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Autore: BuffyAnne    30/08/2006    1 recensioni
In questa storia troverete intrighi amorosi, nuovi ritorni e un'altra colossale battaglia per sconfiggere le forze del male :) Inoltre scusate, ma questa storia è frutto della mia fantasia... Non è vero che è stata scritta a più mani, ho solo premuto un pulsante non sapendo cosa significasse... Baciii.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7 – Nelle mani degli angeli

Capitolo 7 – Nelle mani degli angeli

 

Buffy e Spike videro che la porta si richiuse lentamente dietro di loro, lasciandoli in un antro buio. In pochi secondi, Spike si pentì di essere entrato. Non voleva immaginare cosa ci fosse là dentro. Buffy era piuttosto tesa. Dopo un po’ decisero di muoversi, cercando a tastoni un muro su cui poggiarsi. Improvvisamente, notarono che le mura cominciavano a mostrare delle torce che illuminavano bene il corridoio. Era tutto in mattone antico, sembrava di essere nelle segrete di un vecchio castello. Beh, forse era così. Fino a quel momento non avevano udito nessun suono provenire dal fondo, quando nel preciso istante in cui stavano per muoversi, si sentì un rumoroso tonfo, qualcuno doveva essere caduto. Si levarono grida di disapprovazione e si sentivano pugni e calci. Buffy e Spike decisero di muoversi, scendendo dalla lunga scalinata che li aspettava.

 

 

