2-Riunione
“Fatemi capire!”
esclamò Harry. Si trovava all’interno del
casolare, in un salottino pericolante ma ordinato e arredato con gusto.
“Improvvisamente vi è venuta
una crisi di
coscienza e avete deciso di aiutarmi?”
“Ancora non ti fidi, Harry?” chiese
Minus addolorato “So che tu e il professor Piton vi siete
lasciati in modo un
po’...ehm, burrascoso...”
“Ma nooo!” ribatté Harry ironicamente
“Ha solo
provocato la morte dei miei genitori, del mio padrino e di Silente,
perché
dovrei avercela con lui?”
“Comunque” continuò Peter imbarazzato,
“non si è
trattato proprio di una crisi di coscienza. Vedi, Harry, per
convincermi a
seguirlo il Signore Oscuro ha fatto leva sui miei sentimenti peggiori:
invidia,
orgoglio, sete di vendetta e desiderio di dominio. Mi ha fatto credere
che
avrei avuto potere e benefici unendomi ai Mangiamorte...ma non credo
che
cantare la ninna nanna alle piante carnivore di
Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato sia un incarico di prestigio,
correggimi se
sbaglio!”. L’uomo sospirò, rigirando la
bacchetta tra le dita ossute. “Poi
una notte ho sognato Sirius e tuo padre che ridevano a crepapelle e ho
deciso
che era ora di cambiare aria!”.
Dolores Umbridge si morse le labbra,
pensierosa. “Una vera
donna sa riconoscere i propri errori, Harry. Io...io ne ho commessi
tanti, ma
il peggiore è stato quello di dare ascolto a quel cialtrone
logorroico con un
kiwi in testa e quando finalmente ho aperto gli occhi ho deciso di
riparare i
danni.”
Harry rise, divertito dall’azzeccata descrizione di Caramell,
poi si
volse verso Piton, in attesa. “Beh, che
c’è da guardare?” abbaiò il
professore, “Mi sono stufato di essere comandato a bacchetta
da uno che ha
paura del buio, ecco tutto!”.
“Vol...cioè, Voi-Sapete-Chi ha paura del
buio?”
chiese Harry sbalordito.
“Come, non lo sapevi?” rispose brusco Piton.
“Se
avessi visto il casino che ha scatenato quando quel burlone di Lucius
gli ha
spento la lucetta...”. Poi, vedendo che Harry lo fissava
dubbioso, esplose.
“Che ti aspettavi, Potter? Credevi forse che mi sarei buttato
in ginocchio
confessando il mio amore eterno per tua madre? Bene, se è
così ti sbagli di
grosso! L’unica persona che abbia mai amato è
stato Ron Weasley, quando la sua
bacchetta ha conciato per le feste quell’incapace di
Allock!”.
Per la prima volta Harry
provò un briciolo di simpatia per
l’insegnante di Pozioni.
Dopo un attimo di silenzio Peter si
schiarì la voce e
continuò: “Dunque, come dicevo abbiamo tutti
deciso di cambiare la nostra vita,
consacrandola alla lotta contro l’Oscuro e i suoi seguaci.
Quando ci siamo
incontrati -per puro caso- alla Testa di Porco abbiamo pensato di unire
le
nostre capacità e dedicarci alla più nobile delle
missioni...quella di
proteggerti, Harry. In poco tempo siamo riusciti ad organizzarci come
una vera squadra
e ci siamo messi al lavoro, sorvegliandoti discretamente e tenendo
d’occhio i
Mangiamorte per anticipare le loro mosse. Così, quando le
nostre...ehm...microspie ci hanno rivelato che era
in
programma un attacco...”
“Microspie?!”
esclamò Harry incredulo.
“Esatto, Potter!” confermò Piton
beffardo.
“Microspie!”, ed estrasse dalla tasca alcuni fili
color carne che il ragazzo
riconobbe subito: Orecchie Oblunghe.
“Gran bella cosa la tecnologia moderna,
Potter!” commentò soavemente Piton.
“Dovresti provarle...ma qualcosa mi dice
che l’hai già fatto!”.
Harry pensò a Magie Sinister e al numero 12 di Grimmauld
Place ed arrossì
imbarazzato.
