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Autore: Cromatic Angel    10/01/2012    3 recensioni
Tre colpi.
Non aspettò nemmeno il permesso. Quello bastava per sapere che stava entrando, e poi era noto che quello fosse il suo modo per far capire che era lei che stava facendo la sua trionfale entrata.
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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<< Alex! >> Le forti braccia di Shannon la stritolarono, sollevandola di un centimetro da terra, facendola roteare davanti la porta di casa.

<< Ok, Shan! Puoi anche mettermi giù! Inizia a girare tutto >> Delicatamente la posò per terra, sorreggendola per evitare che piombasse per terra. << Ciao Brò! >> Salutò come fosse un militare il fratello minore.

<< Ciao Shannon! >> Ricambiò atono l'altro.

<< Entrate >> prese per mano la cognata << Mamma sta sistemando la cena a tavola >>.

Jared richiuse la porta sbuffando per il comportamento del fratello e posò la valigia accanto alle scale che portavano al piano di sopra. Poi con passo lento, come se potesse far rumore con le sue sneakers, raggiunse tutti in salotto.

La tavola era apparecchiata alla perfezione, come Costance era solita fare.

Il cibo era come al solito troppo rispetto al numero degli ospiti, altro vizio della donna.

La cosa che ferì Jared era l'abbraccio caloroso in cui erano coinvolte le donne più importanti della sua vita : sua madre e sua moglie.

<< Tesoro! >> La donna si avvicinò a braccia aperte verso il figlio << Che bello vederti >> Lo strinse appena donandogli un bacio per ogni guancia.

<< Lo sono anche io Mamma >> Sorrise appena.

<< Oh! >> Si voltò verso Shannon e Alex, tenendo la mano del figlio più piccolo << Accomodiamoci che poi si fredda tutto >> Trascinò con sè Jared e lo fece sedere a capotavola.

A quel punto ognuno prese posto.

Che la farsa abbia inizio!” Gridò dentro di sé Alex.

 

 

<< Alex ma non hai mangiato nulla!>> protesto Costance.

<< Ma ho mangiato tutto!>> Disse scioccata.

<< Non fare anche tu l'anoressica! Dovresti mettere su qualche chilo! Jared dico bene?>> Si voltò verso il figlio aspettandosi un appoggio. << Lei decide cosa farne della sua vita...non ho potere in questo campo >> Abbassò il capo. Sei paia di occhi si indirizzarono verso di lui.

<< Che vorresti dire Jared? >> Chiese titubante la madre << Sei suo marito ovvio che puoi dirle se sta bene o male. Non credo siate due persone distinte. E' nella routine di coppia essere sinceri l'una con l'altra! Certe volte i tuoi ragionamenti sembrano provenire da Marte! Mi preoccupano le tue risposte assurde! >> La donna era quasi scocciata dalla finta depressione solitaria che prendeva di rado il figlio.

<< Hey Jay... >> Sussurrò Alex sfiorandogli il ginocchio con le dita

<< No Alex, hai ragione tu... >> Alzò il capo e si voltò verso sua madre << Prendimi per uno stupido, un bastardo, prendimi per tutto ciò che vuoi Mamma. Non ti darò alcun torto perchè alla fine è ciò che mi merito >> Sua madre non capiva, lo guardava confusa << Ho sbagliato a non parlartene prima, avrei dovuto dirtelo. Sei mia madre, ti ho sempre detto tutto o quasi...ma questa volta...vedi, questa volta. Ecco era difficile per me dirtelo apertamente, volevo prima accettarlo io, rendermi conto che fosse vero...io ed Alex >>

<< Partiamo per l'Italia per il mio compleanno e ci dispiace che tu non possa farmi quella tanto desiderata festa in grande per i miei trent'anni! So quanto ci tenevi, sono anni che mi dicevi che sarebbe stato magnifico. Ma Jay ha voluto farmi questo regalo, che io desideravo da tanto! >> Sorrise dolcemente alla suocera, stringendo forte la mano di Jared, che guardava Alex confuso. Il tutto sotto lo sguardo imbambolato di Shannon.

<< Ma non c'è problema, quando tornerete la faremo! >> Sorrise sollevata. Sapeva che il figlio era solito ingigantire le cose.

<< Oh, perfetto! >> Sorrise la ragazza.

 

 

 

 

 

Jared chiuse a chiave la porta della camera.

Si girò pensieroso e si avvicinò al letto, su cui era seduta Alex che era intenta a togliersi orecchini e collana.

<< Ora tu mi spieghi perchè non mi hai fatto dire la verità a mia madre. Prima mi rompi e poi te la giri a tuo piacimento! >> L'ammonì.

<< Quando tu e Shannon siete andati a fumarvi una sigaretta fuori, io e tua madre abbiamo parlato >> Posò gli accessori sul comodino e si alzò in direzione di Jared. << Non me la sentivo di dirle la verità...mi dispiace. >> Lo guardò senza espressione.

<< Tu che cambi idea? Deve averti detto qualcosa di veramente serio... >> Non scherzava, la sua voce era ferma.

