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Autore: Caster_Gamer    17/01/2012    3 recensioni
Cosa accadrebbe se nella vecchia casa della Darling abitasse un'altra famiglia? E se questa famiglia fosse attuale? E se una componente è una ragazza di 14 anni che non crede più nelle favole? Peter la verrebbe a prendere per dimostrargli la sua esistenza?
Anche Capitan Uncino avrà avuto una famiglia che è continuata nonostante la sua assenza...e se il suo pro-pro-pro nipote verrebbe a reclamare qualcosa che il Capitano ha?
E i Bimbi Sperduti devono essere per forza tutti "bimbi"?
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Pan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allenamento e...paura.

Alex aprì gli occhi sbattendoli più volte, un rumore l'aveva svegliata bruscamente e si mise seduta sul letto di legno come per saperne di più, si guardò attorno ma non vide nessuno, si alzò e notò dei vestiti buttati su una sedia, li indossò e uscì dalla stanza ritrovandosi nel piccolo salottino dalla quale si usciva dalla casa sull'albero, aprì la porta e sentì di nuovo quel rumore che sembrava una tromba, buttò la scaletta e scese.

Si guardò attorno ma non vide nessuno, sentì ancora quel rumore e lo seguì

<< Eccoti finalmente! >> esclamò Peter vedendola

<< Cos'era quel rumore? >> chiese infastidita

<< La tromba di Max >> rispose lui indicando un bambino che soffiava attraverso una specie di tromba costruita con delle foglie

<< Se volevate svegliarmi potevate chiamarmi! >>

<< No preferivamo fare così! >> le strizzò l'occhio e indicò Mark proprio dietro di lei

<< Mi ha detto che hai bisogno di una lezione su come sopravvivere qui >>

<< Eh? >> si voltò verso il biondino che aveva un ghigno in volto

<< Si beh, ti ricordi ieri? Quando tornavamo insieme verso la casa sull'albero? Dopo che ti ho fatto vedere il tramonto... >>

<< Cosa? Il tramonto?! >> chiese infastidito l'altro

<< Ehm...si... >>

<< Comunque... >> riprese Mark << Devi imparare a muoverti qui, come ti ho detto ieri...devi ancora dimostrarmi di poter diventare più brava di me. >>

<< Certo che ci riuscirò!...Quando si comincia? >> Peter, le mani appoggiate ai fianchi e un sopracciglio alzato, si mise a ridere sonoramente << Che c'è ora?! >> si infastidì lei

<< Niente niente... >> soffocò le risate e dai pantaloni estrasse una piccola spada molto simile alla sua << Potrebbe servirti...mettila nei pantaloncini >> lei la prese e la osservò attentamente

<< Va bene... >> fece come le era stato detto e alzò lo sguardo dopo che sentì di nuovo quel rumore di tromba stonata provenire da sopra un albero

<< Come prima cosa >> le urlava Mark seduto comodamente sopra ad un ramo << Dovrai arrampicarti fino alla cima di quest'albero... però ora non ti aiuterò >> aveva sempre quel ghigno insopportabile e dondolava i piedi nel vuoto

<< Dovrei cominciare con qualcosa di più facile, no? >> chiese al castano accanto a lei

<< Credo che più facile di questo ci sia tagliuzzare qualcosa con la spada ma è semplicemente ridicolo che tu provi, lo saprai sicuramente fare. >> rispose lui

<< Oh...bene >> si avvicinò al tronco e lo ispezionò nel tentativo di trovare un buco sul quale appoggiare un piede, il ramo su cui avrebbe potuto aggrapparsi era troppo magro e sarebbe caduta a gambe all'aria

<< Se ti inseguono non hai tempo per analizzare l'albero! >> la avvisò ironico Mark

<< Avrò anch'io i miei tempi! >> rispose urtata e mise un piede in uno spazio ruvido del tronco, si arrampicò fino al primo ramo e appoggiò il braccio su di esso per poi aggrapparsi all'altro molto più robusto di questo

