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Autore: Harry Potterish    10/01/2012    1 recensioni
Sono sempre cresciuto in una campana di vetro, lontano dalle disgrazie e dai problemi della vita reale, nell'illusione che la mia famiglia fosse perfetta e che Hogwarts fosse il luogo dove tutti i sogni si avverano. E scoprire che non è così fa davvero male.
La mia prima long: scritta due anni fa, è una storia interamente dedicata alla Nuova Generazione, che credo meriti un po' più di spazio rispetto a quello datogli dalla Rowling nell'epilogo. Nella speranza di farvi svagare un po' e di sentire il vostro parere in merito.
Genere: Commedia, Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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N.B.: grazie mille a chibidaphne87doc giada per aver messo la storia tra le seguite e ne approfitto per ringraziare anche Writer96 per aver recensito la one-shot “Finché si odia si ama ancora”. Spero che il capitolo vi piaccia.
 

5.
Vetri infranti

Da quel pomeriggio è passato circa un mesetto e, nonostante ci troviamo solamente all’inizio di dicembre, ad Hogwarts si respira già un clima pienamente natalizio. Siamo tutti febbricitati per le vacanze imminenti e la voglia di studiare, che già era poca, è definitivamente svanita. Credo, però, che meritiate di essere aggiornati su quanto è successo nel frattempo. Oh, no, ti prego, risparmiaci, un altro dei tuoi melodrammi no… Non che siano cambiate molte cose, come potete ben vedere quel rompiscatole di Iperione è ancora qui a farmi compagnia. Ehi, potrei offendermi sai?

L’effetto della Tintallegra purtroppo svanì nell’arco di poche ore e già all’ora di cena Malfoy era tornato quello di sempre: borioso e sicuro di sé. La gente tratteneva ancora a stento le risate quando lo incontrava nei corridoi, però anche quella situazione finì presto: Barbie si circondò di due o tre bestioni del settimo anno disposti a picchiare chiunque lo disturbasse. Si è ostinato a spacciarli per lontani cugini molto affezionati a lui, ma io credo li avesse semplicemente pagati profumatamente perché, da quando il pericolo pare essere scomparso, nessuno li ha più visti parlare con la Principessa delle Fate.

Io e Cal passammo quella notte al tepore del camino della Sala Comune, studiando e finendo il tema di Storia della Magia per il giorno seguente. La mattina dopo dormimmo tutte le prime due ore, contando sul fatto che Rose ci avrebbe passato i suoi appunti: sia lodato il genio che ha deciso di farci frequentare quelle lezioni soporifere con i Grifondoro! Nel tema prendemmo entrambi una A e Rose, naturalmente, E, ma non credo ci fosse bisogno di esplicitarlo, giusto?

Malfoy ha inasprito se possibile ancor di più la sua tirannide. Da quel giorno, ogni sabato, organizza una riunione per i suoi “amici”, escludendoci e cacciandoci dalla Sala Comune come fossimo appestati. Noi ne approfittiamo per tenere le finestre chiuse per un po’, ma dobbiamo fare lo stesso attenzione, perché ad intervalli regolari manda uno degli scagnozzi a controllare che la stanza sia ben arieggiata.

Un gruppo di ragazzette Serpeverde, incredule che –testuali parole- “uno potesse sembrare figo anche con i capelli fucsia”, ha fondato un fan club in suo onore. Si incontrano settimanalmente per venerarlo e fare riti voodoo contro chiunque lo attacchi, altrimenti non si spiegano i continui mal di schiena che mi colpiscono da un mese a questa parte. Credo che al momento le iscritte siano poco più di una decina, appartenenti a Serpeverde, Tassorosso e Corvonero –giurerei di aver visto Milly McGruber entrare in una di quelle riunioni. Direi che nessuna Grifondoro abbia azzardato immischiarsi, ma non mi stupirei di vedere Dominique in mezzo a quelle lì un giorno o l’altro.

Io, Rose e Calvin ci occupammo di vendicarci di James: gli fregammo la Mappa del Malandrino e gli facemmo recapitare una strillettera da parte di mamma –non che fosse difficile trovare un pretesto, mio fratello combina casini un giorno sì e l’altro pure. Chiarita la situazione, iniziammo a mettere in atto il piano di mia cugina, e devo dire che finora ha funzionato piuttosto bene.

