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Autore: Severa Crouch    14/01/2012    1 recensioni
La storia inizia il 1 settembre 1981, un anno decisivo per il mondo della magia. Di li a poco cadrà il Signore Oscuro. La protagonista, Alice Leroux, è una Serpeverde del settimo anno alle prese con i MAGO, con il clima che si respira nella sua casa, ma soprattutto questo è l'anno in cui dovrà affrontare la perdita della sua migliore amica, Lily Evans. Il riavvicinamento al suo vecchio compagno di studi e mentore, Severus Piton, porterà Alice a fare delle scelte che condizioneranno la sua vita, in bilico tra luce e oscurità.
È la mia prima fanfiction, spero che vi piaccia. Non ho modificato la trama della Rowling tutto è esattamente come appare nei libri, se verificate torna tutto. Ho solo lavorato sui punti che Harry Potter non ha vissuto e che non poteva o doveva conoscere. Ho messo What if perchè nei libri la mia Alice non c'è, però potrebbe esserci.
Il primo capitolo introduce Alice e il mondo in cui si muove, necessario per capire bene chi è la protagonista, dal secondo in poi arriveranno personaggi più conosciuti.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'L'orizzonte degli eventi'
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Capitolo 17 – Scontro con il Ministero

 

Il ritorno del Signore Oscuro cambiò molte cose, riaprì vecchie ferite che sembravano rimarginate. Il mondo della Magia, come un tempo, tornò a dividersi. Gli appelli all'unità dei maghi, che Silente aveva lanciato, caddero nel vuoto. La Cooperazione magica internazionale svanì. Il Ministero negò l'evidenza, non si capiva se per beceri interessi personali o per pericolosissima miopia. Tuttavia, negare il ritorno del Signore Oscuro non era semplice, i maghi si erano accorti che succedevano cose strane, il controllo della stampa non era sufficiente, bisognava rasserenare gli animi, far capire che il Ministero non sottovalutava la questione, caso mai ci fosse una questione da considerare.

Per tranquillizzare i genitori, il Ministro della Magia impose la presenza di un membro del Ministero ad Hogwarts: avrebbe impedito che Silente continuasse a diffondere voci su un presunto ritorno di Voldemort.

Era una delle ultime mattine prima dell'arrivo degli studenti, in Sala Insegnanti, Alice stava discutendo con la Professoressa McGranitt i programmi di quell'anno, in particolare cercava di recuperare qualche ora in più per il suo insegnamento, visto che i ragazzi si mostravano così interessati e - visti i tempi che correvano - far conoscere loro qualche Controfattura in più non sarebbe stato tempo perso.

Minerva guardava l'orario sconsolata, ogni professore voleva qualche ora in più, erano tutti preoccupati per i propri studenti, pensavano che il modo migliore per proteggerli fosse quello di garantire loro la maggiore preparazione magica nel minor tempo possibile, anche se questo sarebbe andato a discapito del rendimento degli studenti, stremati da un eccessivo carico didattico.

“Posso darti solo un'ora in più a settimana per il primo e il secondo trimestre. Per il terzo non posso aumentare le ore, lo sai, i ragazzi hanno bisogno di tempo per gli esami. Gli orari del terzo trimestre non si toccano”, disse la vicepreside fermamente, “Grazie Minerva, sarà sufficiente, è meglio di niente”.

Alice fu interrotta dall'apertura della porta della Sala. Il professor Silente entrò, sembrava non portare buone notizie, il suo sguardo era preoccupato, esordì dicendo: “Sono appena rientrato dal Ministero della Magia. Ancora una volta, Caramell non ha voluto sentire ragioni, ha imposto la presenza di un membro del Ministero ad Hogwarts”.

La professoressa McGranitt si alzò in piedi indignata, nel gesto le caddero per terra tutte le pergamene e gli orari che stava predisponendo con gli altri insegnanti, che, come lei, si alzarono in direzione di Silente.

“È inaccettabile. Il Ministero non può ingerirsi negli affari di Hogwarts”, disse ferma la McGranitt, venne interrotta da Silente: “Minerva, non c'è niente da fare, il ministro ha emanato un decreto didattico, l'alternativa è la chiusura di Hogwarts per decreto”.

Al suono di queste parole, molti professori si portarono le mani alla bocca, inorriditi, Vitious disse: “Non possono chiudere Hogwarts, sarebbe come ammettere che hai ragione!”

