Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: mikilily    09/01/2012    7 recensioni
Salve, sono ancora qua e vi posto un'altra FF, l'ennesima Dramione. Questa volta l'ispirazione è venuta guardando le innumerevoli foto di Emma su google. La mia attenzione è stata catturata da un abito grigio da Cenerentola; quindi la principessa c'è, serve un castello magico e tenebroso ed anche quello l'ho trovato.Villa Malfoy è il meglio del meglio ed infine mancava il principe e chi meglio di Draco il principe dei Serpeverde. la storia sarà ooc, perchè i protagonisti vivono in un epilogo alternativo.
Fatemi sapere, Kiss.
Tratto dal 1° capitolo:
c’era una volta e c’è ancora una giovane e promettente studentessa in Magispudenza. Questa ragazza è tanto sfortunata, l’amore non l’ha mai baciata o forse si.
Ma aspettate che vi racconto la sua storia.
Siete comode… avete preso i fazzoletti non vorrei allagaste i vostri divanetti.
Ora che tutto è pronto, vi racconto la storia più antica del mondo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

32. Scontro tra Titani -II Parte-

Si era lasciata alle spalle la faccia da schiaffi di Harry e si era avviata a passo svelto verso l’aula in cui si sarebbe poi svolta l’udienza. Aprì con calma la porta sentendo in un attimo tutti gli occhi puntati su di se, ma incurante di questo avanzò a testa alta superando le bancate dove già molti maghi erano seduti per assistere all’udienza.

Da giorni il mondo magico non parlava d’altro: Harry Potter, palladino del bene assoluto affrontava il male, celato nel viso angelico di Draco Malfoy, il mangiamorte redento. Quello era il titolo che la gazzetta del profeta aveva ideato per il giorno del processo, disgustando, ancora una volta Hermione.

Arrivò fino ai primi banchi e fu invitata da un auror a sedersi sulla sinistra, davanti a se tutto il Wizengamot era ormai schierato e con aria di sfida e curiosità, la guardavano cercando di individuare nella giovane avvocatessa, il minimo segno di sconforto, timore o paura.

Quando anche Harry Potter entrò scatenando sospiri e ammiccamenti dal pubblico, Hermione si sentì per un momento sconfitta, ma le bastò girare il capo e vedere il suo Draco, incatenato come il peggior mago esistente per ritrovare la sua fantomatica aria battagliera.

Avrebbe combattuto per il suo Draco, affinché la giustizia trionfasse, affinché più nessuno li guardasse come il male. Affinché la loro vita di coppia prendesse il volo alla luce del sole e il piccolo esserino che ora portava in grembo, un domani non potesse vergognarsi dei suoi genitori.

Si sedette un attimo prima che il giudice fece il suo ingresso nell’aula del tribunale girandosi appena per vedere dove Blaise e Ginny si erano seduti sorridendo appena verso i suoi amici.

-Silenzio- urlò un ometto vestito con un’ampia veste blu scura che arrivava fino a terra. – Entra il presiede del Wizengamot. L’illustrissimo Stregone William Grant-.

Tutti si alzarono quando un mago piccolo e tarchiato, molto simile a un folletto, fece il suo ingresso nella grande aula mettendosi nel bancone di legno davanti a tutto il Wizengamot e con un semplice colpo di bacchetta diede inizio all’udienza.

-Siamo qui,- disse rivolto al pubblico -per Giudicare la colpevolezza o meno del mago Draco Lucius Malfoy- dal pubblico salì un fastidioso brusio che allertò subito gli auror presenti in gran numero quella mattina all’udienza.

-Passo la parola all’accusa presieduta dall’illustre Harry Potter- Hermione storse il naso e questo suo gesto fu colto da molti maghi del Wizengamot e dal loro presidente che a sua volta fece una smorfia rivolta alla giovane avvocatessa.

Harry Potter, si alzò con aria sicura dirigendosi al centro dell’aula di fronte al Giudice e alla Giuria.

