanto sconveniente per ogni signorina per bene, secondo zia Fleur. Alla fine il compito più arduo spetta a me e Calvin: sopravvivere.

Terminato l’intervento di Rose, la riunione viene ufficialmente sciolta e ciascuno è libero di tornare alle proprie occupazioni. Devo ammettere che ora mi sento leggermente sollevato: con l’intero Clan a proteggerci non dovremmo correre rischi. Tutti sanno che mettersi contro di uno di noi vuol dire mettersi contro tutti. Calvin, ad esempio, lo ha capito e il suo spirito Serpeverde lo ha spinto a fare amicizia con me; chissà che Malfoy non si riveli un po’ meno scemo di quel che sembra e decida di rinunciare alla vendetta. Quando parli così della tua famiglia sembra che tu stia parlando di una mafia! E chi ti ha detto che non lo siamo veramente?

Messo a tacere Iperione con una minaccia non troppo velata, decido di tornare nei sotterranei con Nott: abbiamo ancora una montagna di compiti da fare e lui deve recuperare la lezione di Incantesimi di oggi. Facciamo tutti per andarcene, quando una flebile voce ci blocca.

-Grazie.- Ci voltiamo verso Cal sgomenti. Non ci è mai passato neanche per l’anticamera del cervello di ringraziarci a vicenda. L’aiuto della famiglia è qualcosa che abbiamo sempre dato per scontato, ma mi rendo conto che forse lui non è a conoscenza di questa usanza. Inoltre, il fatto che indossi una divisa Serpeverde deve essere un fattore in più: per colpa di gente come Barbie Girl tutti sono convinti che gli appartenenti a quella Casa siano degli egoisti, bastardi e doppiogiochisti. Beh, tanto per la cronaca, non è così! Guardalo che carino, difende l’onore della sua Casa…Ti odio, Iperione!

-Grazie. Tu ci stai ringraziando. Seriamente. Non è una presa in giro, vero?- A parlare è stato Jamie, il più sconvolto di tutti. È anche comprensibile, il suo vocabolario comprende solamente i termini strettamente necessari, e non credo ci sia bisogno di specificare che le parole gentili non sono tra quelli.

-N-no…Insomma io…credevo che fosse il…il minimo…Dopotutto non mi conoscete neanche e…- Fantastico, due mesi spesi a trovare un amico buttati in fumo dall’uscita più idiota del secolo.

-James Sirius Potter, sei un emerito cretino!- Voce di Rose e nome completo: meglio correre ai ripari. Ho idea che questa riunione durerà ancora per un po’ e non so se tutti ne vedremo la fine. -Ti sembrano domande da fare? Non vedi che lo spaventi? Solo perché qualcuno conosce l’educazione non significa che sia un alieno!- Poi si volta verso il mio compagno di Casa e con un tono più pacato aggiunge: -Non preoccuparti, è un po’ maleducato, ma in fondo è un bravo ragazzo. Sai, in famiglia abbiamo la cattiva abitudine di non ringraziare mai abbastanza gli altri. Apprezziamo davvero le tue parole, ma non ce n’era bisogno. Sei amico di Al e questo basta.- La dolcezza che Rosie riesce a tirare fuori in certi momenti è strabiliante, specialmente se la si conosce bene e si sa che non esiterebbe ad affatturarti per un nonnulla. Cal sembra più tranquillo e forse, per mia fortuna, la riunione non durerà ancora per molto.