Silente era sconsolato, Alice intervenne: “No, Filius, controllano la stampa, il Ministero impiegherebbe un paio di giorni per convincere tutti che ad Hogwarts si svolgono attività pericolose e che la chiusura della scuola è un bene per gli studenti. Lo scorso anno è morto Cedric Diggory, scommetto che la morte di quel povero ragazzo verrebbe strumentalizzata”.

Al pensiero del povero Diggory, gli occhi della professoressa Sprite si riempirono di lacrime: “Albus, hai fatto bene, dobbiamo proteggere i nostri studenti e lo faremo con o senza il Ministero. Sai già chi arriverà?”

Silente guardò Pomona e le disse: “Lo penso anch'io, i nostri ragazzi meritano di essere formati, non possiamo abbandonarli. Il ministero ci invierà Dolores Umbridge a cui è stata assegnata la Cattedra di Difesa contro le Arti Oscure. L'unica che interessa al ministero, si intende”.

Rivolse uno sguardo dispiaciuto al professor Piton che, anche quest'anno, si vedeva sottratto il suo insegnamento preferito.

Gli occhi di gran parte degli insegnanti furono pervasi da un'ondata di disgusto, molti conoscevano Dolores Umbridge, i suoi modi irritanti, la sua falsa cordialità, il suo essere meschino e viscido. Lungo la schiena di Alice corse un brivido: tra molti membri del ministero, lei era sicuramente una delle peggiori con cui avere a che fare.

La mattina del primo settembre, puntuale come un orologio, si presentò Dolores Umbridge, da quel momento, la Professoressa Dolores Umbridge, con tanto di cardigan rosa, fiocco in testa e boccoli perfettamente in ordine.

Il professor Silente si era incaricato di darle il benvenuto personalmente, voleva che non avesse nulla da ridire e che si trovasse bene ad Hogwarts, come lo era stato ai tempi in cui era una giovane Serpeverde.

La professoressa McGranitt illustrò il castello, mostrò le aule in cui si svolgevano le lezioni di Difesa contro le Arti Oscure, al primo piano. La stanza della professoressa Umbridge e il suo ufficio sarebbero stati anch'essi al primo piano, nei pressi dell'aula, anche se in un corridoio diverso, in modo che non venisse disturbata dal vociare degli studenti, durante le sue ore libere.

Il pomeriggio arrivarono gli studenti, Alice notò Draco stranamente contento per la presenza della Umbridge, era certa che c'entrasse Lucius; durante l'estate doveva aver fatto il lavaggio del cervello a quel povero ragazzo sull'importanza del Ministero.

La Gazzetta del Profeta, infatti, aveva riportato i commenti entusiastici di Lucius Malfoy riguardo l'iniziativa del Ministero della Magia. Adesso che Silente non godeva più delle simpatie del Ministro, Lucius voleva approfittarne per screditare Hogwarts e i suoi metodi di insegnamento. Il povero Draco aveva certamente passato l'estate intera a sentir parlare male di Silente, ancor più del solito, così che l'arrivo della Umbridge era stato salutato come l'occasione di un po' di popolarità presso gli altri studenti.

I professori ebbero un saggio delle reali intenzioni di quella donna quando durante il discorso di inizio anno, osò interrompere il professor Silente per tenere un discorso a nome del Ministero della Magia. La maggior parte degli studenti non ascoltò per nulla il discorso, mentre i professori ne furono allarmati: non solo il Ministero avrebbe interferito con l'insegnamento ad Hogwarts ma non avrebbe lesinato sui mezzi a cui ricorrere pur di ottenere i risultati sperati. Il tavolo dei professori era pervaso da sguardi di disgusto, dispiacere e indignazione.

L'inizio dell'anno scolastico fu alquanto difficile: si cercava in tutti i modi di non dare pretesti a Dolores per intervenire contro gli studenti, anche se molti di loro si trovavano a disagio con le nuove regole imposte dal Ministero.

A lezione, Alice si trovava subissata di domande da parte degli studenti: “Professoressa Leroux, perché Silente ha assunto la professoressa Umbridge? Lo sa che a lezione di Difesa contro le Arti Oscure non ci fa usare le bacchette magiche? Come possiamo difenderci?”. chiedevano preoccupati gli studenti.

I professori, altrettanto preoccupati, non potevano rispondere altro che: “Non possiamo criticare le scelte didattiche di una collega, specie di una scelta personalmente dal Ministro della Magia”.

