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Autore: Cap_Kela    29/08/2006    4 recensioni
Quando una ragazza del XXI sec. riapre i suoi occhi smeraldo si ritrova, insieme al suo fratellino, nel XVII sec. in un piccolo porto nei pressi di Tortuga...
"Benvenuta ai Caraibi Tesoro!"
=In ristrutturazione =P
Genere: Romantico, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Will Turner
Note: Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'UNTITLED'
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Ecco a voi un nuovo capitolo…

Chissà se riusciranno ad incontrare il Capitano della Black Pearl??

Leggete per scoprirlo!!

Kiss

Kela and Diddy (Capitana and Capo)

 

Capitolo 2

Ma dove sono finita???

 

Con fatica, e ancora stordita, cerco di aprire gli occhi.

Aprendoli credevo di trovarmi in camera di Dylan… ma con mia grande sorpresa vedo il cielo.

Girandomi di scatto, ancora sdraiata, vedo mio fratello sdraiato accanto a me.

Per la prima volta sono felice di vederlo.

Noto che indossa dei vestiti strani: pantaloni neri a pinocchietto, stivali in pelle marroni e una camicia nera un po’ sciupata.

No so bene il perché, ma abbassando la testa mi accorgo di essere vestita più o meno come lui: pantaloni neri a pinocchietto attillati, stivali in pelle neri, una larghissima camicia bianca e… nella cintura trovo una pistola e una spada.

Ma dove sono finita???

Mentre la paura mi assale, mi fratello si sveglia.

DYLAN: "Ma, Jenny dove siamo finiti???"e impaurito mi abbraccia…

IO: "Non ne ho la più pallida idea… la cosa importante è trovare il modo di tornare a casa!"

Mentre cerco di confortarlo, un gruppo di uomini si avvicina a noi e uno di loro dice:

"Uhmm, guarda sti due, potrebbero valere una fortuna… e potrebbero sostituire quei due fetenti che ci hanno abbandonato!!!!"

E un altro aggiunge: "Si Smith… credo che andranno bene."

Senza capire quello che successe, io e mio fratello ci ritrovammo su una nave di PIRATI!!!!

La nave si chiama Red Ocean e io e Dylan ora ci ritroviamo a trasportare delle casse molte pesanti, altrimenti minacciano di ucciderci.

Appena finito di trasportare l’ultima cassa, Dylan si avvicina a me e stringendomi forte dice: "Jenny deve essere tutta colpa della mappa, ho paura, voglio tornare a casa!"

Stringendolo a mia volta: "Non ti preoccupare troppo, tu sei un ometto forte, dobbiamo resistere… ho sentito che questa nave va verso ovest, sulla mappa c’è segnata una località chiamata " Ile de la Tortue"

SMIT interviene nella conversazione dicendo: "Bellezza, l’isola che hai nominato si chiama TORTUGA!!"

Non mi dice proprio niente il nome di quest'isola...

Dopo mangiato ci fecero scendere nella stiva e dormimmo su due sacchi di farina.

Assalto alla nave, e…

Delle voci strane mi svegliano, rivolta a Dylan dico: "Cosa succede, cos’è tutto questo trambusto???"

DYLAN: "Cannoni!!! Qualcuno ci spara addosso!!"

Increduli saliamo le scale e… non credo hai miei occhi…

Davanti a me, in tutta la sua bellezza, c’è una nave… la Black Pearl!!!

Quella del dipinto… non riesco a togliere lo sguardo dalle vele nere, è tutta un’altra cosa vederla dal vivo.

Sulla fiancata della nave si possono vedere i cannoni fumanti e il loro rombo riecheggia ancora tutto intorno a noi.

Dalla mia postazione posso vedere perfettamente il profilo della polena di quella spettacolare, ma anche tetra nave nemica: si tratta di un angelo con la mano sinistra tesa verso l’alto che sorregge una colomba con le ali spiegate.

Nel dipinto la Black Pearl era posta di traverso lasciando visibile solo una fiancata e parte della prua.

Era un dipinto magnifico, ma di certo non fa lo stesso effetto di ritrovarsela davanti dal vero!! 0.0

Ad un certo punto sento mio fratello che dice: "Jenny guarda… i pirati di quella nave ci stanno attaccando!!"

Non feci in tempo a girarmi che Smith ci ordina di combattere.

Sfodero la spada e subito Dylan dice: "La sai usare???" io rispondo: "Ho fatto solo un corso estivo di scherma… non credo di ricordarmi nulla ma posso provare a difenderci… però se succede qualcosa tu corri a nasconderti!!!"

Dylan rimane dietro di me mentre gli uomini di entrambe le navi iniziano a combattere.

Come pensavo non sono in grado di usare una spada…

Il mio avversario è un uomo piuttosto alto e ben piazzato, mi sembra di avere davanti un armadio!

