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Autore: ItsNeverTooLate    11/01/2012    7 recensioni
{DAL CAPITOLO 11}
«Perché non me l'hai mai detto, eh?» Urlò voltandosi di scatto verso di me.
«Non capisco...»
«PERCHÉ NON MI HAI DETTO DI ESSERE ELEANOR?? Ho passato tutto il tempo qui a Londra con l'ansia di trovarti e tu che sai che sono proprio io che fai? Non mi dici nulla? MA CHE CAZZO HAI AL POSTO DEL CERVELLO, FARINA?»
«Louis, ora calmati...»
«Calmarmi? CALMARMI? COME CAZZO FACCIO A CALMARMI?! Non è facile stare così vicino alla ragazza che ami, sapendo che lei non prova nulla per te!»
Rimasi paralizzata.
In quel momento sperai solo di aver sentito male.
«Tu... Tu mi ami?»
«Noo! L'ho detto solo per far saltar le cavallette!» (?)
«Perché non me l'hai mai detto?»
«E tu perché non mi hai detto di essere Madison Eleanor Miller?»

Quel bacio rubato, alcolico, improvviso...
Una sensazione quasi magica...
Quel bacio che forse le avrebbe rovinato la storia con Zayn.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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SCUSATE MA QUI IL ~Vas Happenin' guys? CI STA!

E a propostito di Vas Happenin', domani quella puttana di Zayn compie 19 anni *O*
Cresce in fretta il piccolo (?)

MERY SE NON RECENSISCI TI APRO IN DUE! (?)


E dopo questo attimo di sclero, dedico il capitolo alle ragazze che ogni volta recensiscono, in particolare:
~ NicoleJ_
~ elescardi
~ iamgiubi
~ elladora
~ Mrs_Martyreid
~ swag
~ _youmakemesmile


Ed ora il capitolo!!!






Capitolo 14: It's me, I'm the stupid one who thought she was the girl that changed him!

«Oh, andiamo! Non dirmi che la tua ragazza pensa che tu sia disposto ad aspettare fin quando lei sarà pronta per farlo!» Sbottò la rossa, dopo una risata inconscia provocata dall'alcool.
Era da una settimana esatta che i ragazzi erano in tour in America, e quella sera erano stati invitati ad una festa nel centro di Los Angeles.
«Sono cambiato...»
«Oh, andiamo Malik: ti conosco da quando avevi sei anni... Tu ad una sana scopata non rinunceresti neanche per tutto l'oro del mondo!»
Emily, la rossa, sapeva benissimo come provocarlo. D'altronde era stata sua compagna di classe e di "giochi" per i primi tre anni del liceo.
«E chi te lo dice?» Il moro cercava qualsiasi modo per uscire fuori da quella conversazione, e la sua coscienza gli diceva che sarebbe finita male.
«Lo dimostra il fatto che sei venuto a letto con me sei volte, cosa che non è mai successo con un'altra ragazza nel giro di quei tre anni... Non credo di esser stata poi così tanto male, non credi?»
«Stai facendo la Troia, Em, non credi?»
Zayn si pentì subito di averla chiamata così, sapeva che sarebbe andata a finire molto male.
«Se non sbaglio mi hai chiamata Em solo una volta: a casa tua, quel pomeriggio in cui i tuoi erano a Plymouth... Quella volta ti era particolarmente piaciuta, o sbaglio?»
La rossa puntò con un sorriso beffardo i suoi occhi verde smeraldo in quelli del moro, che deglutì rumorosamente quando la ragazza iniziò a giocherellare con il bottone dei jeans beige, solleticandogli il basso ventre, mentre l'alcool gli pulsava nelle vene... 
«Dio, Emily! Sei davvero così... Troia?»
«Non pensavi lo stesso due anni fa, Jawaad.» Gli sussurrò con voce suadente all'orecchio per poi mordergli il lobo.
«Sai che non sono capace di resisterti?»
Più che una domanda per i due era risultata un'affermazione.

Louis aveva osservato tutta la scena da lontano, appoggiato al bancone del bar, con il nervoso a fior di pelle. 
Sapeva che la lucidità di Zayn non era buona quella sera a causa dei troppi drink, ma, quando lo vide prenderle la mano e avviarsi verso l'uscita, non riuscì più a controllarsi e lo raggiunse velocemente.
«Pensa a quello che fai, Zayn. - Gli disse serio Louis, prendendolo per la maglietta e sbattendolo contro il muro blu scuro. - Non hai la mente lucida. Pensa a quello che succederà se Madison lo viene a sapere. Saranno cazzi amari, bro.»
«Non lo verrà a sapere...» Rispose l'altro, sostenendo il suo sguardo.
«Ti avverto: fai la mossa sbagliata e ti ritrovi fuori dai giochi. Fine della storia... Ti ho avvertito, Malik. Ci rimetterai solo tu...»
«Stronzo...» Biascicò l'altro, per poi uscire con la rossa dal locale.