Alice per tagliare ogni discorso continuava: “...se la professoressa Umbridge non vi fa praticare con gli Incantesimi, vorrà dire che avrete più tempo per studiare Magia Antica. Mi auguro vivamente che quest'anno il livello del vostro lavoro salirà. Sapete che non tollero compiti superficiali”, passava quindi ad illustrare il programma che si sarebbe svolto nel corso dell'anno.

In Sala Professori, l'argomento su come relazionarsi con gli studenti in merito alla Umbridge era una questione dibattuta. Da un lato, bisognava che gli studenti capissero che il Ministero avrebbe potuto chiudere Hogwarts o assumerne completamente il controllo, dall'altro, bisognava non allarmarli eccessivamente e soprattutto fare in modo che non si allarmassero le loro famiglie.

L'emanazione del decreto didattico 23 da parte del Ministero non fece che peggiorare la situazione. La Umbridge venne nominata Inquisitore Supremo di Hogwarts, con il compito di sottoporre a verifica gli insegnanti al fine di accertare che i loro standard fossero in linea con le richieste del ministero.

Alice stava passeggiando per i corridoi con il professor Piton, erano immersi in una fitta conversazione sui miglioramenti che era possibile apportare ad alcune pozioni, quando Gazza consegnò loro le lettere in cui l'Inquisitore Supremo di Hogwarts, del quale si vantava di essere l'assistente personale, comunicava loro la data e l'ora dell'ispezione.

In cambio, Gazza ricevette uno sguardo pieno di disprezzo da entrambi: Severus avrebbe ricevuto l'ispezione quella mattina, mentre Alice al pomeriggio.

Quando Alice entrò in aula, vide con la coda dell'occhio Dolores Umbridge seduta in un angolo, non dimostrò di dar peso alla sua presenza. Del resto, se voleva rendersi conto dei metodi di insegnamento avrebbe dovuto rendersi quasi invisibile.

“Vedo che ci siamo tutti. Buon pomeriggio ragazzi, continuiamo da dove ci eravamo lasciati la scorsa volta”, disse Alice con tono pratico. Dietro di lei si udì un tossicchiare fastidioso e conosciuto: “Ehm.. ehm!”, Alice senza voltarsi, come se non avesse udito nulla, proseguì: “Come avrete notato, dietro di me è seduta la professoressa Umbridge. Il Ministero della Magia vuole accertare che gli standard di insegnamento ad Hogwarts siano i più alti possibili, pertanto, la professoressa osserverà la lezione”, con la coda dell'occhio Alice notò che Dolores aveva iniziato a scrivere sul suo taccuino.

“Sono certa che la sua presenza non costituirà motivo di disturbo. Nella lezione scorsa, abbiamo trattato le Erbe Magiche conosciute dagli antichi egizi, devo premettere che i vostri compiti sulle proprietà del Fiore di Loto sono stati alquanto deludenti: mi aspettavo molto di più. Oggi ci occuperemo degli Incantesimi curativi fatti senza l'ausilio della bacchetta magica”. A queste parole, gli studenti spalancarono gli occhi per lo stupore: l'attenzione era stata catturata.

“Nell'antichità non tutti i Maghi conoscevano le proprietà delle materie magiche con cui oggi si fabbricano le bacchette magiche, pertanto svilupparono modi ulteriori per utilizzare la magia, uno di quelli era l'uso delle mani”.

“Ehm... ehm...”, si udì tossire dal fondo dell'aula.

“Dicevo, l'uso delle mani per la realizzazione di Incantesimi si sviluppò soprattutto tra i Maghi mediterranei, i Maghi greci erano degli eccellenti curatori, così come gli egizi. Inoltre, abbiamo dei frammenti interessanti anche di maghi fenici e persiani...”

“Ehm... Ehm...”, non era possibile ignorare quel modo così fastidioso di interrompere.

Durante le sue lezioni Alice non era assolutamente abituata a lasciarsi interrompere. Si voltò strizzando gli occhi verso l'angolo in cui era seduta la professoressa Umbridge: “Sìì? Professoressa Umbridge, desidera una caramella per la gola?”, disse Alice con un tono stizzito che in genere incuteva timore negli studenti.

“No, grazie, cara, mi chiedevo solo se questi sono i suoi normali metodi di insegnamento”, “Certo che lo sono”, rispose in modo sbrigativo Alice.