Angel, nel frattempo, aveva da poco sceso le scale e aveva assistito alla caduta di un demone. Per non destare sospetti, si unì al coro che lo stava insultando, ma ricevette un pugno dal demone che si era appena rialzato. Lui, per tutta risposta, ne anticipò uno così forte che lasciò l’altro di stucco! – Così t’impari…- disse con un tono autorevole. Angel in breve tempo si sentì osservato dalla folla, come se tutti sapessero chi fosse. Un tale dalla pelle blu squamosa, gli occhi a pesce lesso e la bocca sporgente, gli si avvicinò e disse – Tu non eri umano?- la sua voce era metallica. Angel assunse uno sguardo indignato e poi rispose – Io un umano? (ride a crepapelle) amico che cos’hai mangiato? Dev’esserti rimasto indigesto! (continua a ridere)- lo afferra per le labbra e gli dice – Non osare mai più dire simili sciocchezze riguardo a me. Tu non sai nemmeno con chi stai parlando!- gli altri lo guardarono sorpresi, quando una voce familiare si levò sopra tutte. – Angelus.- Angel mollò la presa delle labbra, lasciando il demone a massaggiarsele e si girò con aria compiaciuta – Ben detto, finalmente qualcuno conosce la storia come si deve.- Guardò in direzione della voce e vide un tipo coperto da un’armatura medievale, il mantello blu dietro le sue spalle raffigurava l’approssimazione di un diavolo, non aveva l’elmo, ma solo un cappuccio in ferro battuto. Ma non si riusciva a scorgere la testa – Ehi, ma dove hai lasciato la testa?- tutti lo fissarono offesi. Quello doveva essere il grande Maestro, ma Angel non si scompose, mantenne il suo tono da finto cattivo. In quel momento, due figure si presentarono alla fine delle scale, una figura maschile e una femminile… Buffy e Spike. Accidenti, che diavolo facevano qui? Si guardarono intorno, furtivi, per cercare qualcuno, quando videro Angel. Lo sguardo di Buffy sembrava quello di una madre disobbedita, ma che non aveva tempo di rimproverare per “gli impegni di lavoro”, Spike invece aveva lo sguardo scocciato, ma a lui poco fregava di Spike. Stettero entrambi nell’ombra per vedere cosa Angel volesse combinare. – Tu chi sei?- domandò Angel. Dalla folla si sollevò un “IIIIIIHHHH” dalla sorpresa, seguito da “ma come si permette?” o “come fa a non conoscerlo?”. Non posso stabilire lo sguardo del tizio in  armatura, perché non aveva la testa, ma anche lui, come Angel, non si scompose e assunse un tono modesto. – Sono la sorgente.- - Di che cosa? Acqua? Fanta? Coca cola? O la sorgente di tutte le idiozie?- scoppiò a ridere – Voglio proprio sentire come hai fatto a convincere questi trenta imbecilli a seguirti, davvero. Fossi in loro, non seguirei mai un tipo senza testa, non si può nemmeno vedere se sei bello o brutto! Modestamente, io di fascino ne ho e sono stato più volte a capo di testate demoniache. Mentre di te non ho mai sentito parlare, no.- La folla di demoni cominciava a innervosirsi – Senti, tu. Smettila immediatamente o ti taglio la lingua.- parlava un demone alto il doppio di Angel, dalla pelle rosa, che sembrava appartenesse a un uomo scuoiato e un occhio solo al centro della fronte, le zanne gli uscivano dalla bocca e al naso aveva un orecchino. Angel lo squadrò dalla testa ai piedi – Senti Polifemo, va a giocare con le pecore, uh?- Il demone guardò truce Angel, che aveva il solito sorriso beffardo, poi rivolse uno sguardo di permesso al Maestro, evidentemente voleva ucciderlo, ma egli negò il permesso, facendo un cenno con il dito, coperto dall’armatura. Il Maestro avanzò – Non posso dire di essere il male primordiale, quello l’ha fatto fuori una certa cacciatrice…- dalla sua postazione Buffy abbozzava un sorriso soddisfatto – Purtroppo non posso neanche dire di essere capo degli ubervamps che sono stati sterminati da un vampiro con l’anima…- e adesso anche Spike sorrideva – Però posso dirti di essere la fonte della magia nera sulla terra. Sono capace di compiere qualsiasi stregoneria, attingendo alle forze del male sulla terra. Potrei anche rivoltarti la pelle e girarti gli occhi, vuoi provare?- disse con un tono minaccioso. Angel lo guardò dicendo – No, no, grazie. Ti credo! E ce l’hai un nome oppure devo chiamarti pivellino?