* * *


«Dio, che voglia di frittelle e sciroppo d'acero! Oggi ho intenzione di stare stravaccata sul divano tutto il giorno a strafogarmi di gelato e ingrassare di tre chili al minuto!» Sbottò Madison buttandosi sul divano accanto a quello dov'erano Jane e Danielle...
«Che dite di un giorno per sole ragazze? Qui il profumo dei ragazzi per me è insostenibile!» Suggerì Danielle...
«Ci sto!»
«Anch'io! Anche se l'idea del gelato non era male...»
«Dai... A cambiarsi...»
Le tre ragazze in pigiama si alzarono svogliatamente e si avviarono ognuna nella propria camera...

«Io direi... Starbucks, Covent Garden, poi andiamo a rifornirci nel ristorante dove lavoravo prima (così magari ci rifilano qualcosa gratis!) e poi... Un bel giretto da Harrods?» Chiese esaltata Danielle.
«E che Harrods sia!»

Madison prese le chiavi di casa dal tavolino di fronte ai divani e si avviò verso il garage per prendere la Range Rover, mentre le altre due la aspettarono fuori.
Uscendo Danielle notò nel giardino il solito giornale e lo andò a prendere...
«Jane?»
«Mmhh?»
«Vieni qui, veloce!» Disse la riccia preoccupata.
L'altra la raggiunse perplessa.
«Nascondi il giornale nella borsa... Madison non lo deve vedere per nessuna ragione al mondo!»
«Come mai?» 
Danielle scosse la testa e sorrise a Madison, che fermò la macchina davanti alle due...



«Ragazze, vado a farmi una doccia: questa giornata mi ha sfinita!» Sbottò Madison con la solita allegria, salendo le scale e avviandosi al piano di sopra.
Quando entrò nella doccia lasciò che l'acqua tiepida le scivolasse sulla pelle chiara, come se fosse un rimedio per far andar via i problemi: sapeva che Jane e Danielle le stavano mentendo su qualcosa, lo aveva capito dai loro sguardi compassionevoli quel pomeriggio e le loro occhiate complici.

{ Intanto al piano di sotto ~ One Direction }

"Si?" La vibrazione dell'iPhone del moro lo destò da quella notte focosa, riscoperta dopo mesi.
La rossa era già andata via verso le 7:00.
"Malik, sei un coglione, un emerito coglione!"
Zayn dovette allontanare il telefono dall'orecchio per quanto la ragazza al telefono stesse urlando.
"Jane?"
"No, sono Harry! Certo che sono Jane! Tu ringrazia solo che Danielle ha preso il giornale prima di Madison! Sei morto Malik!"
"Jane, calmati!"
"Calmarmi? CALMARMI? Tu lo sai che hai fatto!? Sai com'è fatta Madison! Vi conosco entrambi da abbastanza tempo: so come la guardi e so perché tu abbia voluto aspettare, anziché tradirla ogni tre giorni! Che cazzo ci facevi con quella rossa?"
"Nulla..."
"Ah si? Allora sta notte cos'avete fatto? Giocato a scacchi?"
"Jane, non rompere le palle..."
"Vuoi che dica tutto a Madison? Sei un coglione!! Non ho mai capito come abbia fatto ad innamorarsi di te! Ed io l'avevo pure avvertita!"
"Cristo non urlare!"
"Malik, non osare ritornare a casa il 22, o ti sradico le palle, chiaro?"
"Si si, ciao..."
"E non osare riattac..."
Il moro riaffondò la testa nel cuscino della sua camera d'hotel.
Dopo qualche minuto si alzò svogliatamente, e dopo essersi lavato e vestito, raggiunse la camera di Harry, il punto di ritrovo per quella mattina.
Dopo aver bussato con tre colpi veloci, gli aprì Niall, ma non con il solito sorriso.
«Ti consiglio di stare zitto!» Lo ammutolì il biondo.
«Oh, Zayn! Ti stavamo aspettando... Lo sai che sei un cretino?» Urlò Liam sbattendo sul tavolo un giornale, con una sua foto e la rossa in prima pagina.
«Dai, ragazzi! Jane mi ha detto che Maddie non ha visto nulla!»
«Ma allora sei proprio un coglione, Malik! - Urlò Louis, trattenutosi a stento fino ad allora, avventandosi contro il moro. - Ti avevo avvertito! Sei un coglione...»

