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Autore: Yellow_    12/01/2012    1 recensioni
Comincio ribadendo il fatto che, come tutte le mie ff, anche questa è stata postata prima nel fan forum. (Official Forum Green Day Italy);
Quindi sarà postata esattamente come nel forum.
Detto questo, buona lettura ^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con il campanello che ti penzola sulla testa chiami l'infermiera, che in pochissimo tempo arriva.
-Tutto bene?- Le sorridi.
-Si, grazie. Volevo solo sapere se posso fare una telefonata.-
-Certo che può, non interferisce con nessuna macchina, non si preoccupi. Ha bisogno di qualcos'altro?-
-No, solo questo... Ah! Non è ancora passata per controllare le ventose...- L'infermiera ride.
-Signorina, le ventose le abbiamo già tolte... Non se n'è accorta?-
Ti tocchi il petto.
-Oddio, non me n'ero accorta... Scusi...- Ridete.
-Non si preoccupi. Arrivederci.- E così dicendo esce anche lei.
Ti alzi dal letto molto titubante, e infili le pantofole che sono a terra.
Cammini strinsciando con i piedi fino all'armadio. Tiri fuori la pochette rossa.
Sorridi ripensando a Trè. Prendi il cellulare e ti trascini fino al letto. Alzi lo schienale e ti siedi incrociando le gambe. C'è un'arietta leggermente fredda, però piacevole. Scendi con le dita sul touch screen del tuo cellulare, pronta a chiamarlo, ma poi ti rendi conto di essere assillante. 
"Lascialo vivere, diamine!" Poggi l'apparecchio sul comodino e ti sdrai su un lato. 
"Renditi conto che lui deve fare la sua vita... E non con te, che tra due giorni potresti essere morta... Lascialo in pace. Non chiamarlo ogni due minuti. Sei ossessionata dalla sua presenza, non riesci a stare senza di lui, però cazzo, ce la devi fare! Fallo per lui. Da quando lo conosci non l'hai mai visto con una ragazza al suo fianco, e, pensaci, magari è per te... No, aspetta, non diciamo stronzate. Non lo fa per te. Forse non te ne ha parlato, forse non te le ha fatte conoscere. Non ti deve tutto. Anzi, non ti deve proprio niente... Neanche tutte le attenzioni che ti da..."
 
-Signorina Shore? Signorina?- Ti senti squotere la spalla leggermente.
Guardi l'infiermiere. E' nuovo, non l'hai mai visto.
-Oh, buongiorno...- Biascichi.
-Ehm, sono le sette di sera...Le ho portato la cena... C'è un'uomo che sta qui fuori dall'ora di pranzo circa... Lo faccio entrare?-
-Cosa? Le sette? Oh ca... ehm, si lo faccia entrare, grazie...- Sorridi al ragazzo che esce dalla stanza.
-Ehi Bella Addormentata! Ci siamo svegliate!-
-Frank! Oh scusami... se non fosse stato per l'infermiere non mi sarei neanche svegliata...-
-Immagino... Come stai?-
-Ora meglio...-
-Faccio un bell'effetto, lo so...-
-Scemo... Intendevo dopo aver dormito...- 
-Si, dite tutte così...- Scoppia a ridere.
-Hai fame? Ti va di cenare con me?-
-Se mi beccano i dottori mi fucilano... Vabbè, 'sti cazzi! Che mangiamo?-
-Minestrina e carne... Che schifo...-
-Maddai, che pretendi? I ristoranti manco ti piacciono, che vuoi?-
-Hai ragione pure te...-
Vi dividete la cena, mentre lui ti racconta la sua giornata.
-Ah, ti salutano: Mike, Adrienne, Billie e i vari bambini...-
-Grazie, poi ricambia...-
-A che ora esci domani?-
-Alle 10.00 dovrebbero cacciarmi...-
-Ti vengo a prendere!-
-Mannò, non ti preoccupare...-
-Scherzi? VOGLIO venirti a prendere!- Fa il finto offeso.
-E' che è venuto mio padre... e...-
-Oh si lo so... Non credo di stargli simpatico... Ogni volta che mi avvicino a te in sua presenza mi fulmina con lo sguardo...-
-E' odioso, lo so... E' iperprotettivo, che poi, a trent'anni che c'ha da proteggermi... E anche se fosse, è andato via da qui... e quando torna vuole mettere le regole... bha...-
-Bhè, in effetti, non hai tutti i torti... prima, quando mi ha visto, l'ho salutato, e mi ha sbuffato. E' un tipo simpatico...- Ride e con lui anche tu.
-Simpaticissimo guarda...-
Suona la campana della fine delle visite, e voi siete tristi come quando a scuola suonava la fine dell'intervallo.
-Ci vediamo domani lo stesso. Voglio venire con te al cimitero...-
-Per me va bene... Non so a lui, e neanche m'interessa... 'Notte Frank...-
-'Notte Bella Addormentata.- Ti da un bacio sulla guancia ed esce dalla camera. 
Il bacio te l'ha dato all'angolo della bocca più che altro. Si è sbagliato? Lo ha fatto apposta? Oppure, come al solito, ti sei immaginata tutto? Bho. Il più nero e completo dei tuoi "Bho". 
Dormire ti farà bene. Anche se sono appena le 20.30, ti corichi sotto le lenzuola ruvide.
Ti lasci pervadere il corpo da un fremitio tutt'altro che piacevole, quando un'ombra, di una macchina probabilmente, passa fuori dalla finestra.
 
