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Autore: Mrs Lily Luna Cullen    17/01/2012    3 recensioni
Salve a a tutti! Sono Isabella Marie Swan. Sono una ragazza come tutte le altre ma un po' più speciale, perché sono una strega. Sono figlia di Renee e Charlie Swan, papà è il capo degli Auror , mentre mamma dopo essersi laureata ad Hogwarts ha deciso di fare la mamma. Il destino però volle che che i miei divorziassero, quando avevo pochi mesi mamma mi prese con sè e ci trasferimmo a Phoenix, quando ho compiuto 17 anni si è risposata con il famoso giocatore di Quidditch Phil Dwyer, così ho deciso di trasferirmi a Londra per andare ad Hogwarts per lasciare mia madre con il suo nuovo marito
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Hola chicas ! Dopo essere riuscita, a sopravvivere dalla pila di libri che mi ha sommerso in questi giorni =), finalmente ho potuto postare!!!
Ringrazio chi ha messo la mia FF tra i preferiti, seguite,ricordata, chi segue e chi recensisce. Sono molto contenta che la storia vi piaccia, spero che continuerete a seguirla.
Ditemi che ne pensate di questo capitolo, non lo so , ma non mi convince molto, però lascio il giudizio a voi quindi… RECENSITE!!!


Ultimo avviso e non vi rompo più xD, per chi segue la storia “La figlia perduta “ sto’ riscrivendo la storia. Grazie alle vostre critiche sono riuscita a migliorarla, ed avete ragione sono stata troppo veloce , quindi sarà una “Nuova Versione.

Spero che il capitolo vi piaccia, Baci. :*


Pov Hermione

“Parola d’ordine?” chiese la Signora Grassa.

“Boccino d’oro” risposi, e il quadro si aprì.

Nella Sala Comune c’era solo Ron, da solo, seduto sul divano che guardava il fuoco.

“Hey, Ron che ci fai ancora sveglio?”

“Che t’interessa ?!? ” chiese bruscamente.

“Sei mio amico, mi preoccupo per te. Sei sicuro di stare bene, che hai?”

“Che ho ?!? Vuoi sapere davvero che HO?!? TI HO VISTO MENTRE TI BACIAVI CON MALFOY !!! MA SEI IMPAZZITA O SEI SOTTO IMPERIUS , CON MALFOY! Mi fai schifo! ” sputò con rabbia.

“A te con chi mi bacio, non dovrebbe importare. Se avessi visto bene io, gli ho mollato un ceffone. Poi perché dovresti essere geloso? “ cominciavo a innervosirmi.

“PERCHE’ IO SONO INNAMORATO DI TE” urlò, stupendomi.

“E Lavanda?” sussurrai.

“Lav-Lav eh?.... Umph,lei è solo una distrazione, pensavo che mi sarebbe passata la cotta per te, e quando abbiamo parlato di noi, non ti avrei potuto dire << Mi dispiace Hermione, ma io non voglio che smettiamo di essere una coppia perché sono innamorato di te>>ho fatto finta di provare solo amicizia per te ”

C’interruppe Ginny che scese le scale che conducevano ai dormitori “Ciao, ragazzi. Oh, ma cosa succede, Ron che hai combinato stavolta” chiese guardando male il fratello.

“Ron che hai fatto? Ron perché? Ron… Ron.. Ron sempre a me incolpate , perché non chiedi alla tua “amica” che ci faceva nei corridoi a sbaciucchiarsi con Malfoy?”

“Non parlarmi così Ronald, sono tua sorella abbi rispetto, e se Hermione ha voglia di baciare Mallfoy lo fa, non sono cavoli tuoi.”

“Bene, brave, brave veramente” applaudì “Fate come volete, io me ne vado a letto” e salì in camera.
Rimasi con Ginny ancora un po’ in Sala Comune a sfogare le lacrime represse, poi salimmo nei dormitori per dormire.



Pov Bella

Mi svegliai presto, non riuscivo a dormire a causa di Edward, che era costantemente presente nella mia testa, sentivo la sua presenza ovunque, anche la sera come se fosse nella mia stanza, sentivo anche il suo profumo ovunque mi trovassi, ero pazza.

