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Autore: Lillibeth_92    10/01/2012    1 recensioni
Una nuova era si affaccia alle porte di Camelot. I lati più oscuri e nascosti del lato umano verranno tirati fuori e il passato tornerà a reclamare il suo presente. Ogni singolo uomo sarà messo alla prova. Nessuno verrà risparmiato.
Arthur x Merlin
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Arthur Pendragon. Guardati. Guarda cosa sei diventato in così poco tempo. Un re, un amante, un padre. Sei un’unica sostanza che si mostra sotto tre aspetti diversi.
Di quale ne vai più fiero?
Sei ritenuto un nobile re. Il tuo popolo ti ama e tu lo sai. Hai riportato la pace e hai giurato eterno rispetto a chi è diverso da te. Sei a conoscenza che tu sei e sarai il più grande sovrano che Camelot abbia mai avuto. E tu, sì proprio tu, Arthur Pendragon, sei il primo a promuovere questa mozione, perché sai che nessuno ti sarà mai superiore e tutti quelli che ci furono e ci saranno nulla in confronto a te.
Sei reputato un amante gentile. Hai combattuto contro ogni ostacolo che il tuo onore t’imponeva pur di poter riuscire ad amare l’unica persona che sia rimasta lealmente al tuo fianco.  E adesso, guardati ancora una volta e osserva la tua metà vicino a te. Ne sei fiero, molto fiero. Non è così giovane re? Sei orgoglioso di aver avuto il sopravvento su te stesso e grazie a questo (a causa di questo) sei convinto del fatto che nulla e nessuno potrà esserti uguale.
Sei considerato un buon padre. Daresti anche la vita per quel raggio di sole, che hai conquistato con fatica e pazienza. Hai imparato a tue spese che solo il tempo lenisce le ferite. Per un’ultima volta, sovrano di Camelot, guardati. Anzi, guarda la copia di te stesso farsi strada nel tuo regno e nel tuo cuore. Sai per certo, che finché sarai in vita, la vita del tuo stesso sangue non potrà mai essere stroncata, poiché nessuno potrà mai sovrastare te e tutto ciò che è tuo.
Arthur Pendragon, re di Camelot, nuova luce di Albion, sappi bene che i tuoi tre titoli, di cui ti vanti, ti fanno macchiare del peggiore dei peccati: la superbia.
  
Kaleb. Ti sei mai domandato quanto rancore possa portare nei cuori il tuo nome? Sei piccolo, troppo piccolo, per aver un animo così colmo di cattiverie e odio.
Sei il degno erede di colei che ti ha dato alla luce. Forse sarebbe stato meglio che non fossi mai esistito, perché a causa tua tanta gente ha sofferto, soffre e soffrirà. Solo il tuo sguardo da bambino innocente può camuffare chi tu sia realmente. Grazie al tuo riflesso riesci a prendere tanto dagli altri, senza dare nulla in cambio se non sofferenza.
Vuoi il potere. Lo desideri. Lo brami. Sei disposto a tutto pur di ottenerlo, perché sai che è giusto così.  Per te non c’è niente di sbagliato nel tuo operato, giovane stregone. Pensi che tutto sia dovuto e nulla ricambiato, ma è proprio qui che ti sbagli.
Coloro che tu odierai più di ogni altra cosa ti ricambieranno con un odio più forte. Ti pentirai di aver sprecato la tua vita in questo modo e in quel momento sarai annullato per sempre, perché non sei in grado di dar nulla oltre all’odio.
Se l’avarizia dovesse avere un nome, porterebbe il tuo Kaleb.
 
Gwen, o meglio conosciuta come Ginevra. Sono tanti gli appellativi con cui puoi essere nominata: ex serva di Lady Morgana, quasi moglie di Arthur, quasi regina di Camelot, amante di Lancillotto.
Il tuo percorso è stato lungo e tortuoso, piccola Gwen. Hai avuto tutto in un istante e l’hai gettato via per un capriccio. No, non era un capriccio. Era una realtà dei fatti, perché tu sapevi che il tuo cuore non appartenesse al re di Camelot ma a uno dei suoi più fidati cavalieri. Lo avevi sempre saputo. Fin dall’inizio.
Ad avvolgerti è stata l’illusione di poter ritrovare l’amore tra le braccia di un altro uomo, ma così non è stato. Alla fine hai ceduto e hai lasciato che i tuoi sentimenti prevalessero, senza renderti conto di quello che stessi facendo. Hai umiliato e sedotto colui che ti aveva amato più di se stesso. Avrai fatto bene o no? Chi potrà mai dirlo…
L’unica cosa, che in tanti diranno, è che il tuo errore è stata la tua salvezza, nonostante all’inizio tutto possa aver fatto sembrare il contrario, ma guardati adesso. Ascoltami e guardati Gwen. Forse tu sei l’unica persona ad avere avuto un lieto fine, perché gli altri lo avranno solo per metà.
Ringrazia la lussuria Gwen, perché è stata lei a salvarti. Sei stata salvata da un peccato, che rimarrà per sempre tale.
  
