Hello
I've been alone with you inside my mind
And in my dreams I've kissed your lips
a thousand times
I sometimes see you
pass outside my door
La stessa immagine
ripetuta nella mente; un volto sorridente, né bello né brutto, semplicemente
perfetto.
Un volto muto ma
rumoroso, un volto capace di non far trasparire nessuna emozione, la stessa
immagine che perseguita i miei sogni, che tartassa il mio cuore con colpi d’acciaio.
Due labbra
dischiuse appena, labbra che in sogno ho sfiorato mille volte, labbra su
labbra.
I can see it in your
eyes
I can see it in your
smile
You're
all I've ever wanted, (and)
my arms are open wide
'Cause you know just what
to say
And you know just what
to do
And I want to tell
you so much, I love you
Ogni sguardo, ogni
piccolo luccichio è un ammonimento; il desiderio ristagna in un angolo remoto
dell’animo, pronto a prendere il sopravvento in ogni momento.
Braccia spalancate,
braccia che cercano l’unico oggetto del loro desiderio, braccia che si
stringono a sé stesse sperando che qualcosa di più profondo del nulla le possa
riempire.
E ogni volta che
miei occhi ricadono sui tuoi lineamenti delicati sento vibrare dentro quelle
parole; ti amo.
Sì, ti amo. Ti amo
così tanto che lo struggimento che sento dentro è nulla, così profondamente da
rischiare di impazzire, da aver paura a respirare per non rovinare quell’immagine
che torna a trovarmi in ogni momento.
No, non ti amo. Non
ti amo perché infondo non lo meriti, perché forse io –sì, io, per una volta
nella mia vita- merito qualcosa in più di una secca e dolorosa indifferenza.
Sì ti amo. Ti amo perché
quando ti guardo mi rendo conto di quanto darei se solo potessi averti. Se solo
tu potessi guardarmi e vedermi davvero.
Smetto di
respirare.
'Cause I wonder where you are
And I wonder what you
do
Are you somewhere feeling lonely, or is someone
loving you?
Tell
me how to win your heart
For I
haven't got a clue
But let me start by saying, I love you
Dove sei?
Ti sento scivolare
appena tra le mie dita, cercando di afferrarti mi sporgo sull’orlo del baratro
e trattengo il fiato perché ho paura di cadere.
Non ci sei più.
Ti senti solo ogni
tanto?
Qualcuno oltre a
me ti ama? Qualcuno di migliore, di più speciale, qualcuno che tu possa davvero
amare?
Ti amo.
Ti fisso
silenziosamente mentre sei distratto, distolgo lo sguardo non appena mi rendo
conto che i tuoi occhi hanno cambiato il loro oggetto di contemplazione e tremo
appena.
Guardo il vuoto
quasi a volerne essere assorbita, lo desidero, lo temo.
Ti amo. Ti amo perché
fin dal primo istante nessuno mai mi ha fatto provare qualcosa come l’hai fatto
tu.
No, non ti amo.
Non ti amo perché continui a guardarmi senza vedermi.
Mi fissi, mi
provochi, mi parli, ma non mi vedi, non cerchi di afferrare la mia essenza tra
le dita.
E io continuo a
stringere la tua anima aggrappandomi disperatamente a qualcosa che non esiste,
ad un’illusione profonda che è fragile come un castello di carta.
Dimmi che non è
solo un castello di carta, dimmi che infondo forse non sono totalmente
invisibile ai tuoi occhi chiari.
Ti amo.
Ti amo nonostante tu
voglia sembrare una roccia, dura e fredda, perché io ti ho conosciuto davvero
nella parte più profonda e sottile del tuo essere.
Una lama lenta
trapassa la carne, forse non fa più male come prima, perché quando qualcuno mi
rifarà la stessa domanda « Dopo tutto questo tempo? » Io risponderò « Per
sempre ».