“Quando abbiamo saputo
dell’attacco” riprese Minus,
“abbiamo deciso di anticipare i Mangiamorte e prelevarti da
casa tua. Abbiamo
avuto solo un giorno e una notte per prepararci, ma eravamo tranquilli:
secondo
la nostra consulente astrale questo sarebbe stato un giorno
fortunato”
“Meno
male!” commentò Harry, che nel cosiddetto
“giorno fortunato” ci aveva quasi
rimesso la pelle(e non una volta sola). “Per
curiosità, chi è la consulente?”
“La professoressa Cooman, naturalmente; è la
miglior Veggente sul mercato. Così
abbiamo dato il via all’Operazione Recupero...”
“Veramente, secondo il piano
noi avremmo dovuto far saltare la corrente elettrica in tutto il
quartiere e
presentarci a casa dei tuoi zii travestiti da elettricisti”
precisò la
Umbridge.
“Saremmo saliti in camera tua con una scusa”
continuò Minus, “poi io
ti avrei aiutato a fare i bagagli- è la mia
specialità- e avrei miniaturizzato
te e il baule, chiudendo il tutto nella mia valigetta...”
“Ti avremmo fatto un
Incantesimo Testabolla” intervenne ancora la Umbridge,
“non siamo così
sprovveduti!”
“Dopodichè avremmo
raggiunto il professor Piton, che doveva fare, come si dice, il
“palo”...”
“...travestito da donna!” mugugnò Piton.
“Coraggio, Severus, eri perfetto per
la parte...e poi temevamo che a contatto con i Babbani avresti perso il
controllo, come in effetti è successo.”
“Quei Dursley mi hanno scambiato per
Renato Zero!” ringhiò il professore.
“Non sono mai stato tanto insultato in
vita mia!”
“Comunque, avremmo recuperato i mezzi e poi via a tutta
velocità.
Purtroppo i Dissennatori hanno anticipato l’assalto e questo
ha scombinato i
nostri piani; io sono corso ad aiutarti e Dolores è rimasta
indietro a
guardarmi le spalle, mentre Severus andava a prendere le tue cose. In
ogni caso
il risultato non cambia: i Mangiamorte entreranno in casa e troveranno
solo...”
“...i tuoi zii ed il tuo ingombrante cugino Schiantati e
appesi al soffitto!”
completò Piton con evidente soddisfazione.
Harry fissò la parete di
fronte, pensieroso. “Un bel piano!”
commentò. “Un’idea geniale...ma
perché tanta fatica? Potevate entrare e
chiedere, zio Vernon sarebbe stato più che felice di
liberarsi di me!”(“...e di voi!”
aggiunse mentalmente).
“Ci avevamo pensato!” replicò Piton.
“Ma lui
ha preferito qualcosa di più...spettacolare!”
“Lui chi?” chiese Harry stupito.
“Lui!” risposero in coro i tre
adulti indicando la porta: sulla soglia si era appena Materializzato un
mago di
bell’aspetto, con una criniera di riccioli biondi e un
mantello azzurro
ricamato in oro.
“Harry!” disse il nuovo arrivato. “Che
piacere! Le nostre
strade s’incrociano di nuovo, ragazzo!”
“Pro...professor Allock! Lei qui?
Ma...ma non era al San Mungo?” esclamò Harry
orripilato. “Sorpreso, eh?
Scommetto che non ti aspettavi un simile piacere così
presto! Mi avevano dato
per spacciato...ma al giorno d’oggi la medicina fa miracoli!
Ho riacquistato
parte della mia memoria, abbastanza da ricordare che un ex allievo
aveva
estremo bisogno del mio talento, dunque eccomi qui! Io e te faremo
grandi cose,
lo sento!”.
Ci fu un lieve tonfo: Harry era svenuto.
Ed ecco la brutta
sorpresa che avevo preannunciato! Saranno guai per il povero Harry...
Ringrazio Felicity89 e
Fran per le recensioni(soprattutto Fran, che mi ha fatto un commento da
critico
letterario). L’avventura continua...alla prossima!
(“Oh, no!” n.d.Harry)