E così la vita va avanti. Domi ogni tanto riferisce qualcosa di utile: sappiamo per certo che Malfoy senior sta facendo grossi investimenti ed anche Malfoy senior senior sta contribuendo. Il più delle volte, purtroppo, tutto quello che scopriamo da mia cugina sono solo pettegolezzi. Rosie dice che ogni elemento è utile per la buona riuscita del progetto, ma per me tenta solo di incoraggiarla ad essere una parte maggiormente attiva nella situazione. Al momento, però, se devo essere sincero, del piano non me ne frega niente. La mia migliore amica mi ucciderebbe se me lo sentisse dire –e io l’aiuterei- ma ieri ha nevicato ed oggi pomeriggio voglio divertirmi.

Adoro la neve: è bianca e soffice. Ricordo che quando ero più piccolo ne ero spaventato, perché era troppo fredda. Ovviamente non avevo ancora sperimentato le temperature del mio dormitorio. Zio Ron pensava che fossi matto, e un po’ aveva ragione: nessun bambino odia la neve! Aveva provato a buttarmici dentro, per farmi capire che era innocua; per fortuna zia Hermione mi aveva salvato e mi aveva fatto passare la paura, dicendo che i fiocchi erano piccoli frammenti di nuvole che nonna Lily e nonno James mi inviavano dal cielo e che erano così morbidi perché era il loro modo per accarezzarmi. Da allora tutte le volte che nevica, per quanto sia cresciuto, non posso fare a meno di pensare che il nonno e la nonna, a modo loro, mi stiano accarezzando.

Decido di uscire con Calvin per fare due tiri a palle di neve: a volte abbiamo bisogno di un po’ di tempo solo tra ragazzi. Da leggersi nel seguente modo: Rose ci ha scaricati per aiutare Neville nell’arredare la Sala Grande, perché i prefetti di Grifondoro di quest’anno non hanno intenzione di muovere un dito. Per tua informazione, ha gentilmente declinato l’invito, dicendo che le avrebbe davvero fatto piacere unirsi a noi più tardi! Sì, tu credici! Basta, Iperione! Ci mettiamo la sciarpa e corriamo fuori: subito scopro nel mio amico un degno avversario, anche se mi devo dire avvantaggiato da anni di battaglie in famiglia con cugini e parenti vari. Dopo circa mezz’ora lo vedo un po’ stanco e ci sediamo sotto uno dei tanti alberi che ricoprono il parco intorno alla scuola.

-Ci sai fare, Cal. Voglio dire, sei stato capace di tenere a testa me! Pensa che, quando giochiamo in famiglia, le nostre battaglie si trasformano in vere e proprie guerre e io sono sempre stato uno dei migliori strateghi.-

-Suppongo che gli altri siano Rose, Roxanne, Fred e James, giusto?-

-Elementare, Watson.- Mi guarda perplesso: in effetti lui discende da una famiglia purosangue e un undicenne può conoscere Sir Arthur Conan Doyle solo se è cresciuto con zia Hermione. Mi limito a borbottare un “Letteratura babbana” e lo vedo distendersi un po’.

-Sai- comincia -io non avevo mai giocato a palle di neve prima d’ora.- Ok, adesso sono io quello perplesso.

-D-davvero? Come mai?- Tremo a fare quella domanda: l’ultima volta che sono stato un po’ indiscreto con qualcuno è stato un mese fa e il risultato è stata una crisi di pianto da parte di Rose.

-Papà è quasi sempre al lavoro e cerca di ricostruire l’immagine della nostra casata: un’impresa ardua, considerato che è visto male sia dagli ex-Mangiamorte sia dai cosiddetti “eroi” come quelli della tua famiglia. Sai, non ha mai preso una posizione ben definita, quindi…Mamma invece è troppo schizzinosa per certe cose e non ho parenti cui sia davvero legato. Una volta ho provato a corrompere un elfo domestico, ma si rifiutava di colpirmi per colpa di quelle baggianate sul suo stato di schiavitù. Ha ragione tua zia. Com’è che si chiama quell’associazione? C.R.E.P.A.? Beh, sappi che quando avrò l’età mi iscriverò.- Miseriaccia, non posso crederci. Ha avuto un’infanzia triste ed è un sostenitore dei diritti degli elfi domestici. E io non ne sapevo nulla. Perché non te ne è mai importato molto, forse? È difficile da ammettere, ma credo abbia ragione tu Iperione.