-illustrissimo Presidente- disse ammiccando verso il Giudice che ora non aveva occhi che per lui – illustrissima Giuria- disse spostando lo sguardo in direzione di tutto il Wizengamot.

-Siamo riuniti oggi, per giudicare un uomo che con l’inganno ha evitato il carcere, un uomo che per anni ha tramato contro il mondo magico, abbracciando ideali malsani come l’odio ai babbani e mezzosangue. Quest’uomo- urlo Harry puntando il dito verso Draco che lo guardava con un’espressione schifata in volto- si è nascosto per anni dietro il suo altolocato casato, si è nascosto dietro il suo sangue puro e immacolato e solo grazie ai soldi. Del vile e sporco denaro è riuscito a comprarsi la libertà-.

Molti a quelle parole urlate con rabbia dall’eroe magico annuivano convinti, Hermione si senti mancare e la rabbia incominciò ad impossessarsi di lei.

Bastardo pensò tra se, guardando Harry.

.Quest’uomo che nel braccio ha tatuato il marchio nero è riuscito a scampare Azkaban per aver corrotto una giovane donna. Donna che ora è rinsavita ed ha deciso di ritrattare la dichiarazione spontanea di alcuni anni fa.

Quindi ora chiamo a deporre la signorina Pansy Parkinson- Draco Ghignò osservando la sua ex amica fasciata in un abito rosso fiammante che faceva a contrasto con i capelli scuri e la pelle chiara della giovane strega che senza mai guardare nella sua direzione camminava verso il pulpito. Lì, l’attendeva un auror che prendendole la mano destra la fece giurare di dichiarare la verità sullo statuto di segretezza magica.

Dopo che la strega si sedette Harry incominciò a interrogare Pansy.

-Signorina Pansy- chiese l’auror ci racconti della sua amicizia con Draco Lucius Malfoy?-chiese Harry Potter

Pansy guardò un attimo Potter per poi prendere a parlare come una macchina.

-conosco Draco- la donna fece una pausa mentre con una mano si accarezzava un ciuffo che le cadde sugli occhi. – da quando sono bambina, i miei genitori e i suoi erano amici di vecchia data. Sono sempre stata una sua grande amica- disse sollevando un poco lo sguardo guardando verso il pubblico con occhi acquosi prossimi alle lacrime. –l’amicizia, negli anni scolastici si trasformò in qualcosa di più profondo. Almeno per quanto mi riguarda-, disse toccandosi ora il cuore come nemmeno un’attrice babbana sapeva fare. –Ho amato Draco Malfoy per anni, convinta che un giorno anche lui avrebbe ricambiato i miei sentimenti. L’ho aspettato, capito, consolato e infine protetto, mentendo,- disse Pansy guardando ora il giudice con viso afflitto per la grave mancanza che anni addietro aveva causato al mondo magico. – sul suo coinvolgimento nelle azioni dei Mangiamorte- un brusio sconnesso si sollevò dall’aula. Hermione si mosse appena ascoltano ogni parola, che quella grande stronza di Pansy diceva.

Falsa, arrivista, traditrice, pensava Draco schifato dal comportamento della Parkinson.

-I Malfoy, sono da sempre vicini alla magia oscura e negli anni bui hanno spalleggiato l’Oscuro Signore. Lucius Malfoy era il braccio destro del Lord oscuro- disse ancora Pansy mentre Hermione sollevò la mano come non gli accadeva da anni, facendo sorridere Draco e imbestialire Harry.

-signorina Granger- disse il giudice. –c’è qualcosa che non va?-chiese il mago.

-Si signor Giudice- disse Hermione alzandosi in piedi.- vorrei obbiettare a questa dichiarazione della Signorina Parkinson-

-obbiettare?- ripeté il giudice frastornato.

-si signor Giudice, tutti sanno che Lucius Malfoy non era il braccio destro di Voldemort- al pronunciare quel nome varie persone urlarono sconvolte e il brusio in sale si fece ancora più rumoroso.

