Running Away From Pain

<< Hey schiappa prendi questo >>

Odio quando mi chiamano schiappa e soprattutto quando mi tirano contro i sassi. Alla finfine è vero che sono una schiappa perciò non me la prendo molto per quello ma il dolore dei sassi non riesco a sopportarlo. Sono la vittima non solo della classe ma di quasi tutta la scuola e il mio nome è Billie Joe Armstrong. Ho dodici anni ma tutti mi dicono che sembro più piccolo a causa della mia bassa statura e della mia corporatura mingherlina ma la cosa peggiore è che sono solo. Non ho amici e le cose sono peggiorate da quando due anni fa mio padre è morto e le prese in giro non sono finite, infatti oggi mi ritrovo come sempre a correre via dai bulli. Corro e corro sempre di più ma non sembra bastare per non farmi colpire dalle pietre che i ragazzi un pò più robusti di me mi lanciano da dietro e non vedo riparo. Mente mi faccio sempre più convinto della mia costatazione sento una mano che mi afferra del cappuccio della ferma e mi tira.

<< Brutta puttanella, credevi di poterci sfuggire ?? >>

Ecco, questa è la parte più dolorosa di solito e quella che mi ricordo meglio. Il cosiddetto "capobanda" Jeff mi molla un pugno sull'occhio e il dolore è lancinante. Poi mi mi butta per terra e sia lui che gli altri iniziano a prendermi a calci dappertutto. Gli occhi mi lacrimano ma non sto piangendo (non prendetela come la scusa di Peter Pan perchè è la pura verità)

<< Piangi puttanella?? Chiama il tuo paparino, magari scende ad aiutarti >>

Gli altri ridono ed io non sopporto il rumore delle loro risate. Adesso sto piangendo ma solo perchè hanno toccato il mio punto debole. Dopo altri calci e pugni e il sangue che mi esce dal naso e dalla bocca i miei persecutori decidono di lasciarmi andare. Con le poche forze che mi rimangono arrivo ad un vicolo stertto dove ci sono solo due cassonetti uno a destra e uno a sinistra e mi accascio per terra desiderando solo la morte. Chiudo gli occhi aspettando il destino che Dio ha deciso di darmi e dopo un pò mi sento squotere la spalla.

<< Hey...Ti senti bene ?? >>

Apro gli occhi e vedo un ragazzino magro almeno quanto me , con i capelli biondi e gli occhi più azzurri e profondi che abbia mai visto. Che cazzo vuole questo?? Non vede che quì c'è qualcuno che aspetta il suo destino ??

<< Ho sangue e lividi da tutte le parti, ti sembra che io sia bene ?? >>
<< In effetti no ma volevo accertarmene. Ero venuto per buttare la spazzatura e ti ho visto lì così mi sono preoccupato >>

Si è preoccupato per me ?? Neanche mia madre si preoccupa per me e un ragazzino sconosciuto si preoccupa ??

<< Non so cosa risponderti. Nemmeno mia madre si preoccupa più di tanto quando mi vede così. ormai ci siamo abituti tutti ai miei lividi >>
<< Tua madre sbaglia! Vieni, ti aiuto a tirarti su >>

Ormai il mio desstino è stato interrotto da questo sconosciuto quindi decido di porgergli la mano e farmi aiutare.

<< Grazie. Come ti chiami ?? >>
<< Mike. Tu invece ?? >>
<< Billie Joe ma se vuoi puoi chiamarmi con solo uno dei due nomi >>
<< Ok. Quanti anni hai ?? >>
<< Dodici >>
<< Anche io! Sai che credo proprio di averti visto a scuola ?? >>

Questo è proprio un chiacchierone ma infondo non mi dispiace , almeno adesso qualcuno mi parla. Continuiamo a parlare per ore del più e del meno. Mike è davvero simpatico.

Autrice : Salve a tutti questa è la mia prima storia nel campo Green Day quindi vi prego non siate spietati ma se avete critiche ,apparta la lunghezza, le accetterò di buon grado e spero che la storia vi piaccia.
P.S. I personaggi non mi appartengono , non intendo offenderli in nessun modo e non scrivo a scopo di lucro.