-Beh, ora sappiamo una cosa…- Come non detto. Zitto, io devo stare zitto, non faccio altro che attirare la sfortuna su di me! Io lo dico da secoli che faresti un favore al mondo se non aprissi quella fogna…Se ti do ragione, stai buono per un po’? Ora, credo che ci siano altre persone che dovrebbero imparare qual è il momento giusto per parlare –a parte me. E i loro nomi sono Fred e James. Se vogliono posso dar loro alcune delucidazioni frutto dell’esperienza personale. Ad esempio, quando un tuo parente è appena stato smistato a Serpeverde, una parola d’incoraggiamento sarebbe d’obbligo; quando tua cugina è appena uscita dall’infermeria, chiederle come si sente sarebbe carino; quando Ruf spiega Storia della Magia, parlare è un ottimo metodo per risollevare il morale alla classe. Ma mai e poi mai azzardarsi ad aprire bocca dopo una sfuriata di Rose Weasley. Mai. Neanche se qualcuno fosse in punto di morte. Neanche se ci fosse un esercito di Mangiamorte pronto ad attaccarci. Quindi men che meno per dire stupidaggini come quella che aleggia nell’aria.

-A Rosie piace Calvin! A Rosie piace Calvin! A Ros…- Sono costretti ad interrompersi,  perché mia cugina è fuggita, stizzita e sull’orlo delle lacrime. Va bene, l’abbiamo pensato un po’ tutti, non è normale vedere Rosie così gentile con un estraneo, ma dirlo a voce alta è proprio da coglioni.

Nel dormitorio maschile di Grifondoro del secondo anno si scatena un pandemonio. Roxanne, con uno scatto felino, placca Dominique, già pronta a mettere in ridicolo Rose sulla pubblica piazza. Victoire la aiuta e non risparmia a sua sorella una bella sfuriata. Cal è viola per l’imbarazzo e Jamie e Fred non capiscono che peggiorano solo situazione dicendo che lo comprendono, perché lei è veramente spaventosa. Io non ho dubbi su quello che devo fare: è la mia migliore amica ed ha bisogno di me. Nott capirà. Ma chi ti dice che voglia la tua compagnia? La conosco meglio di te, fidati per una volta! Ma io SONO te… Già, purtroppo, che dettaglio inquietante…

Mi fiondo giù per le scale in Sala Comune, supponendo che non possa essere andata troppo lontana nell’arco di pochi minuti. Purtroppo non ho tenuto conto del fatto che è più allenata di me e che quando è arrabbiata è capace di essere più veloce di zio Ron di fronte ad un ragno. Pensa Al, pensa, dove potrebbe essere? Perché, sai pensare? Sei ripetitivo, Iperione. Poi realizzo che sono un idiota. Alla buon’ora, allora forse qualche neurone funzionante ce l’hai! Rose Weasley è figlia di Ron Weasley ed Hermione Granger! Grazie mille per l’informazione, Capitan Ovvio…e allora? E allora ci sono solo due posti dove potrebbe essere ora: le cucine e la biblioteca. Ma essendo vietato entrare nelle prime –ed essendo oggettivamente troppo lontane anche per lei- scelgo la seconda opzione. Non appena varco l’entrata di quel luogo polveroso detto volgarmente biblioteca, la noto immediatamente. È seduta in un tavolo appartato, da sola, con una pila di libri accanto il cui unico scopo è quello di coprire il suo viso rosso e rigato dalle lacrime.

-Ehi.-

-Va via!- Io te l’avevo detto…Vabbè, Rose è testarda ed orgogliosa, non bisogna arrendersi al primo tentativo. Ci vuole cervello –allora non c’è speranza…- e una piccola arma segreta chiamata cioccolata –rettifico, forse qualche speranza c’è…

-Vuoi?- Non risponde, ma strappa la tavoletta dalle mie mani. Perfetto, ora non mi può cacciare, sarebbe maleducato da parte sua e lei non è maleducata. Forse un po’ isterica, ma maleducata mai. Inizia a sgranocchiarla con foga.

-Fondente, 75% cacao, qualche nocciola sbriciolata in mezzo. Grazie Al, è perfetta.-

-Figurati, a che servono gli amici?- Mi premuro di sottolineare bene l’ultima parola, per ricordarle che non l’aiuto a causa di una stupida regola impostaci dai nostri genitori, come farei con Domi o Vic, ma perché tengo a lei. Vedo che non si decide ad aprir bocca e, sapendo quanto le farebbe bene sfogarsi, la sprono un po’.