“Vorrei farle qualche domanda, professoressa Leroux”, disse la Umbridge con la sua voce da bimba.

Alice, che odiava le interruzioni e le considerava un'inutile perdita di tempo, rispose: “A fine lezione potrà farmi tutte le domande che crede, dovrebbe osservare l'intera lezione per farsi un'idea del metodo esatto di insegnamento”, si girò verso gli studenti e continuò con la spiegazione.

Si arrivò al momento dell'esercitazione pratica, Alice tirò fuori delle lumache a cui era stata tolta un'antenna: gli studenti avrebbero dovuto guarirle senza la bacchetta.

“Ma non è possibile utilizzare la magia senza una bacchetta magica”, obiettò la Umbridge che, con sommo fastidio di Alice aveva iniziato a girare tra i banchi. “Evidentemente gli antichi maghi la pensavano diversamente”, rispose seccata e aggiunse: “Ragazzi, occorre concentrarsi e trovare dentro di voi un elemento che riesca a veicolare la magia e farla uscire dal vostro corpo”.

“Le disposizioni del Ministero dicono diversamente, non è possibile fare incantesimi senza bacchetta”, ripeté saccente Dolores Umbridge.

“Allora il Ministero dovrebbe spiegare al mondo della magia come ci riescano i bambini. La magia non la fanno le bacchette magiche, la magia è dentro di noi, altrimenti anche un Babbano in possesso di una bacchetta sarebbe un Mago”, rispose con tono piatto Alice.

La Umbridge non sapeva come ribattere alle osservazioni di Alice, disse solo: “Molto bene, molto bene, vedremo cosa faranno gli studenti”.

Gli studenti parvero cogliere subito la sfida che c'era tra le due insegnanti e senza alcun indugio si schierarono dalla parte di Alice. In molti casi fu proprio l'antipatia per la professoressa Umbridge a veicolare il potere magico e far guarire la lumaca.

Alice era soddisfatta dei suoi studenti: avevano dato uno smacco profondo alla professoressa Umbridge, che iniziò a girare tra i banchi chiedendo agli studenti come giudicavano l'insegnamento della professoressa Leroux.

Gli studenti erano soddisfatti, altri dicevano che era brava e molto esigente, la Umbridge parve spiazzata quando, arrivata a chiedere a Draco Malfoy un giudizio sulla professoressa Leroux, questi le rispose: “È una delle migliori insegnanti di Hogwarts, se tutti fossero al suo livello, non ci sarebbero problemi”.

In effetti, sembrava che Dolores godesse quando riusciva a mettere in cattiva luce un insegnante della scuola, ciò costituiva un'ulteriore legittimazione della sua presenza ad Hogwarts.

Finita la lezione chiese ad Alice: “Da quanto tempo insegna ad Hogwarts?”, “Il primo settembre ho compiuto 14 anni di insegnamento in questa scuola”, rispose Alice a questa e alle seguenti domande con tono piatto, questo interrogatorio l'aveva già annoiata.

“Ha sempre insegnato questa materia?”, “Sempre”, “Ho sentito dire che lei ambiva all'insegnamento di Pozioni, perché non ha ricevuto in tutti questi anni quell'insegnamento? Non è considerata abbastanza qualificata?”, “Perché quell'insegnamento è stato affidato prima del mio arrivo al professor Piton, che evidentemente è considerato più qualificato della sottoscritta, ma dovrebbe chiederlo a chi ha fatto le selezioni”, “È al corrente del fatto che il professor Piton ambisce alla cattedra di Difesa contro le Arti Oscure?”, “Ne sono al corrente”, “Secondo lei, il professor Piton non è stato selezionato perché ritenuto non qualificato?”, “Ripeto, dovrebbe chiederlo a chi ha fatto le selezioni”, “Le farò avere al più presto la mia relazione”, “Bene. Ragazzi, potete andare, per la prossima settimana voglio due rotoli di pergamena, possibilmente scritti bene, sugli incantesimi curativi dei maghi persiani. Ci vediamo mercoledì”.

Uscì furiosa dall'aula, andò nel suo studio e prese a camminare avanti e indietro, non la sopportava, non sopportava la sua invadenza, la sua ignoranza e la sua presunzione. Sentì bussare alla porta, entrò il professor Piton che le chiese come fosse andata l'ispezione, le raccontò di quanto accadde alla professoressa Cooman, che ora si aggirava con una bottiglia di sherry per i corridoi della scuola: era proprio fuori di sé.

