Le vacanze di Natale in casa Weasley-Potter passarono veloci come il vento.

Il giorno dopo Capodanno, tutta la banda dei cugini al completo si trovò sull’espresso per Hogwarts.
Ovviamente, come era accaduto nelle due settimane precedenti, ognuno prese una strada diversa nell’esatto istante in cui i genitori scomparivano dietro la prima curva e i ragazzi poterono cosi smettere di fingere.

Albus, Rose e Scorpius si trovarono uno scompartimento tutto loro, che Albus cedette molto volentieri agli altri due quando questi cominciarono a baciarsi come se avessero l’accecante necessità di prendere l’aria dalla bocca di l’un l’altro; andò a cercare Lana, che trovò seduta in uno scompartimento un po’ più avanti, in compagnia delle sue amiche corvonero. Le si sedette accanto e trascorse con lei la maggior parte del viaggio.

Lily e le gemelle stavano insieme ai loro compagni di Grifondoro del quarto anno, ma la mente della piccola Potter era già a tre ore da lì, quando finalmente avrebbe rivisto il suo adorato Prince.

Fred, Frank, Arielle, Ludvine ed Elana erano seduti nel solito scompartimento dei Malandrini, solo che all’appello mancavano James, Lorcan e Maya.

Quest’ultima era passata accanto alla loro porta e aveva tirato avanti senza che nessuna delle sue amiche ebbe il tempo di fermarla o di salutarla.

“Dobbiamo fare qualcosa!” sbottò Arielle, con un sospiro esasperato.

“Si, ma cosa?” chiese Elana, con gli occhioni sgranati pieni di tristezza.

“Non c’è niente che possiamo fare, ci abbiamo già provato in tutti i modi possibili!” esclamò Fred, guardando fuori dalla finestra e per la prima
volta senza voglia di ridere e scherzare “Non parlo con James da natale! Ci evita come la peste bubbonica!”

“Già, anche Maya non ci rivolge parola da quella sera!” confermò Ludvine, giocherellando con una ciocca di capelli.

“Ma perchè si comportano così? Non sanno che se continuano ad isolarsi da tutto e tutti non riusciranno più a mettere le cose a posto?” borbottò Arielle, chiaramente stanca di tutta quella situazione opprimente.

“Se si potranno mettere a posto!” biascicò Ludvine.

“Certo che si! Io credo che quando sarà passato questo momento di crisi, James e Dominique saranno pronti a dirci la verità!” saltò su Elana, guardando storto l’amica.

“La sappiamo la verità, Elana!” protestò Frank, passandosi una mano sul viso stanco.

“Sappiamo che quella sera è successo qualcosa di strano e che Dominique dice la verità...ma come facciamo a sapere quello che è realmente successo?”

“Elana, Dominique l’ha praticamente ammesso: lei e James sono...” Ludvine scosse la testa, non riuscendo a finire la frase.

“Andiamo, ragazzi! Avete visto gli occhi e la faccia di James? Avete visto la confusione e la paura che aveva sul volto? No, io non credo che James abbia approfittato di sua cugina in quel modo...non James!” Elana si appoggiò allo schienale, guardando uno per uno i presenti come sfidandoli a ribattere.

Ma nessuno fece in tempo a dire nulla perchè la porta dello scompartimento si aprì e sulla soglia comparve James.

Calò un silenzio di tomba.

James rimase incerto per qualche secondo, poi fece un passo in avanti e chiuse la porta  a vetri dietro di sè.
Si lasciò sedere nel sedile accanto a Fred e cominciò a guardare fuori dal finestrino.

I malandrini e le ragazze si scambiavano sguardi silenziosi e preoccupati, ma nessuno osava parlare.

Poi James fece un respirò e cominciò.

“Un sacco di volte mi sono chiesto come avevo fatto per conciarmi così da schifo da non ricordarmi nulla di una serata intera. Ci pensavo e mi chiedevo che razza di robe avevo bevuto. Per quanto mi sforzi di ricordare, non so dire cosa successe quella sera. Non so perchè sono stato accusato di una cosa ignobile che mai, nemmeno sotto effetto della sbronza più forte, avrei fatto. Non so cosa ho fatto a Dominique: so che l’ho fatta stare male e mi sento un verme solo a pensarci. Ma io non avrei mai potuto fare quello di cui voi mi accusate.
Non avrei mai potuto farlo perchè Dominique è mia cugina, sangue del mio sangue, la bambina strana che volevo proteggere e che non sono mai riuscito a raggiungere.
Quindi vi chiedo solo una cosa, qui, a voi che siete i miei migliori amici...”

James si voltò verso gli altri, che l’avevano ascoltato senza fiatare.

“Aiutatemi a scoprire la verità. Aiutatemi a capire. Aiutatemi ad aiutare Dominique, perchè lei più di tutti ne ha bisogno. E aiutatemi a riavere l’amicizia di Lorcan. E aiutatemi a riavere Maya. Perchè non ce la posso fare da solo!”

Una lacrima solcò la guancia di James “Non posso farcela da solo!” ripetè, con la voce sempre più flebile e disperata.

E in quel momento i suoi amici capirono che diceva la verità.
Capirono che James non era la persona orribile e meschina che tutti credevano.
E capirono che se non l’avessero aiutato, niente sarebbe più stato come prima.

“Io ti credo, cugino!” esclamò Fred, cercando di trattenersi anche lui dal piangere.
Le lacrime del suo migliore amico erano difficili da ignorare.

“Anche io!” esclamò Elana, correndo ad abbracciarlo, in uno slancio di intraprendenza che non aveva mai avuto prima.

“E io pure!” sbottò Frank “Al diavolo, James, ti aiuteremo a risolvere questa situazione, costi quel che costi!”

“Ti crediamo tutti, James!” aggiunse Arielle, mentre Ludvine annuiva con convinzione “ E insieme riusciremo a capire la verità!”

James guardò i suoi amici e un po’ di angoscia che gli attanagliava le viscere parve sparire.

Non era solo.

Avrebbe dimostrato, grazie all’aiuto dei suoi amici, che lui era innocente, che non aveva mai commesso quell’atto orribile e che sarebbe riuscito a trovare il vero colpevole dell’accaduto.

Perchè durante le tante notti insonni, si era ricordato di un sussurro, un flebile rumore all’orecchio destro...una parola bisbigliata prima che tutto diventasse buio....


Oblivion....


OK. E' ufficialmente partito il via agli insulti!! XD looo sooo sono orribileeeee!! Vi chiedo scusa in ginocchio ma è stato un periodo allucinante, pieno di impegni e cosa più grave.....la mia totale perdita di ispirazione!!
Ho pensato, stop, basta non so come continuare la storia perchè è arrivata ad un punto così cruciale che nemmeno io ho il coraggio di scegliere come continuarla....
Ma adesso è tornata :)
Questo è solo un piccolo prologo di quella che sarà la seconda parte di Guazzabuglio...spero ci sia ancora qualche anima buona che legga e recensisca oltre agli insulti, che mi merito assolutamente!!! XD
Buona notteee e giurissimo.....A PRESTO!!!

Jessy