<< Ricordi quando la prima volta mi hai presentato i tuoi genitori? >> Lui annuì sedendosi sul letto, osservando il camminare nervoso della donna. << Avevo poco più di 20 anni, stavamo insieme da circa un anno e tua madre era scettica, per lei sarei durata solo un altro po' di mesi, poi diceva che ti saresti stancato...ci vedeva troppo differenti e poi sapeva che tu e l'amore vi odiavate. Fossi stata in lei avrei anche io dubitato di te >> Sorrise nervosa << Beh, il giorno del matrimonio, mi venne a trovare nella saletta dietro la chiesa, mi sistemò il velo e mi disse '' Ho sognato questo giorno, speravo che arrivasse e sono felice sia con te. Lo hai cambiato. Sei come una figlia per me '', non potrò mai scordare queste parole. Mi sono sempre rimbombate in testa. >> Fece una breve pausa come a raccogliere le idee << Questa sera, era felice come non mai. Mi ha detto che aveva capito che qualcosa non andava, un anno che non ci vedeva, tu che non andavi a trovarla. Mi ha detto che aveva intuito che c'era sotto qualcosa. Poi questa sera i dubbi sono svaniti, era felice di avere i suoi figli con se... e per figli intendeva anche me. >> Si fermò al centro della stanza, proprio di fronte a Jared. << Ti do tempo un anno. Se in quest'anno riuscirai a conquistarmi di nuovo allora nessuno saprà nulla. Ma se così non dovesse andare allora lo diremo a tua madre. >>

<< E' la stessa cosa che mi hai detto dieci anni fa... per capire se tenessi realmente a te... >> Rise al ricordo.

<< E' vero. Com'è vero che ti sono bastati solo due mesi e non un anno. Adesso la sfida è più complicata. >> Arrivò al letto e si sedette, proprio accanto a Jared.

<< Si, la sfida è più complicata. Ma ti conosco e so come farmi perdonare... almeno spero funzioni >> Si grattò la barba confuso.

<< Me lo auguro anche io. Tua madre è preoccupante quando è incazzata >> Spalancò gli occhi annuendo.

<< Si, lo è. Ricordo ancora gli schiaffi... >> Era sconcertato e si massaggiava la guancia ricordando la sua infanzia.

<< Ricorda, ricorda. Perchè se questa notte provi a sfiorarmi ti farò riprovare il dolore! Ma userò calci e pugni! >> Lo avvertì.

<< Che palle che sei! Sono in astinenza! >> Protestò.

<< Si e io sono Jay-Z>> Assottigliò gli occhi facendo delle strambe mosse da rapper.

<< Ale ti giuro che non ho fatto nulla da un anno!E smettila di fare il pinguino in agonia! >> Quasi la supplicò.

Si alzò dal letto e si avvicinò al bagno della loro camera << Si...con me. Con le altre invece ti sei dato alla pazza gioia!E comunque stavo imitando Jay-Z!>> Si chiuse la porta alle spalle.

<< Che situazione del cazzo! Se dovessi rinascere starò lontano dall'amore >> Sconfitto sprofondò nel letto coprendosi il viso con entrambe le mani.

 

 

 

 

 

Costance come al solito si era lasciata prendere la mano e aveva preparato una colazione reale. Aveva lasciato un biglietto indirizzato ad Alex, pregandola di fare un abbondante colazione perchè la vedeva fin troppo magra.

Lei sorrise leggendo quel post-it. Lo conservò come ricordo all'interno della borsa. Si sedette ad una delle sedie poste attorno al tavolo della cucina e prese una fetta di torta ai mirtilli, pensando un po' qua e là a come sarebbe stata la sua vita se non fosse in crisi con Jared.

<< Sorellina vedo che ti si è aperto l'appetito. Notte calda? >> Ammiccò Shannon sedendosi di fronte a lei e versandosi del latte in una delle tazze poste al centro del tavolo imbandito. << Cretino!>> Sbottò lei masticando.

<< Alla fine ti sei ritirata tu... >> Versò del caffè nella tazza per dare più sapore al latte.

<< Come? >> Tornò alla realtà.

<< Ieri sera >> Mescolò anche un po' di zuccherò << Non hai lasciato che Jay dicesse a mamma dei vostri casini...ci stai ripensando?>> Bevve un sorso della calda bevanda.

<< No, Shan... >> Disse dolcemente posando la fetta di torta sul piattino davanti a lei, improvvisamente i suoi occhi divennero tristi e spostò il suo sguardo al di fuori della vetrata << Tuo fratello è sempre stato tutto per me, ogni esperienza l'ho fatta con lui...ma dopo quello che è successo voglio rallentare. La paura di stare male è troppa... inoltre vostra madre la prenderebbe molto male, voglio dare tempo a Jared...in caso se nulla dovesse mutare diremo tutto a Costance. >> Annuì ai suoi pensieri.

<< Devi amarlo davvero tanto... >>

Lei si voltò lentamente sollevando lo sguardo verso Shannon << Come si fa a non amare una parte di se stessi >> Sorrise dolcemente all'uomo, che ricambiò allo stesso modo.

Al di là del muro un cuore ritornava a battere colmo di speranza, capendo che anche meno di un anno sarebbe bastato.



Note autrice : Un grazie va a voi. Sì voi, che leggete questa storia dandomi tante soddifazioni, voi che leggete e commentante con tanta enfasi, quell'enfasi che mi rende felice e mi emoziona, e anche voi...voi che anche se non commentate, comunque siete lì a leggere e aspettare l'evoluzione della storia. Grazie, Grazie veramente.
Un abbraccio affettuoso ^^
Ny.

  
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