Alice raccontò a Piton come andarono le cose, si meravigliò delle domande che la Umbridge fece ad entrambi sulle rispettive aspirazioni professionali e risero amaramente per l'ignoranza di quella donna, cui era affidato il destino della loro scuola.

Andarono a cena. Alice quella sera sarebbe salita su nella Torre Nord a vedere come stava la povera Sibilla, non poteva lasciarla in quello stato. Probabilmente, l'aneddoto sull'ignoranza della Umbridge ed il suo essere smentita da parte di studenti del terzo anno avrebbe tirato su il morale ad entrambe. Dove non ci sarebbe arrivato il sarcasmo, ci sarebbe arrivato lo sherry di Sibilla ed i biscotti al cioccolato che avrebbe portato Alice.

Sibilla era in condizioni pessime, piangeva disperata, più melodrammatica del solito, vedeva un futuro di disgrazie per sé e per il mondo della magia. Alice provava a tirarle su il morale, le ricordava che la Divinazione era una branca della magia complessa, che i segni erano spesso contraddittori e che bisognava avere una mente aperta per saperli leggere, di certo una strega viscida e miope come la Umbridge, una che non era in grado di concepire la Magia Antica, non poteva certo trovarsi a suo agio con una materia come Divinazione.

Alice passò molte sere in compagnia di Sibilla, c'era bisogno di qualcuno che le tenesse un po' su il morale, specie quando la Umbridge la licenziò e si infuriò perché Silente assunse a sua insaputa il Centauro Fiorenzo.

L'iniziativa di Silente, da un lato impedì l'arrivo ad Hogwarts di qualche altro membro del Ministero, d'altro canto mise su tutte le furie la Umbridge, facendo precipitare una situazione già precaria.

Gli studenti erano in rivolta, tenerli calmi non era semplice, la Umbridge continuava ad emanare decreti didattici, arrivando a bandire tutte le attività scolastiche studentesche.

Vista la situazione, gli insegnanti iniziarono ad avere dei brevi meeting ravvicinati, lontani da orecchie indiscrete, avrebbero aiutato gli studenti nella creazione del caos. Presto o tardi, lo stesso Ministro, su pressione dei genitori, per le politiche fallimentari intraprese ad Hogwarts, avrebbe revocato l'incarico a Dolores, liberando la scuola da quella strega acida.

La McGranitt aveva dato libero sfogo a Pix, il Poltergeist della Scuola, i gemelli Weasley imperversavano per i corridoi con i loro scherzi, imitati dagli studenti più giovani. Le ritorsioni della Umbridge non si fecero attendere molto, per venire a capo dei disordini scolastici, prese a interrogare gli studenti con il Veritaserum.

All'annuncio della nuova iniziativa, i professori protestarono vivamente, in particolar modo si udirono gli strali del professor Piton e della professoressa Leroux che, in qualità di Pozionisti della scuola, avrebbero dovuto preparare le scorte di Veritaserum.

Alice era fuori di sé, oramai passava le serate sulla Torre Nord, in compagnia di Sibilla, l'unico posto in cui Dolores Umbridge non sarebbe mai arrivata. La vecchia aula della professoressa Cooman divenne ben presto una sala insegnanti clandestina, dove si poteva liberamente parlare, lontani da orecchie indiscrete.

Sibilla era decisa a vendicarsi per lavare l'infamia di essere stata definita una ciarlatana da quella donna odiosa.

La professoressa Vector, invitava a stare calmi, i numeri erano dalla loro, il destino della Umbridge non mostrava nulla di buono, occorreva solo sedersi in riva al fiume e osservare il suo corpo, che presto o tardi sarebbe passato.

“Septima, mentre tu aspetti il corpo della Umbridge, il professor Piton ed io siamo rinchiusi nelle segrete, al pari di Elfi domestici, a preparare Veritaserum per gli studenti! Come se fosse una pozione da preparare in due minuti!”, sbottò Alice, posando il secondo bicchiere di sherry della serata. “Calmati Alice”, disse la McGranitt.

“Esatto”, disse Piton, con il suo solito tono untuoso, aggiungendo: “Potter e i suoi stanno tramando qualcosa, lo sappiamo, la Umbridge è così presa dalla sua missione da non essersene accorta, lasciamole consumare tutte le scorte di Veritaserum”.

