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Autore: Harry Potterish    14/01/2012    1 recensioni
Sono sempre cresciuto in una campana di vetro, lontano dalle disgrazie e dai problemi della vita reale, nell'illusione che la mia famiglia fosse perfetta e che Hogwarts fosse il luogo dove tutti i sogni si avverano. E scoprire che non è così fa davvero male.
La mia prima long: scritta due anni fa, è una storia interamente dedicata alla Nuova Generazione, che credo meriti un po' più di spazio rispetto a quello datogli dalla Rowling nell'epilogo. Nella speranza di farvi svagare un po' e di sentire il vostro parere in merito.
Genere: Commedia, Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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9.
Dopo aver eliminato l’impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità

Col passare del tempo la situazione non è di certo migliorata. Abbiamo trascorso tutti i giorni in casa, studiando un po’ e annoiandoci per la maggior parte del tempo: saremmo voluti uscire in giardino, ma ha piovuto per tutta la durata delle vacanze. Inizialmente avevo sperato che entro Capodanno la situazione rientrasse, ma ogni illusione è crollata quando il gufo dei nonni è entrato dalla finestra della cucina: la lettera conteneva gli auguri di un sereno anno nuovo e il loro auspicio di un buon rientro a scuola. Da lì ho capito che questo sarebbe stato il primo anno in cui non avrei trascorso le feste alla Tana. Non è poi andata così male, se devo essere sincero. Poco prima della mezzanotte ci hanno raggiunti Rose e Roxanne, con le rispettive famiglie, e Teddy con Victoire, fuggita al delirio di casa sua: non ci sono stati problemi, ma la tensione si poteva tagliare con un coltello e credo che noi ragazzi dovremmo essere tenuti fuori dalle discussioni tra adulti. La cosa triste è che ho sentito più la mancanza del cenone di nonna Molly che della mia famiglia: in fondo i cugini con cui ho legato di più erano lo stesso con me, ma credo sia l’inizio di una lieve rottura. Quando ero più piccolo non potevo passare una festa senza i canti di Lucy o i giochi insieme a Louis, ora invece non me ne importa più nulla. In un certo senso il tradimento di Vicky nei confronti di Dominique, sua sorella, violazione della terza legge del Clan, ha fatto crollare parte delle mie convinzioni, e l’aver scoperto che papà aveva picchiato Malfoy, dopo che ho trascorso l’infanzia a sentirlo predicare la non-violenza, mi ha fatto rivedere la mia opinione su di lui. Lo stimo ancora moltissimo, ma temo che ci siano altri aspetti della sua vita che non conosco: mi sono sentito tradito anch’io in un qualche modo; inizio a chiedermi se abbia mai realmente capito quella scritta che ha sulla mano, “Non devo dire bugie”, se ci sia una storia più grande dietro, a parte quella di aver mentito alla professoressa riguardo ad un compito a casa.

Due giorni fa abbiamo fatto ritorno a scuola: ho costatato, con mio immenso dispiacere, che anche i rapporti tra noi cugini sono peggiorati. Sul piano scolastico, però, i professori non possono prendere in considerazione i nostri malumori e sono subito partiti in quarta. Ora sono a lezione di Pozioni: stiamo preparando a coppie un distillato contro il mal di testa.  Calvin ha avuto fortuna in questo caso: Milly McGruber, la Corvonero che lo tormenta, ha la media dell’O in Pozioni e il distillato è piuttosto complesso. Invece io sono perseguitato dalla cattiva sorte: proprio oggi che avrei bisogno di Malfoy non c’è. Già, perché il principino non ha ritenuto opportuno tornare a scuola come tutti i comuni mortali. Di questo sono immensamente felice: Zabini e Goyle sono persi senza qualcuno che dica loro cosa fare e io e Calvin stiamo approfittando della situazione per divertirci un po’. L’altra sera, ad esempio, abbiamo nascosto le loro coperte e i loro pigiami nei nostri bauli e li abbiamo fatti dormire con le finestre aperte. A colazione, invece, questa mattina, abbiamo dato loro due Crostatine Canarine e siamo già pronti per ripartire alla carica. Rose si è rifiutata categoricamente di unirsi a noi, dicendo che quei due le facevano troppa pena e non voleva infierire ulteriormente e ricordandoci che il nostro unico nemico è Malfoy. Io, in realtà, torturo loro solo per non pensare a lui. Uh, un amore non corrisposto, che cosa romantica! Iperione come sempre non hai capito un cavolo! Intendevo dire che sono troppo curioso di scoprire il motivo di questo mancato rientro. Nessuno a Serpeverde pare essere molto informato e nemmeno il suo fan club ha avuto indiscrezioni. Ho chiesto ai miei cugini cosa ne pensassero ed ora ho la conferma ufficiale che la mia famiglia è pazza: le risposte sono una più assurda dell’altra, salvo qualche eccezione.