In pochi secondi riesce a disarmarmi e senza che neanche riesca ad accorgermene mi ritrovo sola e indifesa tra quel completo delirio.

Oh no, sono spacciata!!! 0.0

L’uomo mi osserva con sguardo torvo, mi solleva da terra con una facilità impressionante e mi carica sulla sua spalla.

Rimango stupita e non riesco a reagire come se questa situazione mi fosse estranea.

Ma poi mi ribello alla sua stretta cominciando ad agitarmi e tirando pugni e calci.

I miei sforzi sono in vani, ma senza scoraggiarmi urlo : "HEY! Energumeno che non sei altro lasciami andare subitooo!!!!!!"

"E stà un po’ ferma… ti lascerò andare solo quando lo vorrò io!!"

In mia difesa arriva Dylan, che coraggiosamente si attacca alla gamba dell’uomo.

Ma quest’ultimo lo prende dal colletto della camicia e trascinandolo inizia a dire:

"Vieni anche tu piccoletto, adesso vi porto in un bel posticino…"

IO: "Cosa???? Non ti permettere, lasciaci andare immediatamente!!!!!"

"Questo lo deciderà il Capitano!"

Ci porta sul ponte nemico, apre una porta sbattendola in malo modo e ci ritroviamo in un luogo buio, umido e con un odore nauseabondo.

"Ecco questa sarà il vostro giaciglio, vostre maestà! Hahahahaha"

Finalmente mi ritrovo con i piedi per terra, ma rinchiusa, insieme a mio fratello, in una cella.

DYLAN: "La prego signor pirata ci lasci andare, io non le ho fatto niente, si prenda solo mia sorella, sono troppo piccolo per morire!!"

PICCOLO??? Ha detto PICCOLO????

No questo non è mio fratello…

Aspetta un attimo COSA HA DETTO????

IO: "Grazie mille fratellino, me ne ricorderò! Da morta tormenterò le tue notti ricordandoti questa vicenda, è una promessa!!"

"Fatela finita voi due, rimarrete qui entrambi fino a nuovo ordine"

IO: "Ordine di chi?"

"Del Capitano, bel visino! E ora tappatevi quelle boccacce non voglio più sentirvi!!"

In questo modo riesce a zittire il mio fratellino del tutto, è una peste e gli piace poco essere rimproverato dagli estranei, soprattutto.

IO: "Possiamo parl…"

"HO DETTO SILENZIO!!!"conclude bruscamente il pirata uscendo nuovamente in mezzo a quel caos.

DYLAN: "Già non lo sopporto quel tizio, sembra il mio insegnate di storia!"

Per fortuna l’ha presa abbastanza bene, pensavo fosse terrorizzato!

DYLAN: "Jenny, mamma e papà ci metteranno in punizione sei gli raccontiamo che ci hanno messo in prigione?"

Non credo nemmeno che rivedremo mai i nostri genitori…

Non posso rispondergli così!

IO: "No Dylan, siamo stati imprigionati ingiustamente, vedrai che non ci succederà niente e Herm- [mi sono "estranei" da così tanto tempo che mi viene da chiamarli per nome…] …MAMMA e PAPA’ non si arrabbieranno!"

DYLAN: "Speriamo, devo ancora "scontare" quasi due settimane per aver rovinato l’idromassaggio e se si viene a sapere del furto al museo… farò minimo 2 anni chiuso in casa!! 0.0"

Allora c’è giustizia a questo mondo! Qualcuno si è preso la briga di punirlo per aver fatto lavorare il custode del giardino quasi tutta notte!

IO: "Non preoccuparti Dylan, troveremo un modo per uscire di qui!"

Come si dice: La speranza è sempre l’ultima a morire!

DYLAN: "Là fuori c’è ancora il putiferio?"

IO: "Da questo baccano sembra proprio di sì!"

Girandomi verso la parete di fondo della cella noto una falla, da dove riesco perfettamente ad osservare la scena.

I feriti gemono, l’aria è piena di polvere da sparo, rombi di cannoni e fucili da precisione.

Dal ponte della Red Ocean alcuni uomini si lanciano verso la nave nemica aggrappandosi a cime che talvolta si spezzano e li fanno ricadere in mare.

Si scambiano bestemmie, insulti, minacce, ma la battaglia continua furiosa, mi chiedo se finirà prima o poi!

Ora da una parte mi sento sollevata nel trovarmi qui, se fossimo là fuori non avremmo avuto molte possibilità di salvarci, anche se non possiamo definirci salvi!

Scorgo molti uomini all’apparenza valorosi, che facevano parte della nostra ciurma, ricadere a terra come pedine degli sacchi.

Devono essere proprio forti questi pirati della Black Pearl!!

Dylan cerca di farsi spazio per sbirciare anche lui, ma lo convinco a non guardare.