Una campana. Bene, è l'ora delle visite mattutine, quindi quasi le dieci. Sei pronta da circa due ore. Sei già vestita, hai la valigia pronta sul letto rifatto, la pochette in mano.
Bussano alla porta.
-Avanti!- Oggi sprizzi allegria da tutti i pori, ma la sacchetta dei medicinali stavolta te la porti.
-Christine, già sei pronta?-
-Oh ciao papà... Si, sono pronta, però...-
-Bene, andiamo?-
-Bhè, veramente ho detto a Frank che saremmo andati via insieme... Dopo andiamo... al cimitero...-
-Oh, va bene... Ehm... ti aspetto a casa allora... Ma sei sicura di voler andare al cimitero? Stai uscendo adesso dall'ospedale...-
-Si, voglio andare a trovare la mamma... Non ci sono mai andata...-
-Oh, quando sei lì falle un saluto anche da parte mia...-
-Perchè non vieni con noi?-
-No, meglio di no...-
 
Tua madre e tuo padre hanno divorziato quando eri piccola, ma hai sempre sospettato che tuo padre l'avesse amata fino alla fine, senza smettere mai.
 
Il signor Shore è andato via, dicendoti:
-D'accordo, ci vediamo dopo allora... Chiamami se vieni per pranzo... E, piccola, non ti affaticare...-
Gli hai dato un bacio sulla guancia dicendogli di non preoccuparsi.
 
-Christine, come va?-
-Dottor Layton! Buongiorno, bene, oggi sto proprio bene...-
-Sono felice. Torna a casa, allora...- Dice dando un rapido sguardo alla valigia.
-Pensavo che suo padre non l'avesse lasciata andare...- Ridi.
-No, non posso starci più qua dentro...- Ride anche lui.
-Le credo Christine... E' il posto più brutto del mondo a parer mio...-
-Sono d'accordo...- In quel momento entra Trè.
-Ehi Chris, sei pronta?- Vede il dottore e si presenta.
-Oh, mi scusi. Buongiorno, Frank Wright.-
-Non si preoccupi, piacere, sono il Dottor Layton. Seguo la signorina Shore dal principio... Va bene Christine, vi lascio soli. Arrivederci signor Wright, piacere di averla conosciuta!-
-Piacere mio!- Il dottore esce.
-Allora? Pronta?- Prende la valigia dalle tue mani. -Dammi qua...-
-Si, andiamo...-
-Le medicine?- Ti chiede sospettoso. Gli sventoli un sacchetto davanti.
-Uhm... Bene, e vedi di non separartene mai.- Esce dalla stanza e tu lo segui chiudendoti la porta alle spalle. Respiri profondamente e vi avviate verso l'ascenzore.
Entrate nella cabina e spingi il tasto del piano terra.
-Fuori è nuvoloso, ma quando esce il sole si muore di caldo. Sicura di voler andare al campo santo?-
-Si, poi faremo tutto quello che vuoi, però devo andarci...-
-D'accordo...-
 