-Senti, per la storia di James e Fred…Mi dispiace, davvero. Comunque non preoccuparti: Vic e Roxy hanno bloccato Domi prima che lo facesse sapere a tutta la scuola e Cal era anche più imbarazzato di te. Sinceramente mi pento di averlo lasciato nelle mani di quei due idioti…-

-Gli idioti non sono loro, ma io. Ho fatto la figura della bambina fuggendo così, vero?-

-No, hai fatto la figura di quella che non ha trovato altro modo per trattenersi dall’ucciderli. Peccato, ti avrei aiutata volentieri.-

-La verità è che…beh, non volevo dirtelo, mi sembrava di lamentarmi inutilmente, dopotutto tu sei messo molto peggio di me, ma…-

-Ehi Rosie, lo sai che non ti devi fare problemi con me! Su, spara. Qualunque cosa sia, prometto che non riderò.-

-Io ci sto di merda tra i Grifoni, Al. Durante lo smistamento il Cappello era molto indeciso se mandarmi a Corvonero, ma poi aveva optato per i Serpeverde, dicendo che lì avrei fatto fruttare meglio la mia mente machiavellica. Solo che…non ho avuto il tuo stesso coraggio. L’ho pregato di mandarmi a Grifondoro, altrimenti mio padre mi avrebbe fatta a pezzetti e, in un moto di estrema bontà, mi ha accontentata. Mi aveva avvertita che avrei potuto pentirmene, ma non l’ho ascoltato. Credevo che un vecchio pezzo di stoffa non potesse decidere della mia vita senza conoscermi nemmeno. Invece aveva ragione e io sono solo un’egoista.- Sputa tutto fuori ad una velocità incredibile. Sono sconvolto. Mia cugina mi ha tradito. Il Cappello ha accontentato lei e non me. Ok, adesso sono io quello che ha bisogno di piangere! Trovo la forza per dirle solo poche cose scontate.

-Rosie, calmati ora. Ti capisco, io avrei fatto la stessa cosa. Anzi a dire il vero ci ho provato, ma vista l’uniforme che indosso, come puoi ben capire, sono stato meno convincente di te. Ti sei comportata nel modo giusto: nessuno può decidere della tua vita all’infuori di te. In più non potevi immaginarti certo un risultato simile! Insomma, con me ha sbagliato, così come ha sbagliato anni fa con Peter Minus e Severus Piton. Anche io ci sto malissimo nella mia Casa, ma ho te, Roxy e dagli anni prossimi ci saranno anche Lucy, Molly, Louis, Lily e Hugo.-

-Appunto Al, non vedi il problema? Sono tutti nostri parenti! Non fraintendermi, io adoro la nostra famiglia, ma vorrei degli amici al di fuori di essa con i quali passare un po’ il tempo e poter parlare senza che due minuti dopo tutti sappiano i miei affari personali! Vorrei qualcun altro con cui avere un rapporto simile a quello che ho con te. Le mie compagne di stanza non mi sopportano: una è la figlia di Lavanda Brown, l’altra di Romilda Vane e l’altra ancora di Cormac McLaggen e, come puoi ben immaginare, mi detestano. Chissà che cosa hanno raccontato loro i loro genitori su di me e sui miei! Per questo ti dicevo di provare a dialogare con Malfoy, perché so come ci si sente a stare dall’altra parte. Anche se devo ammettere che il tuo è un caso totalmente diverso: non è il figlio di una vecchia fiamma dei tuoi, ma il nipote di quello che ha cercato di ucciderli. In più si comporta come un pazzo scatenato, perciò non ti biasimo se lo detesti.-

-Io non immaginavo, Rosie…Credevo andasse tutto bene…Però, insomma, voglio dire, siamo sulla stessa barca giusto?-