-Forse ha deciso di andare a Drumstrang. Mamma mi ha parlato di quel posto: Krum lo ha descritto come un palazzo al Nord, dove i camini sono sempre spenti e c’è un freddo polare; inoltre lì studiano Arti Oscure. È il suo habitat ideale, no?- Risposta logica e sarcastica allo stesso tempo, con riferimenti a Viktor Krum: chiaramente queste sono le parole di Rose Weasley.

-Forse si è innamorato di una ragazza straniera e ha deciso di seguirla in capo al mondo; naturalmente i suoi hanno acconsentito perché sono di idee aperte e lui non ha una sorella maggiore che possa parlare male della fidanzata.- Dite che Dominique è ancora arrabbiata con Victoire?

-Forse gli è successo qualcosa. Non lo so e non mi interessa. Senza offesa, Al, ma ho altro da fare.- Vicky non si è ancora ripresa dalla lite con i suoi, ma mi ha ferito: non può snobbarmi così!

-Forse ha capito che nessuno lo sopporta, è entrato in depressione ed ha mangiato talmente tanta cioccolata che è ingrassato tre chili ed ora non vuole tornare finché non li ha persi. O forse ha finito la tinta e non può fare ritorno con la ricrescita nera. O forse…- Sono costretto a frenare quel vulcano di idee di Roxanne per passare a parlare con suo fratello Fred.

-Quanto sono bello, Al?- Lo guardo sbigottito: che cosa c’entra?

-Ho già detto anche a James che risponderò…-

-…quando diventerai gay, lo so. Ma non ci può essere altra spiegazione per il tuo interesse nei confronti di Malfoy: un amore proibito, i genitori gli vietano addirittura di frequentare le lezioni per impedire che vi vediate, che cosa romantica!- Ok, nemmeno mio fratello è così idiota da pensare che io possa essermi seriamente innamorato di Barbie: siamo onesti, lo detesto! A proposito del mio fratellone, ecco cosa ha detto lui.

-La verità è solo una: ha paura di te, Al. Sa che nessuno può sopravvivere se un Potter lo prende di mira. Insomma, voglio dire, guarda Voldemort: tante precauzioni, Horcrux, eserciti, e poi papà l’ha fatto fuori con un Expelliarmus. Capisci cosa intendo fratellino?- Ha quasi senso: devo ammettere che mi piace come ipotesi, mi fa sentire forte, ma sminuisce l’operato di papà e questo non mi va giù. Ho scritto anche a casa per avere un parere più maturo, ma tutto quello che hanno saputo dirmi i miei è stato di non pensarci e godermi questo piccolo prolungamento delle vacanze. Alla fine Calvin mi ha saggiamente consigliato di lasciar perdere: prima o poi dovrà tornare a scuola e noi saremo pronti a raccogliere tutte le informazioni necessarie, con l’aiuto di Rose e Domi, si intende.

Tornando al presente. Alla fine dell’ora riesco a strappare una A a Lumacorno, ma solo perché mi chiamo Albus Severus Potter. Io e il mio migliore amico ci fiondiamo a Trasfigurazione: l’aula è molto distante dai sotterranei e siamo quasi sempre in ritardo. La lezione di oggi si rivela essere, in realtà, un’interrogazione a tappeto a sorpresa. Il risultato è una strage, mentre noi due, complici due settimane di studio poiché non avevamo nulla di meglio da fare, riusciamo a prendere la prima E dell’anno nuovo. Appena squilla la campanella ci fiondiamo a dirlo a Rose: è già in Sala Grande, dal momento che ha appena finito Incantesimi, materia la cui aula si trova a due passi dal luogo dove mangiamo.

