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Autore: MaryLouise    14/01/2012    2 recensioni
«Guarda Albus, le spighe paiono danzare sospinte dal vento», notò Minerva, lo sguardo perso nel panorama, quasi come una bambina che scopre il cielo azzurro per la prima volta.
Le tese una mano, «Vieni, uniamoci alle danze».
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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La danza del vento

 

Le spighe dorate ondeggiavano al vento, illuminate dai caldi raggi del sole di maggio.
Minerva McGonagall e Albus Dumbledore camminavano lungo un sentiero sterrato, l'uno vicino all'altra, le tuniche colorate fruscianti che segnalavano i loro passi.
«Guarda Albus, le spighe danzano sospinte dal vento», notò Minerva, lo sguardo perso nel panorama, quasi come una bambina che scopre il cielo azzurro per la prima volta.
Lui sorrise, guardandola intensamente. «Amo il tuo gusto per la semplicità».
Minerva abbassò lo sguardo dal suo e fissò il piccolo medaglione dorato che portava al petto, irritata con se stessa per essere arrossita quasi impercettibilmente.
Con un movimento della bacchetta il mago aprì un varco tra il grano e le tese una mano, «Vieni, uniamoci alle danze».
La donna la strinse dopo un momento di titubanza, seguendolo docilmente.
Il profumo delle spighe si diffuse nell'aria mano a mano che i due si addentravano nella fitta selva dorata.
Poco distante dal limitare del campo di grano stava un piccolo spiazzo, esattamente dove il sole aveva bruciato parte delle spighe con l'eccessivo calore e i contadini avevano dovuto tagliarle.
Dumbledore si sedette con grazia, imitato da Minerva. L'uomo si distese a pochi centimetri da lei, osservando il sole con gli occhi  azzurri velati dagli occhiali a mezzaluna.
La professoressa lo imitò, contemplando il cielo di un intensa sfumatura di zaffiro, come gli occhi del suo vicino. Il vento leggero e tiepido le solleticava il viso, arrossandole un poco le gote.
Quando abbassò lo sguardo, Albus Dumbledore si era alzato in piedi e le tendeva una mano, un sorriso sornione a illuminargli il viso. «Mi concede questo ballo nel vento, professoressa McGonagall?».
L'ombra di un sorriso increspò le labbra della donna, che annuì leggermente.
Si alzò in piedi e poggiò la mano destra nella sua, lasciandosi cingere la vita con dolcezza. Si fece guidare da un esperto Albus, i piedi seguivano i suoi, i movimenti erano lo specchio di quelli dell'uomo.
Con un'elegante giravolta, il Preside la fece girare su se stessa, seguendo il ritmo delle lievi raffiche d'aria che muovevano la gonna di Minerva.
Terminato il volteggio la strinse a sé, il petto aderente a quello della donna. Minerva iniziò a respirare quasi affannosamente, lo sguardo perso in quel mare celeste che erano i suoi occhi.
Lui accennò un sorriso, scostando una ciocca di capelli scuri che si era ribellata alla crocchia e giaceva inerme sulla fronte della compagna.
Infine, lentamente ma senza esitazioni, le sue labbra sfiorarono quelle di Minerva; un bacio dolce e casto, che la fece avvampare notevolmente.
Il suo primo bacio. Il loro primo bacio.
Dumbledore ridacchiò, premendo le labbra sulle sue ancora. Minerva rispose con delicatezza, avvolgendo le braccia intorno al suo collo.
 
«Voglio che lo tenga tu, davvero», gli mormorò più tardi in quello stesso campo la compagna, la schiena appoggiata al suo petto.
Albus prese il medaglione che la donna gli porgeva. «Sul serio?», chiese sorpreso.
Lei annuì seria, girandosi per farglielo indossare personalmente. Sfiorò il naso adunco con le labbra sottili, facendosi stringere le mani tra quelle due volte più grandi dell'uomo.
«Sul serio», sussurrò.
 
Albus Dumbledore giaceva sul terreno, gli arti in una posizione innaturale.
Minerva accorse su di lui, trattenendo un urlo di dolore.
Del suo migliore amico, compagno e amore non era rimasto nulla. Nulla tranne che un corpo vuoto. Un cadavere.
Lacrime trasparenti scivolarono dalle sue guance, cadendo e immergendosi tra i fili argentati della barba dell'uomo.
Solo allora lo notò. Un bagliore dorato, quasi impercettibile al buio.
Si trattava di un piccolo medaglione, di fattezza familiare.
Lo strinse tra le mani tremanti, sperando che avesse conservato un briciolo del calore del suo corpo, del suo cuore.
Sperando che avesse conservato un briciolo di quel caloroso pomeriggio nel campo di grano, un briciolo di quel vento tiepido da liberare nell'aria fredda della sera, come l'anima di Albus che abbandonava lentamente il corpo del suo padrone, librandosi in cielo e danzando come l'etere di quel giorno di fine maggio.

 

Buonasera.
La fic si è classificata seconda al contest Una carrellata di primi baci di Acquamarine_ .
Spero vi sia piaciuta, l'ho scritta abbastanza di getto, a di la verità. Fatemi sapere che ne pensate.
Buona serata e buon primo bacio a tutti.
Jo

2a classificata: “La danza del vento” di Jo_96

Grammatica: 19,5/20
maggio” → la prima lettera sarebbe maiuscola. -0,10*2=-0,20
per aver arrossito” → l'ausiliare sarebbe dovuto essere “essere”. -0,20
Con un movimento della bacchetta il mago aprì un varco tra il grano e le tese una mano, «Vieni, uniamoci alle danze».” → credo che quella virgola fosse un punto, giusto? -0,10 (errore di distrazione)
Caratterizzazione personaggi: 9/10
Albus è silenzioso e stupefacente proprio come l'originale, Minerva è tranquilla e riservata, anche in una situazione come questa. Sono anche molto credibili, soprattutto l'ultima parte, ma mi sarebbe piaciuto che tu avessi curato un po' di più l'introspezione.
Originalità: 10/10
Sai anche meglio di me che il pairing è poco usuale, quindi questo gioca tantissimo a tuo favore! Inoltre sul sito non ho mai letto una fic simile, molto brava!
Utilizzo prompt: 5/5
Il filo sottile che collega le due parti della storia è proprio quel ciondolo che assume, quindi, un ruolo centrale, come simbolo dell'amore dei due, che supera anche la morte.
Bonus: 1/1
Il luogo facoltativo è stato utilizzato!
Gradimento personale: 10/10
Io adoro il tuo stile, semplicemente.
Hai utilizzato parole ed espressioni arcane, ma ciò non ha minimamente appesantito il testo. Il tuo modo di impostare le frasi, la semplicità complessa dei periodi, il sentimento che traspare ad ogni battuta, la leggerezza dell'intero scritto... non so più come dirlo xD
Bravissima!

TOTALE: 54,5/56


The One Hundred Prompt Project


   
 
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