<< Primo pezzo fatto... >> disse soddisfatta, poi mise il piede sul ramo accanto balzandogli sopra per poi tenersi in equilibrio sul ramo sovrastante, si arrampicò su di esso e continuò a salire per il tronco dato che tutti gli altri rami erano deboli e magri; dopo un po' si mise in piedi su un ramo e fece fatica a stare in equilibrio visto che non poteva appoggiarsi da altra parte oltre che al tronco, all'improvviso sentì tremare il ramo, si voltò e vide Mark ridere sonoramente in piedi senza neanche tenersi

<< Non è divertente! >> gli urlò

<< Dai fammi ridere un po', quando cadrai? >>

<< Oh grazie! Che fiducia! >> adirata gli pestò un piede e lui fece per cadere ma si aggrappò al ramo

<< Hey! >> urlò lui, era la prima volta che la ragazza si sentiva soddisfatta, si arrampicò sul tronco e finalmente arrivò in cima

<< Evviva!! >> urlò contenta, accanto a lei vide spuntare Peter e Trilly mentre i Bimbi Sperduti applaudivano, certo non era una cosa tanto importante ma era la prima volta che senza aiutp era riuscita ad arrampicarsi in cima ad un albero

<< Brava, pensavo saresti caduta >>

<< Certo che siete di conforto tu e quell'altro! >> lui si mise a ridere

<< Beh in ogni caso brava! >> le fece un bel sorriso e lei arrossì violentemente

<< Sei...rossa... >> le disse lui avvicinandosi

<< Cosa? No no... >> si mise le mani sulle guance per non farsi vedere ma in ogni caso ormai lui l'aveva vista e si chiedeva per quale motivo era diventata rossa così all'improvviso.

 

Si incamminarono per una stradina ciottolosa circondata da alberi di tutti i tipi, sbucarono davanti ad una strana costruzione:

partiva tutto da un grande albero con dei rami che facevano da scalini, più sopra un ponte di legno con dei pezzi mancanti che iniziava dall'albero e finiva in un altro molto grande, c'era poi un buco nel tronco di quest'ultimo dove bisognava entrare per poi uscire più sotto e camminare saltellando tra le rocce che sbucavano dal fiume apparentemente profondo, dall'altro lato poi si proseguiva per andare verso una montagna che dovrebbe essere poi scalata,

o almeno così aveva spiegato Peter Pan ad Alex che aveva ascoltato a stento le sue parole

<< Chiaro? >> chiese dopo la spiegazione

<< Ehm...non dovrei prima imparare a fare altre cose prima di passare alla mia morte? >>

<< Esagerata! >> commentò Mark divertito

<< Beh prova tu a farlo! >> gli urlò lei agitata

<< Io lo so fare anche ad occhi chiusi! >>

<< Tu sei qui da molto più tempo di lei, è ovvio che sai farlo e scommetto che una volta imparato sarà più brava di te >> la difese il castano

<< Vedi? Lo dice anche lui! >>

<< E capirai... >> roteò gli occhi per poi sedersi su una radice di un albero là vicino, probabilmente per godersi la scena

<< Puoi farcela...io ti aiuto solo nei casi più estremi! >> la avvisò

<< Che confortante... >>

<< Su vai >> la spinse piano verso l'albero e lei senza troppe storie salì su di esso, arrivò fino all'inizio del ponte e cominciò a percorrerlo.

Teneva le mani orizzontalmente per regolare meglio l'equilibrio e aveva lo sguardo ai piedi, dato che lei non soffriva di vertigini, e l'altezza non era poi così tanta, la difficoltà era poca in quella prima prova; quello che la preoccupava veramente era il fiume e la montagna...troppo alta per i suoi gusti!

