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Autore: Cromatic Angel    15/01/2012    2 recensioni
Tre colpi.
Non aspettò nemmeno il permesso. Quello bastava per sapere che stava entrando, e poi era noto che quello fosse il suo modo per far capire che era lei che stava facendo la sua trionfale entrata.
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Un anno e due mesi prima....

 

Sua madre le aveva insegnato ad essere una brava casalinga.

Nonostante il suo conto in banca la definisse miliardaria.

Nonostante abitasse in un super attico in uno dei ricchi quartieri di Los Angeles, continuava a pensare che anche se la ricchezza non mancasse, dovesse comunque essere lei ad adempire ai compiti della casa : stirare, cucinare e lavare la biancheria.

Lo faceva persino quando viveva sola, adesso che era sposata lo applicava meglio.

Nonostante le lamentele di Jared, lei aveva mantenuto i suoi standard. Così voleva e così fece.

<< Tesoro >> Jared le baciò la tempia, abbracciandola da dietro << Io vado, ci vediamo stasera >> Le baciò una guancia lanciandole un dolce sorriso.

Sentì la porta richiudersi.

Abbandonò tutta la biancheria piegata sulla sedia e si stese sul divano, per riposarsi un po'.

Ma il telefono di casa non aveva intenzione di darle pace.

Si alzò svogliatamente dal divano, sentendo subito le gambe pesantissime.

<< Pronto? >> Rispose senza guardare il numero.

<< Salve, Sono Richard Hanson. C'è il Signor Jared Leto? >> Una voce cordiale e pacata rispose.

<< No, è appena uscito. Vuole lasciare un messaggio? >> Giocò con i post-it lasciati sulla scrivania.

<< Si, la ringrazio. Gli dica che i documenti per la Signora Olivia Stan sono pronti. Aspettiamo solo una sua firma >> Continuò con tono serio.

<< Oh, va bene. >> Scrisse il messaggio sul quadratino colorato << Lo informerò al rientro. >>

<< La ringrazio. Buona serata >> L'uomo riagganciò dall'altro lato.

Alex tornò a sdraiarsi sul divano. Cercando di riposare un po',evitando di guardare i vestiti da stirare.

 

 

 

<< No, aspetta Alex! Ma Olivia Stan non era l'ochetta che girava intorno a Jay quando stavate insieme all'inizio? Quella con cui stava prima di te ?? >> Chiese l'amica confusa.

<< Si. È esattamente lei. >> Annuì.

<< Ah, interessante... e che cazzo vuole? O voleva? >> Era confusa.

<< Arriva ora il bello Lexi... se soffri di infarti o di irascibilità incontrollata allora dimmelo prima, perchè dopo che ti dirò cosa è accaduto ti verrà voglia di prendere a sprangate Jared oppure morirai di crepa cuore. >> Il suo tono era propenso alla rabbia... i ricordi iniziavano a farle male di nuovo.

Versò un altro po' di vino nel calice e bevve tutto d'un fiato il contenuto.

 

 

 

<< Alex >> Brandy entrò come un fulmine nel suo studio. Aveva l'aria preoccupata.

<< Dimmi >> La donna sollevò lo sguardo da dei fogli e fissò l'assistente curiosa.

<< Nell'ufficio di Jared sono entrati due uomini in giacca e cravatta...molto ma molto strani...ehm da quando sono entrati si sentono delle urla poco gradevoli >> La bionda era preoccupata, si mordeva il labbro inferiore nervosa.

Alex si alzò dalla poltrona, dirigendosi a passo veloce verso lo studio del marito.

Il lungo corridoio lo percorse rapidamente, non accorgendosi del personale fermo, che stava ascoltando le voci provenienti dalla stanza.

Non bussò, girò la maniglia ed entrò nello studio.

<< Vi si sente da fuori! >> Rimase con la mano sulla manopola e guardava stranita i tre uomini che avevano i lineamenti induriti... la discussione non doveva essere delle migliori.

E inoltre quei due uomini eleganti non ricordava di averli mai visti. Jared aveva lo sguardo preoccupato nel vedere la sua giovane moglie piombare nello studio.