La tomba di famiglia è vicino all'entrata. E' alta a forma di casupola. Ci sono i tuoi nonni e tua madre fin'ora. Ti fermi davanti alla foto di tua madre.
Era una bellissima donna. Come te. E come te aveva gli attacchi di cuore. Più pesanti, tanto da stroncarle la vita prima del tempo.
Bassina, esile, con quei capelli sempre pieni di boccoli rossi, il portamento era quello di una regina, anche se era solo una casalinga. Malata per giunta. 
Parli un po' con lei mentalmente e una mezz'ora dopo circa siete di nuovo in macchina alla volta di un posto a te sconosciuto.
-Ma dove stiamo andando?-
-Bho... Io vado avanti ad istinto...-
-Ah, bene... Quindi non sai dove siamo...-
-Ehm... no...-
-Perfetto direi. Sperduti per le campagne Californiane. Dovrebbero farci un film.-
-Si, ora arriva il mostro e ci sbudella...-
-Che schifo!- Frank si mette a ridere.
-Ahh, non c'è gusto... Vi schifate alla prima cosa leggermente schifosa che dico... Se dovessi andare avanti...-
-Non lo fare per favore!- Ride ancora.
-Hai intenzione di andare alla deriva ancora per molto?-
-Si.-
-Bene...- E' proprio scemo...
-Frank, mi dai una sigaretta?-
-EH?! NO! Neanche per sogno!-
-Ma dai!- Miagoli.
-Sei appena uscita dall'ospedale, non voglio riportartici per una crisi respiratoria!-
-Daaaaiii!!! Non mi sento male! Promesso! Facciamo a metà!-
-Non fare le vocine.-
-Per favooooooooreeee!!!!- Hai la voce di una bimba piccola. Lui sbuffa.
-Nella tasca della giacca...-
-Sii!- Squittisci. Mentre ti accendi la sigaretta lui squote la testa.
-Non capisco... Non hai paura?-
-Di cosa?- Aspiri.
-Di tornare in ospedale...-
-Cazzo Frank, per una sigaretta?!- Butti fuori il fumo. 
-Ti ricordo che sei tu quella che si è fatta prendere un colpo alla vista di un bel giardino, eh!-
Tu ridi.
-Ahhh, lasciami perdere. Non mi sentirò di nuovo male. E così dicendo rischi di tirarmela, quindi cambiamo discorso.- Sbuffa un'altra volta.
-E di cosa vorresti parlare?-
-...Bho...-
-Bell'argomento!- Tiri giù il finestrino oscurato e la luce del sole momentaneamente scoperto dalle nuvole, entra senza neanche chiedere il permesso, accecandoti.
-Adoro il sole...- Dici appoggiando la testa al poggia-testa del tuo sedile. Fai un tiro dalla sigaretta e la passi a Trè.
-Tieni, fatti del male.- Lui la prende.
-Meno male che lo sai...-
-Madonna che palle... Mister Cool che si fa gli scrupoli per una sigaretta... Roba che ti fai le canne a colazione, pranzo, cena più vari spuntini!- Lui scoppia a ridere e ti ridà la sigaretta.
-Che demente... Ricordo che fino a poco tempo fa eri tu quella del "Non fumate, salviamo l'ambiente!"-
-No cazzo! Non me lo ricordare!- Ti copri il viso con la mano che tiene la sigaretta e ridi.
-Che brutti ricordi...-
-Approposito di brutti ricordi, che dice tuo padre?- Continui a ridere.
-Ah, niente. Il solito. Non lo facevano uscire dall'accampamento militare fin quando non gli ha detto che stavo per morire.- La macchina inchioda.
-Potresti evitare di dire certe cose?- Sei oltremodo sconcertata.
-...Eh?!-
-Mi da fastidio sentirti dire quelle cose...-
-Non dovrebbe darti fastidio... Sono io il soggetto della frase, non tu o qualcunaltro...- La macchina riprende a camminare.
-E invece mi da fastidio. Tantissimo fastidio... Non mi piace avere la visione di te morta... E' un bel po' brutta...-
-Non pensavo potesse infastidirti, scusami...- Toglie la mano destra dal cambio e ti accarezza la guancia.
-Non ti preoccupare...-
"Cazzo che bello... Se mette giù quella mano gli meno..." 
Lui abbassa la mano e tu gli dai una botta sul braccio.
-Ma che cazzo...?- Appoggi la testa sulla sua spalla e lui si zittisce immediatamente. Hai il pomello del cambio che ti spinge nella pancia e ti fa un male cane, ma non ti sposteresti per nulla al mondo. Accendi la radio e chiudi gli occhi. Cambi un po' di stazioni fino a che la voce di uno speaker ti attira:
"Ed ora, per tutti gli innamorati, alla posizione 16 della nostra classifica c'è Kelly Clarkson. Questa è -Because of you-!" La base parte con una melodia malinconica al pianoforte. Ricordi di aver sentito quella canzone tempo fa, e ti era piaciuta tantissimo.
Senti che anche Trè la conosce, perchè la canticchia sotto voce.
-Come fai a conoscerla?- Sussurri non appena che la canzone finisce.
-Bho... E' bella... Non è il mio genere, lo sai... Ma, non lo so, questa Kelly ha un non-so-che di buono...-
-E' la canzone più bella che io abbia mai sentito... Dopo Choccolate Rain ovviamente...- 
-Oh bhè volevo ben dire... Choccolate Rain è una canzone geniale. Cantata da un genio, modestamente.-
Ridi.
 