-Credo che zia Herm ti accetterebbe anche subito. Al Ministero sta ottenendo buoni risultati, ma gli unici che sia riuscita a trascinare in questa storia sono stati papà e zio Ron da 23 anni a questa parte. Non che si siano iscritti di loro spontanea volontà, sia chiaro…Piuttosto, parlando di cose serie, che ci fa tra i Serpeverde un promotore dei diritti delle creature magiche?-

-E che ci fa tra i Serpeverde il figlio di Harry Potter?- Touché.

-Non si risponde a una domanda con un’altra domanda.-

-Lo so, ma mi sentivo in dovere di farti notare l’assurdità della situazione. Comunque, se ci tieni a saperlo, ho chiesto un piccolo favore al Cappello Parlante: voleva spedirmi tra i Tassorosso, ma credo che i miei mi avrebbero diseredato, così gli ho chiesto di fare una leggera inversione di rotta.- Va bene, ora sbotto e fanculo la mia immagine da angioletto.

-Leggera? Inversione di rotta? Tassorosso e Serpeverde sono praticamente agli antipodi! Ma quel Cappello ce l’ha con me? Insomma, tu chiedi Serpeverde al posto di Tassorosso e sei accontentato! Rosie chiede Grifondoro al posto di Serpeverde ed è accontentata! Mio padre chiede Grifondoro al posto di Serpeverde ed è accontentato! Io faccio la sua stessa richiesta e se ne frega!-

-Frena, frena, frena. Tuo padre, Harry Potter, salvatore del Mondo Magico e Grifondoro per eccellenza, doveva finire tra le Serpi? Questa sì che è una notizia!-

-Ma hai ascoltato una sola parola di quello che ho detto?-

-Sì, sì, e mi dispiace per te: so che non ti trovi bene, ma almeno in due possiamo farci forza a vicenda. In più, se ci rifletti bene, in questo modo non devi sorbirti troppo la tua famiglia, e hai visto come si è ridotta Rose, giusto?- Lo guardo con gli occhi fuori dalle orbite: sono le stesse parole di mia cugina. Ma sono telepatici quei due? No, sono solo obiettivi e molto più intelligenti di te…Sto per dargli ragione e scusarmi per la reazione esagerata, quando sia io che Calvin veniamo sbattuti violentemente contro il tronco dell’albero dietro di noi. La voce di Malfoy è gelida quasi quanto la neve, ma non ha nulla della sua dolcezza.

-Bene, bene, cosa abbiamo qui? La parte verde-argento degli eredi del trio dei miracoli…Problemi in paradiso? Dove avete lasciato la vostra amichetta? Sì, dai, la Weasley, quella pazza sclerotica che si diverte tanto ad emulare la madre, con l’aria sostenuta, da secchiona, mentre gira per la scuola con voi due poveri pezzenti…Sapete, in giro si dice che sia la vostra p…-

-NON CI PROVARE!- ringhio io. Nessuno può azzardarsi a parlare così della mia Rosie pensando di non pagarne le conseguenze. Purtroppo stavolta sono con le spalle al muro e non posso difendermi, quindi incasso il pugno nello stomaco di Goyle senza reagire. Malfoy ghigna.

-No, no, no, non ci siamo. Vedo che non hai ben capito come funzionano le cose. Non ti basta tutto quello che già devi sopportare? Sai, sto preparando un bel regalino di Natale per te e il tuo amichetto…Davvero molto Serpeverde da parte tua addossare la colpa di quello stupido scherzo a tuo fratello…Ma io non ci casco…Sarò così buono da concedervi un’opportunità: se volete siete ancora in tempo per unirvi a me…-

-MAI!. grida Calvin, ma viene subito messo a tacere da un pugno nei denti di Zabini. Mentre Malfoy continua a blaterare sul fatto che siamo indegni di appartenere alla sua stessa Casa e i suoi scagnozzi accompagnano le parole con calci e pugni, all’improvviso una montagna di neve  piomba su di lui e sui suoi tirapiedi: il Clan al completo è lì ad attaccarli. Non appena Zabini e Goyle mollano la presa, io e il mio amico ci uniamo alla battaglia, ma i nostri avversari sono costretti a ritirarsi perché in inferiorità numerica. Nel preciso istante in cui cominciano a scappare, mi spunta un sorriso idiota sulla faccia: la mia famiglia è davvero fantastica. Vorrei chiedere come abbiano fatto a capire che eravamo in pericolo e come abbiano convinto Domi a scendere in campo, ma non faccio in tempo.

-Forse sarebbe meglio portarvi in infermeria. Siete lividi.- Ci guardiamo un attimo e capiamo che Victoire ha ragione.

