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Autore: rossi_rossi    09/01/2012    0 recensioni
Nella mia mano stringo le chiavi di una Lamborghini.
Apro la macchina con la stessa delicatezza con cui si maneggiano i gioielli, mi siedo nel sedile dell'autista, chiudo la portiera alle mie spalle, metto in moto..............”Lei, fantastica, inimitabile, semplicemente favolosa Lamborghini Gallardo lp56O Spyder, chiaramente arancione, elegante ed eccitante.
Mi viene da piangere, non ne ho mai vista una così da vicino.
Corro da Lei, ne sfioro la carrozzeria, le mie mani tremano dall'emozione.
Genere: Avventura, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una giornata normalissima:

 

 

 

O6:55

La sveglia inizia il suo infame compito.

 

Living easy
living free
season ticket on a one way ride
askin' nothing
leave me be
taking everything in my stride
don't need reason
don't need rhyme
there ain't nothin' that I'd rather do
going down
party time
my friends are gonna be there too
I'm on the highway to hell
highway to hell
I'm on the highway to hell
I'm on the highway to hell”

 

-Ah, TACI.-

 

La solita canzone per iniziale la solita giornata.

Era troppo bello per essere vero, io che guido una Lamborghini, queste cose succedono davvero solo nei sogni.

Mentre rifletto tra me e me sulle ingiustizie della vita il tempo passa e la giornata deve cominciare, quindi, raccolgo tutta la mia forza di volontà e mi alzo dal letto.

Pigra, sono solo pigra, mia madre me lo dice sempre.

Se dipendesse da me io farei un po' come gli animali, andrei in letargo per tutto l'inverno.

Dopo aver fatto il possibile per uscire in orario (cosa che ovviamente non è accaduta) inizio la “corsetta” mattutina per cercare di recuperare il tempo perduto.

Grazie a qualche miracolo divino riesco ad arrivare un secondo prima che la campanella suoni.

Trascorro la mattinata ripassando per un interrogazione di storia e un compito di francese, sperando che il miracolo si ripeta, però stavolta mi farebbe comodo che si occupasse di farmi prendere una sufficienza.

 

eccoti nuovamente, mia adorata Lamborghini.

Sono pronta, stavolta riuscirò a guidarti....sento il rombo del tuo motore che mi chiama.....”

 

HARRYS!!

Sobbalzo sulla sedia e.....mi sveglio!

No, non può essere, è successo un altra volta.

Mi sono addormentata, in classe, ma la cosa più grave è che l'ho fatto all'ora di astronomia.

IMPERDONABILE.

 

-Harrys, Charlie Harrys, questa è la terza volta che schiaccia un pisolino al posto di ascoltare la mia lezione. Penso che sia ora di informare la sua famiglia.-

 

So già cosa dirà a questo punto, “noticina da far vedere alla mammina”.

 

-Ora scriviamo una noticina da far vedere alla mammina-

 

Cerco di protestare, dopo tutto ho chiuso gli occhi solo per cinque minuti.

Il mio “fare polemica” come dice la professoressa Ferraro serve solo a peggiorare la situazione, quindi mi arrendo e resto in silenzio per il resto dell'ora, per mia fortuna è l'ultima e a breve suonerà la campana,e anche per oggi la tortura finirà.

 

 

Riesco ad arrivare a casa prima di auto-digerirmi, anche se forse mi sarebbe convenuto arrivare qualche minuto più tardi.

 

-Mamma, sono a ca....-

 

Una mano mi impedisce di concludere la frase, e un altra mi imprigiona entrambi i polsi portandoli dietro la schiena.

Non riesco a reagire, mi sembra di essere stata catapultata in un film, e proprio come la protagonista mi sento inutile, non posso fare nulla per ribaltare la mia situazione.

Accade tutto molto velocemente.

Vedo mia madre correre verso di me, ma un uomo completamente vestito di nero, non ha nessuna parte del corpo scoperta esclusi gli occhi, la blocca e la costringe a stendersi per terra, le lega le mani alle caviglie, il suo corpo non può più reagire ma prima che la imbavagli riesce a gridare qualcosa nella mia direzione.

 

-Tesoro non dimenticarmi-

 

Il tempo di finire la frase e l'uomo la imbavaglia, poi si volta e mi viene incontro, so che non posso esserne certa perché ha il volto coperto, ma sembrava quasi che sorridesse.

Nella mia mente si affollarono una moltitudine di pensieri, tutti dicevano che quando si sta per morire la vita ti passa davanti ma è una grandissima cazzata, io della mia vita vedevo solo l'istante che stavo vivendo.

Cosa potevo fare? Diavolo ci doveva essere una soluzione!!.

Quell'uomo era davanti a me, senza nessun arma, se non aveva intenzione di uccidermi cosa voleva?

Mi concentrai sui suoi occhi e notai che non avevano nessun segno particolare, nulla che li caratterizzasse, erano dei semplicissimi occhi castani che sarebbero potuti appartenere ad una persona qualsiasi, ma l'uomo che avevo davanti sicuramente non lo era.

Ogni sua mossa sembrava compiuta con un distacco ed una calma assoluta che non avevano nulla di umano, mi faceva pensare ai cyborg dei film di fantascienza ma...nah quei pensieri erano colpa dello shock che avevo appena subito.

All'improvviso l'uomo si rivolse direttamente a me.

 

-Dalla paura che leggo negli occhi di tua madre deduco che tu sia Charlie, bene ragazzina non abbiamo tempo da perdere, c'è qualcuno molto ansioso di rivederti.-

 

Non ebbi il tempo di assimilare completamente ciò che sentii perché una testata mi fece perdere i sensi.

  
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