Il cielo si sta annuvolando pesantente. C'è aria di temporale.
Non ti sono mai piaciute le giornate piovose o umide.
Punto uno perchè ti si increspano i capelli.
E poi, il polso destro ti fa male.
Quando eri piccola, te lo sei fratturata cadendoci varie volte sopra. Ed ora, ad anni da quei giorni, quando c'è umidità ti fa male.
 
-Ci siamo persi?-
-Nooo! Qui siamo precisamente...- Ci pensa un po'. -Si, ci siamo persi.- Ammette.
-Come volevasi dimostrare... Comunque, se t'interessa, conosco questo posto...-
-Eh?! Come fai a conoscerlo?-
-Ci venivo da piccola in bicicletta con mio padre... E' qui che mi sono rotta il polso...-
-Ahhh!!! Che figata!-
-Cosa c'è di "figo" nel rompersi il polso?-
-Che a scuola non fai niente di niente!-
-In effetti... Mi mettevo vicino alle maestre, gli dettavo le cose e loro scrivevano... Mi sentivo... uhm... potente!- Scoppiate a ridere.
-Va bene signora Potente... Dove devo andare?- 
Gli spieghi la strada e in poco più di 30 minuti siete di nuovo sulla via che porta a casa.
Quando arrivate piove a dirotto. Il polso, come avevi previsto ti fa male e hai pure un po' di freddo.
Scendi dalla macchina e fai segno a Trè di salire, ma lui squote la testa in segno di diniego.
-C'è tuo padre...- Gli sventoli su e giù l'indice.
-Hai ragione. Ci vediamo allora...- Lo baci sulla guancia.
-C-certo!- Scendi e chiudi lo sportello correndo nel portone per prendere meno acqua possibile.
Chiami l'ascenzore e cominci a cantare -Because of you-. Le porte si aprono ed entri nella cabina, spingendo il tasto verde del sesto piano. Muovi i fianchi a destra e a sinistra. Sei energica. Senza che te ne accorgi, la porta scorrevole dell'ascenzore si apre, e ti ritrovi davanti un ragazzo sulla trentina, molto alto e robusto.
-B-bungiorno!- Esci dall'ascenzore. Ti guarda e sorride.
-'Giorno signorina Shore!- Lo guardi stupita. Non l'avevi mai visto, ma sa il tuo cognome... bho, poco male. Lo saluti con una mano e tiri fuori le chiavi di casa della borsa.
-Christine? Sei tu?-
-Si papà!- Posi la pochette sul tavolino all'ingresso.
-Ehi, come va?-
-Benissimo!- Sorridi.
-Mh. Hai fame?-
-Si, un po'... che hai fatto di buono?- Lui si gratta la nuca.
-Non mi dire che non hai ancora preparato niente!-
-Bhè, non avevo fame...-
-Oh papà, sei un disastro... No problem, ci pensa Christine!- Così dicendo entri in cucina e ti metti il grembiule da cucina. 
-Faccio un po' di pasta, va bene?-
-Al sugo?-
-Yesss!-
-Per me va bene... Che hai fatto? Sei così energiaca, esuberante...-
-Bho, mi avrà fatto bene la chiacchierata con la mamma... Ah! Lo sai che ci siamo quasi persi, ma alla fine siamo finiti su quelle campagne dove andavamo tempo fa in bici, ti ricordi?-
-Oh, certo che mi ricordo!-
-Bhè, non è cambiato nulla... La stessa "prateria" di sempre... Bellissimo... Poi però si è messo a piovere...-
-Sono felice che non sia cambiato nulla...-
Sorridi, e butti gli spaghetti nell'acqua che bolle, aggiungendoci una manciata di sale. Apri un cassetto e tiri fuori la tovaglia, mettendola sul tavolo. Bicchieri, posate, tovaglioli, acqua e birra per te, vino per tuo padre.
Prendi una padella dal mobile e la metti sul fuoco per soffriggiere l'aglio nell'olio.
Ti piace la cucina italiana, messicana, francese... Ti piace la cucina in generale, tutta tranne quella di quei inutili ristoranti... così troppo elaborata...
Aspetti che l'aglio si dori, e lo togli dall'olio a cui aggiungi il sugo.
Togli il tappo dalla pila con l'acqua e giri la pasta. Passi uno spaghetto a tuo padre con una forchetta.
-E' cotta?- Lui mangia lo spaghetto e annuisce.
-Si, perfetta.- Scoli l'acqua dalla pasta nel lavandino e la metti nella padella con il sugo. Mescoli tutto facendolo cuocere ancora un pochetto, poi prendi due piatti fondi dallo scolapiatti e ci metti gli spaghetti.
Metti un piatto difronte a tuo padre, e uno al tuo posto.
-Wow! Sei stata fulminea!-
-Sono diventata brava in queste cose!- Dici mentre arrotoli tre o quattro spaghetti intorno alla forchetta.
-Come sono?-
-Buonissimi!- Mangi il boccone e ti complimenti da sola.
 