“Severus, lo sai quanto abbiamo lavorato per quelle pozioni, è illegale usare questi metodi su dei ragazzi. Al ministero stanno perdendo la testa: sono evasi una marea di Mangiamorte da Azkaban e la loro unica preoccupazione sono le pomiciate dei ragazzi o i compiti copiati?”, disse Alice che faceva fatica a mantenere il senso della realtà.

“Colleghi, la professoressa Leroux ha ragione, stanno succedendo troppe cose strane. Tuttavia, non possiamo sfidare apertamente il Ministero chiuderebbero Hogwarts e ci rimpiazzerebbero con altri docenti, chi difenderebbe allora i ragazzi? Sosteniamoli come abbiamo sempre fatto, loro faranno pressione sulle famiglie e queste sul Ministero, dobbiamo proteggere la nostra scuola”, disse saggiamente Vitious, seduto in cima ad uno dei numerosi pouf che riempivano la vecchia aula di Divinazione.

“Dovete andare”, disse la Cooman, sbirciando dalla finestra, “La vecchia megera sta tornando al castello”.

“Sosteniamo i ragazzi, in qualsiasi modo, ma non diamo nell'occhio”, concluse la professoressa McGranitt.

La riunione si sciolse, ogni professore scemò verso il proprio studio, presero una serie di passaggi segreti che solo i docenti conoscevano e consentivano loro di comunicare, senza che i ragazzi potessero incontrarli per i corridoi della scuola. L'esistenza di tali passaggi segreti era protetta da una serie di incantesimi, ovviamente Dolores Umbridge era stata lasciata all'oscuro della loro esistenza.

Alice passò molti pomeriggi e molte sere rinchiusa nei laboratori sotterranei a preparare interi calderoni di Veritaserum, gli ingredienti erano agli sgoccioli e una volta terminati si sarebbe dovuto attendere mesi perché le piante magiche necessarie maturassero al punto giusto.

Pomona nelle serre faceva il possibile: se Alice e Severus erano trattati al pari di Elfi domestici, lei riceveva un trattamento ben peggiore, doveva passare gran parte del tempo a predisporre un sistema di coltivazione intensiva di piante magiche.

La professoressa Sprite, dentro di sé sapeva perfettamente che le piante nate in coltivazione intensiva, private del loro ciclo naturale di sviluppo sarebbero cresciute con proprietà magiche dimezzate, pertanto acconsentì alla richiesta dell'Inquisitore Supremo, certa che Alice e Severus avrebbero potuto ottenere ben pochi risultati dagli ingredienti che ricevevano.

Durante le lezioni, Alice lasciò entrare in aula Pix, il Poltergeist del castello che, insieme ai gemelli Weasley, sembrava essere quello che più godeva della situazione di caos che imperversava nella scuola.

Un paio di volte, gli indicò il luogo in cui la Umbridge era solita riposare, di modo che Pix con le sue pernacchie e le canzonette sguaiate non le desse tregua.

Il secondo trimestre passò in preda al caos, ma non sarebbe stato nulla in confronto al terzo.

Il terzo trimestre, l'ultimo prima degli esami di fine anno, era da sempre quello più delicato. Gli studenti erano presi dai compiti e dal ripasso per gli esami. I professori dovevano iniziare a preparare le prove per gli esami e i direttori delle Case dovevano pensare anche all'orientamento professionale per gli studenti del quinto anno, visto che i loro G.U.F.O avrebbero determinato, con molte probabilità, quello che avrebbero fatto una volta terminati gli studi.

All'inizio del trimestre estivo, tuttavia, scoppiò un gran putiferio nella scuola, i gemelli Weasley infestarono il corridoio del quinto piano con una palude magica, che cresceva ogni volta che la Umbridge provava ad eliminarla.

Era un vecchio trucco, presente in molti scherzi magici di Zonko, far sparire quella palude era un gioco da ragazzi per qualsiasi mago. Tuttavia, nessuno dei professori osò aiutare la Umbridge, dato che l'ultimo decreto didattico aveva imposto ai professori di non svolgere alcuna attività che non fosse inerente all'insegnamento della propria materia.

A seguito dell'emanazione di questo decreto Alice smise di aiutare Piton nella preparazione del Veritaserum, seguita a ruota da Severus, che fece notare alla Umbridge come fossero finiti gli ingredienti per la preparazione della pozione.