-NO!- Per fortuna che Madama Pince con gli anni è diventata sorda. -No, Al! Malfoy, Zabini e Goyle ti odieranno anche, ma almeno tu hai Calvin! Ci ho parlato poche volte, però sembra uno a posto ed avevo sperato di diventare sua amica prima o poi. Invece, per colpa di quei due, ora mi crederà un’undicenne ninfomane e non mi rivolgerà più la parola per l’imbarazzo! Capisci perché sono scappata adesso?- Miseriaccia, ha ragione. Non l’avevo mai letta sotto questo punto di vista. Mi sento uno schifo: ho passato mesi a lamentarmi senza rendermi conto che la mia migliore amica stava addirittura peggio di me. La abbraccio, perché non so come replicare. Alzo un attimo lo sguardo e mi accorgo che dietro di noi c’è Cal: probabilmente vorrà i suoi appunti di Incantesimi, ma non ha il coraggio di aprire bocca. Finalmente qualcuno che sa quando è il momento di stare zitto! Forse, però, sarebbe meglio se chiarissero subito, altrimenti nessuno dei due avrà più il coraggio di guardare in faccia l’altro.

-Al, che fissi?-

-Rosie, promettimi di stare calma. C’è Cal che vuole gli appunti di Incantesimi.-

-Io…me ne vado subito…non volevo interrompere…- balbetta lui.

-Penserai che sono pazza.-

-Penso che i tuoi cugini lo siano. A dir la verità mi spaventano un po’, specialmente il fratello di Al e quel suo amico…Mentre quel Prefetto biondo…beh, senza offesa, mi sembra una svampita…Tu mi sembri solo una che ha decisamente bisogno di staccarsi dalla sua famiglia.- Mitico Cal! Vai così, sicuro e sincero!

-Sono contenta che tu abbia capito. Per la cronaca, non te la prendere ma…non mi piaci. Sei simpatico, ma ho 11 anni e…- Rose, giuro che se reagisce male ti uccido. Se rovini tutto per questo…

-Non dire niente, lo so, vale lo stesso per me.-

Un bel sorriso spunta sulle bocche di entrambi, finalmente sollevati di aver chiarito questa spinosa situazione. Per la prima volta dall’inizio dell’anno sono felice anch’io: ho due amici fantastici e una famiglia che si farebbe in quattro per me. Poco importa della mia Casa anzi,  a dire il vero, se non fosse stato per il Cappello, non avrei mai conosciuto Calvin. Rosie prende la tavoletta di cioccolata, la spezza in tre parti uguali e ce ne offre un pezzetto: mia cugina non dividerebbe il cioccolato nemmeno con suo fratello, quindi lo so che questo può solo significare l’inizio di una nuova amicizia. Stiamo mangiando, rigorosamente in silenzio per non rovinare il momento, quando un ghigno malefico compare sul volto della mia migliore amica.

-Non abbiamo un lavoretto in sospeso noi tre?-
Questo si prospetta essere l’inizio di una lunga collaborazione.

 
Angolo di Harry Potterish
Allora gente, come è andato il ritorno? Credevo che oggi non avrei trovato il tempo di aggiornare, invece eccomi qui! *i pochi lettori scoppiano in lacrime ed Harry Potterish si prepara a ricevere una cascata di pomodori* Tornando al capitolo: finalmente il Clan Weasley-Potter al completo si mette all’opera e riesce a nascere l’amicizia tra i tre protagonisti. Ma non è tutto rose e fiori: Albus scopre che sua cugina Rose, la persona cui è più legato, lo “ha tradito” e gli ha tenuto nascosto il suo disagio. L’idillio sta iniziando a finire… Fatemi sapere i vostri pareri sul capitolo e sulla storia in generale: critiche e consigli sono ben accetti. A presto
Harry Potterish

  
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