-Silenzio, signori silenzio- disse l’auror con la veste blu.

-Lucius Malfoy, era stato estromesso da molte missioni dopo aver fallito una missione di vitale importanza. La missione della profezia che avvenne due anni prima della seconda guerra magica, da quel momento il signor Malfoy fu incarcerato e poi fatto evadere ma non è mai più rientrato nelle grazie di Vold-

-va bene, avvocato Granger- si affretto a dire il presidente del Wizengamot.

-accolgo la sua precisazione- Hermione si sedette soddisfatta lanciando un occhiata di sfida a Pansy che la guardava incredula.

-Prego signorina Parkinson vuole continuare la sua deposizione- disse il giudice.

-Draco ha ricevuto il marchio nero al sesto anno, ha svolto una missione per il Lord. Fallendo, ma questo ha portato  alla morte dell’allora preside Silente- disse la mora catturando l’attenzione di tutta l’aula su di se.

-da quel giorno Draco ha svolto per il lord tutte le missioni: Ha torturato, ucciso e seviziato babbani-

-BUGIARDA- urlò Draco relegato dentro una cella magica, guardato a vista da quattro auror.

-Silenzio- disse il giudice battendo con foga la bacchetta invitando Pansy a continuare.

-ed io ho mentito per proteggerlo perché lo amavo- Pansy, terminò così la sua dichiarazione spontanea alzandosi dalla balaustra dopo che Harry con un gesto del capo la ringraziò per la sua dichiarazione.

-Vostro onore- disse Hermione alzandosi subito in piedi. –posso fare due domande alla testimone?- chiese sapendo già che il giudice non poteva negarle quella richiesta.

- certo- rispose l’uomo.

Hermione si avviò con passo svelto ed elegante di fronte alla mora che per anni aveva detestato per il suo modo stupido di idolatrare Draco Malfoy, e ora che lei era perdutamente innamorata dello stesso uomo, quasi quella ragazzina isterica e svenevole le fece pena. Ma fu un attimo poiché ricordò subito che era stata lei a mentire pochi secondi prima davanti al Wizengamot al completo sul ruolo di Draco durante la guerra.

-Signorina Parkinson prima ha raccontato del suo amore, presunto per il signor Malfoy-

-Non era presunto, io amavo Draco l’ho sempre amato. Ma Draco non ama che se stesso questo lo scoprirai presto anche tu-

-lei prego,- disse Hermione.- gradirei si rivolgesse a me con il lei. Tra noi non vi è alcun legame d’amicizia-

Pansy sbuffò a quella dichiarazione di Hermione e riprese a parlare:

-lo scoprirà anche lei che Draco Malfoy non ama-

-Qui signorina Parkinson non siamo venuti per decidere se il signor Malfoy ama o meno, bensì per scoprire se è un mangiamorte attivo come sostenete lei e il signor Potter o solo una vittima com’è stato deciso alcuni anni fa.

Quindi vorrei sapere per quale ragione cinque anni fa, è venuta qui, davanti a questa platea ed ha dichiarato che Draco Lucius Malfoy non aveva mai svolto alcuna missione per Voldemort e ora ha ritrattato tutto?-domandò Hermione con una naturalezza tale da sembrare per niente coinvolta nelle sorti dell’imputato.

-ho detto prima, che ho dichiarato il falso perché ero innamorata-disse un’agitata Pansy.

-ora non è più innamorata?-la incalzò Hermione.

-No-rispose piccata la mora.

Hermione sorrise.

-No infatti ora non è più innamorata, è solo ricoperta da debiti dovuti alla sua mania del gioco e dei vestiti-, enunciò Hermione facendo volare con grazia i fogli in cui si dimostrava la precaria e disastrosa situazione finanziaria della mora.

Il giudice sbiancò un attimo, appena lesse l’ultima parte della pergamena.

