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Autore: JeffreyCROW    16/01/2012    1 recensioni
Scappare di casa per seguire strade sconosciute,
mentire alle persone importanti della propria vita,
cambiare completamente identità.
Oh, cosa non si farebbe per seguire i Guns n' Roses in tour!
-I primi sei capitoli sono d'introduzione, i Guns arriveranno dal settimo.
Quindi la storia ha in un certo senso due inizi: potete inizarla dal capitolo 1 o dal capitolo 7.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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28 giugno 1987

Benvenuta nei Guns N' Roses…

Michelle ora era seduta sul divanetto accanto ad Axl, il suo braccio le cingeva la spalla mentre entrambi bevevano della birra direttamente dalla bottiglia, e non riusciva a credere a ciò che stava succedendo.

Non aveva quasi ancora rivolto la parola a nessuno dei membri della band, ma ciò nonostante era lì nel backstage, avvinghiata al rosso, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

I ragazzi erano molto simpatici, continuavano a raccontare battute, e la stavano facendo velocemente abituare alla loro strana atmosfera.

Mentre era immersa nei suoi pensieri, alzò per un secondo lo sguardo e incontrò quello verdazzurro del ragazzo.

Lui le sorrise, le scostò un ciuffo dal viso e quasi senza pensarci le disse: "Baby, vuoi venire con noi?"

"Con voi dove?"

"In tour, insomma, in giro… Come groupie, come… Our Michelle. In fondo, non credo che tutto questo sia solo casualità, insomma, il tuo nome, la canzone… Sai… Posso chiamarla associazione di idee, destino? Posso chiederti di lasciare tutto e venire con noi?"

Michelle lo guardò sorpresa. Tutto ciò non era possibile, era di certo un sogno. E se non lo era, non poteva accettare quella proposta. Non poteva scappare di casa e mollare tutto per seguirli, non dopo averci rivolto solo poche parole e così su due piedi. Non rispose, ed Axl scosse la testa.

"Oh, senti, pensi che io faccia richieste del genere a tutti? Pensi che abbiamo avuto seicento groupie che poi abbiamo mollato per strada e che tu farai la stessa fine? Beh, ti sbagli. Mi hai colpito anche senza le parole, mi ha colpito la tua energia, il tuo vestire sempliciotto, il tuo lasciarti andare sotto il palco. Vuoi conoscere il vero Axl, Michelle? Vuoi sapere chi sono davvero i Guns n' Roses? Se non ti va non sarà certo una tragedia, ma mi farebbe piacere avere una ragazza sveglia e carina allo stesso tempo che ci segue."

"Cazzo baby, ascolta il vecchio Axl!" s'intromise Slash.

"Ma, cosa t'importa di una fan come tante altre come me? Cos'è che ti ha colpito di me? Io ho una vita, non posso così su due piedi lasciare tutto per intraprendere una strada sconosciuta, non posso fare simili pazzie!"

"Sentila…" Axl contrasse il viso in una smorfia che doveva sembrare un sorriso. "Sei di famiglia alta, vero baby? Senti, mi chiedi cosa mi ha colpito di te? Te l'ho già detto, ma ammetto anche che ci sono molte altre ragazze con le tue qualità, però il punto è che ti ho visto e ho detto 'Quella voglio portarmela in tour', senza un apparente motivo. Lo voglio e basta. Vedrai che ti divertirai con noi, la vita è una sola e ti consiglio di godertela. Sei fortunata, Michelle, non sprecare quest'occasione."

"Oh, senti, va bene." rispose la ragazza senza pensarci, anche se subito si pentì. Forse era stata la voglia di avventura, forse era stato l'odio per la sua vita agiata a spingerla a rispondere così, ma il punto era che ora, tutto a d'un tratto, faceva parte anche lei dei Guns n' Roses.

Steven e Slash incominciarono a cantare, Duff scoppio a ridere ed Izzy indì un brindisi.

Tutti la abbracciarono come se la conoscessero da sempre, e nel mentre del caloroso abbraccio Axl allacciò una mano ai suoi capelli e le loro labbra si incontrarono per la prima volta in un appassionato bacio al Jack Daniel's.

***

29 giugno 1987

Erano tutti seduti sul pullman, e nonostante la notte in bianco erano più energici che mai.

Stavano cantando allegramente Mama Kin, mentre il manager cercava invano di attirare la loro attenzione, per dire chissà che cosa di inutile.

Axl e Michelle erano seduti vicini, lui appoggiò la guancia sul suo orecchio e sussurrò: "Vedi perché sei speciale? Nessuno avrebbe mai fatto quello che hai fatto tu."

Le loro lingue s'intrecciarono e lui le spinse la mano verso il basso, prima sotto la cintura e poi sotto l'elastico dei boxer.

Lei alzò una gamba per coprire ciò che stavano facendo ed iniziò a far scorrere la mano lungo il suo membro. 

"Anch'io voglio una sega!  Dai Michelle, fanne una anche a me!"

"Slash, levati dai coglioni se non vuoi che ti prendo a calci in…"

Slash si lanciò con tutto il suo dolce peso sopra ai due, tirò fuori dalle mutande il suo amichetto e lo piazzò in mano a Michelle.

Axl, dopo un primo momento di perplessità gli piazzò un bel cazzotto in faccia facendogli sanguinare il naso, e così Slash se ne andò con la coda tra le gambe per provarci questa volta con l'infermiera.

***

Scesero tutti dal pullman, e Michelle si mise a camminare vicino a Izzy.

Il ragazzo le raccontò alcune vicende divertenti sulla band. 

Era il più serio dei cinque, e lei sarebbe stata ore ad ascoltarlo parlare.

"Steven ha una specie di dipendenza da dolci e dal formaggio, ogni tanto con le sue voglie mi sembra una donna incinta… Solitamente vogliono tutti dormire con me, non per vantarmi ma sono il più saggio del gruppo,

la 'mammina'. Slash è un porcone, ti consiglio di chiudere a chiave la porta quando sei in bagno ed Axl… Axl è Axl. Diciamo che solitamente si apre solo con me, e il suo carattere ha mille sfaccettature… Posso solo dirti che è un accanito bevitore… E, ovviamente, un fottuto donnaiolo".

Michelle fece una smorfia; ovviamente l'ultima affermazione non le era piaciuta molto.

"Dai honey, non credevi mica di poter avere una relazione seria con lui?"

Non rispose. Non sapeva per certo cosa provava per il cantante, se era amore o solo infatuazione, ma non riusciva ad immaginarselo insieme ad altre ragazze…

Izzy le cinse la spalla col braccio, in un gesto fraterno. Lo guardò negli occhi: sapeva di potersi fidare di lui.

Molto probabilmente gli altri ragazzi si sarebbero messi nei guai senza di lui, era il responsabile del gruppo, era una persona a posto.

Mentre era, come spesso succedeva, immersa nei suoi pensieri, Michelle si sentì palpare il fondoschiena, si girò e vide un Duff alquanto brillo correre via ridendo.

Izzy scoppiò a ridere. "Ti ci abituerai presto!".

Ecco sfornato un altro capitolo!
Vi prego di recensire, sia nel caso che vi piaccia sia in caso contrario :)

  
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