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Autore: Isabelle feds    17/01/2012    1 recensioni
Lei si chiama Isabelle. E' una ragazza che non si fa notare molto. Si sente sempre diversa dagli altri ed è insoddisfatta della sua vita, ma alla fine riesce ad essere felice.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero nel pullman, il mio caro ipod mi aveva lasciato, le cuffie erano completamente andate, così mi misi a leggere. "La teoria del caos" veramente un bel libro. Lo amavo perché quella scrittrice sembrava assomigliare a me, il suo modo di scrivere era molto simile al mio. La mia lettura fu interrotta da Avan.
"Ce la fai a leggere in movimento?" disse appoggiandosi al palo.
"Si, per me l'importate è che ci sia silenzio" lo guardai frettolosamente.
"Ti posso parlare?" si sedette vicino a me.
"Certo Avan" chiusi il libro. Ero pronta ad ascoltarlo.
"Lo so che la nostra 'relazione' è più una prova, ma sinceramente... non sembra nemmeno che ci stiamo provando, sembriamo.. " Avan sospirò un attimo "sembriamo più due amici che si conoscono da tanto tempo e.. io mi chiedo... tu mi ami?" mi guardò negli occhi.
"Avan, senti... io so di provare qualcosa per te ma.."
"Ma?"
"Ho paura di amare, non ho mai amato perché... ho sempre avuto paura di ritrovarmi a soffrire" abbassai lo sguardo.
"Ma, Isabelle, è normale, sei un'essere umano, devi provare sentimenti. Come fai a non amare seriamente? Tutti si innamorano, nessuno decide di innamorarsi, capita così, un giorno incroci lo sguardo di qualcuno e ci troverai qualcosa di speciale e BAM! ti innamori di lui" mi mise una mano sulla spalla.
"Ma Avan, io non sono così, io penso 'Tanto lui non mi amerà mai' e non ci penso più, lo lascio stare perché so che troverà qualcun'altra meglio di me"
"Beh, allora penso sia arrivato il momento di imparare ad amare, senza paura. Le cose succedono per un motivo
"Non voglio che mi scarichi perché io non so amare" dissi guardandolo.
"Rimani insieme a me e non ti lascerò andare" Avan mi sorrise.
"In questa frase c'è nascosto un 'per sempre felici e contenti'?" dissi con tono interrogativo.
"Per sempre ed ovunque, felici e contenti" disse con il sorriso da ebete stampato in faccia.
"Oh, siamo arrivati a scuola comunque" intervenni.
"Ah, si, scendiamo da questo pullman, mi manca l'aria" ci alzammo e lui rise.
"Sai, credo di amarti" mi disse mentre eravamo nel piazzale della scuola, camminando vicini.
"...anche io" 
Dire "Ti amo anche io" non era da me. Ho sempre visto la parola 'amare' come un qualcosa di troppo grande, non so. Credo sia troppo presto per dire ad Avan 'ti amo'. Ho bisogno di tempo per imparare ad amare, cosa che non mi riesce molto bene.
  
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