Andai a sedermi sul divano della Sala Comune davanti al camino per riscaldarmi un po’. Sentii un rumore alle mie spalle, mi girai e vidi Ginny e Hermione mentre scendevano le scale. Hermione sembrava uno zombie, aveva le occhiaie, occhi arrossati,come se avesse pianto

“Buongiorno ragazze, Herm senza offesa ma non hai una bella cera”

“B-beh…. Si lo so …. Non ho dormito molto… ” balbettò.

“ E se non sono indiscreta perché?” chiesi preoccupata.

“Non parliamone qua, andiamo in Sala Grande”.

Ci sedemmo vicino a Calì e Lavanda, che si accorsero dello stato di Hermione, pettegole le avrebbero chiesto cosa la tormentava, ma io e Ginny le fulminammo con lo sguardo come dire “non-azzardatevi-ad-aprire-bocca-o-vi-schiantiamo”.

“Ok, allora ieri sera mentre facevo i miei turni da prefetto, non mi sono accorta di Malfoy che mi veniva incontro così, ci siamo scontrati, abbiamo iniziato a battibeccare come al solito, poi non so come mi sono ritrovata spalmata contro il muro, e lui che mi guardava rabbioso, abbiamo continuato a stuzzicarci poi mi ha detto <> e mi ha baciato, io ho risposto al bacio , poi però l’ho allontanato e gli ho tirato un ceffone e me ne sono andata, ma non sapevamo che Ron era nascosto e ci aveva visto, quando sono tornata in Sala Comune mi ha fatto una scenata, dicendomi che era innamorato di me, tutto qua” sussurrò.

“Wow, peggio di una telenovela argentina”dissi.

“Telenoche?” chiese confusa, Ginny.

“Niente, Hermione, secondo me devi solo ignorarlo”.

“Forse hai ragione, comunque non ho più fame, io vado. Ciao”ci salutò Herm.

Mentre Hermione usciva dalla Sala Grande, dal portone entrarono Harry e Ron, Harry le sorrise salutandola, invece Ron la guardò arrabbiato.

Non mangiai molto solo una fetta di torta e succo di zucca, “Ginny prova a parlare a Ron, magari la smette di trattarla male” dissi, prima di dirigermi verso la classe di Difesa Contro Le Arti Oscure.

In classe c’erano solo il professor Lupin, e Edward.

Mi accomodai, immaginando che mi avrebbe rivolto la parola. Non diede segno di accorgersi della mia presenza.
 
“Ciao, Edward”, dissi gentile, per dimostrargli in che disposizione d'animo fossi.

In risposta fece un cenno millimetrico verso di me, ma senza incontrare i miei occhi, e tornò a guardare altrove.


 
 
Il mese successivo all'incidente fu difficile, pieno di tensione, imbarazzante e spesso monotono.
Seamus con mio immenso dispiacere continuava a perseguitarmi alle lezioni, nei corridoi, e in Sala Grande, scusandosi di continuo, nonostante io gli avessi detto tante volte che non era colpa sua, e che era stato un incidente. Nessuno si era preoccupato per Edward, non gli avevano fatto domande sul perché fosse con me quando avevano tolto le scope.Mi chiedevo perché nessuno avesse notato quanto stesse lontano, prima dello scatto repentino e impossibile che mi aveva salvato la vita. Un po' preoccupata, mi resi conto del motivo: nessun altro si accorgeva come me della presenza di Edward. Nessuno lo guardava con occhi simili ai miei, forse ero un po’ ossessionata da lui.
 
In classe sedeva lontano da me, ignorandomi, qualche volta lo vedevo irrigidirsi e stringere i pugni. Forse si era pentito di avermi salvato. Avevo voglia di parlargli, ci provai qualche volta, ma lui senza battere ciglio si rifiutò di darmi spiegazioni. Ero molto arrabbiata con lui ma in fin dei conti dovevo essergli grata, mi aveva salvato, se non ci fosse stato, lui sarei diventata poltiglia.
 
