Pur conoscendolo da sempre, continuo a stupirmi di quanto possa sembrare un bambino, a volte: è davvero minuto, con braccia e gambe sottili e flessuose, tutto in lui è carico di un’involontaria sensualità.
Solleva in viso, schiudendo le labbra.
Ha una bella faccia, dopotutto, piena, quasi a forma di cuore, che si chiude in un mento affusolato.
A prima vista è un angioletto.
Finché non inizia a parlare.
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Quando solleva lo sguardo, mi sento improvvisamente perso.
Sono pozzi neri senza fondo, di un magnetismo quasi doloroso.
“Non posso” ribatte, rosso in viso per la rabbia.
“Come, scusa?”
“Sono cieco, vecchio! Dimmi, come cazzo faccio a guardarti?”
Apro la bocca di scatto, stupito.
Poi la ragione torna ad avere la meglio.
“Molto bene” ribatto, secco “Così non rischierò di riaverti nuovamente tra le palle, moccioso; e adesso vattene, non ho bisogno del tuo sangue, sui miei libri”
L'amore è poesia. Liam odia l'amore e odia la poesia.
Tutto il contrario di Allen, insomma.