<< Ci dispiace molto >> Si scusò uno dei due uomini, che si voltò verso Alex, per poi girarsi nuovamente verso Jared << Noi abbiamo detto tutto. Sta a lei concludere. Se non dovesse rispettare i patti, allora si troverà in seri problemi Signor Leto. >> Lo minacciò l'altro uomo, la cui voce non le era nuova. Le bastò scavare nella sua memoria per associare la voce al nome.

Richard Hanson.

Si, era la sua voce.

<< Arrivederla >> Dissero all'unisono i due uomini sorpassando Alex e lasciando lo studio.

La donna era troppa assorta nei suoi pensieri per ricambiare il saluto.

<< Alex? >> La chiamò il marito che si era avvicinato rapidamente alla moglie, senza che lei se ne accorgesse.

<< Mmh? >> Scosse la testa e ritornò alla realtà << Chi erano quei due? >> Chiese pacatamente.

<< Nulla di che, due avvocati >> Fece una smorfia, come per non dare troppa importanza.

<< Quello era Richard Hanson? >> Indicò con il pollice dietro le sue spalle.

Jared sembrò cadere dalle nuvole, nei suoi occhi si lesse una sorta di preoccupazione. Il cuore fece due capriole.

<< E...e tu..tu come lo conosci? >> La gola era secca, non sapeva come riprendersi.

<< Ha telefonato ieri sera a casa, ti cercava. Ti ho lasciato il messaggio sul post-it nell'ingresso, poi ho scordato a dirtelo. >> Scrollò le spalle, massaggiandosi la fronte con la mano libera.

<< Oh, vero! L'ho letto ieri appena sono tornato. >> Parve essere sollevato.

<< Sicuro che è tutto ok? >> Gli prese il viso tra le mani, corrugando la fronte in un'espressione preoccupata. Erano giorni che lo vedeva stressato e non sapeva come tranquillizzarlo, aveva paura che da un momento all'altro potesse scoppiare in una delle sue solite sceneggiate nevrotiche, date dal sovraccarico nel lavoro. E non aveva voglia di litigare con lui senza un motivo.

<< Certo, tranquilla. Sono di aziende concorrenti e vogliono come al solito inchiodarmi su pubblicità e appalti...siamo sempre alle solite. Adesso chiamo l'avvocato e lascio che sbrighi tutto lui >> Sorrise dolcemente.

<< Ok, allora torno a lavoro >> Ricambiò il sorriso, lasciandogli il viso.

<< Aspetta >> L'attirò per i fianchi << Abbiamo un conto in sospeso >> Dischiuse le labbra su quelle della moglie e con un'abile mossa chiuse la porta dello studio.

 

 

<< Dio Alex! Non ci sto capendo più nulla! >> Si mise seduta prendendo in braccio uno dei cuscini del divano << Vuoi spiegarmi che cazzarola c'entrano Olivia e quei due?? >>

<< Quei due sono i legali di Olivia... >> Disse scandendo per bene le parole.

<< E che vogliono da Jared?! Non capisco! >> Quasi urlò, facendo una smorfia di disgusto.

<< Se ti calmi te lo dico >> Socchiuse gli occhi.

Lexi annuì e si fece sempre più attenta.

<< Non ci vedevo chiaro...e chiesi a Brandy di fare qualche ricerca...se l'avessi fatto io non sarei riuscita in nulla e pagare un investigatore non mi andava. Ho aspettato due settimane per attutire il colpo. Non riuscivo più a guardarlo negli occhi, volevo piangere e urlare, volevo picchiarlo. Mi sono calmata e poi senza dirgli nulla. Senza dargli alcun tipo di soddisfazione, me ne andai. Lasciandogli solo una lettera. >> Le si appannò la vista e crebbe la rabbia repressa.

<< Ok...qui ci sono...ma CHE COSA TI HA FATTO?? >> Lexi era esasperata.

 

 

 

Brandy arrivò al ristorante con una busta gialla.

Si sedette di fronte al suo capo.<< Alex, qua c'è tutto quello che ti interessa. >> le diede la busta.

La donna l'aprì. C'erano delle foto al suo interno, le vide tutte.

<< Non capisco >> Le guardò più di una volta.

<< Ho indagato, ho avuto dai miei informatori fidati tutte le notizie che hai chiesto. >> Aveva l'aria dispiaciuta, come non volesse darle il colpo di grazia.

<< Brandy >> le prese una mano << Dimmi tutto quello che devi dirmi, tutto d'un fiato. Farà meno male. Più ci giri intorno, peggio è per me >> Era coraggiosa, ma nello stesso tempo aveva paura.