Quella sua indifferenza mi faceva stare male, anche se cercavo di nasconderlo, nonostante le mie bugie, il tono che usavo nelle lettere aveva fatto insospettire Renee e Charlie che m’inviarono spesso lettere, preoccupati.
 
Quel mese fu sorprendente, a Hermione arrivavano delle lettere da un ammiratore segreto. Noi lo chiamavamo “senza nome” poiché firmava le sue lettere solo con ammiratore segreto, senza soprannome, Ron dopo la litigata con Hermione cominciò a ignorarci, al massimo scambiava qualche parola con Harry ma il resto del suo tempo lo passava con Lavanda. Il mese seguente, precisamente il 21 Dicembre si sarebbe tenuto il ballo d’inverno, non si parlava d’altro nel castello, le ragazze si affrettavano a comprare i vestiti migliori, e i ragazzi facevano a gara a invitare le ragazze più belle. Io ricevetti alcune proposte ma gentilmente rifiutai, non era nei miei programmi andare al ballo, poi sarei voluta andare con solo una persona ….. Edward.


 
 
16 Novembre ore 12:20

In Sala Grande Herm, e Ginny stavano organizzando un’uscita per negozi.
“Non ci credo” disse Ginny.

“Ti dico di sì “ rispose Hermione.

Le guardai confusa, era da un po’ che continuava a fare così “Ragazze, mi potete spiegare cosa succede?”

“ L’ammiratore della nostra Hermione l’ha invitata al ballo” disse allegra Ginny “ E non è tutto le ha anche mandato il vestito, beata lei”continuò.

Ero davvero felice per Hermione, ma lei non sembrava dello stesso parere.
“Cosa dici, Ginny !!! Non so neanche chi è, e se fosse tutto solo uno scherzo, o se il mio ammiratore fosse brutto “ disse preoccupata.

“ Oh, Hermioene ! Se, se , se , non scoprirai mai chi è se non vai, e poi dai è questo il bello di avere un ammiratore segreto, su con la vita” scherzò Ginny.

 
La Sala Grande cominciò a svuotarsi lentamente, rimanemmo solo Seamus ed io.
“Che lezione hai ora?” mi chiese.

“Pozioni”

“Anch’io, andiamo insieme “ disse un po’ troppo su di giri.
 
Seamus stranamente stette in silenzio per tutto il tragitto, mi guardava con occhi incerti, avevo il presentimento che mi dovesse chiedere qualcosa.
Entrammo in aula, il professore ancora non c’era, Seamus non mi chiese niente finché non mi accomodai al mio posto. “Insomma…” disse imbarazzato “ i-il mes-se prossimo …. C’è il ballo … e i-io mi chiedevo s-se v-volessi venire … con me” balbettò.

“Il ballo, Wow, dove si balla, eh? Non credo proprio“.

“L’hai già chiesto a qualcuno?” chiese fissando Edward.

“No, quel giorno andrò a Hogsmeade” chiarii, infondo non stavo mentendo, da un paio di giorni avevo deciso di andarci.

“Ok” disse a testa china.

Il professore arrivò e cominciammo la lezione, appoggiai la testa sul banco, stanca.
Alzai la testa e vidi Edward guardarmi curiosamente con un filo di frustrazione negli occhi.
“Cullen?” lo chiamo il professore, sicuramente gli aveva fatto una domanda, che non avevo sentito.
“Radice di Mandragola “ rispose dando l’attenzione al professore.
 
Per il resto della lezione non mi rivolse più nessuno sguardo. Quando la campanella suonò, raccolsi le mie cose, voltandogli le spalle.
“Bella?” mi chiamò, con la sua voce soave.

“Hai deciso di rivolgermi la parola? Non stavi facendo finta che non esistessi?” chiesi irritata.

“Scusa, sono maleducato lo so. Ma è meglio così, non dovremmo essere amici”

“Peccato che tu non te ne sia reso conto prima”, sibilai. “Non avresti avuto nulla di cui rimproverarti”.

“E di che cosa?” domandò sorpreso.

“Di non aver lasciato che le scope mi avessero spiaccicato”.

“Lo pensi veramente? Pensi che io mi sia pentito di averti salvato ?”.