- la folla cominciava a crocchiarsi le ossa delle mani, pronta a stringere un cerchio attorno a Angel e ridurlo in mille pezzi. Il Maestro levò una mano per fermarli. Però, paziente! E in quel momento si abbassò l’elmetto e scoprì il volto. Un ragazzo di vent’anni, i capelli castani, gli occhi verdi e il sorriso forse anche più bello di quello di Angel, anche se diabolico. Tra la folla, solo uno lo riconobbe e si fece avanti spingendo tutti per terra. – Ehi, tu sei quello che mi ha reso immortale!- Angel si girò e vide lo Spike del passato avanzare prepotentemente verso il ragazzo, al che Angel si spostò per non essere visto e si avvicinò a Buffy e Spike, che adesso lo tiravano a se, come per salvarlo da una mandria inferocita che si preparava a incornarlo. – Poi noi due faremo i conti.- lo squadrò Buffy con gli occhi ridotti a fessure. William il sanguinario era ormai vicino al giovane – E dimmi dove hai lasciato la tuta da mimo?- esclamò. Il ragazzo gli si avvicinò e disse – Quella era per un lavoro part - time, mi stavo preparando a questo grande evento.- e un demone esclamò – Ehi, voi due com’è che già vi conoscete?- - Questo vampiro mi ha fatto un dono inestimabile.- si riferiva forse al cheese burger? Lo guardava sorpreso – E oggi sarà il mio braccio destro.- la sua voce suadente divenne molto più profonda, quasi cavernicola – Mi aiuterà a sterminare il mondo, e con la morte della cacciatrice, nessuno potrà mai più fermarci! Amici, oggi saremo tutti testimoni della mia potenza, io, il mitico Sam, vi darò tutto ciò che volete per rendermi grazia.- Buffy dalla sua postazione si era stancata di sentire demoni, uomini e tizi sconosciuti che minacciavano di ucciderla, sempre così certi di poterla sconfiggere. Insomma, non gli era bastata la lezione che in sette anni è riuscita a dare ai cattivi? No, sembrava che volessero soffrire sempre di più. Masochismo! Buffy avanzò spazientita. – E, com’è che mi sconfiggeresti, sentiamo!- Nello sguardo di Sam si scorse un segno di sconforto. Angel fu felice di vederla ma allo stesso tempo fu invidioso che Buffy fosse  riuscita a farlo scomporre con una frase sola, mentre lui aveva impiegato tutto se stesso per farlo. Accidenti. Si avvicinò Spike accanto a Buffy, che la prese per un braccio e le disse sottovoce – Tesoro, non mi sembra il caso di prendersela proprio in questa situazione.- Sperava che il suo clone passato non lo sentisse, ma fu il contrario. È risaputo che i vampiri abbiano un udito eccezionale. Il cattivo Spike si voltò come se avesse sentito l’invito a imbucarsi a una festa e gettò uno sguardo arrabbiato al suo opposto. – Ma porca miseria! Voi due non stavate insieme? Ma perché non fate le vostre porcherie invece di … ok, no. Lasciate perdere! Non riesco a immaginarmi a letto con la cacciatrice!- Sam era estasiato di aver messo la cacciatrice in conflitto con gli Spike e non mise dito nella discussione, facendo cenno agli altri demoni di fare silenzio. – Quello che faremo saranno pure cavoli nostri! Tu sei di un’altra dimensione. Per cui cerca di occuparti dei tuoi affari.- disse Spike guardando se stesso con uno sguardo di sfida. Si conosceva benissimo. Ma forse Buffy ebbe un’idea. Prese la sua mano e la pose sul viso di Spike, accarezzandolo dolcemente – Non che non lo apprezzi, amore. Ma è come se fossi in bagno e stessi facendo i miei bisogni mentre tu cerchi di eccitarmi!!!- Buffy gli fece l’occhiolino e poi disse a denti stretti…- Stai al gioco…- Spike la osservò negli occhi cercando di capire le sue intenzioni. Quando Buffy sollevò le sopracciglia capì. Voleva portare Spike via di lì. Preferiva vederlo fuori, combatterlo all’esterno piuttosto che vederlo al fianco di colui che aveva intenzione di distruggere L.A. non era saggio lasciarlo lì, costituiva un pericolo. Spike non era stupido, avrebbe capito le sue intenzioni, ma Buffy contava sul suo istinto, quello assassino, che avrebbe preferito uccidere Buffy pur di non vederla addosso a lui. “Idea geniale” si suggerì Spike, e avvicinò Buffy a se, stringendola ai fianchi.