-Abbiamo preso E in Trasfigurazione!- urliamo come matti, non appena la vediamo.

-Complimenti! Sono fiera di voi! Visto? Con un po’ di sano studio i risultati arrivano da soli. Non dovete prendere esempio da quella scapestrata di Roxy.-

-Ehi, io sarei qui!-

-Non offenderti, sai cosa intendo…-

-Hai preso una E?!?! In Trasfigurazione?!?! Tu non sei mio fratello! Vade retro secchione! Dovrò ritirare fuori il piano che avevo buttato giù all’inizio dell’anno per evitare il suicidio sociale…-

-Fa quello che ti pare- replico io -non mi interessa. Oggi è una giornata fantastica e nessuno potrà rovinarla!-

-Nemmeno l’improvviso ritorno a scuola di Malfoy?- mi chiede Dominique con nonchalance.

-Nemmeno l’improvviso ritorno a scuola di…COSA?-

-Oh, beh, meglio così, perché in questo momento è sulla soglia della Sala Grande a discutere con quei due bestioni che lo seguono sempre.-

Come si può ben notare, non ho ancora imparato a starmene zitto. Purtroppo. Io e Calvin impallidiamo di colpo e, pur di non parlargli, decidiamo di passare la pausa in biblioteca, cercando di finire i compiti di Incantesimi. Ma non hai proprio Incantesimi alle prossime due ore? Appunto. Ma non hai una coscienza? Sì, ma è davvero pessima, non trovi? Già, in effetti, non è che…Brutto idiota che non sei altro! Sono un genio e me ne compiaccio.

Riusciamo ad evitare Malfoy e la sua gang per tutta la giornata, usando la Mappa del Malandrino: è in momenti del genere che ringrazio che il nonno fosse un vero Malandrino DOC. Anche nei giorni successivi il Pazzo non ci dà troppi problemi, sembra quasi che gli abbiano somministrato dei calmanti durante le vacanze. Rose ci ha fatto notare che è più pallido del solito –non credevo fosse possibile, ma a quanto pare…- quindi, probabilmente, è rientrato dopo a causa di una malattia. Il fatto però che non ci stia attaccando mi preoccupa parecchio: non mi aspettavo certo una guerra senza sosta, ma non ha neanche accennato al “piccolo” scherzetto che ci ha colpiti sotto le vacanze! A meno che non fosse da parte sua… Ma che stai dicendo! Aveva chiaramente detto che ci avrebbe fatto un regalo di Natale! E come avrebbe fatto a comparire tra gli altri pacchetti? Non lo so! Non posso mica pensare sempre a tutto io! È Rosie la cervellotica del gruppo…Urge una consultazione!

Poco dopo io e i miei due migliori amici siamo in biblioteca a parlare. Devo riconoscere che le insinuazioni di Iperione mi hanno fatto sorgere dei dubbi: e se il pacchetto fosse stato da parte di zio George e il peggio dovesse ancora venire? Inizio ad esporre le mie perplessità a Rose, ma Calvin non le lascia il tempo di rispondere.

-Come ti sono venute in mente queste cose?-

-Dubiti forse delle mie capacità?- replico io risentito e punto sul vivo.

-No, solo che non ti sei mai fatto problemi fino ad ora. Poi Malfoy torna a scuola e all’improvviso inizi a pensare che ci sia qualcun altro che vuole tormentarci!- Acuto osservatore il caro Calvin, a volte lo sottovaluto.

-Beh, sai Iperione…-

-Iperione?- domanda sconvolta mia cugina. Oh, già, Hyperion è il secondo nome di Malfoy, non possono sapere che in realtà è la mia coscienza.

-Sì, è il nome che ho dato alla fastidiosa vocetta interiore che ogni minuto mi ricorda quanto sono idiota. Perché, non l’avete anche voi?- A giudicare dai loro sguardi direi proprio di no, quindi lascio cadere l’argomento. Rosie mi dà una mano rispondendo alla mia prima domanda.