-Non so se sia il caso…Madama Chips è anziana, ma la sua assistente, Madama Plaster, farà sicuramente delle domande. E allora che le diremo?- Acuta osservazione Fred, ma in questo momento ho troppo male per preoccuparmi delle conseguenze.

-L’infermeria non serve. Mamma mi dà sempre una scorta di antidolorifici babbani con me, sapete quanto sia premurosa. Tenete, dovrebbero fare effetto in una mezz’ora.- Rose, se non esistessi bisognerebbe inventarti.

-Comunque, molto Grifondoro da parte vostra reagire alle provocazioni di Malfoy, avete avuto fegato. In più eravate in minoranza…sono davvero fiero di voi, credo che il Cappello abbia sbagliato un po’ di cose quest’anno, sta iniziando a perdere colpi…- James mi avvolge in un abbraccio stritolatore: mi lamento un po’, ma mi fa piacere aver ritrovato la piena sintonia con mio fratello.

-Ora torniamo dentro, però. Qui fuori si gela e voi avete addosso solo un maglioncino e la sciarpa! Vi ammalerete di sicuro se non ci sbrighiamo!-

-Roxy, questa volta devo contraddirti. Tu non hai davvero idea di cosa sia il freddo. Se vuoi ti faccio sperimentare una nottata nella nostra stanza. In confronto qui fuori c’è un caldo allucinante!- Tutti si mettono a ridere. Decidiamo di andare nella Sala Comune di Grifondoro. Dopo esserci riscaldati un po’, Cal fa la fatidica domanda.

-Come avete fatto a capire che avevamo bisogno di aiuto?- Straordinariamente è Domi a rispondere.

-Eravamo tutti qui in Sala Comune. Io stavo riportando quelle poche cose che ero riuscita a scoprire. In particolare ero rimasta colpita da una frase del biondino: “La vendetta è un piatto che va servito freddo.” Mentre lo dicevo agli altri, ci siamo resi conto che eravate soli, così abbiamo deciso di uscire a controllare.- Che fortuna abbiamo avuto! L’unica cosa che mi stupisce è che Rose non ci abbia ancora fatto la sua solita ramanzina: forse ha pietà di noi, dopotutto siamo in uno stato davvero terribile.

-Comunque non preoccupatevi, non succederà più nulla del genere. Mi unirò anche io ai lavori: fanculo i M.A.G.O., sono tra sei mesi. Non posso accettare di rivedervi in una condizione simile. Mai in sette anni trascorsi ad Hogwarts avevo visto episodi di bullismo simili e non cominceranno certo ora. Se dovesse ripetersi una situazione del genere, ma non si ripeterà, li denunceremo direttamente al preside. Cavoli, se a 11 anni fate così, quando ne avrete 17 e conoscerete qualche fattura in più cosa farete? Vi scaglierete Maledizioni Senza Perdono a vicenda?- Vic, questa è un’idea niente male sai? È illegale. Anche lo stalking, caro il mio Iperione. Tralasciando i miei monologhi interiori, questo gesto da parte di mia cugina è proprio inaspettato: evidentemente ho sottovalutato il legame che c’è tra di noi. Tuttavia, credo che la ragione principale sia che voglia lasciare una scuola sicura e pronta ad accogliere suo fratello Louis l’anno prossimo.

-Se volete, potete restare qui stanotte. Possiamo evocare qualche cuscino e farvi dormire qui, di fronte al caminetto. Sapete, per non correre rischi…- Ci sono momenti in cui vorrei che Roxanne fosse mia sorella, Fred non la merita. In fondo, però, il nostro legame è così profondo che è come se lo fossimo e si sa che noi Potter abbiamo il vizio di adottare come fratelli persone esterne al nostro nucleo famigliare: nonno James ha adottato Sirius, e lo stesso ha fatto papà con zio Ron, mamma con zia Herm, mio fratello con Fred, io con Roxanne, Rosie e ultimamente Calvin, Lily con Hugo, insomma è una vera e propria tradizione!

-No.- Guardo Calvin allibito. Come fa ad avere il coraggio di mettere piede in quella ghiacciaia quando gli viene offerta una proposta tanto allettante? Lui, prontamente, anticipa le mie proteste. -Al sarebbe un’assurdità. Faremmo la figura dei codardi, sarebbe come dargliela vinta, e noi non lo vogliamo, giusto? Per quanto anche io preferirei starmene qui, il nostro dormitorio è nei sotterranei e lì dobbiamo stare. Inoltre, se ci beccassero, come spiegheremmo al professor Paciock e al Preside la situazione? Abbiamo evitato l’infermeria proprio per tenere il tutto segreto!- Un po’ ha ragione, però provo a farlo ragionare.

