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Autore: CoglionHazza    11/01/2012    3 recensioni
Non so cosa scrivere su quest storia, vi dico solo di seguirla perchè sarà alquanto appassionante. Bacioni, Teresa!:)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MANCHESTER, DARREL HIGH SCHOOL 8:15 11/01/2012
 
-Ciao tesoro, ti aspetto a casa.
-Torno alle 3 del pomeriggio devo.. devo fare una ricerca in biblioteca.
-Va bene, ciao Cher.
Ecco, a mia mamma piaceva mettermi in imbarazzo, lo faceva di continuo! Come ad esempio accompagnarmi davanti scuola con la macchina e darmi un bacetto dulla guancia prima di farmi scendere, sapeva che a me dava fastidio quel suo comportamento, ma non faceva nulla per provare a cambiarlo.
 Non ero una ragazza molto socievole, avevo poche amiche, e stavo bene così.
Era una mattinata alquanto gelida a Manchester, e prima di entrare in quella specie di carcere minorile e ricominciare la solita routine respirai profondamente alzando gli occhi. C'erano parecchie nuvole e il cielo era tra il grigio scuro e il bianco, un insieme di colori che mi riempiva il cuore di malinconia, più di quanta ne avessi già. Tutti a scuola pensavano che avessi problemi perchè non mi aprivo mai con altre persone che non fossero la mia migliore amica Susan. Oh non ve l'ho presentata! Susan Elisabette Taylor è la ragione per cui ogni mattina mi alzo da quel dannato letto. E' l'opposto di me, è alta magra, bella ha i capelli mori e ricci e gli occhi azzurri. E' una ragazza molto corteggiata, il mio opposto! Avete presente il sole e la luna? Il nero e il bianco? L'amore e l'odio? Lo Yin e lo Yang? Bene, noi eravamo così, ma ci volevamo un gran bene. Purtroppo lei non era come me.. non aveva un idolo! Non era una ragazza che passava le ore a piangere per una persona che viveva in tutt'altro mondo. Era una ragazza con i piedi per terra, non faceva viaggi mentali, non era una sognatrice come me. I ragazzi a lei piaceva toccarli con mano e non dietro uno schermo, e difatti ne toccava anche troppi in quanto ne cambiava uno ogni settimana, ma a me stava bene così! Non ero nessuno per giudicare il suo comportamento.
Entrai a scuola, tra gli sguardi dei compagni, camminata veloce e occhi bassi.. avevo in testa mille pensieri e senza che me ne accorgessi un ragazzo mi travolse facedomi cadere libri e quaderni,a mò di film americano.
-Scusami, la prossima volta starò più attenta. Dissi in totale imbarazzo.
-Lo spero per te tzè. Mi rispose lui in modo altezzoso.
 
Bene, la mattina era cominciata una schifezza, e sarebbe continuata anche peggio..
Entrata in classe presi posto affianco a Susan che vedendomi con quel volto scuro e cupo si preoccupò di chiedermi cosa fosse successo, ma mi limitai a un -No nulla.. e la lezione iniziò come sempre.
 
Era appena suonata la seconda ora che la prof uscì fuori chiamata dal preside.. e rientrò con un ragazzo al suo fianco.
(A questo punto voi immaginate che il ragazzo sia uno DI QUEI RAGAZZI, che come ogni FF che si rispetti fa la sua apparizzione in questo modo, e invece no..)
-Ragazzi, lui è Marcus Payne.
-Marcus come? Urlai io, attirando le attenzioni della classe...
-Payne, sono Marcus Payne... Cher! Disse lui facendomi l'occhiolino.
Era un ragazzo alto, snello capelli biondi con ciuffo piastrato e occhi azzurri, era abbastanza carino ma, come faceva a sapere il mio nome? Non avevamo mai parlato prima... beh la risposta non tardò ad arrivare.
Dopo le presentazioni la prof. lo invitò a sedere nel banco alle mie spalle.
-Ciao Cher.. non ti ricodi di me vero? Mi sussurrò ad un orecchio mentre mrs. Swift iniziò a spiegare la lezione.
-Come sai il mio nome?
-Non ti ricordi di me? Sono il ragazzo con cui ti sei scontrata in corridoio, ah questo è il tuo quaderno. Disse porgendomi il quaderno degli appunti di Arte
-G.. grazie. Risposi perplessa.
Passammo l'ora a litigare, lui mi tirava calci alla sedia, e io con molta pazienza gli chiedevo di smetterla... fino a quando finalmente non suonò la campanella e la prof si dileguò dal resto della classe.
-PAYNE FINISCILA CAZZO, MI HAI SCARAVENTATO I COGLIONI, QUEI CAZZO DI PIEDI TE LI TAGLIO.
-Hei figa, stai calma! Rispose sorridendo, con uno sguardo di sfida.
-Altrimenti cosa fai? Ribattei io.
-Beh, volevo darti uno di questi... ma a quanto pare non li vuoi allora ciao stronza! Mi salutò facendo l'occhiolino e uscendo dalla classe.
Rimasi lì immobile, la gola si seccò improvvisamente, il fiato mi mancava, le lacrime iniziavano a scendere senza che io volessi. Vi chiederete sicuramente cosa aveva in mano quel bastardo..
I bieglietti per il concerto dei One direction a Manchester... con i pass per il backstage!
A quel concerto io non potevo andare, la mia famiglia non aveva abbastanza soldi per permettersi di comprare il biglietto, e io che conoscevo la situazione in cui eravamo non aveva fatto nulla per convincerli, sarebbe arrivato il mio momento pensavo! Beh, il momento perfetto era arrivato e io l'avevo rovinato con la mia solita boccaccia. 
Mi ero chiesta come facesse a conoscere la mia passione per i ragazzi.. "Beh, avrà letto le millemila scritte e i disegnini che li raffigurano sul quaderno" mi ero risposta. Mi ero chiesta come avesse i pass.. ma a questa domanda non seppi darmi una risposta, che arrivò da se.
-Affacciati subito alla finestra Cher! MUOVITI. Era Susan che dall'uscio della porta mi chiedeva di affacciarmi alla finestra, ed anche con una certa fretta.
Beh, quando mi affacciai non capìì più nulla...
 
 
 
AHAHAHAHAHAHA, mi dispiace per aver terminato così.
Se volete scoprire cos'è successo, e cosa ha visto Cher dalla finestra..
Leggete il prossimo capitolo.
@xlovemestyles :)
  
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