Haiku, la bellezza della semplicità
col n. XXdalla porta di dietro/ nel brodo freddo il riflesso/ della macchia di bambù
IN UNA CIOTOLA DI RAMEN
Naruto non aveva fame, il che già di per sé era qualcosa di strano.
Aveva preso in mano le bacchette per assaggiare i suoi adorati ramen, poi però le aveva posate di nuovo sul tavolino, esitante.
La sottile scia di vapore si andava disperdendo lentamente in volute spezzate: aveva lasciato le porte aperte perché faceva caldo e ora restava a guardare, nel brodo che si andava raffreddando, il riflesso tremolante dei grandi bambù che crescevano dietro la casa.
Quello che vedeva in realtà non erano i maestosi steli fruscianti che si riflettevano in pagliuzze dorate sulla superficie bruna del brodo, né le piccole oscillazioni che facevano assomigliare la semplice tazza di porcellana bianca e blu ad uno stagno dove i filamenti dei tagliolini sembravano nuotare come gianchetti. No, quello che Naruto vedeva in quel liquido ormai freddo era il viso ben più gelido di Sasuke, come l’aveva visto solo pochi giorni prima svanire in una nuvola di fumo insieme ai suoi “nuovi” compagni.
I legami confondono…
Per me la vendetta è tutto e pur di riuscirci rinuncerei a me stesso e al mondo intero…
Gente della foglia, non vi voglio più vedere…
Ci aveva ripensato infinite volte per trovare in quelle parole disperate un appiglio, qualsiasi cosa a cui aggrapparsi per non lasciarlo andare.
Sì, i legami confondono. E’ proprio con quelli che vai al di là di quello che pensi di essere e vedi di te cose che non vorresti vedere.
Un’ombra improvvisa oscurò definitivamente i riflessi delle foglie nella ciotola.
- Come mai non mangi? – esclamò la voce squillante e un po’ brusca di Sakura.
Naruto rimase un po’ lì senza sapere cosa rispondere.
- Si sono raffreddati – disse alzandosi e uscendo con lei.
Una mosca entrò ronzando piano dalla porta rimasta aperta e andò a posarsi sul bordo della scodella succhiando avidamente le goccioline che la imperlavano.
A lei probabilmente il brodo piaceva anche così.