<< Ok... >> prese un respiro e deglutì << Olivia e Jared hanno un figlio. Dovrebbe avere quasi undici anni. Quando Olivia ha saputo che lui ti aveva sposato,ha messo di mezzo gli avvocati. Minacciandolo. O divorziava oppure gli avrebbe tolto la patria potestà. Hanson è uno degli avvocati di Olivia. E' questo che Jared ti ha sempre nascosto. Ma non capisco il perchè non si riesca a vedere e a sapere meglio di questo bambino. Ma credo che a te importi di più sapere ciò che ti ho detto. Più a fondo non so come arrivare >> Disse con tono dispiaciuto e mortificato. Soprattutto nel vedere il suo capo, il suo mentore in quelle condizioni.

Infatti qualcosa si ruppe dentro Alex.

La sua vita non esisteva più.

Adesso sì che era del tutto morta.

 

 

 

<< Io lo rendo impotente !!!>> Si alzò urlando.

<< Calmati Lexi >> Disse con tono sconfitto

<< Calmarmi?? Ma ti rendi conto ??? Siete stati fidanzati per otto anni e non ti ha mai detto nulla ?? Ma le palle le ha ?? Oppure le ha perse giocando a bowling??? Lo uccido !!! >> ringhiò e tirò il cuscino al di là del divano.

<< E' quello che avrei fatto anche io un anno fa...adesso sto cercando solo di vederci chiaro. In tutta questa situazione c'entra suo padre, ne sono sicura! ...Anche se ormai non abita più qui, beh in qualche modo lui manovra Olivia. Per questo sono tornata... >>

<< Cioè? Come puoi esserne certa...Olivia è una troia diabolica e lo sai! >> Lexi parve calmarsi e si sedette in punta al divano

<< Si, Olivia non è un granchè, ma è troppo stupida per mettere di mezzo degli avvocati. Nemmeno sa cosa sia la patria potestà. Infatti Brandy, quando già mi ero trasferita dai miei a New York, continuò le ricerche. Mi rivelò che Olivia è la figlia di un noto imprenditore e che un matrimonio tra Jared e Olivia avrebbe fatto gola alla finanza del padre, come se già non ne avesse abbastanza di grana. Però a quanto sembra Olivia rimase di proposito incinta, ma alla fine Jay sposò me dando fumo al progetto di suo padre. Adesso Leto Senior sta mettendo zampino. Non voglio che vinca. Per questo ho ritirato la richiesta di divorzio. Voglio vederci chiaro e poi agirò. >> Annuì convinta dei suoi pensieri

<< Dio che casino! >> Esclamò sbalordita l'amica << Alex, ti aiuterò io! Non importa quanto servirà, io sarò qui! Jay sa della sospensione del divorzio? >> Chiese all'improvviso.

<< Il mio avvocato avrebbe dovuto dirglielo entro oggi >> Scrollò le spalle.

Nello stesso momento il campanello di casa suonò.

<< Aspetta un secondo >> Alex si alzò dirigendosi curiosa alla porta, non capendo chi potesse essere a quell'ora. Aprì la porta...ed eccolo lì. Nel pieno della sua bellezza, il centro dei suoi mali.

<< Jay che succede? >> Disse preoccupata vedendo il volto pallido dell'uomo.

<< Perchè non vuoi più divorziare?>> Chiese ancora stralunato.

Da quella domanda Alex capì che il suo avvocato aveva sganciato la bomba, adesso toccava proprio a lei procedere, per capire cosa ci fosse realmente sotto. L'unico modo era proprio all'interno della mente di Jared.

Ed era ciò che si era prefissata di fare l'esatto momento in cui aveva rimesso piede a Los Angeles.



Note dell'autore : Eccomi qui! Aveva promesso a qualcuno che avrei postato due giorni fa... ma gli ostacoli esistono sempre  =( Sorry! Ma rimedierò presto! Con qualche sorpresina. Beh, che dire... adesso sapete quasi tutto! ;) ma le sorprese non terminano mai ._.
Ringrazio sempre tutti voi che leggete e commentate! E penso che vi ringrazierò sempre e ad ogni nota a fine capitolo, non mi stancherò mai di farlo ^^
Un bacio.
Ny.

  
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