-Cal, che problemi vuoi che ci siano? Neville è un caro amico di famiglia e Lumacorno mi adora, non farebbero certo storie!- Cal diventa rosso in pochi secondi: mi sa che ho detto qualcosa di sbagliato…Tu credi?

-Appunto Al, adorano TE! Probabilmente tu te la caveresti con una punizione, mentre io potrei essere sospeso, o peggio espulso! Lo vuoi capire che non tutti fanno di cognome Potter ed hanno amici sparsi per l’Inghilterra? Io sono un Nott, non conto nulla, mi sembrava di essere stato chiaro qualche ora fa in giardino prima che il nostro caro Malfoy ci interrompesse. Te lo dicevo proprio per farti capire che tu, senza rendertene conto, ti approfitti del tuo nome! Almeno la Barbie ne è consapevole, invece tu dai per scontato che tutto ti sia dovuto ed è quasi peggio!- Miseriaccia, non ci ho mai fatto caso, però un po’ di  ragione ce l’ha. Diciamo pure tutta…Cavoli, non può seriamente paragonarmi alla Barbie! Tuttavia le sue parole mi hanno aperto gli occhi.

Quella campana di vetro nella quale sono sempre cresciuto si sta lentamente sgretolando dal giorno in cui ho iniziato la scuola. Il Cappello mi smista a Serpeverde. CRACK. Gli insegnamenti dei miei genitori si rivelano inutili. CRACK. Rosie non ha amici, soffre e io non me ne rendo conto. CRACK. Calvin ha un chiaro complesso di inferiorità nei miei confronti a causa del mio atteggiamento e non me ne accorgo. CRACK. Malfoy mi picchia e capisco che il cognome Potter non conta nulla. CRACK. Io mi sto comportando come il peggiore dei Purosangue, perché mio padre ha sconfitto Voldemort. Sto facendo la stessa identica cosa che tanto rimprovero agli altri Serpeverde. CRACK. CRACK. CRACK. La mia protezione non è ancora del tutto distrutta, ma mi sento immancabilmente più vulnerabile e ho bisogno di un amico nel mondo reale. Per fortuna noi Serpeverde non abbiamo molto orgoglio.

-Scusa Calvin, hai ragione. Sono sempre cresciuto in una campana di vetro, convinto che tutto mi fosse dovuto. Ho sbagliato, avrei dovuto aprire gli occhi un po’ prima. Mi dispiace solo che sia troppo tardi, perché in te avevo trovato finalmente un amico, mentre ora sono di nuovo solo.- In Sala Comune c’è un silenzio innaturale: Domi sembra abbia appena ricevuto il suo regalo di Natale in anticipo, mentre gli altri non hanno il coraggio di fiatare. Forse stanno imparando quando è il momento di parlare e quando quello di tacere.

-Al, non fare il melodrammatico, non voglio abbandonarti! Voglio solo farti capire cosa  c’è che non va nella nostra amicizia per evitare che diventi un mucchio di menzogne e finisca in un baratro.- Cavoli, mi sta davvero perdonando? Il Cappello aveva ragione, sarebbe stato un perfetto Tassorosso. Evito di fare domande stupide e chiudo lì la discussione.

-Grazie, amico. Ora torniamo in dormitorio prima che ci venga in mente di darci alle smancerie in pubblico. Sai, con gli anni ho imparato che qualsiasi cosa tu dica in presenza di James e Fred potrà essere usata contro di te.- Ridacchiamo un po’, salutiamo tutti e ci incamminiamo verso i sotterranei, anche se ho la netta sensazione di aver dimenticato qualcosa.

-Fermi lì, voi due: dove credete di andare?-
Sfortunatamente Rose Weasley non si è affatto dimenticata di noi.

 

Angolo di Harry Potterish
Allora, ricapitoliamo un po’: un’altra delusione per il povero (?) Al, che scopre di non sapere molte cose sul suo migliore amico e su se stesso; l’antipasto della vendetta di Malfoy; la campana di vetro che inizia a crollare…Non c’è molto da commentare, spetta a voi ora farmi sapere che ne pensate. Grazie per il sostegno che mi date.
Harry Potterish

  
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