 

Dall’altro lato, uno Spike furente si godeva la scena piacevole tanto quanto avere un osso ficcato nella gola. Poteva capire il sesso, quello è divertente! Ma non l’amore, no.. mai! Non per una cacciatrice! Sapeva che quelle carezze fossero, si provocatorie, ma come potevano farsele davanti a lui, lo avrebbero potuto anche senza la sua presenza, per cui era fastidioso comunque. I suoi occhi si stringevano mentre vedeva la mano di Spike accarezzare la schiena di Buffy. Non era tanto il gesto, era lo sguardo. Lo sguardo innamorato.. intollerabile. – Se volete, possiamo mettere una scodella di alluminio per terra e vi gettiamo le monetine per lo spettacolo!- esclamò d’improvviso, senza scuoterli. Continuavano ad accarezzarsi, e adesso si passava ai baci. Riusciva a vedere la bocca di Spike posarsi lentamente su quella di buffy, come se tutto fosse una versione “umplugged” di un film di bassa qualità. “Perché diamine sono ancora qui, fermo come un cretino, devo separarli assolutamente!” Si diceva come se si stesse trattenendo. “Che razza di idiota sono? Perché non mi muovo? No Spike, a te non piace questa situazione, dai! Muoviti!” In quel momento Spike saltò giù dal palchetto in cui si trovava con Sam, che nel mentre si godeva la scena con tutti i demoni che però non capivano un accidenti. Si avventò subito su Buffy e Spike, prese Buffy per un braccio e la sbattè sul muro. Buffy cadde per terra, massaggiandosi la spalla. Poi si rivolse verso Spike, che si stava preparando a scazzottarlo come si deve. Ma il cattivo gli bloccò le braccia. – Non mi dire che è lei, quello che vuoi.- disse indicandola – Io lo so cosa vuoi, cosa vogliamo… Il potere!- Spike gli rivolse un tono di compassione – Il potere è per gli insicuri, per quelli che non sanno che farsene quando ce l’hanno, per quelli che lo usano a sproposito! Il potere vero è quello che ti rende vivo, che ti appaga, che ti fa fare del bene!- - Uccidere mi fa sentire bene!- disse come se fosse ovvio – Non dev’essere per profitto personale, cretino! il potere è per chi lo usa per il bene comune, per salvare gli innocenti, per salvare il mondo! Una volta che lo distruggi, il mondo, che c’hai concluso? Te lo dico io cosa, Spike. Un cazzo.- disse guardandolo fisso negli occhi. – Noi abbiamo provato tutto, da cattivi, per conquistare il potere e cosa abbiamo ottenuto? Sempre e solo calci nel sedere! A partire dalla mia fidanzata! Poi hai visto che ho fatto? Ho riconquistato la mia anima e ho sconfitto le forze del male! Una sensazione che mi ha mai appagato molto di più rispetto alle gole tagliate da cattivo, credimi! E adesso perché vuoi farlo, Spike? Prima o poi farai del bene per tutti, ti ricorderanno come un eroe! Verrai amato e rispettato! E quando lo capirai…- Spike lo interruppe – Basta, taci! Non voglio sentire i tuoi discorsi alla David Letterman, adesso hai davvero rotto!- - Spike, usciamo, ti prego…- Spike rise - tu preghi me? Cioè io prego me stesso? - - Spike, seguimi o giuro che lo faccio con Buffy qui davanti ai tuoi occhi…- Spike si domandò “che male ci sarà nell’uscire fuori? Qualche scazzottata, un po’ di insulti, minacce qua e la… massì, qui posso tornarci anche domani, mi serve una bella lotta contro me stesso. Devo fare capire a questo giuggiolone il casino che sta combinando e rimediarlo…” Lo guardò come se avesse appena ammesso di saper contare a due a due. – Ok, andiamo!- Buffy si alzò dal pavimento, Spike gli tese la mano, ma lo Spike cattivo gli passò davanti, per dispetto. Angel, che fino a quel momento si era tenuto in disparte, si avvicinò al gruppo e lo Spike del passato si voltò e emise un urlo di spavento (finto naturalmente) – Oddio! Ma perché non rimanevi nascosto? Mamma mia, fai paura per quanto sei brutto!- Buffy si avvicinò a Spike cattivo e disse – Beh, veramente non è poi così brutto.- Angel sorrise – Eh? Che vuol dire?- disse Spike preoccupato, facendo passare il suo sguardo da Buffy a Angel – Niente sono solo obiettiva! E comunque ti amo lo stesso!- - E ci mancherebbe…- si avvicinò al suo sosia – Vai per primo, non vorrei averti tra le scatole…- gli disse  - Senti grande uomo, non darmi ordini, capito?- ma si avviò tra le scale per primo, seguito da Angel. Prima che potesse proseguire fermò anche Angel e disse – Ti tengo d’occhio…- Angel, stranamente, gli lanciò un segnale di comprensione, come a voler dire “Tranquillo, so che l’ami. Non te la porterò via.”. Poi Buffy si girò verso Sam e disse. – Beh, ragazzi. Vi saluto. Mentre vi radunerete noi metteremo in atto un piano di battaglia e così credo farete voi. Non vi dispiacerà, spero! Tutti hanno il diritto di difendersi!- disse in tono pratico. Sam le rivolse uno sguardo di sfida – Allora ci vedremo tutti in prima linea. Come ER!- disse con il suo tono sarcastico, ma quando Sam rispose con uno sguardo perplesso, lei ruotò gli occhi – ER, medici in prima linea!- dalle scale si sentì un grido di Spike – EPPURE IL CHEESE BURGER LO CONOSCEVA!- Buffy si sentì bussare alla schiena. Spike. – Andiamo…?- - beh… allora ciao!- si voltò, prese Spike per mano e salirono di corsa le scale, per raggiungere Spike e Angel che stavano davanti alla porta a punzecchiarsi. Lo Spike cattivo diede un calcio alla porta che si frantumò davanti a loro e uscirono fuori. – Bene, fine della tregua. Adesso vi faccio neri…- disse Spike, avendo alle sue spalle una schiera di demoni…

RECENSITE IN TANTISSIMI!!!
  
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