Finito di mangiare, tuo padre si corica, e tu ne approfitti per stravaccarti un po' sul divano a vedere la tv.
Prendi il telecomando e accendi.
Politica, stronzate, politica, politica, cartoni animati, politica, film. FILM. Vai tra le info per vedere di che film si tratta, ma non ti da nessun titolo. Poco male, se non ti piace cambierai.
Da quello che hai capito, fino ad ora, ci sono 'sti due che sono amici da una vita, e lui è follemente innamorato di lei, che però adesso sta per sposarsi con un altro. Lui le parla dicendole quello che prova, che non può sposare quell'uomo perchè è un puttaniere, e cose varie. Alla fine lui viene investito e sta per morire, quando lei lo viene a sapere, è sull'altare pronta a sputare quel "SI" tanto agoniato, ma lascia lo sposo li, per correre dall'amico moribondo...
Un classico film strappalacrime, che, in effetti, stanno colando sul tuo viso. Te le asciughi e ti alzi per andare al bagno. Fai pipì e torni in sala. Passi per la cucina e prendi quel barattolo di nutella che è molto più di un semplice barattolo di nutella. Finisci il barattolo, e anche se era già aperto, ti senti una balena. Ti accoccoli continuando a vedere il film.
 
-Vabbè, ma che centra adesso la tua ragazza? Io ti ho detto che ti amo.-
-Ma... Sono fidanzato... e domani...io mi sto per sposare...-
-Si, puoi dire quello che ti pare, ma resta il fatto che io ti ho detto che ti amo.-
-Ehi, voi due?! Ah, Frank! Amore mio, che ci fai con lei?- *E adesso chi cazzo è questa?!*
-Non lo chiamare Frank, troia. Io lo amo. Sono io che lo chiamo Frank, non lo chiamare così, cazzo!-
-Scherzi? E' il mio futuro marito! Lo chiamo come voglio.-
-Frank, ma chi cazzo è questa?!-
-Ma te l'ho detto! Domani mi sposo!-
-Ma cazzo, non m'interessa! Ti amo Frank, ti amo cazzo!-
-Mh... Senti, qui quella che ama FRANK sono io. Sei arrivata tadri tesoruccio mio!-
-Eh si, Christine, sei arrivata tardi. Ora c'è lei. Lei è la mia futura sposa. Moglie, madre dei miei figli. Fin che morte non ci separi.- *No, non sarà così!*
-NON SONO ARRIVATA TARDI!- Fai per baciarlo, ma lui ti scaraventa via.
-NO Christine, non puoi baciarmi! Non puoi stare con me!-
-Si che posso. Io ti amo. Tu devi stare qui, con me. Non con quella troia!-
-Non è una troia! Me la sto per sposare...- E cominci a piangere e ad urlare.
-Non me ne strafotte una cazzo di niente! Tu devi starmi vicino, per la malattia, per il cuore... Sei tu il mio cuore... Per favore, Frank... Frank, non sposarla... SPOSA ME, FRANK!- E i due vanno via. E rimani li, sola. Con il cuore fuori dal petto. *Lui è andato via? Bhè, che si tenga anche i suoi ricordi!* Gli lanci il tuo cuore insanguinato, che loro prontamente schivano abbracciandosi.

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Buonasera a tutti :)
Volevo dirvi "grazie" del fatto che seguite la storia, ne sono contenta, davvero :D
Vorrei che commentaste, anche se avete critiche, SOPRATTUTTO se avete critiche. Non so se devo andare avanti, sono un paio di capitolo che non ricevo recensioni e non so che fare ._. Se volete che vontinuo, lasciate anche un "Schiava, continua" o cose simili e vi accontenterò. Ho capitoli e capitoli pronti, mi servirebbe solo un segnale e potrò scatenare l'inferno, LOL
Aqquandomirecensirete <3
With love, Roxy.
   
 
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