-Tralasciando i tuoi monologhi interiori, non credo che zio George sia così stupido da rendersi vittima di un suo scherzo. Non so come Malfoy l’abbia fatto finire lì, ma sono certa che il pacco fosse da parte sua. È nel suo stile: voi gli avete imbrattato i capelli e lui ha ricambiato con qualcosa di simile, ma più perfido. Mi ricordi tanto zio Harry quando fai così, sai Al? La mamma mi ha raccontato che anche lui, al sesto anno, si era fissato che Malfoy avesse un segreto losco. Alla fine ci ha preso, ma sappiamo tutti che tuo padre ha un sesto senso per queste cose –e, se me lo permettete, una bella dose di fortuna! Sembra sia nato con della Felix Felicis iniettata nelle vene!-

-E se io lo avessi ereditato da lui?-

-Al, non hai capito che ti avrei regalato un set per la manutenzione della tua scopa a Natale dopo avermi visto comprarlo.- mi fa prontamente notare Calvin, tanto per mettere il dito nella piaga. Però hanno ragione, tu non hai sesto senso e tuo padre ha una fortuna…Mio padre è un grande mago! Non lo metto in dubbio, dico solo che…

-STA ZITTO! Ops.- I miei due amici mi guardano perplessi e, quando spiego perché ho urlato, iniziano a ridermi in faccia, e come posso dar loro torto? Solo i matti parlano da soli! Madama Pince, ormai sorda, riesce lo stesso a captare il suono della mia voce e ci caccia fuori brutalmente ed io e Cal decidiamo di ritirarci nei sotterranei.

La sera siamo in Sala Comune sui divanetti a giocare a scacchi. Calvin è in netto vantaggio, ma solo perché la mia testa è altrove. E scommetto che quell’altrove è una stanza con dentro un biondino di nostra conoscenza. Mentre sto per fare la mia mossa, sono distratto dal suono di una voce gelida: Malfoy e i suoi tirapiedi sono appena entrati nei dormitori di Serpeverde. Provo ad origliare ciò che stanno dicendo, ma non sono mai stato bravo in queste cose: l’esperta del settore è Dominique. Miseriaccia, quanto la vorrei con me in momenti del genere! Infatti, a causa della mia incapacità, Barbie si accorge di tutto e inizia a punzecchiarmi. L’idillio è finito. Avvisatemi se vedete una via d’uscita.

-Bene, bene. Cosa abbiamo qui? Un Potter che non si fa gli affari suoi. Ma allora è un vizio di famiglia! Sai, credo proprio sia genetico. Guardatelo, che gioca a scacchi con quel pezzente del suo amico…Come Sfregiato e Lenticchia vent’anni fa! I miei amici mi hanno informato che non siete stati molto gentili con loro durante la mia assenza e questo non va bene. Pensavo che dopo l’avvertimento a Natale vi sareste calmati, invece non è stato sufficiente. Mio padre mi aveva avvertito che voi Weasley-Potter siete testardi, ma non immaginavo anche stupidi! A proposito, ho notato che la stanza era più calda al mio ritorno, ciò significa che avete chiuso le finestre…Allora, che c’è, quel gatto ciccione della Zannuta ti ha mangiato la lingua?- Ora, in circostanze normali avrei replicato con una battutina sarcastica ed avrei lasciato correre. Tuttavia, nessuno deve permettersi di insultare la mia famiglia. Decido di liberarmi di un peso enorme e sbattergli in faccia tutto quello che penso di lui: Rose non approverà e Calvin mi rimprovererà, dicendomi che ho rovinato il lavoro di mesi per arrivare ad un pacifico ignorarsi a vicenda, ma non mi importa.

-E qui chi c’è? Un Malfoy che tirannizza gli altri e fa la figura dell’idiota. Sai, credo che anche quello sia un fattore genetico. E tanto per la cronaca, sì, abbiamo chiuso le finestre: non sei il padrone del mondo, mettitelo bene in testa! Quei due faranno anche tutto quello che vuoi tu, ma io non sono disposto! Non puoi tornare in ritardo dalle vacanze e pretendere che nulla sia cambiato! In più ficcati nel cervello che la gente normale non ha quel colore di capelli così orribile, a meno che non siano tinti, e che sempre le stesse persone normali le finestre le tengono chiuse in inverno! O almeno chiedono il permesso agli altri, prima di arieggiare. Non so come ti abbiano cresciuto i tuoi genitori, ma di certo tuo padre e tua madre si sono scordati di insegnarti la buona educazione! Allora, che c’è, ti sei mangiato la lingua? Oh, no, scusa, dimenticavo che i furetti come te e tuo padre non hanno le facoltà intellettive per rispondere. Mi dispiace per quella poveretta di tua madre: io, uscito di qui, non dovrò più vederti, mentre lei dovrà sopportarti per tutta la vita.- Normalmente Scorpius Hyperion Malfoy mi avrebbe risposto, poi avrebbe dato ordine a Goyle e Zabini di ammazzarmi di botte. Già, normalmente. Ma questa non è una serata normale: diventa rosso, sembra quasi si stia trattenendo dal piangere, si avvicina a me, mi punta la bacchetta al petto e sibila:

-Non. Azzardarti. A. Dire. Una. Parola. Su. Mia. Madre.- Ma la fattura che aspettavo non arriva e fugge via dalla Sala Comune, lasciando me e Calvin a bocca aperta. Non capisco il motivo della sua reazione: anche io sono molto legato ai miei genitori, però non sono mai stato sulla soglia delle lacrime per colpa di un insulto rivolto a loro, e nemmeno Malfoy. Se prima avevo dei sospetti su di lui, ora sono certo che stia nascondendo qualcosa.

 

***

-Perché ha reagito alle parole su sua madre, ma non a quelle su suo padre?- Dopo la lite con il Pazzo, io e Cal abbiamo mandato un biglietto a Rose ed ora stiamo parlando nella Stanza delle Necessità, che per l’occasione ci ha messo a disposizione tre divanetti, un camino e una lavagna bianca con dei pennarelli. È circa un quarto d’ora che cammino avanti e indietro ripetendo le stesse parole, mentre mia cugina e il mio amico stanno scrivendo quanto è accaduto di strano dall’inizio dell’anno. Quando hanno finito, vedo Rosie sedersi, fissare la lavagna alla ricerca di una spiegazione e finalmente una luce le illumina gli occhi.

-Ci sono!- Sì, sapevo di poter contare sul suo cervello. Io e Cal siamo emozionatissimi: scoprire il segreto di Barbie significherebbe avere un mezzo per ricattarlo per il resto dei suoi giorni.

-Al, tu sei paranoico! Problema risolto. Vado a dormire.- Mi piace come ragiona tua cugina! Invece a me no! La blocco appena in tempo e la guardo sbigottito. Io e il mio amico iniziamo a tormentarla di domande che possano confutare la sua tesi, ma lei è troppo intelligente per perdere. Alla fine ci rassegniamo, prendiamo il Mantello dell’Invisibilità e la Mappa e la riaccompagniamo alla Torre di Grifondoro: se lei non crede a quanto le diciamo, allora ce la caveremo da soli. Stiamo facendo attenzione a non farci beccare da Gazza, quando un’anomalia sulla pergamena attira la mia attenzione. So che è rischioso, ma la tentazione è forte, così convinco con una scusa i miei amici a deviare in direzione della biblioteca. Nessuno dei due sembra molto propenso a credermi, ma sanno che protestare è inutile, quindi mi seguono.

 

-È davvero…?-
-Già Cal.-
-Miseriaccia!-
E quando Rose Weasley impreca, significa che il mondo sta per crollare.


Angolo di Harry Potterish
Eccomi con il nono (nonché penultimo, visto che l’epilogo non lo considero) capitolo! Esaminiamo i fatti: Scorpius torna a scuola in ritardo, ma non sappiamo perché ed ha una reazione strana ed esagerata alle parole di Albus, che inizia ad avere un’ossessione vera e propria verso il compagno di casa (mi sono ispirata alla faccenda tra Harry e Draco nel sesto libro). Cosa sarà successo? In attesa del prossimo capitolo, fatemi sapere i vostri pronostici! Sappiate che ci sono indizi a sufficienza nei capitoli precedenti per rispondere a tutte le vostre curiosità. Se siete lettori attenti, arriverete di certo alla giusta conclusione.
Grazie a Sir Arthur Conan Doyle per avermi prestato il titolo, a chi segue, a chi ha la storia tra le preferite, a chi recensisce, a chi legge e abbandona la pagina. Se avete due minuti, fatemi sapere le vostre opinioni: bastano due righe per dirmi che ne pensate! A presto
Harry Potterish

  
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