~


«Ragazze, perché urlavate tanto prima?»
«Ehm... Noi stavamo...»
«Discutendo... Si, non sapevamo se fosse meglio ordinare cinese o una pizza...» Intervenne Danielle.
«Io direi cinese... E quindi dare del coglione a Zayn non centra nulla...»
Le due ragazze si guardarono per un attimo, prima di abbassare lo sguardo.
Danielle si avvicinò alla borsa dell'amica e tirò fuori il giornale e glielo porse...
«Ma...»
«Ci dispiace...» Le sussurrò Jane accarezzandole il braccio, per poi abbracciarla, insieme a Danielle.
Madison però, a differenza delle aspettative delle altre due, non versò neanche una lacrima, ma anzi sorrise.
La guardarono interrogative e lei scosse la testa.
«Sono stata una stupida: dovevo capirlo subito che Zayn non era cambiato... Insomma, chi sono io per averlo potuto cambiare? Lui è ancora uno "spirito libero", ma va tutto bene, benissimo, va tutto a meraviglia, va tutto a puttane...»
«Madison... Io...»
«Tranquille...»
Avrebbe voluto aggiungere un "sto bene", ma sapeva che non era affatto così e sarebbe stato ridicolo.
«Dai, si risolverà tutto...»

* * *


Ed era arrivato anche quel giorno il 22, le uniche ventiquattro ore che Madison non avrebbe mai voluto trascorrere.
Londra era sovrastata da un manto azzurro... Ehm... Cielo?
Peccato che quell'allegria che si prospettava per la serata era solo tutta inutilmente falsa.
«Asdhfnvoswnmgh! Vgn?»
«Eh?»
«Noi andiamo all'aeroporto! Vieni?» Ripetè Jane, dopo aver ingoiato l'ultimo pezzo rimasto del suo sandwich al tacchino.
Madison in tutta risposta le mandò un'occhiataccia, che faceva intendere la risposta...
«Va bene... A dopo cucciola...» Le sussurrò Danielle, stampandole un enorme bacio sulla guancia, lo stesso fece Jane.

Quando la porta si chiuse Madison fu invasa da un senso di solitudine e angoscia.
Si avviò in camera sua: ormai non era più quella di Zayn... Dopo l'articolo aveva deciso di andare a dormire nell'ultima camera singola rimasta.
Si cambiò velocemente.


Prima di scendere notò che la porta della camera da letto di Louis era aperta...
Si avvicinò, entrò cautamente, richiuse dietro di sé la porta, quasi avesse paura che qualcuno la scoprisse...
Entrò in quel piccolo mondo dove erano rinchiusi milioni di ricordi...
Si avvicinò al comodino e guardò le due fotografie appoggiate all'abat-jour: una era della sua famiglia e l'altra erano loro due prima della sua partenza.

   

La ragazza sorrise spontaneamente e accarezzò gentilmente la cornice della loro foto, ma un lampo le balenò nella mente all'improvviso, e la sua espressione mutò in una smorfia di preoccupazione: non era pronta per vedere Zayn, non se la sentiva, non ce l'avrebbe fatta...
Dopo tutto quello che era successo, Madison non sarebbe riuscita a rimanere calma ai suoi occhi, senza urlargli o avventarcisi contro.
Scese velocemente le scale, rischiando di inciamparsi nell'ultimo scalino, prese la borsa ed uscì in fretta di casa. Fece per aprire la portiera della Range Rover ma si ricordò del proprietario ed arricciò il naso con disapprovazione.
Preferì andare a piedi, senza una meta, per Londra.


MA BUONASERAAA 

Allora, confesso di averci messo abbastanza a scrivere perché avevo davvero nessun'idea, in più 'sto stronzo del mio prof di Epica mi ha detto che mi interrogava ed io ho studiato come una cogliona!
Se vi fa piacere vi svelo che nel prossimo capitolo ci sarà un colpo di scena, anzi, NEI PROSSIMI CAPITOLI CI SARANNO COLPI DI SCENA che non vi aspetterete di sicuro!
Oggi ho passato tutto il pomeriggio a Litigare con mia madre e non ce la faccio più, vi prego, lascereste una recensione con minimo 11 parole? 

Grazie davvero,
Ale.


Twitter: @___Infinity

   
 
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