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Autore: dreamasmile    17/01/2012    4 recensioni
«Alla maggior parte degli artisti di Broadway hanno detto questo, ma ce l’hanno fatta. E ce la farò pure io. Andrò a Lima, hai presente quel fascicolo che ti ho fatto vedere su quella scuola di musical? La dirige Rachel Berry. E sai chi è? Solo la più acclamata cantante di Broadway degli ultimi cinque anni. E tutti le dicevano che non ce l’avrebbe mai fatta.»
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Rachel Berry, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hello, is it me you're looking for?
{Hello - Lionel Richie

 


18 Dicembre 2023 – Lima, Ohio

«Kurt, tesoro, sono a casa!» urlò Blaine, entrando nella sua deliziosa villetta di periferia.
In meno di un secondo, un ragazzo si materializzò in salotto, saltando addosso al moro.
«Perché hai fatto così tardi? Il tuo turno finsice alle cinque!» protestò Kurt, ricomponendosi e lasciando al marito il tempo di togliersi giacca e scarpe.
«C’erano un sacco di pratiche da compilare, poi Rachel è andata via prima perché stava male e, in più, ho appena fatto una buona azione.» disse Blaine contento, lasciando un tenero bacio sulle labbra dell’altro.
«Uh, e cos’hai fatto?» chiese interessato Kurt, avviandosi svelto in cucina, prima di far bruciare tutto.
«E’ una storia lunga, te la spiego a tavola… dov’è Everett?»
Blaine non fece in tempo a finire la frase che un altro ragazzo spuntò in cucina, prendendolo di sorpresa.
«Eccomi, papà. Di che parlavate?»
Il ragazzo, Everett, si sedette a tavola, aspettando la cena.
Si era diplomato l’estate precedente al McKinley – la stessa scuola dei genitori – e ora lavorava come meccanico nell’officina di Finn Hudson, ereditata da Burt Hummel.
Secondo Kurt era uno spreco lasciarlo lavorare lì, aveva una voce meravigliosa ed era veramente un bel ragazzo, ma Everett non voleva saperne di Broadway e tutto il resto.
Certo, gli piaceva cantare, ma niente di più.
«Oggi è venuta una ragazza a fare l’audizione per il prossimo semestre, viene da Pittsburgh e il suo sogno è quello di entrare all’Accademia. Ma Rachel non l’ha accettata, dicendole che non ha abbastanza talento. Lei mi ha aspettato fuori da scuola per chiedermi una seconda possibilità, e così le ho detto che per un po’ può venire qua ad esercitarsi e rifare l’audizione a gennaio. Sono un genio, no?» commentò infine Blaine, aiutando il marito con i piatti e le posate.
«Sei magnifico.» gli disse semplicemente Kurt, dandogli un bacio sulla guancia.
«Woah – commentò Everett – ma è carina?»
Kurt e Blaine scoppiarono a ridere, lasciando il ragazzo un po’ perplesso.
«Che ho detto?» chiese, continuando a non capire.
«Si, Ev, è piuttosto carina. Comunque la vedrai domani, viene con me a fine lezione.» annunciò il moro, sedendosi a tavola con davanti un piatto invitante di pasta.
«Oh, bene.» fu l’unico commento di Everett, prima di cominciare a mangiare.
 


19 Dicembre 2023 – Lima, Ohio

Blaine scese di fretta le scale dell’Accademia, seguito da Kurt.
Stranamente, quel giorno finivano alla stessa ora.
«Allora, dov’è questa ragazza?» chiese Kurt, mettendosi le mani sui fianchi.
Blaine non rispose e si limitò a salutare Amelia con la mano, che sorridente si stava avvicinando.
«Eccomi, in perfetto orario.» disse, balzando davanti ai due.
«Amelia, lui è mio marito, Kurt Hummel.» annunciò Blaine, con un tocco di fierezza nella voce.
Lei, un po’ confusa, gli strinse la mano.
«Oh. Molto piacere, signor Hummel.» gli disse, accennando ad un sorriso.
«Piacere mio, Amelia. Ma chiamami Kurt, mi fa sentire meno vecchio.» ironizzò Kurt, stringendo la mano della ragazza.
Silenziosamente, si avviarono verso la macchina di Blaine, che si rivelò essere veramente color verde bottiglia.
«Come mai era anche lei all’Accademia, Kurt?» si azzardò a chiedere Amelia durante il viaggio.
Il castano sorrise, prima di rispondere.
«Sono professore di canto avanzato. E, in più, sono anche il vicepreside.»
Amelia non disse nulla, se non qualche parola incomprensibile.
«C-che cosa?»
Kurt e Blaine risero, prima di ripiombare nel silenzio più totale.
In un paio di minuti arrivarono nel vialetto di casa Hummel-Anderson, perfettamente curato nei minimi dettagli.
«Wow.» sussurrò Amelia, scendendo dalla macchina.
«Ti presento casa nostra. Carina, vero?» chiese Blaine – forse con un po’ troppa enfasi – aspettando che il marito aprisse la porta.
Amelia annuì, entrando timidamente in quella che loro chiamavano semplicemente casa.
«Everett! Scendi!» urlò Blaine, avvicinandosi alle scale.
E chi è questo? pensò la bionda.
Everett scese le scale di corsa, spuntando in salotto in meno di un secondo.
«Ciao, sono Everett. Piacere di conoscerti.» disse sorridente il ragazzo, porgendo la mano ad Amelia.
«Ehm, ciao. Piacere mio, mi chiamo Amelia.» gli rispose sorridente la bionda, stringendogli la mano.



okay, lo so.
sono in ritardo stratosferico, ma dovete prendervela con FastWeb uu
passando ad altro, ecco il capitolo!
spunta un nuovo personaggio: Everett! (se cliccate il nome, compare una foto di come me lo immagino)
(comunque, è Cameron Mitchell)
se non si fosse capito, è il figlio dei Klaine :3
detto questo, vi ringrazio per tutte le recensioni che mi scrivete, siete davvero dolcissime *-*
oh, e vi ringrazio anche per 12 seguite in soli 3 capitoli.
grazie, grazie, grazie ♥
spero di non avervi delusi con questo capitolo, ci vediamo sabato! (se ci riesco çç)
sciaoo **

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