Il punto di rottura si verificò durante gli esami di fine anno. La Umbridge convocò degli Auror per arrestare Hagrid, non si capiva bene su quali basi, conoscendolo aveva rifiutato di adempiere a qualche ordine di quella vecchia ottusa, oppure lei aveva insultato Silente in presenza di Hagrid, cosa assolutamente da non fare, vista l'enorme lealtà del guardiacaccia al vecchio preside.

Alice era nel suo studio a correggere le domande di Magia Antica degli esami dei suoi studenti quando sentì la vicepreside urlare in giardino, si affacciò alla finestra e vide la povera Minerva cadere al suolo colpita da quattro Schiantesimi, quei codardi l'avevano presa alle spalle.

Corse da Silente, che era in compagnia del ministro, il preside le fece un impercettibile cenno con il capo e Alice corse a chiamare l'Elfo domestico Dobby.

L'Elfo guardava la professoressa con i suoi enormi occhi acquosi e prima che iniziasse a parlare, Alice gli disse: “Ti prego Dobby, trova Potter, digli che la Umbridge e il Ministro li stanno cercando; digli di sparire, di smettere qualsiasi cosa stia facendo”. “Sì, professoressa, Dobby ubbidisce subito. Dobby salva Harry Potter. Dobby è grato ad Harry Potter che lo ha reso un elfo libero”, Dobby sparì con uno dei suoi CRACK.

In fondo al corridoio del primo piano, Alice vide Draco Malfoy in compagnia di altri Serpeverde, la Umbridge li aveva nominati “Squadra dell'Inquisizione”, una sorta di Prefetti-spia al servizio del Ministero. Dentro di sé Alice sapeva che Draco si era lasciato coinvolgere in questo progetto per astio nei confronti di Harry Potter, che ogni anno metteva in ombra i suoi risultati. La loro non era invidia, piuttosto semplice antipatia, erano partiti con il piede sbagliato e ora si trovavano su fronti opposti.

Occorreva prendere tempo: “Dove state andando a quest'ora? Non dovreste essere in Sala Comune a studiare per le prove di domani?”, disse Alice con tono severo. Draco guardò Alice e con un tono grave e solenne le disse: “Siamo al servizio del Ministero. Il ministro in persona ci ha chiesto di perlustrare il castello alla ricerca di Potter e della sua banda di criminali. Si stanno svolgendo attività illegali in questa scuola”.

Alice era sbalordita: “Il ministro in persona manda dei ragazzi a reprimere attività illegali? Non credo proprio, signor Malfoy, tornate nei vostri dormitori e finitela con questa pagliacciata, la scuola non ha bisogno di sceriffi”.

Come terminò questa frase fu raggiunta da Silente, Cornelius Caramell e la professoressa Umbridge, che chiese ad Alice: “Professoressa Leroux, cosa sta facendo? Perchè intralcia l'attività della Squadra dell'Inquisizione?”

Alice guardò Silente, occorreva prendere altro tempo: “Signor Ministro, non mi dica che è tutto vero? Sta mandando degli studenti a ispezionare il Castello? Dopo avergli fatto passare un anno senza praticare incantesimi?”

Il ministro era imbarazzato, tuttavia occorreva far presto, bisognava prendere quei fuorilegge quanto prima: “Professoressa Leroux, non c'è tempo per le spiegazioni, torni nelle sue stanze, è un ordine!”

Silente le fece un cenno con il capo e Alice si allontanò, sperava che qualsiasi cosa avesse in mente il ministro fosse fallita.

In effetti si scoprì che i ragazzi si erano organizzati per studiare Difesa contro le Arti Oscure, Harry Potter stava insegnando loro ad esercitarsi con alcuni incantesimi difensivi nella Stanza delle Necessità, avevano chiamato il loro gruppo “Esercito di Silente”. Il preside lasciò credere al ministro che stavano realmente tramando per conquistare il potere ed approfittò della situazione per fuggire.

Quello che accadde dopo al ministero fu confuso, la Gazzetta del Profeta sembrò dare una versione strana, Alice non capì mai quello che accadde veramente in quelle ore immediatamente successive, anche per la velocità con cui accadde tutto quanto.

Il giorno dopo la Umbridge era scomparsa, pare che fosse fuggita dopo essersi scontrata nella Foresta Proibita con dei Centauri, il Ministero aveva accertato il ritorno di Voldemort, Cornelius Caramell aveva presentato le sue dimissioni, il nuovo ministro era Rufus Scrimgeour. Silente era stato riabilitato: era evidente che la guerra era appena iniziata. 

   
 
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