“Non lo penso, lo so” dissi con fermezza.

“Non sai niente, niente” sibilò furioso.

 
Voltai le spalle, trattenendomi dal rispondergli a tono, e uscii dalla classe, lasciandolo lì da solo.
 
Quando finirono le lezioni, uscii in cortile, mi sedetti davanti al Lago Nero, appoggiata a un albero. Presi la bacchetta per togliere il fango che mi aveva macchiato la gonna, ma mi scivolò dalle mani e fini in una pozzanghera. Mi chinai a riprenderla ma una mano bianca mi precedette. Mi alzai di scatto, Edward era a pochi centimetri da me appoggiato al tronco dell’albero mentre giocherellava con la mia bacchetta.

“Ma come fai?” chiesi stupita.

“Come faccio cosa?” domandò con un sorriso divertito.

Allungai la mano per prendere la bacchetta, e la lasciò cadere sul palmo della mia mano.

“Ad apparire dal nulla”

“Bella, non è colpa mia sei tu sei distratta”

Osservai il suo viso perfetto, i suoi occhi erano più chiari, mi ammaliavano. Dovetti abbassare lo sguardo, per non rimanere immobile come un baccalà a fissarlo con la bava alla bocca.

“Per rispondere alla domanda di prima, non sto’ facendo finta che tu non esista”.

“Ah no !?! Allora hai deciso di irritarmi a morte, prima m’ignori poi mi parli ! Soffri di disturbi di personalità multipla per caso !?!” domandai. Mi prudevano le mani avevo voglia di picchiare qualcuno, per sbollire la rabbia.
Feci per andarmene ma mi fermò “ Aspetta!” non lo ascoltai e continuai a camminare sbattendo i piedi nelle pozzanghere.

“Ti prego Bella” mi supplicò.

Mi girai sbuffando “ Che cosa vuoi?” bofonchiai.

Mi chiedevo se, sabato prossimo... hai presente, il giorno del ballo d’inverno...”.

 
“Mi stai prendendo in giro?” lo interruppi io, guardandolo dritto in faccia.
 
Il suo sguardo era divertito “Per cortesia, posso finire di parlare?”.
 
Mi morsi le labbra e strinsi una mano nell'altra, con forza, per evitare di assalirlo.
 
“Ti ho sentita dire che quel giorno hai in programma di andare ad Hogsmeade e volevo chiederti se potrei accompagnarti”.
 
Questo non me l'aspettavo “Cosa?”.
 
“Vuoi che ti accompagni a Hogsmeade?” scandì la frase sillaba per sillaba, come se parlasse con una ritardata.
 
“Perché?”.
 
“Be', avevo intenzione di fare un salto a Hogsmeade, e poi ammettilo che sei molto maldestra, potresti perderti” ridacchiò sotto i baffi.
 
Ricominciai a camminare inviperita “Dai Bella, non dirmi che te la sei presa “ disse, standomi alle calcagna.
 
“Seriamente, Edward”, sentii un brivido quando pronunciai il suo nome “ non riesco a seguirti. Pensavo che non volessi essermi amico”.
 
“Ho detto che sarebbe meglio se non diventassimo amici, non che non voglio”.
 
“Oh, grazie, adesso è tutto molto più chiaro”dissi con sarcasmo.
 
“Sarebbe più... prudente che tu non diventassi mia amica” spiegò lui.
 
Si voltò di scatto e tornò sui suoi passi. Sospirai, non riuscivo proprio a capire quel ragazzo.
 
Pov Hermione
 
Ero seduta come sempre in biblioteca, leggendo un vecchio tomo sulle arti magiche avanzate.
 
A un tratto non riuscii a vedere più niente, come se qualcuno mi avesse appoggiato una benda sugli occhi.
 
“Ma che cosa?”
 
Una mano mi tappò la bocca, e una voce sussurò al mio orecchio “Shhh”.
 
Il ragazzo sconosciuto, cominciò a baciarmi su e giù per il collo, mi baciò tutto il viso tranne le labbra.
 
“Sarai mia ricordatelo, presto, molto presto.”
 
E persi i sensi.
  
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