Questa scena terrorizza persino me, figuriamoci un bambino di otto anni che non è abituato a vedere queste cose neanche nei film!

DYLAN: "Daaaaaaaaaaai Jenny!!!"

IO: "Non fare la lagna adesso!"

DYLAN: "Dimmi almeno chi vince!!"

IO: "Non ne ho idea è tutto così confuso…"

DYLAN: "Sai Jen, mi sembra di averla già vista da qualche parte questa nave!"

0.0

IO: "Al museo??"

DYLAN: "SI esatto!!"

IO: "Ha colpito anche a me, quel dipinto era a dir poco meraviglioso…"

DYLAN: "Mi sembra di ricordarmi anche il nome del pittore… no forse no… Ah si cominciava con la A poi era… qualcosa Ton… no non mi ricordo!"

IO: "A e Ton??"

DYLAN: "Non lo so se era così, erano 3 nomi… cosa importa, magari non era neanche questa la nave!"

Era esattamente questa invece, ne sono più che certa!

Passano parecchie ore.

Dylan rimane seduto tranquillo su un muretto di pietra, con lo sguardo fisso sul pavimento, dondolando le gambe avanti e indietro e accennando una canzoncina fra se e se.

Sembra sereno, mi fa piacere! A me tremano le gambe dalla paura!!

Come mi piacerebbe vedere la realtà con gli occhi di un bambino a volte!

E se quando la battaglia finisce ci liberano da qui e ci fanno camminare sulla passerella, dandoci in pasto ai pesce cani??

No Jennyfer, ma cosa dici??

Devo aver visto troppi film…

Meglio non pensare al peggio in questo momento!

Improvvisamente qualcosa nell’atmosfera di confusione cambia.

Il "ritmo" rallenta, sembra acquietarsi, ma non del tutto dileguarsi.

I nostri avversari scendono nella stiva e si inoltrano nelle cabine.

Cosa vogliono fare adesso??

Ah si, conoscendo i pirati vorranno depredare e saccheggiare la nave, tipico di certi individui…

Dopo breve riappaiono carichi di oggetti preziosi di ogni tipo e si affrettano a trasportarli qui sulla Black Pearl.

Che razza di farabutti!!! Sacrificare la vita di decine di uomini per oro, argento e diamanti, PRIMITIVI!

Sulla nostra nave c’era veramente tutto quel ben di Dio?

Delle grida vittoriose mi distaccano dai miei pensieri.

I superstiti della Red Ocean osservano abbattuti i nemici che esultano gioiosamente.

La Black Pearl si "mette in moto", il movimento brusco sorprende anche Dylan che si alza di scatto e mi spintona un po’ per osservare la scena.

Oh no ce ne stiamo andando!!

Dove ci porteranno ora?

Dylan entusiasta. "SI PARTE!!"

IO: "Cosa?? Sei impazzito forse? Chissà cosa ci faranno questi mascalzoni e tu sei così contento??"

DYLAN: "Intanto questi mascalzoni non hanno ancora minacciato di ucciderci, e poi me lo sento che sono più simpatici di quei cattivoni della Red Ocean!"

Se lo dice lui…

I festeggiamenti sulla nave durano fino a notte fonda.

Da quaggiù si percepiscono schiamazzi,canti, qualche individuo della ciurma che cade pesantemente a terra per la sbornia o spinto da altri, brindisi, risate…

Sono "contenta" che non ci hanno ancora liberato, immagino non sia una bella scena da vedere!

Quest’oggi ero così impaurita, sbigottita e angustiata che non ho neanche sentito la fame!

Anche il mio fratellino non si è lamentato, la scorsa notte si è infilato in uno sgabuzzino della Red Ocean di nascosto e si è abbuffato di tutto quello che ha trovato.

L’ho sentito trangugiare con ingordigia qualcosa mentre ero in dormiveglia.

D’improvviso le sue parole mi fanno quasi sussultare: "Sorellina, io ho sonno…"

IO: "Vieni qui, non sono un soffice lettino, ma sono sempre più comoda di questa fredda pietra!"

Apro le braccia e lui accoglie il mio invito appoggiando la sua testina stanca sul mio petto.

Lo avvolgo tra le mie braccia, non dice una parola e anche io ho paura di considerare cosa sta pensando.

Chissà se è impaurito, spaventato, terrorizzato da quello che sta succedendo…

Non è saggio chiederglielo in un momento del genere e poi deve essere così stanco anche lui!

Proverò a domandarglielo domani con più calma.

Cerco di rilassarmi e chiudo gli occhi allontanando da me quel fracasso che, oggi era una battaglia in pieno corso contro i nostri ex compagni, e adesso si è trasformata in una grande festa.

Dylan riesce a dormire io invece penso a cosa succede nella realtà, se le mie compagne e i nostri genitori si sono già accorti della nostra assenza oppure, come penso, nessuno si è accorto ancora di nulla.

   
 
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