-la sue finanze sono, anzi erano in rosso. So per certo che appena il signor Malfoy è rientrato a Londra lei li ha fatto visita per chiedere una piccola somma. Somma che il signor Malfoy le ha negato cercando così di aiutarla-

-mi avrebbe aiutato se mi avesse dato i soldi-disse Pansy tradendosi cosa che fece sorridere Hermione dentro di se, senza però far trasparire niente all’esterno.

-Giudice mi oppongo- cerco di dire Potter ma il giudice non lo stette a sentire e fece cenno alla Granger di continuare.

-così per vendicarsi di questo si è messa in contatto con una persona che ritiene Draco Malfoy un pericolo per la comunità magica. Questi le ha offerto denaro, una cospicua somma di denaro in cambio, però lei doveva ritrattare la sua dichiarazione-

-Io, io…-

-Mi OPPONGO- urlava Harry Arrivando a lunghe falcate dietro Hermione.

-opposizione respinta- disse il giudice – vada a sedersi signor Potter – Harry era incredulo.

 

-Giusto perché sono una persona curiosa, mi sono presa la briga di controllare il suo conto ed ho osservato una cosa strana- disse ancora Hermione guardando Pansy ignorando Harry al suo fianco.

-nel suo conto da due settimane sono stati depositati più di duemila galeoni-disse Hermione con voce alta e ferma guardando Pansy dritta negli occhi.

-questi soldi vengono dal ministero della magia- disse l’avvocato.

-chi le ha dato questi soldi per cambiare la sua deposizione?-chiese ora la Granger rimarcando con forza le parole “soldi” e “Ministero”.

Il silenzio avvolse l’aula, Harry pallido in volto stringeva la bacchetta tra le dita.

La sua stupenda vita da eroe magico stava volgendo a termine, quella stronza saputella stava distruggendo tutto il buono che era riuscito a fare in quegli anni. Stava smontando la sua tesi, i suoi grossi sforzi per incastrare quel verme di Malfoy. Non l’avrebbe permesso, no Draco Malfoy doveva marcire ad Azkaban.

Pansy impallidì guardando prima la Granger poi Potter.

-risponda-, disse il giudice.- le ordino di rispondere-

-Io, non so. Io ecco-

-risponda, le ho detto- disse il giudice.

Harry stringeva la bacchetta ancora con più energia tanto che le nocche della mano divennero bianche.

-Potter- urlo Pansy- è stato Harry Potter a promettermi soldi se ritrattavo-

Harry scagliò un incantesimo contro Pansy e la donna che un attimo prima urlava la sua verità, solo un secondo dopo cadeva a terra schiantata o forse peggio. Uccisa dall’uomo che le aveva promesso la salvezza.

 Urla e lampi avvolsero quell’aula del ministero, che solo un attimo prima vedeva svolgersi un processo magico. Hermione, era incredula da quello che stava accadendo, si girò un secondo verso Harry, che duellava contro i suoi uomini che in un secondo gli si erano rivolti contro. Ormai per l’eroe magico non vi era più scampo il testimone aveva rivelato il suo nome come il corruttore del ministero. L’uomo che per incastrare Malfoy aveva usato soldi non suoi per corromperla, comprare una dichiarazione.

No quello non era il ragazzino con gli occhi verdi che anni prima era diventato il suo migliore amico, un fratello. Era un pazzo con l’ossessione di incarcerare Draco Malfoy. Draco, pensò Hermione girandosi verso la parte in cui si trovava il suo compagno, l’amore della sua vita, il padre di suo figlio e vide un lampo verde, scagliarsi verso quella barriera magica e superarla, un secondo che durò un’eternità.

La fine di tutto.

La fine della sua vita.

SPAZIO AUTRICE.

Salve l'udienza si è finalmente svolta e si so bene che vi ho lasciato sul più bello... Harry pazzo come è ha schiantato o forse ucciso Pansy e scagliato un avada verso Draco... che dite che succede?
commentate un bacio care.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: mikilily