Elizabeth. Non ci sono parole per descriverti. Molti si sono chiesti se tu abbia mai posseduto un’anima. Sei solo un fantoccio in cerca di vendetta.
Vuoi vendicare coloro che hai amato. E’ questo il tuo obiettivo, strega. Vuoi privare dello stesso affetto, coloro che te l’hanno tolto. Provi rancore verso di loro, anzi verso di lei.
La guardi e vedi in lei tutto quello che avresti dovuto avere tu.
Lei ha una famiglia, tu no. Fai solo parte di un’associazione che ti aiuterà a portare a termine il tuo obiettivo.
Lei sfoggia un sorriso sincero, il tuo è finto. Tu li stai ingannando tutti.
Lei può amare, tu invece riesci a provare solo rancore. Non conosci altro sentimento, proprio come i tuoi simili.
Lei può avere lui, tu a lui non lo potrai mai avere. Perché tu non possiedi un cuore da donare.
Stai attenta Beth, poiché l’invidia potrebbe essere la tua rovina.
 
Galvano. Sei uno dei più grandi cavalieri di Camelot. Segui fedelmente il tuo signore e nei momenti liberi ti concedi qualche svago. Solo uno? Non credo proprio! Ritengo che tu ne abbia tanti. Anche fin troppi.
Sei un uomo apprezzato e ambito, cosa potresti desiderare di più? Nulla! E invece, mio bel cavaliere, c’è ancora qualcosa che tu desideri, anzi che il tuo cuore brama. Sì, Galvano, è proprio lei il tuo desiderio. Sei pazzo di lei, immensamente pazzo.
Quante volte hai cercato rifugio nelle braccia di altre donne, pur di dimenticarla? Quante volte avresti voluto riconoscere il suo sorriso in quello di un’altra? Quante volte ancora lo farai?
Sei ingordo Galvano, troppo ingordo. Non riesci a soddisfare il desiderio di averla, e per questo ti accontenti delle altre, sperando che ti aiutino a dimenticarla.
Bisogna ammettere che la gola è il peccato che più ti si addice.
 
Morgana Pendragon. Una donna, mille mali. Hai ricevuto tanto dolore da quelli per cui nutrivi affetto, e lo hai ricambiato con gli interessi.
Sei stata posseduta e sottomessa dalla rabbia. Hai lasciato che il tuo cuore fosse invaso dall’oscurità, senza contrastarla o opporti, perché sapevi che era l’unico mezzo per ottenere la vendetta nei confronti della tua ex famiglia.
Il tuo odio verso Uther ti ha consumato lentamente e adesso la rabbia che provi nei confronti di tuo fratello è superiore a qualsiasi altra cosa. Vorresti vederlo perire per mano tua e impossessarti del tuo regno, perché è tuo di diritto e basta.
Tu sei l’unica che possa sedere sul trono di Camelot, tuo fratello è nulla paragonato a te. E questo ti a rabbia. Sì, perché vorresti indietro ciò che è tuo di diritto e faresti qualsiasi cosa, saresti disposta anche a sacrificare il tuo sangue pur di essere regina.
Non c’è che dire Morgana, sei sotto il controllo dell’ira.
 
Morgause. Sei una delle cause che ha portato Camelot alla distruzione. Sei stata tu a dare inizio alle danze e quando hai compreso che non ne saresti uscita vincitrice, ti sei ritirata da vigliacca.
Hai lasciato questo mondo, consapevole di essere stata sconfitta, e con tua grande sorpresa ci sei ritornata. Lei ha permesso il tuo ritorno. Dovresti gioirne, no?
Lei è andata avanti e ha sottomesso molti, anche se non è riuscita pienamente nel suo intento, ma non si è ancora arresa, e vuole il tuo sostegno. Tu sei più che pronta a darglielo… ma? C’è qualcosa non va, vero?
Da quando hai riaperto gli occhi, ti senti diversa… cambiata… umana. Può essere vero? Chi lo sa. Ci sono tante cose al mondo, di cui tutti ignorano l’esistenza. Forse, anche tu lo hai notato, non è così Morgause?
Allo stesso tempo, però, cerchi di reprimere questo sentimento. Potresti accettarlo, ma non vuoi per tante ragioni.
Per prima cosa deluderesti tua sorella, e poi non ne hai voglia. Perché amare è molto più difficile che odiare. Non avresti né la forza, né il desiderio di provarlo e questo è dovuto al fatto che ormai tu sia solo un’ombra. L’ombra di quello che sei stata.
L’accidia ormai è parte di te.
 
 
 
 

 
Ehi. Salve a tutti. I miei complimenti per esser arrivati fin qui! Dico sul serio, avete avuto fegato, ma quella che si è distinta tra tutte è stata Zara88, che ha avuto il coraggio di leggere questo scarabocchio per prima. Colgo l’occasione di ringraziarla infinitamente per questo.
 
Andiamo alla prefazione. Come avrete notato è un po’ confusionaria e ci sono dei personaggi nuovi. Ho utilizzato i sette peccati capitali per esprimere i loro lati più oscuri, così da farvi un’idea su quelli che saranno i personaggi chiave, ma non vi dico più nulla per non rovinarvi il resto. Mi piacerebbe che leggiate con gusto e sorpresa il capitolo successivo.
 
Troverei delizioso se lasciaste un piccolo commentino. Per me sarebbe molto costruttivo. Vi ringrazio in anticipo. E vi lascio tutti con un bacino. Alla prossima.
 
 
Disclaimer: I personaggi che appaiono nel telefilm e sono citati in questo racconto non sono miei. Essi appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.
 
 
Nota: questa fanfiction nasce da una trama, scritta da me, per un gdr merliniano ovviamente. Per ulteriori informazioni, potete contattarmi in privato.
 
 
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Lillibeth_92
  
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