<< Aaaah! >> urlò mentre stava perdendo l'equilibrio ma sventolando un po' le braccia lo riacquistò con l'incitamento di Peter e i Bimbi Sperduti << Non pensare a niente perora! >> continuava a dire fra se e se fino a quando non arrivò alla fine e si infilò nel buco del tronco, cadde nel vuoto per qualche metro spezzando ragnatele davvero disgustose fino a quando non cadde a gambe all'aria sull'erba umida, ciò significava che il fiume era proprio davanti a lei, e infatti uscì dall'albero trovandosi davanti un enorme letto dalla quale scorreva veloce e violenta l'acqua << Tranquilla, non cadrai! E' tutto a posto! E poi Peter ha detto che ti aiuterà se dovesse succedere qualcosa...vorrei tanto che fosse un sogno! >> ormai aveva capito che quello che stava vivendo era la pura realtà, e rivolgeva il suo pensiero ai parenti che la credevano chissà dove... << Basta! Attraversa questo fiume ora! >> si fece coraggio e balzò sul primo scoglio vicino, era difficile rimanere in piedi così penso che era meglio saltare da uno soglio all'altro con la stessa velocità in modo da diminuire la probabilità di cadere << E uno, due, tre, quattro...cinque, sei, sette, otto...nove...dieci, undici, dodici...tredici, quattordici... quindici, sedici, diciassette, diciotto, diciannove e... >> mancava solo l'ultimo saltò per toccare l'erba << Venti! >> proprio all'ultimo aveva perso il tempo non proprio perfetto ma buono che aveva preso cadendo così sull'erba << Che male! >>

<< Cosa succede? Sei caduta?! Ti sei fatta male?! >> le chiese Peter preoccupato

<< Oh no cosa credi! Sto solo abbracciando il terreno! >> rispose lei irritata ormai in piedi a massaggiarsi la gamba << Su meglio andare avanti...ora tocca alla montagna >> e mentre gli altri la raggiungevano per vederla arrampicarsi sulla montagna senza nessuna precauzione lei andava avanti pregando che non le succedesse niente.

Arrivata ai piedi della montagna la guardò fino alla cima

<< Dovrò fare un bel po' di fatica... >> commentò

<< Si ma almeno ti sarai allenata per bene! >> esclamò il castano ormai dietro di lei, Mark ora era in piedi dietro a lui con le braccia conserte e il solito ghigno

<< Allora salgo... >> si arrampicò nello stesso modo in cui lo faceva con gli alberi di lì a poco fu ad un'altezza abbastanza alta per lei << Wow... >> commentò preoccupata, continuò ancora per un po' pensando che prima si sarebbe sbrigata prima sarebbe finito tutto ma a causa della sua troppa velocità sbagliò a posizionare un piede e cadde all'indietro...

<< Alex! >> fu l'ultima cosa che sentì prima di chiudere gli occhi e pensare

E' la mia fine”

si sentì cadere nel vuoto...era stata una cosa improvvisa, forse non avrebbe dovuto credere che era solo un sogno, forse non avrebbe dovuto accettare di seguirlo nell'Isola che Non c'è... forse non avrebbe neanche sentito il dolore.

 

<< Presa! >> sentì un forte calore avvolgerla all'improvviso...aprì gli occhi e alzò lo sguardo preoccupata, la prima cosa che vide furono due bellissimi occhi chiari...diventò rossa e abbracciò quello che la stava stringendo << Hey...ora è tutto a posto >> la voce di Peter era così dolce e comprensiva << Hai avuto paura? >>

<< Oh si! >> aveva pronunciato quelle parole come se stesse per piangere ma non versò una lacrima, forse per non farsi vedere debole...o forse perché con lui non riusciva a piangere.

 

Nota dell'autrice: Eccomi con un altro capitolo che spero vi sia piaciuto! Ho deciso di far accadere certe cose prima di quanto avevo creduto, altrimenti la storia verrebbe troppo lunga e probabilmente noiosa. Spero di non aver fatto troppi errori e che vi sia piaciuto, come al solito ringrazio chi la legge e la recensisce e chi fa solo la prima cosa. Prossimo capitolo dopo una recensione!

  
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